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La tutela e l’accoglienza dei Minori stranieri non accompagnati richiedenti protezione internazionale nello SPRAR.

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Presentazione sul tema: "La tutela e l’accoglienza dei Minori stranieri non accompagnati richiedenti protezione internazionale nello SPRAR."— Transcript della presentazione:

1 La tutela e l’accoglienza dei Minori stranieri non accompagnati richiedenti protezione internazionale nello SPRAR

2 Presa in carico del minore e procedura di asilo
Tutela garantita dai servizi sociali e tutela offerta dallo SPRAR - compatibilità Predisposizione del fascicolo personale –Modalità e documenti allegabili Preparazione della memoria personale Affiancamento nella preparazione al colloquio con la Commissione territoriale Partecipazione del minore al colloquio e validità in caso di assenza - personale di supporto

3 Presa in carico del minore e procedura di asilo
Tutela garantita dai servizi sociali e tutela offerta dallo SPRAR - compatibilità Dialogo con i servizi locali per facilitare l’accesso dei minori e consentire una presa in carico consapevole (in merito alla condizione giuridica e personale dei minori richiedenti protezione) Coordinamento con le agenzie scolastiche, formative ed educative, per un progetto educativo globale per i minori del territorio, nativi o migranti Incontri e scambi con gruppi di famiglie affidatarie e con i servizi sociali Accordi con associazioni sportive, culturali e giovanili

4 Presa in carico del minore e procedura di asilo
Predisposizione del fascicolo personale –Modalità e documenti allegabili Copie di documenti relativi alla persona (pds, documento identità, comunicazioni e informative della questura, comunicazioni della commissione territoriale, verbali…) Eventuali certificati medici e documenti rilasciati nel paese di origine Report e annotazioni utili degli operatori, memorie personali, trascrizioni di interviste, dichiarazioni Report di agenzie e organizzazioni internazionali sul paese di origine Ricostruzione del percorso di accoglienza in Italia

5 Presa in carico del minore e procedura di asilo
Preparazione della memoria personale Obiettivi: mettere in luce i motivi di fuga dal proprio paese e di richiesta di protezione; comprovare le dichiarazioni rese dal richiedente Tempistica: prima della verbalizzazione in questura (C3); prima dell’audizione in Commissione territoriale quando si pensi sia necessario integrare il C3

6 Presa in carico del minore e procedura di asilo
Affiancamento nella preparazione al colloquio con la Commissione territoriale Mettere il minore in condizione di: affrontare con serenità l’audizione quale opportunità per raccontare la propria storia a supporto del verbale di richiesta di protezione Riconquistare la padronanza della propria memoria, facendo chiarezza sulle vicende e riordinando date, pensieri e ricordi

7 Presa in carico del minore e procedura di asilo
Partecipazione del minore al colloquio e validità in caso di assenza - personale di supporto L’audizione avviene in seduta non pubblica alla quale il minore interessato partecipa accompagnato dal tutore. Inoltre possono partecipare, se necessario: Un avvocato Personale di sostegno In ottemperanza alla normativa vigente, la domanda del minore, se palesemente fondata nonché supportata da una valida memoria, può essere valutata anche senza la convocazione dell’interessato.

8 Commissioni per il riconoscimento della Protezione internazionale - Competenza territoriale

9 Garanzie Direttiva del sui minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo Ministero dell’Interno d’intesa con il Ministero della Giustizia 7 dicembre 2006 Garantisce l’immediato percorso di tutela e protezione del minore Semplifica l’attivazione della procedura per la richiesta di protezione internazionale Rafforza la presa in carico del minore da parte delle istituzioni Prevede una via “privilegiata” di accesso allo SPRAR (tempi di accoglienza)

10 La Direttiva sui minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo
Ruoli Uffici di Polizia di Frontiera, Uffici Interforze dei centri di accoglienza, Questure: Garantire l’effettivo accesso alla procedura per la presentazione della domanda. Qualora il minore esprima tale volontà sono tenuti a darne immediata notizia al Questore tramite un apposito verbale.

11 La Direttiva sui minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo
Ruoli La Questura affida temporaneamente il minore ai Servizi Sociali del Comune in cui si trova il medesimo dandone comunicazione al Tribunale per i Minorenni e al Giudice Tutelare competente del territorio, ai fini dell’apertura della tutela e della nomina del tutore.

12 La Direttiva sui minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo
Ruoli Il Comune segnala tempestivamente il minore al Servizio Centrale dello SPRAR al fine di un suo inserimento nell’ambito dei progetti specifici per minori del Sistema. Il Servizio Centrale provvede alla verifica del posto disponibile a partire dal progetto più vicino al luogo in cui il minore si trova, allontanandosi qualora non fosse possibile.

13 La Direttiva sui minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo
Ruoli Fisicamente il trasferimento del minore avviene attraverso il diretto coinvolgimento dell’ente di accoglienza che, d’accordo con il Servizio centrale, provvede al viaggio e all’accompagnamento del minore tenendo conto dell’età e della sua condizione personale, oltre che alle comunicazioni agli organi competenti.

14 Procedura riconoscimento protezione internazionale
LE FASI Presentazione della domanda Verifica di età, identità e nazionalità Rilascio di attestato nominativo Consegna di copia del verbale Rilascio di permesso di soggiorno Trasmissioni atti alla Commissione territoriale Audizione davanti alla Commissione territoriale Notifica della decisione Eventuale ricorso avverso diniego

15 Procedura Dublino Impronte digitali. Per il Sistema Eurodac vanno rilevate a persone  di età non inferiore ai 14 anni Criteri di competenza applicabili all’esame  della domanda. Diritto al mantenimento dell’Unità familiare e al ricongiungimento del nucleo Criterio gerarchicamente superiore. Per la domanda del minore richiedente protezione è competente lo Stato membro  nel quale soggiorna legalmente un familiare, ma SOLO se nel rispetto del superiore interesse del minore. Diversamente è competente lo Stato membro presso il quale il minore ha presentato domanda di asilo

16 Procedura Dublino Impronte digitali. Per il Sistema Eurodac vanno rilevate a persone  di età non inferiore ai 14 anni Criteri di competenza applicabili all’esame  della domanda. Diritto al mantenimento dell’Unità familiare e al ricongiungimento del nucleo Criterio gerarchicamente superiore. Per la domanda del minore richiedente protezione è competente lo Stato membro  nel quale soggiorna legalmente un familiare, ma SOLO se nel rispetto del superiore interesse del minore. Diversamente è competente lo Stato membro presso il quale il minore ha presentato domanda di asilo

17 MSNARA accolti nello SPRAR 2010 Nazionalità
Paese di provenienza Accolti % AFGHANISTAN ,08 % ERITREA ,01 % NIGERIA ,11 % SOMALIA ,11 % GAMBIA ,13 % GHANA ,34 % TURCHIA 3,95 % COSTA D'AVORIO 2,76 % PAKISTAN 2,37 % IRAQ 1,97 % GUINEA ,58 % BANGLADESH 1,18 % SENEGAL 0,79 % BENIN ,39 % BURKINA FASO 0,39 % CAMERUN 0,39 % IRAN ,39 % NIGER ,39 % SIERRA LEONE 0,39 % SUDAN ,39 % TOGO 0,39 % ZIMBAWE 0,39 % Totale %

18 MSNARA accolti nello SPRAR 2010 Distinzione di Genere

19 Tipo di ingresso Percentuale
MSNARA accolti nello SPRAR 2010 Motivi di ingresso in Italia Percentuale su campione rappresentativo Tipo di ingresso Percentuale INGRESSO VIA MARE 52,60 % FRONTIERA PORTUALE 12,99 % FRONTIERA AEROPORTUALE 10,39 % SBARCO ,74 % FRONTIERA TERRESTRE 7,14 % INGRESSO VIA TERRA 7,14 % 100 %

20 Buona passi sperimentata
Progetto ponte Coinvolgimento di tutti gli attori di riferimento Individualizzazione del progetto complessivo Continuità della presa in carico territoriale Lavoro di rete Alternanza scuola lavoro Servizio di accompagnamento al lavoro

21 Grazie per l’attenzione!


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