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INCONTRO INTRODUTTIVO. PREMESSA La piccola scuola biblica: a) Non ha pretese accademiche, ma vuole educare ad un rapporto vivo con la PAROLA b) Non è.

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1 INCONTRO INTRODUTTIVO

2 PREMESSA La piccola scuola biblica: a) Non ha pretese accademiche, ma vuole educare ad un rapporto vivo con la PAROLA b) Non è una “lectio divina”, anche se deve condurre alla lectio/meditatio/oratio/contemplatio/actio

3 Centro di tutta la Rivelazione è GESU’, VERBO DI DIO INCARNATO CROCIFISSO E RISORTO, cioè L’EVENTO PASQUALE Lc.24,44s Bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge, nei Profeti e nei Salmi … Allora aprì loro la mente per comprendere le scritture …

4 CRITERI PER UNA LETTURA BIBLICA - Criterio cristologico: Cristo centro della rivelazione - Criterio ecclesiologico: “voi siete testimoni..” - Criterio pneumatologico: “riceverete lo Spirito santo… - Criterio liturgico: Eucaristia sintesi della storia salvifica - Criterio morale: l’annuncio è per la conversione

5 La DEI VERBUM a sintesi di quanto affermato sopra afferma che l’interpretazione biblica deve: a) Tenere conto dell’unita di tutta la Scrittura b) Considerare il genere letterario

6 PERCORSO DELLA PICCOLA SCUOLA BIBLICA CASTELLANA 1. I PATRIARCHI E L’ESODO (anno primo) 2. LA PROMESSA MESSIANICA (anno secondo) 3. IL PROFETISMO (anno terzo) 4. LA SCUOLA SAPIENZIALE (anno quarto) 5. LE APOCALISSI DELL’ANTICO TESTAMENTO (anno quinto)

7 DA DOVE PARTIRE? Dal “CREDO CULTUALE”: Deut. 26,1-11 1 Quando sarai entrato nella terra che il Signore, tuo Dio ti dà in eredità e la possederai e là ti sarai stabilito, 2 prenderai le primizie di tutti i frutti del suolo da te raccolti nella terra che il Signore, tuo Dio, ti dà, le metterai in una cesta e andrai al luogo che il Signore, tuo Dio, avrà scelto per stabilirvi il suo nome. 3 Ti presenterai al sacerdote in carica in quei giorni e gli dirai: “Io dichiaro oggi al Signore, tuo Dio, che sono entrato nella terra che il Signore ha giurato ai nostri padri di dare a noi”. 4 Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, 5 e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio:

8 “Mio padre era un Arameo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. 6 Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. 7 Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; 8 il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. 9 Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. 10 Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato”. Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio. 11 Gioirai, con il levita e con il forestiero che sarà in mezzo a te, di tutto il bene che il Signore, tuo Dio, avrà dato a te e alla tua famiglia.

9 1. DEUTERONOMIO 26 CONTESTO: - La terra è già conquistata - Esiste il luogo dove abita Dio (Tempio) - Il sacerdote (Organizzazione del culto) - Azione cultuale

10 TESTO: “articoli del credo cultuale” 1. Arameo errante (periodo dei Patriarchi) 2. Egitto: - Piccolo gruppo - Schiavitù - La supplica a Dio - La liberazione “uscita”

11 3. Il deserto “ li condusse…” 4. Terra promessa: “luogo dove scorre latte e miele” LA PAROLA è MEMORIA DEGLI EVENTI PASSATI

12 v. 5-11 1. La cesta è una “sintesi della storia” 2. Con essa si esprime il rendimento di grazie: l’evento viene riattualizzato 3. Gioirai…: è previsto un banchetto per indicare: La comunione con Dio e l’universalità

13 Conclusione: La Parola non è solo evocazione o ricordo, ma attualizzazione. La parola è PERFORMATIVA

14 2. DEUTERONOMIO 6,20-24 20 Quando in avvenire tuo figlio ti domanderà: “Che cosa significano queste istruzioni, queste leggi e queste norme che il Signore, nostro Dio, vi ha dato?”, 21 tu risponderai a tuo figlio: “Eravamo schiavi del faraone in Egitto e il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente. 22 Il Signore operò sotto i nostri occhi segni e prodigi grandi e terribili contro l’Egitto, contro il faraone e contro tutta la sua casa. 23 Ci fece uscire di là per condurci nella terra che aveva giurato ai nostri padri di darci. 24 Allora il Signore ci ordinò di mettere in pratica tutte queste leggi, temendo il Signore, nostro Dio, così da essere sempre felici ed essere conservati in vita, come appunto siamo oggi. 25 La giustizia consisterà per noi nel mettere in pratica tutti questi comandi, davanti al Signore, nostro Dio, come ci ha ordinato”.

15 L’evento che si è realizzato “nella cesta” determina una situazione nuova che richiede di RIMANERE NELLA CONDIZIONE DI LIBERTA’: Ecco la Legge e quindi tutto il blocco di parole e avvenimenti di cui si compone il libro dell’Esodo e gli altri libri che seguono … LA PAROLA AL SIGNFICATO PERFORMATIVO AGGIUNGE E RICHIEDE IMPEGNATIVO


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