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1 I ‘comitati etici’ per l’investimento socialmente responsabile in Italia Milano, 16 Settembre 2003 Federico Versace

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Presentazione sul tema: "1 I ‘comitati etici’ per l’investimento socialmente responsabile in Italia Milano, 16 Settembre 2003 Federico Versace"— Transcript della presentazione:

1 1 I ‘comitati etici’ per l’investimento socialmente responsabile in Italia Milano, 16 Settembre 2003 Federico Versace versace@avanzi-sri.org www.avanzi-sri.org

2 2 Definizioni  Il termine ‘comitato etico’ viene utilizzato per identificare strutture tra loro diverse con compiti differenti  In generale si fa riferimento al ‘comitato etico’ quando si vuole definire una struttura terza rispetto al gestore e alla società di gestione che interviene in una o più fasi del processo di creazione, gestione e controllo di un portafoglio socialmente responsabile.

3 3 Obiettivo della ricerca  Definire le caratteristiche principali dei comitati etici che supportano scelte di investimento socialmente responsabili di SGR Italiane o controllate da gruppi italiani.  L’indagine è stata svolta tramite un questionario composto da 26 domande  la prima parte del questionario è dedicata all’analisi della genesi del comitato  la seconda parte alla descrizione dell’operatività interna ed alla comunicazione esterna

4 4 Sgr oggetto della nostra ricerca  Aureo Gestioni  Aletti Gestielle  BNL Gestioni  MPS am  AEI  Banca Etica sgr  Pioneer Investment  San Paolo Wealth Mangemen  Sella Global Strategy  Zenit sgr

5 5 Le risposte  Hanno risposto 8 delle 10 SGR interessate  Non hanno risposto zMPS AM – nessuna motivazione zAEI - in quanto prevede una riorganizzazione ed un utilizzo del comitato etico al di fuori del risparmio gestito

6 6 La genesi - L’avvio del processo Proviene per il 63% dall’interno della SGR

7 7 La genesi - La selezione dei membri del CE Si sono evidenziati dei processi di selezione differenti tra le diverse SGR tra i quali si evidenziano  Il processo ‘democratico’ di Etica  i due livelli di Pioneer  la relazione tra BNL e la fondazione Telethon Formalmente la nomina spetta al cda della SGR (7 casi su 8)

8 8 La genesi - La provenienza dei membri del CE

9 9 La genesi - Le caratteristiche richieste ai membri

10 10 La genesi - considerazioni  Creare una struttura indipendente dotata di autonoma capacità decisionale e supportata da professionalità diverse, ma prevalentemente formatesi in campo accademico, per affrontare il vasto campo di questioni legate all’investimento socialmente responsabile  Si evidenzia un importante ruolo del mondo ecclesiastico dovuto, da una parte, alla prevalenza in Italia di una morale cattolica e dall’altra alla scelta di questo di investire in maniera socialmente responsabile i propri patrimoni

11 11 L’operatività – i compiti del comitato etico

12 12 L’operatività – Il flusso di informazioni dalla SGR al comitato

13 13 L’operatività – la frequenza delle riunioni La media, tra coloro che hanno risposto, è di 3,4 mesi

14 14 L’operatività – Tra una riunione e l’altra  E’ previsto in 7 degli 8 soggetti analizzati la possibilità di intervento del comitato tra una riunione e l’altra attraverso zLa richiesta di informazioni al gestore (62%) zLa possibilità di una convocazione straordinaria del comitato (75%)  In un caso è prevista l’operatività di sotto-commisioni  In un caso è possibile esprimere pareri su nuove società emittenti

15 15 L’operatività – la relazione con gli advisor e gli esperti esterni 00,511,522,533,544,5 Invio di documenti Presenza alle riunioni Contatti mediati dal gestore Contatti diretti In un solo caso non è previsto alcun contatto

16 16 L’operatività - considerazioni  Solo il 50% degli intervistati ha dotato il CE di un regolamento interno  Vi è un bilanciamento tra funzioni di indirizzo e funzioni di controllo perlopiù presenti contemporaneamente  L’operatività è legata al flusso di informazioni che il comitato riceve zdalla SGR in particolare per esplicare l’attività di controllo (8 su 8) zDall’advisor esterno; documenti o tramite contatti diretti o mediati dal gestore per alimentare la sua attività di indirizzo

17 17 La comunicazione verso l’esterno  Nel 62,5% dei casi le delibere sono comunicate all’esterno mentre nel rimanente 37,5% rimangono ad uso esclusivo del gestore  I destinatari della comunicazione sono:

18 18 Gli strumenti della comunicazione

19 19 La comunicazione - considerazioni  la maggioranza dei soggetti intervistati, ma non la totalità, ha come obiettivo della comunicazione i sottoscrittori  in un solo caso si comunica direttamente alle imprese che sono state oggetto dell’indagine evidenziando ancora una carente volontà di sviluppare il dialogo con le imprese (l’engagement) che è uno degli elementi identificativi dell’investimento socialmente responsabile


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