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DISABILITA’ GDM Delibera regionale 29 luglio 2013 , n

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Presentazione sul tema: "DISABILITA’ GDM Delibera regionale 29 luglio 2013 , n"— Transcript della presentazione:

1 DISABILITA’ GDM Delibera regionale 29 luglio 2013 , n
DISABILITA’ GDM Delibera regionale 29 luglio 2013 , n Tutela del diritto allo studio degli alunni e studenti con disabilità: indicazioni per l’individuazione dell’alunno/studente come soggetto in situazione di handicap. Linee di indirizzo in merito all’accoglienza e presa in carico dell’alunno/studente con disabilità: modifiche e integrazioni alla DGR 34/2010 (umvd-m)

2 la legge 122/ 2010, e la legge 111 /2011 (art
la legge 122/ 2010, e la legge 111 /2011 (art. 19 comma 11) attribuiscono la competenza sulla valutazione della condizione utile al riconoscimento del diritto all’insegnante di sostegno, alle commissioni mediche di cui all’art. 4 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, integrate obbligatoriamente con un rappresentante dell’INPS (inizialmente il medico legale integrava la UMVD-M)

3 LA FAMIGLIA salvo casi eccezionali di specifiche valutazioni del Tribunale per i Minorenni, è titolare di ogni scelta, pertanto: - dà inizio alle procedure per il diritto all'educazione ed istruzione del proprio/a figlio/a; - esprime in forma scritta il consenso informato - partecipa alla definizione del profilo e percorso educativo-formativo.

4 GDM è composto dai seguenti profili professionali: neuropsichiatra infantile, psicologo, operatori della riabilitazione (logopedista, terapista della riabilitazione) , che lavorano secondo il principio dell’integrazione multi-professionale e concorrono alla formulazione della diagnosi, alla presa in carico ed alla definizione del profilo di funzionamento ciascuno per quanto di competenza. Il GDM è distrettuale

5 Il GDM territorialmente competente predispone e presenta in sede di Commissione Integrata (legge 104/1992, art. 4) il Profilo descrittivo di funzionamento (Diagnosi funzionale - aspetti sanitari), (Allegato B parte 1,). Il Profilo descrittivo di funzionamento - contiene una descrizione quali-quantitativa della patologia . Allegato B parte 2, o Profilo descrittivo di funzionamento è completato dall’ (UMI), formata da : GDM, rappresentanti designati dal consiglio di classe o dall’agenzia formativa, operatore dei servizi sociali, famiglia.

6 del docente di sostegno all’alunno disabile) ,
Tali disposizioni devono essere adottate da tutte le A.S.R e dagli Enti dei loro territori, esclusivamente per le situazioni nuove o per quelle che necessitano di una revisione/aggiornamento del profilo Commissione medico-legale , integrata con un rappresentante dell’INPS, valuta la diagnosi funzionale (costitutiva del diritto all’assegnazione del docente di sostegno all’alunno disabile) , Il procedimento per accertamento dell’invalidità civile è distinto da quello riguardante l’accertamento dell’handicap

7 Il neuropsichiatra , invita i genitori o gli esercenti la potestà parentale ad avviare l’iter per il riconoscimento dello stato di handicap (L.104/92) informando circa le modalità di presentazione della domanda,secondo le seguenti procedure: a) compilazione e invio del cert. Medico Telematico (pediatra /medico di base ) b) inoltro della domanda all’INPS tramite Patronato avendo cura di segnare “si” alla voce “Insegnante di sostegno D.P.C.M. 185/2006” (l. 104 / HANDICAP)

8 (Attività delle AA.SS.LL. e dell’INPS)
In base al flusso delle domande in entrata, il Resp. della Medicina Legale dell’ASL concorda con il Resp ’INPS territorialmente competente e con il Resp della Neuropsichiatria Infantile le procedure per l’esame delle pratiche, nonché la data e la sede in cui si svolgeranno le sedute (Consegna del verbale provvisorio) ai fini del rilascio del verbale provvisorio, si procede alla stampa di un verbale “criptato” che riporterà l’annotazione della provvisorietà dello stesso.( attualm. nota su ICF)

9 genitori o gli esercenti la potestà parentale o la tutela dell’alunno, presentano il verbale di accertamento dell’handicap ai sensi della legge 104/1992 e il documento relativo alla diagnosi funzionale (ICF) all’istituzione scolastica cui l’alunno va iscritto, in tempo utile

10 GDM DISTRETTUALI Distretto Tortona: C. Caristo (supplente A. Ferrari) – P. Ughè - R.Fasciolo Distretto Acqui T.: B.Siri (supplente A. Gonella) – R. Di Comite –B. Cerrato Distretto Ovada: A. Magnoni (supplente Bruna Siri) – E.De Negri – G. Grillo Distretto Novi Ligure: G. Ballestrero (supplente L. Verlato) – P. Ughè – M. Cambiano Distretto Alessandria: S. Boscarino (supplente A.Alberici) – C. Aiello –B. Cerrato Distretto Casale M.: A. Monti (supplente A. Lugli) – R.Curia – R. Dolci Distretto Valenza: A.Monti (supplente D. Meazzo) – C. Aiello – G. Grillo

11 CRITICITA’ Pediatra ( Ticket ) Appuntamento INPS ICF
Verbale provvisorio Verbale INPS SEMPRE valido se non rivedibile

12 Disturbo specif. dell’apprendimento
LEGGE 170/2010 "Nuove norme in materia di disturbi specifici dell'apprendimento in ambito scolastico DGR DEL 4 FEBBRAIO 2014 Istituisce il GDSAp(gruppo disturbi specificidell’apprendimento )

13 II Decreto , attuativo delle Legge 170/2010, riconosce giuridicamente Disturbi Specifici di Apprendimento , valorizza nuove metodologie didattiche e valutative e la formazione dei docenti. Gli interventi su alunni che presentano DSAp richiedono la collaborazione tra scuola, famiglia, regione e servizi sanitari, pur nella specificità dei rispettivi ruoli: è necessario integrare le competenze pedagogico-didattiche con quelle socio-sanitarie per assicurare un corretto intervento in ambito scolastico. la diagnosi di DSAp solo dopo un congruo periodo di freq. scolastica ( dislessia e disortografia fine del II anno,discalculia e disgrafia al termine del terzo anno.)

14 Lo screening, ex strumento per avviare il percorso diagnostico DSA, dovrà evolvere in una generalizzata capacità degli insegnanti curricolari di osservare criticità legate ai dist. dell’apprendimento, specifici o no , all’interno della propria classe. Importante sviluppare una cultura dell’osservazione per tutti i docenti e, perché ciò accada, dovranno essere forniti strumenti osservativi adeguati e specifica formazione. Riconoscere gli alunni che presentano difficoltà consentirà di avviare percorsi di potenziamento ed individuare i casi in cui ciò è risultato inefficace , con caratteristiche compatibili con un sospetto di DSAp.

15 Delib, Giunta Reg. 4 /2/2014, n Precedentemente : Il gruppo di lavoro( rappresentanti dell’Uff Scol Reg, Sanità, Istruzione, Formazione Prof e Lavoro ed Università di Torino, costituito nel/ presso l’Uff Scol Reg) ha predisposto la scheda di collaborazione scuola – famiglia. E' uno strumento didattico-pedagogico per favorire i processi di apprendimento e di partecipazione per gli alunni con difficoltà scolastiche e per rendere più funzionale la comunicazione scuola/ famiglia

16 Percorso per l’accertamento DSAP
Scuola Identificazione precoce Percorso potenziamento Persistenti difficoltà : compilazione scheda Famiglia Pediatra Richiesta di valutazione Servizi Sanitari Valutazione clinica multiprofessionale Diagnosi Certifcazione di DSAp Didattica individualizzata e personalizzata Strumenti compensativi e misure dispensative

17 La scheda consente : l’ osservazione / riflessione sui tipi di “difficoltà scolastiche” che può incontrare un singolo alunno 2) l’attivazione, in accordo con la famiglia, di azioni di recupero e potenziamento delle abilità scolastiche strumentali e la descrizione degli esiti del potenziamento attivato (parte A); “Descrizione delle significative difficoltà persistenti dopo l’intervento di potenziamento effettuato E’ condivisa e consegnata alla famiglia.

18 La presentazione della scheda da parte della famiglia all’ASL di residenza garantisce che, entro 6 mesi il Servizio Sanitario Regionale avvii e completi il percorso diagnostico e di certificazione, è utilizzata esclusivamente per alunni della scuola primaria (2°/5°) scheda Allegato 3 per la scuola secondaria di 1°e 2° e FP, per allievi già certificati DSA è uno strumento di condivisione sull’andamento scolastico, da utilizzarsi per il passaggio da un ordine di scuola all’altro per evidenziare gli interventi pedagogico-didattici della scuola di provenienza e le abilità scolastiche acquisite

19 presso ogni ASL è stato deliberato il GDSAp ( Gruppo
Disturbi Specifici di Apprendimento) composto da: npi, psicologo, logopedista, tpnee che concorrono alla formulazione della diagnosi secondo il principio dell’integrazione multi-professionale GDSAp accoglie e registra le schede di collaborazione , presupposto per garantire l’avvio dell’iter diagnostico (o rivalutazione); . Garantisce l’avvio ed il completamento dell’iter diagnostico e di certificazione entro i 6 mesi ha competenza (prima UMVD m) per le diagnosi formulate da professionisti sanitari privati

20 Certificazione privata
Deve contenere : Valutazione neuropsichiatrica inf Valutazione funzionamento intellettivo valutazione delle abilità scolastiche Event valutaz neuropsicomotoria GDSAp rilascia la certificazione DSA

21 Il GDSAp valuta altresì completezza della documentazione relativa ai maggiorenni con sospetto DSA e redatta da operatori privati o pubblici dell'età adulta, e conseguentemente rilascia la certificazione. Il professionista (psicologo/psichiatra con competenze in neuropsicologia)competente sull'età adulta integrerà il GDSAp

22 Terapista della neuro­ psicomotricità
GDSap DISTRETTUALI Medico NPI Psicologo Terapista della neuro­ psicomotricità Coordinamento Alessandria Tortona Casale M.to Valenza Novi Ligure AcquiT. Ovada C.Aiello P.Ughè R.Curia R.DiComile R. DiComite E.Cordella A.Alberici A. Ferrari R.Vanoli G.Ponta G.Ballestrero A.Gonella B. Siri M.Cambiano R. Fasciolo G.Grillo B.Cerrato P.Gagliardi

23 per la diagnosi ed il rilascio di certificazione entro i 6 mesi .
Protocollo di intesa per la diagnosi ed il rilascio di certificazione entro i 6 mesi . TRA LA REGIONE PIEMONTE ( ASS. SALUTE E SANITA’, EDILIZIA SANITARIA, POLITICHE SOCIALI / FAM, ISTRUZIONE, SPORT E TURISMO, LAVORO E FORMAZIONE PROF) E L’UFF SCOL REGIONALE PER IL PIEMONTE DIREZIONE GENERALE : la “Scheda scuola-famiglia descrittiva delle abilità scolastiche” garantisce che la certificazione venga apposta entro 6 mesi dalla segnalazione 2)Al passaggio di ciclo scol. la scuola redige la ”Scheda di collaborazione tra istituz .scol, fam. e s. sanit descrittiva delle abilità scolastiche e delle azioni svolte dalla scuola”

24 Criticità relative all'organizzazione dei Servizi :
Npi : prenotazione visita tramite CUP Psicologia prenotazione diretta Logopedia prenotazione tramite richiesta pediatra/ medico di base di valutazione logopedica per sospetto DSA (ticket ) Cronologia degli interventi

25 NUCLEO DPS DGR n 22 del 30marzo 2014
ASL AL

26 NUCLEO DPS ASL AL Deliberazione del Direttore Generale n. 2014/646 del ( DGR 22 del 3/3/14) Costituito secondo il principio dell’integrazione professionale da tutti gli operatori di riferimento per la presa in carico dei minori con Autismo (NPI, Logopedista, TPNEE, Educatore) “dovrà definire l’iter diagnostico ed il programma di trattamento..”

27 NUCLEO DPS ASL AL Di Comite Raffaella – NPI Responsabile Nucleo DPS
Verlato Luisa Psicologa Cambiano Martina TPNEE Traverso Marzia Logopedista (in delibera Lanzarotti Sabina)

28 Allegato 1- Diagnosi Clinica e Valutazione Funzionale
Determinazione Dirigenziale n.504 del avente come oggetto “Definizione del percorso diagnostico e del programma di trattamento per minori con Disturbo Pervasivo dello Sviluppo, in applicazione della DGR n del ” Utilizzo, da parte dei NDPS, di due schede finalizzate alla definizione del percorso diagnostico e della presa in carico globale: Allegato 1- Diagnosi Clinica e Valutazione Funzionale Allegato 2- Programma di Percorso Presa in Carico Globale (sanitaria, sociale, educativa)

29 Osservazione/colloqui psicologici
NUCLEO DPS ASL AL Percorso Diagnostico e Valutazione Funzionale OBIETTIVO 1: percorso diagnostico MINIMO per Diagnosi di DPS Visita NPI Osservazione/colloqui psicologici Valutazione comportamentale: osservazione psicomotoria /ABC/CARS/ADOS/ADI-R Valutazione del livello di sviluppo/intellettivo (Scale WPPSI III/WISC III/CPM/Leiter R/Scale Griffiths) Valutazione comunicativo/linguistica Approfondimenti clinici presso Struttura Specialistica

30 NUCLEO DPS ASL AL CRITICITA’ FORMAZIONE OPERATORI

31

32 POLO DIAGNOSTICO DPS SOVRAZONALE SECONDO LIVELLO
Formula diagnosi approfondita con valutazione comportamentale –cognitiva ( ADOS, LEITER ,PEP3 ECC) RESTITUISCE LA DIAGNOSI ALLA FAMIGLIA CON RELAZIONE ANCHE PER IL SERV INVIANTE

33 Educatore: 3 ore/settimana
POLO DIAGNOSTICO DPS SOVRAZONALE SECONDO LIVELLO funzionerà con personale dipendente ASL AL NPI/Psicologo integrato da: Intervento di almeno 4 ore/settimanali di neuropsicologo esperto, finalizzato alla somministrazione dei test specifici indicati nella Scheda Tali test necessitano infatti sia per la somministrazione che per lo scoring di specifica formazione e di competenze neuropsicologiche Educatore: 3 ore/settimana

34 NUCLEO DPS FASE DI PRESA IN CARICO GLOBALE (
Parent Training e Teacher Training: 7 ore + 4 ore/settimana di operatore Psicologo con formazione specifica ed esperienza sul campo Educatore: 10 ore/settimana di operatore con formazione specifica per interventi comportamentali (Teacch/ CAA /psicoeducativo, etc come da scheda allegata Det. Dir. n 504) e coordinamento

35 Progetto Autismo sperimentale
Se diverrà operativo il NDPS con le figure richieste, saranno coinvolti attivamente famiglia e scuola con interventi educativi a domicilio e a scuola condotti da genitori, insegnanti , educatori supervisionati dall’esperto . Progetto articolato su specifiche attività ( orientamento teacch e caa ) con monitoraggio informatizzato


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