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Prof. Andrea Mignone Università degli Studi di Genova Modulo Storia Pubblica Amministrazione II “Gli strumenti della programmazione negoziata: patti territoriali.

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Presentazione sul tema: "Prof. Andrea Mignone Università degli Studi di Genova Modulo Storia Pubblica Amministrazione II “Gli strumenti della programmazione negoziata: patti territoriali."— Transcript della presentazione:

1 Prof. Andrea Mignone Università degli Studi di Genova Modulo Storia Pubblica Amministrazione II “Gli strumenti della programmazione negoziata: patti territoriali e distretti locali” Anno Accademico 2008/2009 I PATTI TERRITORIALI

2 Struttura della presentazione Presentazione Definizione Obiettivi Contenuti Strumenti

3 Presentazione n Innovazione del processo di programmazione n Mobilitazione degli attori, pubblici e privati n Sviluppo del territorio di riferimento n Coordinamento efficiente e di qualità n Utilizzo potenzialità delle riforme istituzionali n Efficacia delle politiche di sviluppo locale

4 DEFINIZIONE Strumento della programmazione negoziata ed espressione del partenariato sociale, si basa sull’accordo tra più soggetti pubblici e privati per l’attuazione di un programma di interventi coordinati, caratterizzato da specifici obiettivi di promozione dello sviluppo locale in ambito sub-regionale Legge 662/1996

5 OBIETTIVI Sviluppo integrato di aree delimitate a livello sub-regionale Esaltazione del principio del partenariato sociale Sollecitazione degli attori “forti” delle aree in deficit di sviluppo

6 OBIETTIVI ISTITUZIONALI Punto di arrivo del processo di concertazione “dal basso” tra attori sociali Presenza di un’idea-forza di sviluppo del territorio Insieme di progetti che si rafforzano reciprocamente Raggiungimento di una dimensione di sviluppo integrato Rapida eseguibilità Dimensione territoriale contenuta

7 REQUISITI OPERATIVI Esistenza della concertazione fra le parti sociali, attestata da protocollo d’intesa Disponibilità di progetti di investimento coerenti con gli obiettivi del patto Individuazione del Soggetto Responsabile Possibilità costituzione società miste Svolgimento azioni di monitoraggio

8 CONTENUTI Premessa di intenti Descrizione “geografica” del territorio, con potenzialità e ostacoli Gerarchia degli interessi e degli obiettivi Selezione degli interessi in una visione di sviluppo integrato Progetto di patto e interventi necessari

9 SOGGETTI COINVOLTI Soggetti promotori: enti locali altri soggetti pubblici rappresentanze locali delle categorie soggetti privati Soggetti sottoscrittori: rappresentanze locali delle categorie regione o provincia autonoma istituti bancari o finanziarie regionali consorzi fidi consorzi di sviluppo industriale

10 PARAMETRI DI EFFICIENZA Condizioni minime di successo (parametri di efficienza) Tempi di attivazione del patto Rapidità di spesa dei fondi pubblici Percentuale di iniziative private realmente avviate Percentuale di iniziative concluse Percentuale di occupazione programmata effettivamente realizzata

11 PATTO TERRITORIALE L’efficienza è una condizione necessaria di efficacia, indicatore del “buon funzionamento” del Patto

12 QUALCHE DATO ….. 230 Patti tra il 1998 ed il 2001 Investimenti per 11.550 M/euro 129 sono “generalisti” 91 sono “agricoli” 10 sono patti “europei” per l’occupazione con specifici programmi operativi plurifondo 12 sono di I^ generazione e 39 di II^ generazione

13 QUALCHE DATO …. Tra 4 e 100 Comuni Media 250.000 abitanti Meglio gli “europei” Meglio la realizzazione di interventi infrastrutturali 25% le rinunce da parte dei privati Onere pubblico per occupato più basso nei patti “europei”, ma più del doppio nei contratti d’area e di programma

14 FATTORI DI PERFORMANCE Livello di sviluppo dell’area Fattori socio-politici Ruolo della c.d. “assistenza tecnica” “Contiguità” tra le attività della società di gestione e decisione politica Continuità e intensità della leadership Intensità del partenariato Isomorfismo “mimetico” tra patti (ripetitività)

15 PERFORMANCE (non solo finanziaria e occupazionale) Cambiare l’approccio locale ai temi dello sviluppo Incoraggiare impostazione di tipo progettuale e partecipato Mobilitazione delle risorse endogene Aumentare la dotazione di beni collettivi Potenziare il capitale sociale a livello meso e micro Valorizzare le risorse del territorio Migliorare la qualità della vita


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