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Progettare per l’alternanza: un modello

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Presentazione sul tema: "Progettare per l’alternanza: un modello"— Transcript della presentazione:

1 Progettare per l’alternanza: un modello
Roberto Trinchero Dipartimento di Scienze dell’Educazione e della Formazione Università degli studi di Torino

2 EQF e Normativa sul Nuovo obbligo di istruzione
“Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; Le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. DM 139/07:

3 Indicatori dell’agire con competenza:
Risorse (conoscenze, capacità di base, atteggiamenti, …, dell’allievo) (R) Strutture di interpretazione (come l’allievo “legge” le situazioni) (I) MOBILITAZIONE Strutture di azione (come l’allievo agisce in risposta ad un problema) (Z) Strutture di autoregolazione (come l’allievo apprende dall'esperienza e cambia le proprie strategie in funzione delle sollecitazioni provenienti dal contesto) (A) Trinchero R. (2006), Valutare l’apprendimento nell’e-learning. Dalle abilità alle competenze, Trento, Erickson, pp

4 Strutture di Interpretazione

5 Strutture di Azione

6 Strutture di Autoregolazione

7 Un modello di progettazione per l’Alternanza
Format 1: Struttura del Piano Didattico Format 2: Progettazione Unità di Apprendimento (UdA) Format 6: Valutazione Attività svolta in Azienda Format 3: Progettazione Prove di valutazione sommativa Format 4: Autovalutazione Attività svolta nell’UdA Format 5: Scheda certificazione delle competenze

8 Strutturazione delle Attività didattiche nell’UdA
1. Consegna: problema da cui parte l’UdA 8. Raccolta dei Prodotti (prove compilate, elaborati) e dei resoconti di Processo (Schede di autovalutazione) 2. Prova 1 (pre): prova per la rilevazione di preconoscenze e misconcezioni (prova pratica o test) 7. Generalizzazione: riflessione collettiva conclusiva volta all’estrapolazione di regole generali e “buone pratiche” per risolvere i problemi della tipologia proposta 3. Acquisizione teoria: distribuzione di organizzatori anticipati, esposizione e discussione di contenuti, studio di testi, modelling, distribuzione di schede di sintesi 6. Confronto dei prodotti dello studente con i prodotti dei propri pari 4. Prova 2 (post): prova analoga (stessi obiettivi) a quella del Prova 1 (prova pratica o test) 5. Analisi guidata dal docente delle discrepanze tra Prova 1 e Prova 2 e dell’uso della teoria per svolgere la Prova 2 (feedback docente→studente e studente→docente)

9 Inserire nel Format le Attività didattiche

10 Fine


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