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Buon cibo per buoni batteri: simbiosi e immunità

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Presentazione sul tema: "Buon cibo per buoni batteri: simbiosi e immunità"— Transcript della presentazione:

1 Buon cibo per buoni batteri: simbiosi e immunità
Dott. Alberto Fiorito S.E.N.B. Società Europea di Nutrizione Biologica

2 Programma dell’intervento
Presentazione della SENB La storia dell’intestino Il concetto di Eubiosi Tollerare le intolleranze L’importanza del cibo di qualità Un progetto terapeutico ad ampio raggio

3 Presentazione della SENB
Associazione che si prefigge lo scopo di comunicare ai professionisti del settore, nonché alla popolazione in generale, l'importanza di una corretta alimentazione e più in generale di un opportuno stile di vita come elementi fondamentali per conservare o recuperare la salute. Questo fa parte di un principio più generale che si identifica col termine di prevenzione primaria e che la SENB sostiene debba essere l'obiettivo fondamentale di ogni persona.

4 La storia dell’intestino
All’inizio era un tubo Contenitore di scorie Spesso considerato l’organo più importante del corpo Per gran parte dei medici era il primo organo su cui intervenire, qualunque fosse la patologia

5 La storia dell’intestino
Quando alla sua funzione di produzione fecale fu associata quella di riassorbimento dell’acqua le cose cambiarono La sua attività fu messa in relazione con le dimensioni e l’importanza del compartimento liquido del corpo

6 La storia dell’intestino
Ben presto si passò a considerarlo un organo immunitario Dalla barriera fisica alle placche del Peyer, fino ad arrivare al GALT, sofisticato sistema di cellule con funzione diagnostica ed effettrice

7 La storia dell’intestino
Il top arriva quando le feci si trasformano in microbioma La qualità delle feci diventa elemento fondamentale per la difesa nei confronti dei batteri patogeni, dei funghi e probabilmente di alcuni ceppi virali

8 La storia dell’intestino
Ma ben presto ci si accorse che non eravamo ancora giunti al massimo Venne l’epoca dei neuropeptidi e della medicina psicosomatica

9 Il sistema Nervoso Enterico
L’intestino sintetizza circa una dozzina di neuropeptidi: Acetilcolina (effetti eccitatori) Noradrenalina (effetti inibitori) Dopamina Colecistochinina Sostanza P Polipeptide intestinale vasoattivo (VIP) Somatostatina Bombesina (agisce anche a livello polmonare) Met-encefalina Leu-encefalina Serotonina (regolazione dell’umore, peristalsi intestinale)

10 La storia dell’intestino
Prevention Intestinal flora again implicated in CAD; but this time, also CV events April 24, 2013 Steve Stiles inShare7 Cleveland, OH - A major dietary source of choline provided in abundance by egg yolks and meat can, after conversion by intestinal bacteria, raise plasma levels of trimethylamine-N-oxide (TMAO), suggests a report published this week [1]. It also supports earlier evidence that circulating TMAO is proatherogenic and may have potential as a biomarker of later cardiovascular risk. The new study, actually a pair of prospective clinical studies, complement each other by establishing dietary phosphatidylcholine metabolism by gut flora as a source of circulating TMAO and TMAO levels as predictors of death, MI, and stroke "independent of traditional risk factors, even in low-risk cohorts," according to the authors, led by Dr WH Wilson Tang (Cleveland Clinic, OH). Their work is detailed in the April 25, 2013 issue of the New England Journal of Medicine. If it sounds familiar, it may be because the same research team published strikingly similar findings two weeks ago in the journal Nature Medicine [2], but naming dietary carnitine—also prevalent in red meat—as an ultimate source of TMAO released by intestinal microbiotia. La storia sembra finita Quand’ecco che qualcuno ci dice che la colina che deriva dalle uova o dalla carne che mangiamo viene convertita dai batteri intestinali che la trasformano in Trimetilamina-N-ossido, TMAO, dalle ben note funzioni aterogenetiche nonché indicatore di rischio di patologie cardiovascolari L’intestino diventa un organo endocrino vero e proprio, ma non tanto lui quanto il microbioma!

11 Intestinal Microbial Metabolism of Phosphatidylcholine and Cardiovascular Risk W.H. Wilson Tang, M.D., Zeneng Wang, Ph.D., Bruce S. Levison, Ph.D., Robert A. Koeth, B.S., Earl B. Britt, M.D., Xiaoming Fu, M.S., Yuping Wu, Ph.D., and Stanley L. Hazen, M.D., Ph.D. N Engl J Med 2013; 368: April 25, 2013 DOI: /NEJMoa Background Recent studies in animals have shown a mechanistic link between intestinal microbial metabolism of the choline moiety in dietary phosphatidylcholine (lecithin) and coronary artery disease through the production of a proatherosclerotic metabolite, trimethylamine-N-oxide (TMAO). We investigated the relationship among intestinal microbiota-dependent metabolism of dietary phosphatidylcholine, TMAO levels, and adverse cardiovascular events in humans. Methods We quantified plasma and urinary levels of TMAO and plasma choline and betaine levels by means of liquid chromatography and online tandem mass spectrometry after a phosphatidylcholine challenge (ingestion of two hard-boiled eggs and deuterium [d9]-labeled phosphatidylcholine) in healthy participants before and after the suppression of intestinal microbiota with oral broad-spectrum antibiotics. We further examined the relationship between fasting plasma levels of TMAO and incident major adverse cardiovascular events (death, myocardial infarction, or stroke) during 3 years of follow-up in 4007 patients undergoing elective coronary angiography. Results Time-dependent increases in levels of both TMAO and its d9 isotopologue, as well as other choline metabolites, were detected after the phosphatidylcholine challenge. Plasma levels of TMAO were markedly suppressed after the administration of antibiotics and then reappeared after withdrawal of antibiotics. Increased plasma levels of TMAO were associated with an increased risk of a major adverse cardiovascular event (hazard ratio for highest vs. lowest TMAO quartile, 2.54; 95% confidence interval, 1.96 to 3.28; P<0.001). An elevated TMAO level predicted an increased risk of major adverse cardiovascular events after adjustment for traditional risk factors (P<0.001), as well as in lower-risk subgroups. Conclusions The production of TMAO from dietary phosphatidylcholine is dependent on metabolism by the intestinal microbiota. Increased TMAO levels are associated with an increased risk of incident major adverse cardiovascular events. (Funded by the National Institutes of Health and others.)

12 Il concetto di eubiosi Questo percorso ci consente di focalizzare l’importanza di una popolazione batterica corretta ed ideale all’interno del nostro intestino Popolazione che si forma qualche ora dopo la nascita e si sviluppa fino all’età puberale Da allora rimane più o meno stabile Con un fondamentale rapporto con le nostre condizioni fisio-patologiche

13 Le minacce all’eubiosi I farmaci Lo stress Il cibo
Il concetto di eubiosi Le minacce all’eubiosi I farmaci Lo stress Il cibo

14 Il rapporto tra cibo e intestino
Alimenti raffinati Eccessi proteici Inquinanti alimentari Lieviti Conservanti Carenze alimentari Disruptori endocrini

15 Tollerare le intolleranze
Si può davvero parlare di intolleranze alimentari? Probabilmente si, ma quando? Sindrome dell’intestino permeabile

16 L’importanza del cibo di qualità
Prestare attenzione alla qualità del cibo ha dei risultati rapidissimi sul transito intestinale Sulla salute in generale Sulla qualità della pelle Sulla sensazione di benessere Sui processi di guarigione

17 Un progetto terapeutico ad ampio raggio
In ogni progetto terapeutico l’intestino deve funzionare Reset batterico: colostro Lavaggio dell’intestino Corretta idratazione Correzione del modello alimentare Attività fisica opportuna e costante

18 Reset batterico: colostro
STIMOLARE il Sistema Immunitario Associato alle Mucose PRESERVARE l’integrità istologica della mucosa digerente FAVORIRE l’eubiosi intestinale

19 Lavaggio dell’intestino
Enteroclisma Idrocolonterapia

20 Corretta idratazione Assunzione di una corretta quantità di acqua
35 ml pro/kilo die Corretta qualità Lontano dai pasti

21 Correzione del modello alimentare
Consapevolezza delle scelte alimentari Ricerca di cibi di qualità Conservazione ideale Cottura opportuna Ordine alimentare Controllo delle quantità

22 Attività fisica opportuna e costante
Deve diventare parte dello stile di vita quotidiano Va saputa prescrivere Il paziente deve essere consapevole della sua importanza

23 Associazione tra alcuni alimenti e il cancro
Sede del tumore Grassi Peso corporeo Fibre Frutta e ortaggi Alcool Cibi conservati Polmone - Seno + Colon ++ Prostata Vescica Retto Endometrio Cavità orale Stomaco Cervice Esofago + = Correlazione positiva: apporto aumentato e incidenza maggiore - = Correlazione negativa: apporto aumentato e incidenza inferiore

24 Associazione tra alcuni alimenti e il cancro
Sede del tumore Vegetali Frutta Carni rosse Carni trasformate Sale Alcool Bocca/laringe/faringe ↓↓↓ - ↑↑↑ Esofago Stomaco ↑↑- ↑↑ Colon/retto Seno Polmone Prostata Nessuna associazione: - Evidenza di rischio ridotto: ↓↓↓ = convincente; ↓↓ = probabile; ↓= possibile Evidenza di rischio aumentato: ↑↑↑ = convincente; ↑↑ = probabile; ↑= possibile WCRF.1997 Adapted by Riboli et al. Pub Hlt Nut 2001

25 Associazione tra alcuni alimenti e il cancro
Sede del tumore Vegetali Frutta Carni rosse Carni trasformate Sale Alcool Bocca/laringe/faringe ↓↓↓ - ↑↑↑ Esofago Stomaco ↑↑- ↑↑ Colon/retto Seno Polmone ↓↓ Prostata Nessuna associazione: - Evidenza di rischio ridotto: ↓↓↓ = convincente; ↓↓ = probabile; ↓= possibile Evidenza di rischio aumentato: ↑↑↑ = convincente; ↑↑ = probabile; ↑= possibile Arsenico nell’acqua, supplementi di betacarotene Attività fisica WCRF.1997 Adapted by Riboli et al. Pub Hlt Nut 2001

26 Associazione tra alcuni alimenti e il cancro
Restare magri tutta la vita Attività fisica tutti i giorni Limitare alimenti ad alta densità calorica Preferire vegetali, legumi, verdure e frutta Limitare carni rosse. Evitare carni conservate Limitare alcool Limitare sale e cibi conservati sotto sale Nutrienti essenziali solo con l’alimentazione Allattare al seno i bambini per almeno 6 mesi Non fumare

27 Buon cibo per buoni batteri: simbiosi e immunità
Dott. Alberto Fiorito S.E.N.B. Società Europea di Nutrizione Biologica


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