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XI Conferenza Nazionale di Statistica Roma, 21 febbraio 2013 Disponibilità e utilizzo di micro-dati: problemi di accesso e uguaglianza di opportunità Gilberto.

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1 XI Conferenza Nazionale di Statistica Roma, 21 febbraio 2013 Disponibilità e utilizzo di micro-dati: problemi di accesso e uguaglianza di opportunità Gilberto Antonelli Vice-Presidente della Società Italiana degli Economisti (SIE) Università di Bologna

2 Quadro di riferimento Comè noto, parlando di micro-dati si fa riferimento allinsieme dei dati elementari rilevati su ciascuna singola unità di analisi (es. individui, famiglie, imprese). Molteplici sono le ragioni che concorrono a rendere cruciale la loro disponibilità e il loro utilizzo nel panorama contemporaneo e che quindi rendono indispensabile la predisposizione di un assetto efficace e di una regolamentazione appropriata per laccesso ad essi e per il loro utilizzo nel quadro delle riforma del Sistema Statistico Nazionale.

3 Solo per menzionare le principali, posso far riferimento alle consuetudini prevalenti nel mondo della ricerca economica, statistica e sociale e alle pratiche di valutazione delle politiche e delle condotte amministrative già da almeno un quindicennio spingono in modo intenso in tale direzione, che poi sono collegate tra loro. Infatti, il crescente uso, indotto anche dallavanzamento delle tecniche econometriche, delle analisi basate su micro-dati ha fatto esplodere la domanda legata al loro impiego nella ricerca economica: sia nella direzione delle storie di persone, sia in quello, ancora piuttosto in ritardo, della storia di imprese.

4 Nelleconomia applicata, ma anche in quella teorica, dato il loro abbinamento che da tempo ormai caratterizza il trend dei lavori scientifici in economia, i micro-dati attualmente disponibili consentono diverse elaborazioni, ma il loro utilizzo è talvolta limitato dal mancato rilascio di informazioni, a tutela della segretezza del dato. La recente normativa ho modificato il quadro di base, ma i ricercatori non sono ancora in grado di orizzontarsi chiaramente in materia. La domanda è aumentata esponenzialmente anche per le applicazioni nel campo della progettazione e della valutazione delle politiche che interessano reti di imprese, associazioni di categoria e amministrazioni pubbliche.

5 5 La diffusione del soft power e dellopen method of coordiantion hanno esercitato su scala europea uninfluenza decisiva. LItalia si sta adeguando con un certo ritardo alle tendenze internazionali. Questa crescente domanda, malgrado il grande impegno dimostrato dallIstat, non sempre è stata assecondata per 3 ragioni. (i) La prima è legata ai problemi di privacy o riservatezza dei dati che costringono le agenzie di statistica a non fornire le proprie informazioni oltre un certo livello di dettaglio (soprattutto territoriale).

6 6 (ii) La seconda appare più collegata ad un problema di natura culturale che identifica in un Istituto di statistica o in una Banca Centrale una struttura finalizzata alla diffusione di informazioni aggregate sui principali fenomeni economici, sociali, demografici di una nazione. (iii) La terza ha a che fare con i finanziamenti disponibili. Si è così venuto a generare un vero e proprio problema di uguaglianza nelle opportunità di accesso ai dati che condiziona, da un lato, la qualità della ricerca e le possibilità di carriera stesse dei ricercatori, dallaltro, lequilibrio informativo tra centri e periferie in una fase tanto dialettica tra centralismo e federalismo.

7 La crisi globale rafforza il fabbisogno Non possiamo trascurare il fatto che ad oltre 5 anni dal concretizzarsi della peggiore crisi economica dagli anni 30 sappiamo ancora poco sui suoi dati di fondo e sulle strategie di uscita. E stupefacente quanto poco abbiamo imparato dalla lunga lista di gravi crisi bancarie/valutarie/di debito sovrano sperimentate nel mondo. Sappiamo però che la crisi rappresenta un prezioso laboratorio. Sappiamo anche che, per cogliere tutte le opportunità conoscitive sulla distruzione creativa in atto, occorre disporre in Italia e in Europa di un sistema statistico di più alta qualità e affidabilità, oltre che maggiormente integrato. 7

8 Se la disponibilità di micro-dati è tanto rilevante, altrettanto rilevante è la necessità di risolvere i trade-off che pongono laccesso ai micro-dati in potenziale conflitto con la tutela di privacy e sicurezza nelluso delle informazioni statistiche. Ma, i problemi sono resi ancor più complessi dal fatto che luguaglianza nelle opportunità di accesso ai micro-dati diviene un benchmark. In un mondo sempre più dipendente dallinformazione, essa viene a condizionare, infatti, fenomeni molteplici e molto concreti che vanno dalle opportunità di migliorare lamministrazione locale alle stesse opportunità di carriera dei ricercatori. Trade-off e problemi aperti

9 In ultima analisi, dallaccesso ai micro-dati anche da parte della periferia, oltre che del centro (tentato dal potere monopolistico che il loro possesso comporta), viene a dipendere, almeno in parte, lequilibrio dellinformazione statistica, laccesso ai finanziamenti ed il buon governo, nel mezzo di una complessa dialettica tra potere centrale e sussidiarietà. La cooperazione tra centro e periferia, malgrado, o meglio, a causa della ridondanza che si genera, può favorire, tramite la supervisione incrociata delle specificità territoriali, non sempre possibile dal centro, anche il miglioramento della qualità stessa dei dati.

10 Soluzioni a regime e di transizione La soluzione di questi e di altri gravosi problemi richiede certamente la definizione di una nuova governance del sistema e di una divisione del lavoro ben definita tra centro e periferia (intesa in particolare come Regioni o aree metropolitane). Ma in attesa che tali soluzioni di carattere integrato e di alto profilo vengano definite - e tra queste figura certamente linclusione delle università e degli enti di ricerca pubblici nel SISTAN - possono avere un ruolo anche proposte che riguardano la fase di transizione. 10

11 In tale contesto, la SIE, che ho lonore di rappresentare come Vice-Presidente in seno alla Commissione degli Utenti dellInformazione Statistica, si è impegnata in una importante proposta che guarda ovviamente il mondo della ricerca, ma è intesa in senso ampio ed è attenta ai fabbisogni che esprimono i singoli e la società nel suo insieme. Il Consiglio di Presidenza della SIE, al fine di contribuire ad una soluzione di transizione di questo problema, a fine 2010 (26/11/2010) ha deciso di rivolgere una proposta sulle possibili forme di collaborazione da instaurare tra SIE, Istat ed altri istituti che dispongono di data-set rilevanti per la ricerca economica, come, ad esempio, la Banca dItalia. 11

12 12 Lobiettivo è quello di promuovere la disponibilità, lintegrazione e lutilizzo dei data-set esistenti. Stante il fatto che le forme di collaborazione da definire possono variare da istituto ad istituto (per esempio, nel caso dellIstat si può immaginare anche la necessità di un lavoro di integrazione e di pulizia dei data-set) il Consiglio di Presidenza della SIE ha ritenuto opportuno formulare una proposta generale. La leva su cui agire è individuata nella mobilitazione delle grandi capacità di ricerca degli economisti italiani, tramite una sorta di cofinanziamento basato sul lavoro di ricerca erogato, al fine di rendere utilizzabili da parte di tutta la comunità scientifica i micro-dati raccolti nel rispetto dei vincoli di privacy.

13 13 Come passi intermedi, la SIE, dopo avere concordato con lIstat quali sono specificamente le banche dati che si potrebbero utilizzare e valorizzare, potrebbe procedere al lancio di un call for ideas (CFI) tra i propri soci e la comunità dei ricercatori più in generale. Gli obiettivi del CFI sono: informare i ricercatori sui giacimenti disponibili; raccogliere da essi proposte di progetti di ricerca e messa a disposizione della comunità scientifica delle banche dati individuate.

14 14 La SIE si impegna a: selezionare con lIstat le banche dati da proporre nel CFI; predisporre e lanciare il CFI; elaborare con lIstat, in un secondo momento, un call for papers (CFP) per lavvio di un numero limitato di progetti di ricerca; fornire il supporto di valutazione scientifica rilevante nei due step; parallelamente promuove laccesso alla banche dati via laboratorio ADELE e tutte le altre modalità ordinarie di accesso ai dati.


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