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Programmazione e controllo delle risorse finanziare nella Regione Siciliana e negli enti locali (con riferimenti particolari ai mercati finanziari) Prof.

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1 Programmazione e controllo delle risorse finanziare nella Regione Siciliana e negli enti locali (con riferimenti particolari ai mercati finanziari) Prof. Vincenzo Provenzano Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Finanziarie Facoltà di Economia, Università degli Studi di Palermo, viale delle Scienze, Palermo Tel Palermo, 12 Dicembre 2008, 23 gennaio 2009, 5 marzo 2009

2 Argomenti della giornata
I mercati finanziari: indicatori e strategie per le Regioni Il Caso della Sicilia Il ricorso ai mercati dei capitali Il rating degli enti regionali e locali Il project finance e le partnership pubblico-privato

3 Argomenti della giornata:
Il Caso della Sicilia

4 Il Caso Regione Siciliana : alcuni elementi
miglioramento delle procedure di riscossione delle imposte; contenimento delle spese correnti riferite a spese di funzionamento; maggior controllo della dinamica della spesa regionale attuata attraverso l’applicazione dell’art. 27 della L.R. n. 20/2003 ed il rispetto dei limiti di spesa imposti dal patto di stabilità Le azioni intraprese hanno contribuito a migliorare la situazione finanziaria della Regione, registrando nell’ultimo anno saldi finanziari positivi in termini di cassa, la copertura totale della maggiore spesa sanitaria dell’anno 2007 e precedenti, la diminuzione dei residui attivi e passivi, la diminuzione dei debiti di tesoreria. L’accennata situazione finanziaria ha consentito di conseguire valutazioni positive da parte delle principali agenzie di rating che hanno confermato i seguenti giudizi di merito: ¨ Standard & Poor's: “A+” Outlook stabile; ¨ Moody's: “A1” Outlook stabile; ¨ Fitch: “A” Outlook stabile E’ da evidenziare, tuttavia, che tale miglioramento è stato determinato anche da operazioni di acquisizione di entrate di natura straordinaria.

5 Il Caso Regione Siciliana: alcuni elementi
L’andamento della finanza pubblica regionale rilevata dal tendenziale 2008 conferma la scarsa incisività delle politiche regionale sino ad oggi adottate e tendenti a governare la spesa regionale nei limiti finanziari sostenibili con le risorse effettivamente acquisibili all’erario regionale. (DPEF, pag. 53)

6 Argomenti della giornata
Il rating degli enti regionali e locali

7 Presentazione a: Moody’s Agenda dell’Incontro ……data…
Presentazione a: Moody’s Agenda dell’Incontro ……data….. Via Notarbartolo Palermo Ora Relatore Argomento 9.00 Assessore regionale del Bilancio e delle Finanze Prerogative statutarie della Regione Autonomia della Regione Siciliana 9.30 Ragioniere Generale della Regione Dirigente Generale Dipartimento Finanze e Credito Situazione ed andamento economico- finanziario della Regione Siciliana Potestà fiscale e legislativa Capacità impositiva e di riscossione 10.00 Dirigente Dipartimento Bilancio e Tesoro Servizio Statistica L’economia regionale e sue prospettive 11.00 Staff Innovazione tecnologica Servizio Tesoro Dirigente Bilancio e Tesoro Servizio Bilancio La Società dell’informazione Tesoreria Regionale Crediti e Debiti di Tesoreria Flussi di cassa Struttura del Debito e indebitamento prospettico Valorizzazione del patrimonio immobiliare Rendiconto e Bilancio di Previsione Entrate e Spese Correnti Entrate e Spese in Conto Capitale Residui 12.30 Dirigente Generale del Dipartimento Programmazione Programmazione regionale Fondi UE e Accordi di Programma Quadro 13.00 Assessore regionale della Sanità Dirigente Generale del Dipartimento Regionale per l'assistenza sanitaria ed ospedaliera e la programmazione e la gestione delle risorse correnti del Fondo Sanitario Sistema Sanitario Regionale – Piano di rientro 14.00 Fine dei lavori

8 Indice

9 Key Issues Statuto speciale Autonomia fiscale Stabilità politica
Modernizzazione dell’Amministrazione Concrete aspettative di miglioramento dell’economia locale Consistenti investimenti nell’area (POR , Accordi di Programma Quadro) Privatizzazioni / Liquidazioni enti regionali Tesoreria Unica Regionale Adeguate giacenze cassa Indebitamento moderato e in diminuzione Deficit sanitari sotto controllo Valorizzazione del patrimonio regionale

10 L’AUTONOMIA SICILIANA
Lo Statuto della Sicilia è stato adottato nel 1946, prima della nascita della Repubblica Italiana, divenendo, con l’approvazione da parte dell’Assemblea costituente, legge costituzionale (L. 26 febbraio 1948, n. 2). Il Presidente della Regione, ai sensi dell’articolo 21 dello Statuto, col rango di Ministro, partecipa alle riunioni del Consiglio dei Ministri con voto deliberativo nelle materie che interessano la Regione. Ai sensi dell’articolo 36 dello Statuto, alla Regione è stata attribuita la potestà di riscossione delle entrate tributarie, che affluiscono direttamente alla casse regionali, mentre alle altre regioni le imposte di competenza vengono devolute dallo Stato.

11 FINANZA REGIONALE Lo Statuto prevede agli articoli 14 e 17 le materie nelle quali la Regione esercita la potestà legislativa, stabilendo, con l’articolo 20, che sulle stesse materie svolge altresì le funzioni amministrative ed esecutive. Le entrate con le quali far fronte all’esercizio di tali funzioni sono previste agli articoli 36 e 37, che stabiliscono l’attribuzione alla Regione, oltre che dei redditi patrimoniali, di ogni tributo erariale, riservando allo Stato le imposte di fabbricazione e le entrate dei monopoli, dei tabacchi e del lotto. Inoltre, agli articoli 32 e seguenti lo Statuto prevede la titolarità, da parte della Regione, dei beni del demanio e del patrimonio dello Stato. In particolare, le peculiarità dell’impianto finanziario regionale, come sopra delineato, sono le seguenti: spettanza dei redditi patrimoniali e titolarità dei beni del demanio statale e di quelli del patrimonio dello Stato esistenti nel territorio regionale, eccettuati quelli che interessano la difesa o servizi di carattere nazionale; titolarità della potestà di istituire tributi propri non previsti dall'ordinamento tributario statale (autonomia impositiva)

12 FINANZA REGIONALE (SEGUE)
titolarità ed esercizio della potestà organizzatoria della riscossione di tutte le entrate erariali e proprie, mentre restano in capo allo Stato le potestà di accertamento e liquidazione dei tributi erariali, diretti ed indiretti, e dei c.d. “tributi regionali”; spettanza alla Regione, senza vincolo di destinazione (autonomia di spesa), del gettito di tutte le entrate tributarie erariali riscosse nell'ambito del suo territorio, dirette o indirette, comunque denominate, ad eccezione delle entrate che lo Stato può riservarsi per particolari finalità; principio di salvaguardia dell’equilibrio finanziario di bilancio in caso di soppressione di tributi erariali oppure in caso di interventi normativi statali comportanti minori entrate ( es. misure agevolative statali sotto forma di riduzioni e/o di crediti d'imposta di rilevante impatto); spettanza alla regione del naturale incremento di gettito delle entrate tributarie erariali riscosse nell'ambito del suo territorio, dirette o indirette, comunque denominate, in dipendenza del migliore andamento dell'economia o per effetto del miglioramento della c.d. capacità di riscossione;

13 FINANZA REGIONALE (SEGUE)
spettanza del gettito derivante dalla tassazione sulle imprese, indipendentemente dalla loro sede legale, allorquando la fattispecie tributaria venga a perfezionarsi nel territorio regionale (art. 37 St. Sic. ); previsione di uno strumento di sostegno allo sviluppo infrastrutturale della Regione (art. 38 St.Sic. ); facoltà della Regione siciliana, in armonia con i principi dell’ordinamento statale e comunitario, di introdurre esenzioni e sgravi fiscali al fine di soddisfare meglio gli interessi regionali, in relazione alla categoria dei tributi erariali, attivando in tal modo politiche di sviluppo economico attraverso la c.d. fiscalità di vantaggio.

14 FINANZA REGIONALE (SEGUE)
Le suddette peculiarità hanno avuto ulteriore conferma, con la sentenza della Corte Costituzionale n. 306 del 2004 nella quale risulta posto il principio che alla Sicilia spettano non solo le entrate riscosse nel proprio territorio, ma anche quelle che, pur riscosse fuori da esso, costituiscono espressione di capacità fiscale manifestata nel territorio stesso. In conseguenza, con tale pronuncia è stata riconosciuta l’attribuzione alla regione del gettito dell’imposta sulle assicurazioni di cui alla Legge 29 ottobre 1961, n. 1216, dovuta dagli assicuratori che hanno il domicilio fiscale o la rappresentanza fuori dal territorio regionale. In attuazione della sentenza è stata, quindi, riconosciuta e versata alla Regione la somma di Euro ,00 a titolo di imposta sulle assicurazioni per le polizze stipulate in Sicilia da società assicurative con sede fuori della Regione. Nel solco del medesimo principio affermato dalla giurisprudenza costituzionale la Regione ha ben potuto avanzare richiesta di riconoscimento di altre spettanze tributarie finora non percepite (ad es. l’IRPEF dei dipendenti statali) sulle quali lo Stato non si è ancora pronunciato. Al riguardo la Corte Costituzionale, con Sentenza n° 276 del 4-13 luglio 2007, ha fatto rilevare che la Regione potrebbe far valere il proprio diritto “di soddisfare, di fronte al giudice comune, le proprie pretese relative alle somme in questione”.

15 FINANZA REGIONALE (SEGUE)
Sulla base del richiamato principio generale di spettanza della Regione siciliana di tutte le entrate tributarie erariali riscosse nell’ambito del suo territorio, dirette e indirette comunque denominate, (tranne le imposte di produzione) sono state emanate dalla Corte Costituzionale altre due pronunce che hanno comportato il riconoscimento a favore della Regione del gettito relativo a due nuovi cespiti di entrata, e segnatamente, la sentenza n.73 del 2005 relativa al contributo unificato per le spese degli atti giudiziari e la sentenza n.334 del 2006 riguardante il prelievo erariale unico sugli apparecchi di gioco. Le suddette sentenze della Corte Costituzionale hanno riconosciuto la natura tributaria delle entrate in questione e la spettanza del corrispondente gettito che andrà ad incrementare le entrate tributarie della Regione Siciliana. Per quanto riguarda il gettito relativo al contributo unificato per le spese degli atti giudiziari si rappresenta che lo stesso affluisce al capitolo 3321 del Bilancio della Regione che, a consuntivo, ha registrato, per l’esercizio finanziario 2006, un gettito di euro ,00, mentre, per l’esercizio finanziario 2007, a tutto il mese di agosto, si registra l’importo di euro ,00, in linea con quello registrato nell’anno precedente.

16 LA FINANZA REGIONALE (SEGUE)
Con riferimento al prelievo erariale unico sugli apparecchi di gioco, l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato ha comunicato che la nuova disciplina è in vigore a partire dal mese di settembre 2007 e che procederà ad effettuare la quantificazione del gettito tributario da attribuire alla Regione siciliana per gli anni 2004, 2005 e 2006 in relazione agli apparecchi installati nel territorio regionale. Con la risoluzione n. 239 del 6/9/2007, l’Agenzia delle Entrate ha provveduto alla istituzione dei codici tributo per il versamento mediante modello F24 del prelievo erariale unico con imputazione al capitolo capo 9° - del Bilancio della Regione.

17 Indicatori

18 7. Il Debito

19 L`indebitamento regionale
A fine 2007 il debito residuo regionale ammonterebbe ad Euro 2,5 miliardi qualora si contraesse nuovo debito per 433 mln di euro (L.r. 8 febbraio 2007, n. 3). Nel caso di nessun nuovo indebitamento il debito residuo previsto è di mln di euro. L’incidenza del debito sulle entrate correnti, in considerazione anche dei versamenti ai sinking fund, si sta riducendo progressivamente negli ultimi anni, per effetto: del mancato ricorso ad indebitamento nel 2004 e nel 2005 della vita media residua breve: dal 2001 la Sicilia ha ripagato € 2.4 miliardi rispetto ai € 1.8 miliardi di nuovo debito contratto delle maggiori entrati correnti realizzate

20 DEBITO PRESUNTO AL 31 DICEMBRE 2007

21 La struttura dell’indebitamento
Il debito residuo mostra: un profilo di ammortamento di medio termine, con ca. 11 anni di vita media residua ma ben distribuito negli anni. Entro il 2010, la Regione avrà rimborsato circa il 50% dell’attuale debito residuo. * considera le strutture di derivati esistenti sulle due emissioni obbligazionarie bullet lanciate nel 2000

22 Il servizio del debito Grazie alla sua ampia autonomia fiscale ed un basso peso del debito sul bilancio, la Regione possiede una notevole capacità di sostenere il debito residuo ed eventualmente quello addizionale. Il rapporto Servizio del Debito/Entrate Tributarie presenta una incidenza stabile nel periodo considerato.

23 Il debito a carico dello Stato
Il debito a carico dello stato che transita per il bilancio regionale ammonta a fine 2007 a circa € 535 milioni. L’importo si riferisce per il 50% alla copertura dei disavanzi sanitari a carico dello Stato e per il 40% alla cartolarizzazione dei contributi ex articolo 38 dello Statuto Alla data odierna non è previsto ulteriore indebitamento a carico dello Stato. Il nuovo indebitamento di €. 220 milioni dell’anno 2006 si riferisce all’attualizzazione dei limiti di impegno relativi ai contributi ex articolo 38 dello Statuto. Tale attualizzazione, ripagata integralmente con i suddetti limiti transita dal bilancio della Regione Siciliana.

24 Capacità d’indebitamento
Nel DPEF non è previsto alcun indebitamento aggiuntivo. La Regione potrebbe contrarre debito con scadenza ventennale nel prossimo triennio con minimi incrementi del debito a fine anno 2010 rispetto ai livelli attuali.

25 Debito Regione Siciliana
Global medium term note program MATURITY DATE CURRENCY ORIGINAL AMOUNT COUPON RATE RATINGS LONG TERM SHORT TERM N/A EUR 3,200,000,000 -- A 11-DEC-2015 568,000,000 6.15% 19-MAY-2010 670,000,000 6.105%

26 RATING Region of Sicily, Notes Long Term Rating: A 05-DEC-2007 Upgrade
RATING Region of Sicily,  Notes Long Term Rating: A 05-DEC-2007  Upgrade  Outlook:   Stable    Short Term Rating: F1 Affirmed  Local Currency Long Term Rating: .

27 Il debito (stock) della Regione Siciliana 2001-2008

28 Giudizio di Moody’s CREDIT: Sicily, Autonomous Region of The debt rating assigned to the Autonomous Region of Sicily reflects the application of Moody's Joint Default Analysis (JDA) rating methodology for regional and local governments (RLGs). Baseline Credit Assessment Sicily's BCA of 6 reflects the following factors: Financial Position and Performance - Sicily recorded narrow operating balances and low financing requirements over the period. Extraordinary Support Considerations Moody's debt rating of A1 for the Autonomous Region of Sicily reflects the BCA of 6 and a moderate probability of extraordinary support from the central government.

29 La finanza di progetto

30 Definizioni Finanza di Progetto
La Finanza di Progetto (Project Financing) è una metodologia di finanziamento applicabile a progetti dotati di autonoma capacità di generare ricavi che consente, attraverso una struttura contrattuale di allocazione dei rischi,di garantire le ragioni di credito dei finanziatori, in tutto od in parte, con i flussi di cassa attesi dal Progetto, limitando gli impegni a carico dei promotori (da cui non-recourse o limited recourse financing). il PF è l’insieme delle linee di credito concesse ad un soggetto appositamente costituito per sviluppare una nuova iniziativa consistente nella realizzazione e nello sfruttamento economico e funzionale di un’opera, a fronte di una struttura contrattuale che consenta di allocare i rischi in modo da garantire le ragioni di credito dei finanziatori e consentire di ottenere un rapporto rischio/rendimento adeguato.

31 I modelli innovativi di finanziamento della P. A.
In Italia è possibile identificare sette modelli di finanziamento delle infrastrutture che prevedono la compartecipazione di attori privati. Tali modelli sono: Project Finance Ex. Art. 37bis e seguenti Legge 109/94 Concessione di costruzione e gestione Altre concessioni di gestione Società miste pubblico-privato Società di trasformazione urbana (STU) Sponsor pubblico Leasing immobiliare

32 Il modello generale di funzionamento del Project Finance

33 Alcuni Settori di intervento
Trasporti & Infrastrutture: autostrade e infrastrutture a pedaggio (ponti, tunnel) trasporti pubblici (metropolitane, tram) altri sistemi di trasporto parcheggi ospedali edilizia pubblica (uffici, istruzione, caserme,) Idrico & Ambientale: reti idriche di adduzione e distribuzione; impianti di trattamento e depurazione acqua; impianti di trattamento, smaltimento e termovalorizzazione di rifiuti e biomasse;

34 I tempi di attuazione di alcuni progetti pubblico-privato in Italia

35 Ipotesi di iter di sviluppo di un’operazione di project finance
Schema ex art. 19, c.2 della L. 109/94 e s.m.i. Fase di gara Attività post aggiudicazione Asseverazione Verifica documenti di gara Due Diligence Legale Analisi Rischi Term Sheet (sintesi delle condizioni contrattuali) Impegno banche Tecnica PEF Contratto costruz. Contratto Gestione Assicur. Verifica bozza Convenz. Contratti Finanziari Altri Contratti

36 Rendimento e rischio settori opere pubbliche
Basso Alto Rischio edilizia penitenziaria Energia e servizi a rete edifici a destinazione sociale Intermodalità poli fieristici e tecnologici Telecomunicazioni Edilizia sanitaria Aeroporti Sistema scolastico Viabilità a pedaggio edifici pubblici Risorse idriche Opere fredde Opere calde

37 Rischi di particolare criticità per la Pubblica Amministrazione
iter burocratico di approvazione del progetto (autorizzazioni, permessi, impatto ambientale); disponibilità delle aree oggetto dell’intervento (acquisto, diritto di superficie e/o esproprio dei terreni); opere di predisposizione dei siti (spostamento sottoservizi); interazioni con altre infrastrutture, esistenti o da realizzare (impatto sul livello di utilizzo dell’infrastruttura); consenso sul territorio (indice di gradimento dell’infrastruttura). presenza di siti archeologici; Condizioni geologiche (non prevedibili); quadro normativo.il Progetto dovrebbe immunizzarsi dal rischio da imprevedibili investimenti futuri dovuti a modificazioni della legislazione (ad es. in tema di sicurezza). Il Concedente dovrà quindi assumere l’ impegno a tenere conto delle caratteristiche tecniche dell’opera nel caso di successivi cambiamenti degli standard di sicurezza, delle dotazioni minime obbligatorie e dei criteri di funzionamento, la cui fissazione ricada sotto la sua competenza. la revoca dell’affidamento (cfr. L. 109/94, art. 37 septies e octies).

38 Rating e operazioni di Project Finance: Scomposizione dei rischi
Rischi legati alla fase di costruzione Rischi legati alla fase operativa e di gestione Rischio Sponsor Rischio General Contractor Rischio Project Company

39 Esempio: la Rete Autostradale in Toscana…
PROGETTO: realizzazione di un collegamento autostradale fra il comprensorio di Prato e la strada di grande comunicazione FI-PI-LI, mediante project financing OBIETTIVI Risolvere i problemi di traffico connessi ad un'area fortemente industrializzata. Collegare i Comuni della piana con gli assi viari esistenti: FI-PI-LI, A11 e l'Interporto della Toscana Centrale CRITICITA’ : la valutazione di impatto ambientale e il consenso dei cittadini, gli attuali ritardi di attuazione, la sottovalutazione dei costi progettuali

40 …Esempio: la Rete Autostradale in Toscana…
La concessione ha un durata di 45 anni, suddivisa in 4,5 anni per il periodo della costruzione (entro il 2010 la conclusione dei lavori) e 40,5 anni di gestione. l'infrastruttura con la finanza di progetto, attraverso l'impegno della stessa Regione Toscana e quello della societa' 'Infrastrutture Toscane'. In quest'ultima confluiscono la societa' Autostrade per l'Italia Spa, (46%), la Camera di Commercio di Firenze (31%), insieme a un gruppo di imprese private (Baldassini-Tognozzi-Pontello, Consorzio Toscano Costruttori, Consorzio Stabile Ergon, Consorzio Etruria, Societa' S.p.e.a, Global Service Toscana), enti pubblici (oltre a quella di Firenze anche la Camere di Commercio di Prato) ed istituti di credito (Mps Banca per l'Impresa, Cassa di Risparmio di Prato, Cassa di Risparmio di Firenze, Cassa di Risparmio di San Miniato). Banche Arranger: Mps Banca per l'Impresa, Cassa di Risparmio di Prato ed Unicredit infrastrutture.


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