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Istituto San Giovanni Evangelista Roma, 2 maggio 2009.

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Presentazione sul tema: "Istituto San Giovanni Evangelista Roma, 2 maggio 2009."— Transcript della presentazione:

1 Istituto San Giovanni Evangelista Roma, 2 maggio 2009

2 Associazione per la tutela della Maternità e della Vita Nascente Centro di Assistenza per il Feto Terminale www.laquerciamillenaria.org Il caso di Abele

3 EDEN = luogo del godimento Una volta cacciati via dallEden, avviene quella separazione da Dio che richiede luso di sacrifici per potersi riavvicinare a lui.

4 Quale mondo venne a crearsi dopo la caduta? GENESI 3 inimicizia divisione accusa paura gelosia vergogna omicidio

5 Perché Caino uccide ?

6 CAINOABELE Offre frutti del suolo e non primizie. Il suolo era stato precedentemente maledetto da Dio. Ha voluto far vedere a Dio che il dono era frutto del suo sforzo e del sudore Ha donato i frutti, non la pianta. A lui quei frutti ritorneranno. Offre i primogeniti del suo gregge. Comprende che nel Sangue cè la vita, dona la vita a Dio. Riconosce che tutto è di Dio e viene da Lui, e gli dona il meglio che ha. Rimane senza lagnello, per donarlo a Dio. Ha un cuore puro, e lo riconosce Signore di ogni cosa. In definitiva, Caino dona i suoi sforzi, dona gli avanzi, mentre Abele mostra a Dio di donargli la vita riconoscendolo Signore. Per questo agli occhi di Dio, quello di Abele è un sacrificio più gradito.

7 Caino uccide perché nella rabbia non capisce che lofferta giusta è quella della Vita, non della propria fatica. Soprattutto non riconosce Dio come Signore e proprietario di tutto, mentre il fratello sì, e così lui è accecato dallinvidia fino al punto di uccidere. Questo si ripete ogni giorno… Quando tu scegli la Vita, automaticamente, chi non lha scelta ti vuole eliminare.

8 parenti amici società medici Laccoglienza del figlio malato o terminale è divenuta una battaglia contro:

9 Il gesto di accogliere la Vita scatena Caino, in quanto è una attestazione della signoria di Dio sulla propria vita, nel riconoscere quel figlio come un dono da amministrare e non una proprietà privata su cui si possa decidere per la vita e la morte. Coloro che pur essendo non credenti scelgono di accogliere la vita, lo fanno per il suo valore intrinseco a prescindere, sono dunque da ammirare grandemente se non altro per lenorme sforzo personale nel gestire una situazione di immensa sofferenza, e per le inevitabili conseguenze psicologiche dopo la morte del bambino, che il credente riesce invece a gestire molto meglio.

10 Non sforzarti di arrivare a Dio, sei già suo Figlio. Lagnello perfetto è già stato immolato. La morte in croce di Gesù, ci ha ricollocati in Genesi 1 e 2, cioè nellEden. Riconosci Gesù come Signore, e non dare a Dio i tuoi sforzi… dagli la tua Vita! GRAZIE


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