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Comprendere i bisogni evolutivi e relazionali sottostanti al comportamento disturbante/prepotente una premessa per l’intervento.

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Presentazione sul tema: "Comprendere i bisogni evolutivi e relazionali sottostanti al comportamento disturbante/prepotente una premessa per l’intervento."— Transcript della presentazione:

1 Comprendere i bisogni evolutivi e relazionali sottostanti al comportamento disturbante/prepotente una premessa per l’intervento

2 EtàSviluppo cognitivo Prospettiva socio-morale: ha come presupposto necessario, ma non sufficiente, lo sviluppo cognitivo e la capacità di role-taking Bisogni individuali Bisogni nel gruppo 0-6Intelligenza pre- operatoria (egocentrismo) Livello pre-convenzionale: l’individuo considera prioritari i propri interessi; le aspettative e le norme sociali sono esterne all’individuo Fiducia vs sfiducia Autonomia vs dubbio vergogna Iniziativa vs senso di colpa 6/7- 11 Intelligenze operatoria- concreta: pensiero meno egocentrico, ma ancora difficile acquisire la prospettiva altrui Convenzionale: prospettiva di chi ha interiorizzato le aspettative e le norme degli altri, specialmente delle persone che rappresentano l’autorità, e che si è identificato con tali modi di vedere e di percepire Acquisire senso di industriosità vs senso di inferiorità (Bisogno di sentirsi bravo, capace) Imparare a competere senza aggredire, imparare a lavorare con gli altri, a cooperare

3 11-15Intelligenza operatoria formale: pensiero ipotetico- deduttivo, possibilità di critica dell’autorità… A livello post- convenzionale la persona distingue tra sé e le norme/aspettative degli altri, definendo i suoi valori in modo personale e libero Acquisizione del senso di identità vs dispersione. Una difesa è quella del narcisismo… (Bisogno di sentirsi “qualcuno” nel gruppo) Bisogno di appartenenza al gruppo, bisogno di essere visto nel gruppo per essere qualcuno. Tendenza all’omologazion e per superare l’incertezza sull’identità EtàSviluppo cognitivo Sviluppo morale Bisogni individuali Bisogni nel gruppo

4 Strategie familiari maggiormente correlate con la condotta aggressiva dei ragazzi: Rifiuto o carente vicinanza da parte del genitore Educazione permissiva che non definisce i limiti di comportamento del bambino Uso di metodi autoritari o violenti per controllare e risolvere le situazioni critiche

5 B Comportamento Disturbante/ prepotente A Antecedenti Familiari: carente presenza/permissivismo Psicologici: carente empatia/capacità di valutare le conseguenze Gruppo classe: carente identità gruppale, identità individuali non ancora consolidate, conformismo/passività Attenzione Onnipotenza Etichettamento/ Ruolo C Conseguenze

6 L’intervento a livello scolastico deve prevedere un modello educativo basato su questi principi: Affetto ed elevato coinvolgimento dell’adulto verso il bambino/ragazzo – dare carezze positive condizionate: rinforzare comportamenti collaborativi e rispettosi – dare carezze positive incondizionate: comunicare che il bambino può essere visto e ricevere attenzioni al di là del suo comportamento e del ruolo negativo Definizione di chiare regole e limiti per il comportamento accettabile in classe In caso di violazione di tali limiti, uso sistematico di sanzioni di natura non ostile tese a scoraggiare il comportamento negativo e ad incoraggiare il comportamento desiderabile


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