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Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole

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Presentazione sul tema: "Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole"— Transcript della presentazione:

1 Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Concetti generali M2 FORMAZIONE PARTICOLARE DEI PREPOSTI EX D.Lgs. 81/08 (art. 37) E ACCORDO STATO-REGIONI 21/12/2011

2 FATTORE DI RISCHIO (O PERICOLO)
CONCETTI E DEFINIZIONI FATTORE DI RISCHIO (O PERICOLO) Ambiente Materiali Attrezzature Impianti Metodo di lavoro Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni (D.Lgs. 81/08) Dopo aver ascoltato in linea generale l’evoluzione della normativa in tema di sicurezza, ora sappiamo che la volontà dei legislatori degli anni ’90 è quella di spostare l’attenzione dai PRECETTI (quindi dalle prescrizioni, dagli ordini, dalle regole – questa macchina deve avere una protezione nella zona di pericolo, questo locale deve avere queste caratteristiche ….. ) ai PROCESSI di lavorazione (e quindi ai metodi di lavoro, ai criteri, all’organizzazione generale o specifica – informazione e formazione dei lavoratori, utilizzo improprio di attrezzature ….). La nuova filosofia presente in alcune “nuove norme” (stiamo sempre parlando degli anni novanta) , ed in particolare nel D.Lgs. 626/94, indirizzata a migliorare la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro , è quella di IDENTIFICARE PREVENTIVAMENTE i pericoli e i fattori di rischio per una successiva individuazione dei mezzi per eliminarli o delle procedure per limitarli. Questo processo si chiama : VALUTAZIONE DEI RISCHI In altre parole: la presenza di sostanze chimiche, agenti biologici, fenomeni fisici, oggetti, azioni o relazioni caratterizzati dalla possibilità di nuocere quando raggiungono una certa dimensione o cinetica SiRVeSS 2

3 I FATTORI DI RISCHIO CONCETTI E DEFINIZIONI PER LA SICUREZZA
(Rischi di natura infortunistica)   PER LA SALUTE (Rischi di natura igienico-ambientale) E LA SALUTE (Rischi trasversali) Strutture Agenti Chimici Organizzazione del lavoro Macchine Agenti Fisici Fattori psicologici Impianti elettrici Agenti Biologici Fattori ergonomici Attrezzature Incendi-esplosioni SiRVeSS

4 VALUTAZIONE DEL RISCHIO
CONCETTI E DEFINIZIONI VALUTAZIONE DEL RISCHIO FATTORE DI RISCHIO ESPOSIZIONE POSSIBILE DANNO RISCHIO CORRELATI TRA LORO NELLA SEQUENZA LOGICA F.d.R. ESPOSIZIONE POSSIBILE DANNO RISCHIO SiRVeSS

5 VALUTAZIONE DEL RISCHIO
CONCETTI E DEFINIZIONI VALUTAZIONE DEL RISCHIO F.d.R. ESPOSIZIONE DANNO RISCHIO CORRENTE ELETTRICA FILO SCOPERTO ARRESTO CARDIOCIRC. INFORTUNIO DA ELETTROCUZIONE FORZA DI GRAVITA’ MANCANZA DI PARAPETTO FRATTURE MULTIPLE INFORTUNIO DA CADUTA DALL’ALTO RUMORE RUMORE > 85 dBA ALL’UDITO IPOACUSIA (MALATTIA) POLVERI POLVERI > 5mg/mc AI POLMONI BRONCHITE CRONICA (MALATTIA) OGGETTO PESANTE TRASPORTO A MANO AI PIEDI INFORTUNIO DA SCHIACCIAMENTO Dopo aver ascoltato in linea generale l’evoluzione della normativa in tema di sicurezza, ora sappiamo che la volontà dei legislatori degli anni ’90 è quella di spostare l’attenzione dai PRECETTI (quindi dalle prescrizioni, dagli ordini, dalle regole – questa macchina deve avere una protezione nella zona di pericolo, questo locale deve avere queste caratteristiche ….. ) ai PROCESSI di lavorazione (e quindi ai metodi di lavoro, ai criteri, all’organizzazione generale o specifica – informazione e formazione dei lavoratori, utilizzo improprio di attrezzature ….). La nuova filosofia presente in alcune “nuove norme” (stiamo sempre parlando degli anni novanta) , ed in particolare nel D.Lgs. 626/94, indirizzata a migliorare la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro , è quella di IDENTIFICARE PREVENTIVAMENTE i pericoli e i fattori di rischio per una successiva individuazione dei mezzi per eliminarli o delle procedure per limitarli. Questo processo si chiama : VALUTAZIONE DEI RISCHI SiRVeSS 5

6 R = P x G P G R VALORE DEL RISCHIO CONCETTI E DEFINIZIONI
= PROBABILITÀ G = GRAVITÀ R = RISCHIO SiRVeSS

7 PROBABILITÀ DI ACCADIMENTO
CONCETTI E DEFINIZIONI Valore di P. Livello delle probabilità Criterio di valutazione La mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più eventi poco probabili ed indipendenti Non sono noti episodi già verificatisi Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità 1 IMPROBABILE La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa POCO PROBABILE 2 PROBABILITÀ DI ACCADIMENTO La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto È noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa in Azienda 3 PROBABILE ALTAMENTE PROBABILE Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa Azienda o in Aziende simili o in situazioni operative simili Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore in Azienda 4 SiRVeSS

8 SCALA DI GRAVITÀ DEL DANNO
CONCETTI E DEFINIZIONI SCALA DI GRAVITÀ DEL DANNO Valore di G. Livello delle probabilità Criterio di valutazione Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili 1 LIEVE MEDIO Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile Esposizione cronica con effetti reversibili 2 Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti 3 GRAVE Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o lesivi di invalidità totale Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti 4 GRAVISSIMO SiRVeSS

9 4 8 12 16 3 6 9 2 1 GRIGLIA DI LETTURA (MATRICE DEL RISCHIO)
CONCETTI E DEFINIZIONI GRIGLIA DI LETTURA (MATRICE DEL RISCHIO) non significativo 4 8 12 16 3 6 9 2 1 moderato non moderato probabilità grave danno SiRVeSS

10 INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE R > 8 4 - 8
CONCETTI E DEFINIZIONI INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Correlazione tra valore del rischio ed azioni da intraprendere R > 8 Azioni correttive indilazionabili 4 - 8 Azioni correttive necessarie da programmare con urgenza 2 - 3 Azioni correttive/migliorative da programmare nel breve-medio termine = 1 Azioni migliorative da programmare nel medio-lungo termine Dopo aver ascoltato in linea generale l’evoluzione della normativa in tema di sicurezza, ora sappiamo che la volontà dei legislatori degli anni ’90 è quella di spostare l’attenzione dai PRECETTI (quindi dalle prescrizioni, dagli ordini, dalle regole – questa macchina deve avere una protezione nella zona di pericolo, questo locale deve avere queste caratteristiche ….. ) ai PROCESSI di lavorazione (e quindi ai metodi di lavoro, ai criteri, all’organizzazione generale o specifica – informazione e formazione dei lavoratori, utilizzo improprio di attrezzature ….). La nuova filosofia presente in alcune “nuove norme” (stiamo sempre parlando degli anni novanta) , ed in particolare nel D.Lgs. 626/94, indirizzata a migliorare la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro , è quella di IDENTIFICARE PREVENTIVAMENTE i pericoli e i fattori di rischio per una successiva individuazione dei mezzi per eliminarli o delle procedure per limitarli. Questo processo si chiama : VALUTAZIONE DEI RISCHI SiRVeSS 10

11 VALUTAZIONE DEI RISCHI
CONCETTI E DEFINIZIONI VALUTAZIONE DEI RISCHI “Valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza” (D.Lgs. 81/08) SiRVeSS 11

12 OGGETTO DELLA VALUTAZIONE (D.Lgs. 81/08 art. 28)
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI OGGETTO DELLA VALUTAZIONE (D.Lgs. 81/08 art. 28) Relazione su tutti i rischi, inclusi quelli correlati a stress, differenze di genere, età, provenienza da altri paesi, precisando i criteri di valutazione Indicazioni delle misure di prevenzione e protezione, compresi DPI Programma delle misure per garantire il miglioramento nel tempo della sicurezza Individuazione delle procedure e dei ruoli aziendali per l’attuazione delle misure Indicazione dell’organigramma aziendale della sicurezza Individuazione delle mansioni che espongono a rischi specifici, che richiedono competenze ed esperienza specifiche SiRVeSS


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