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PubblicatoVenceslao Durante Modificato 10 anni fa
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27/03/2017 Facoltà di Economia Università degli Studi di Parma Economia dell’Azione Collettiva Anno Accademico
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Programma Introduzione Evidenze empiriche
27/03/2017 Introduzione Evidenze empiriche Origine dei benefici di azione collettiva Azione individuale e azione a collettiva I costi della cooperazione: I problemi di produzione di beni collettivi: il free riding I problemi di suddivisione dei benefici della disponibilità di un bene collettivo: la regolazione I problemi della selezione dell'equilibrio: il coordinamento
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I meccanismi di coordinamento endogeno
27/03/2017 Dilemma del prigioniero; dilemma del prigioniero ripetuto; tit for tat; giochi di assicurazione e di coordinamento I meccanismi di coordinamento endogeno I meccanismi di coordinamento esogeno Azione collettiva tra individui e tra imprese Le forme dell'azione collettiva tra imprese: accordi; joint venture; contratti di lungo periodo; consorzi Il fallimento dell’azione collettiva tra imprese Analisi di casi e testimonianze
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Tipologia di interazioni tra imprese
27/03/2017 Tipologia di interazioni tra imprese Relazioni concorrenziali (forme mercato) Relazioni proprietarie (acquisizioni; forma gruppo) Relazioni di scambio (rapporti contrattuali) Relazioni cooperative (accordi; joint venture; azione collettiva)
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L’azione collettiva è:
27/03/2017 Definizione L’azione collettiva è: L’azione collettiva è l’insieme delle condotte che derivano dalla decisione di due o più agenti di coordinare i propri corsi di azione per conseguire un risultato che non può essere ottenuto in modo altrettanto efficiente attraverso l’azione individuale.
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L’azione collettiva è:
27/03/2017 Definizione L’azione collettiva è: L’azione collettiva è l’insieme delle condotte che derivano dalla decisione di due o più agenti di coordinare i propri corsi di azione per conseguire un risultato che non può essere ottenuto in modo altrettanto efficiente attraverso l’azione individuale.
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L’azione collettiva è:
27/03/2017 Definizione (1) L’azione collettiva è: L’azione collettiva è l’insieme delle condotte che derivano dalla decisione di due o più agenti di coordinare i propri corsi di azione per conseguire un risultato che non può essere ottenuto in modo altrettanto efficiente attraverso l’azione individuale.
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Forme di azione collettiva tra imprese
27/03/2017 Forme di azione collettiva tra imprese accordi informali di lungo periodo; cartelli; associazioni temporanee consorzi; contratti incompleti di lungo periodo; joint venture contrattuali (non equity) joint venture societarie (equity);.
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Azione collettiva e sviluppo locale
27/03/2017 Azione collettiva e sviluppo locale Sistemi di piccola impresa e aggregazione della domanda; Definizione di standard e incremento della qualità dell’offerta Accesso al credito e garanzie Efficienza produttiva e vincoli dimensionali Potere di mercato e determinazione dei prezzi
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Oggetto dell’azione collettiva
27/03/2017 Oggetto dell’azione collettiva la ricerca e sviluppo; la commercializzazione; la produzione; l’approvvigionamento di input; la formazione; i servizi tecnici, amministrativi e finanziari la definizione di standard tecnici; la tutela della qualità dei prodotti.
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Azione collettiva tra imprese
27/03/2017 Azione collettiva tra imprese L’evidenza empirica sulla diffusione delle soluzioni cooperative
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Numero di accordi tra imprese nei settori dell’informatica, delle biotecnologie e dei nuovi materiali, per nazionalità delle imprese dal 1980 al 1994 27/03/2017
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Accordi tecnologici tra imprese in Germania, Gran Bretagna e Francia
27/03/2017 Accordi tecnologici tra imprese in Germania, Gran Bretagna e Francia
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27/03/2017
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27/03/2017
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27/03/2017 Diffusione di forme di cooperazione di lungo periodo con i fornitori (% delle imprese acquirenti)
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Distribuzione percentuale dei consorzi per macro-settori.
27/03/2017 Distribuzione percentuale dei consorzi per macro-settori. Agricoltura ,8 Edilizia/estrattivo ,8 Manifatturiero ,6 Commercio ,3 Trasporti ,2 Servizi vari ,7 Istruzione, sanità e al ,8 Utility ,3 Multisettore ,5 TOTALE ,0
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27/03/2017 Tab. Imprese che hanno definito accordi, collaborazioni o partecipano a consorzi per classe di addetti al 1997 (in %) Fonte: Istat (2000)
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27/03/2017 Tab. Imprese che hanno definito accordi, collaborazioni o partecipano a consorzi per settore al 1997 (in %)
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27/03/2017 Fonte: Istat (2000)
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27/03/2017 Tab. Imprese che hanno definito accordi, collaborazioni o partecipano a consorzi per regione al 1997 (in %)
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27/03/2017 Fonte: Istat (2000)
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27/03/2017 Tab. Imprese che hanno definito accordi, collaborazioni o partecipano a consorzi per regione al 1997 (in %)
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27/03/2017 Fonte: Istat (2000)
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27/03/2017 Variazione dell’incidenza relativa (%) di alcuni aspetti organizzativi presso imprese con rapporti di collaborazione rispetto al resto delle imprese (2000)
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27/03/2017 Variazione dell’incidenza relativa (%) di alcuni aspetti organizzativi presso imprese con rapporti di collaborazione rispetto al resto delle imprese (2000)
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27/03/2017 Variazione della dinamica occupazionale relativa (%) presso le imprese con rapporti di collaborazione rispetto al resto delle imprese (2000)
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Il modello di riferimento (sistema economico a 2 settori x 2 beni)
27/03/2017 Il modello di riferimento (sistema economico a 2 settori x 2 beni) Beni Privati Beni Pubblici Produz. Individ. Produz. Collettiva
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Il modello di riferimento (sistema economico a 2 settori x 2 beni)
27/03/2017 Il modello di riferimento (sistema economico a 2 settori x 2 beni) Beni Privati Beni Pubblici Prodotti Alimentari Produz. Individ. Produz. Collettiva
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Il modello di riferimento (sistema economico a 2 settori x 2 beni)
27/03/2017 Il modello di riferimento (sistema economico a 2 settori x 2 beni) Beni Privati Beni Pubblici Prodotti Alimentari Innovazione Produz. Individ. Produz. Collettiva
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Il modello di riferimento (sistema economico a 2 settori x 2 beni)
27/03/2017 Il modello di riferimento (sistema economico a 2 settori x 2 beni) Beni Privati Beni Pubblici Prodotti Alimentari Innovazione Produz. Individ. Produz. Collettiva Prodotti Informatici
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Il modello di riferimento (sistema economico a 2 settori x 2 beni)
27/03/2017 Il modello di riferimento (sistema economico a 2 settori x 2 beni) Beni Privati Beni Pubblici Prodotti Alimentari Innovazione Produz. Individ. Infrastrutture Regole/Codici Sist. Istruzione Produz. Collettiva Prodotti Informatici
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Il modello di riferimento (sistema economico a 2 settori x 2 beni)
27/03/2017 Il modello di riferimento (sistema economico a 2 settori x 2 beni) Beni Privati Beni Pubblici Agenti Individuali Prodotti Alimentari Innovazione Produz. Individ. Infrastrutture Regole/Codici Sist. Istruzione Produz. Collettiva Prodotti Informatici Organizzazioni
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Il modello di riferimento (sistema economico a 2 settori x 2 beni)
27/03/2017 Il modello di riferimento (sistema economico a 2 settori x 2 beni) Beni Privati Beni Pubblici Agenti Ind. Agenti Ind. Produz. Individ. Organizzazioni (imprese) Organizzazioni (istituzioni) Produz. Collettiva
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Fattori costitutivi dell’azione collettiva
27/03/2017 Fattori costitutivi dell’azione collettiva
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Fattori costitutivi dell’azione collettiva (Ipotesi Canonica)
27/03/2017 Fattori costitutivi dell’azione collettiva (Ipotesi Canonica) Complementarità Coordinamento
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27/03/2017 Complementarità: Le azioni sono complementari quando all’aumentare dell’investimento realizzato da un agente aumentano anche i benefici percepiti dall’altro e viceversa.
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27/03/2017 Complementarità: Le azioni sono complementari quando all’aumentare dell’investimento realizzato da un agente aumentano anche i benefici percepiti dall’altro e viceversa. Implicazioni: In presenza di complementarità positive l’azione collettiva è più efficiente dell’azione individuale
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27/03/2017 Coordinamento: Le azioni sono coordinate quando gli agenti adeguano i piani individuali ad un unico piano generale
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27/03/2017 Coordinamento: Le azioni sono coordinate quando gli agenti adeguano i piani individuali ad un unico piano generale Implicazioni: Gli agenti riducono i propri gradi di libertà in funzione della realizzazione di progetti comuni
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Condizioni per l’avvio dell’azione collettiva (ipotesi canonica)
27/03/2017 Condizioni per l’avvio dell’azione collettiva (ipotesi canonica) Complementarità Incentivi economici diretti individuali Coordinamento Mercato/contratto
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27/03/2017 Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale classica Perfetta informazione degli agenti sul contenuto dello scambio e sulle contingenze future
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27/03/2017 Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale classica Perfetta informazione degli agenti sul contenuto dello scambio e sulle contingenze future Riduzione al presente: tutte le contingenze future sono previste e trasferite nel contratto
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27/03/2017 Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale classica Perfetta informazione degli agenti sul contenuto dello scambio e sulle contingenze future Riduzione al presente: tutte le contingenze future sono previste e trasferite nel contratto Discretezza: ogni scambio è distinto da quello precedente e da quello successivo e gli agenti non hanno obbligazioni esterne al contratto
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27/03/2017 Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale classica Perfetta informazione degli agenti sul contenuto dello scambio e sulle contingenze future Riduzione al presente: tutte le contingenze future sono previste e trasferite nel contratto Discretezza: ogni scambio è distinto da quello precedente e da quello successivo e gli agenti non hanno obbligazioni esterne al contratto Irrilevanza dell’identità delle parti
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27/03/2017 Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale classica Perfetta informazione degli agenti sul contenuto dello scambio e sulle contingenze future Riduzione al presente: tutte le contingenze future sono previste e trasferite nel contratto Discretezza: ogni scambio è distinto da quello precedente e da quello successivo e gli agenti non hanno obbligazioni esterne al contratto Irrilevanza dell’identità delle parti Delimitazione temporale dell’accordo di scambio
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27/03/2017 Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale classica Perfetta informazione degli agenti sul contenuto dello scambio e sulle contingenze future Riduzione al presente: tutte le contingenze future sono previste e trasferite nel contratto Discretezza: ogni scambio è distinto da quello precedente e da quello successivo e gli agenti non hanno obbligazioni esterne al contratto Irrilevanza dell’identità delle parti Delimitazione temporale dell’accordo di scambio Disincentivo al ricorso a terze parti (arbritato, ecc.
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27/03/2017 Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale neo-classica Incertezza (in termini di razionalità limitata) degli agenti sulle contingenze future
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27/03/2017 Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale neo-classica Incertezza (in termini di razionalità limitata) degli agenti sulle contingenze future Elevati costi di riduzione al presente
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27/03/2017 Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale neo-classica Incertezza (in termini di razionalità limitata) degli agenti sulle contingenze future Elevati costi di riduzione al presente Formalizzazione parziale del contratto
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27/03/2017 Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale neo-classica Incertezza (in termini di razionalità limitata) degli agenti sulle contingenze future Elevati costi di riduzione al presente Formalizzazione parziale del contratto Precisazione delle modalità di risoluzione del conflitto
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27/03/2017 Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale neo-classica Incertezza (in termini di razionalità limitata) degli agenti sulle contingenze future Elevati costi di riduzione al presente Formalizzazione parziale del contratto Precisazione delle modalità di risoluzione del conflitto Introduzione di una terza parte (tribunale civile; legislazione commerciale, arbritato)
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Componenti dell’azione collettiva
27/03/2017 Componenti dell’azione collettiva Hp1) Scambio regolato da contratto di beni privati e pubblici
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Componenti dell’azione collettiva
27/03/2017 Componenti dell’azione collettiva Hp1) Scambio regolato da contratto di beni privati e pubblici Hp2) Produzione collettiva di beni privati e pubblici; Scambio non regolato da contratto di beni privati e pubblici
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Limiti dell’ipotesi canonica: (I)
27/03/2017 Limiti dell’ipotesi canonica: (I) L’azione collettiva, incertezza comportamentale e incertezza sistemica. Es. Standard tecnologici
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Limiti dell’ipotesi canonica: (II)
27/03/2017 Limiti dell’ipotesi canonica: (II) L’azione collettiva e beni non trasferibili Es. Conoscenze tacite Risorse comuni (Common Property Resources)
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Limiti dell’ipotesi canonica: (III)
27/03/2017 Limiti dell’ipotesi canonica: (III) L’azione collettiva e interdipendenza di fase Es. Sistema comunitario di irrigazione; Progetti di cooperazione inter-impresa nella R&S
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Fattori costitutivi dell’azione collettiva
27/03/2017 Fattori costitutivi dell’azione collettiva Complementarità Coordinamento Interdipendenza di processo
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Interdipendenza di processo:
27/03/2017 Interdipendenza di processo: Le azioni sono interdipendenti quando il coordinamento non riguarda solo le fasi di scambio, ma interessa anche quelle di investimento e di produzione.
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Relazioni tra complementarità, coordinamento e interdipendenza
27/03/2017 Relazioni tra complementarità, coordinamento e interdipendenza
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Interdipendenza, coordinamento e azione collettiva tra imprese
27/03/2017 + Interdipendenza - - + Coordinamento
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Interdipendenza, coordinamento e azione collettiva tra imprese
27/03/2017 + Mercato Interdipendenza Transazioni spot - - + Coordinamento
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Interdipendenza, coordinamento e azione collettiva tra imprese
27/03/2017 + Mercato Interdipendenza Contratti - - + Coordinamento
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Interdipendenza, coordinamento e azione collettiva tra imprese
27/03/2017 + Mercato Interdipendenza Contratti di LT - - + Coordinamento
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Interdipendenza, coordinamento e azione collettiva tra imprese
27/03/2017 + Azione Collettiva Mercato Interdipendenza Accordi di Cooperazione - - + Coordinamento
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Interdipendenza, coordinamento e azione collettiva tra imprese
27/03/2017 + Azione Collettiva Mercato Contratti incompleti Interdipendenza - - + Coordinamento
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Interdipendenza, coordinamento e azione collettiva tra imprese
27/03/2017 + Azione Collettiva Mercato Consorzi Interdipendenza - - + Coordinamento
68
Interdipendenza, coordinamento e azione collettiva tra imprese
27/03/2017 + Azione Collettiva Mercato Joint Venture Interdipendenza - - + Coordinamento
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Interdipendenza, coordinamento e azione collettiva tra imprese
27/03/2017 + Azione Collettiva Gerarchia Mercato Acquisizione Interdipendenza - - + Coordinamento
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L’azione collettiva è:
27/03/2017 Definizione (2) L’azione collettiva è: L’azione collettiva è l’insieme delle condotte che due o più agenti mettono in atto per fronteggiare problemi di interdipendenza e di coordinamento evitando il ricorso al contratto e a soluzioni gerarchiche.
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27/03/2017 Generalizzando Errore logico Proverbio 1 Proverbio 2
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P.1 - Azione Individuale “Chi fa da sé, fa per tre”.
27/03/2017 P.1 - Azione Individuale “Chi fa da sé, fa per tre”. (proverbio italiano)
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P.1 - Azione Individuale “Chi fa da sé, fa per tre”.
27/03/2017 P.1 - Azione Individuale “Chi fa da sé, fa per tre”. (proverbio italiano) P.2 - Azione Collettiva “Le formiche, quando si mettono d’accordo, spostano l’elefante” (proverbio africano)
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Generalizzando Azione Individuale Azione Collettiva
27/03/2017 Generalizzando Errore di inferenza Azione Individuale Azione Collettiva
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Fallacy of composition:
27/03/2017 Errore di inferenza: Fallacy of composition: “Se una azione è nell’interesse collettivo di un gruppo e se i membri del gruppo sono razionali, e quindi il gruppo deve essere collettivamente razionale, ne deriva che il gruppo deve agire nel suo interesse così come ogni suo membro razionale dovrebbe fare.” (Hardin 1982)
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27/03/2017 F.o.C. Azione Individuale Azione Collettiva
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Origine dei vantaggi di azione collettiva tra imprese
27/03/2017 Origine dei vantaggi di azione collettiva tra imprese
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Origine dei vantaggi di azione collettiva tra imprese
27/03/2017 Origine dei vantaggi di azione collettiva tra imprese Economie di scala (Contractor e Lorange 1988 ) Riduzione del rischio (Aloysius 1999) Collusione (van Wegberg 1995) Riduzione dei costi transazionali (Pisano 1990; Narula 1998)
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Non dispersione di esternalità tecnolo-giche (Spence 1984, Katz 1986
27/03/2017 Non dispersione di esternalità tecnolo-giche (Spence 1984, Katz 1986 Conoscenza tacita e complemetarità nelle risorse (Kogut 1988, Buckley e Casson 1998) Incompletezza del mercato
80
27/03/2017 Economie di scala
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27/03/2017 Economie di scala: Si registrano economie di scala quando i costi di produzione diminuiscono all’aumentare dei volumi di produzione
82
Economie e diseconomie di scala: Rendimenti crescenti
27/03/2017 C AC1 Q
83
Economie e diseconomie di scala: Rendimenti costanti
27/03/2017 C AC2 Q
84
Economie e diseconomie di scala: Rendimenti crescenti, costanti e decrescenti
27/03/2017 C AC3 AC2 AC1 Q
85
Economie e diseconomie di scala: Costi medi totali
27/03/2017 C ACtot AC3 AC2 AC1 Q
86
Economie e diseconomie di scala:
27/03/2017 Economie e diseconomie di scala: C Q1 Q Q2 Q3 Q4
87
Economie e diseconomie di scala:
27/03/2017 Economie e diseconomie di scala: C Rendimenti crescenti Q1 Q2 Q3 Q4 Q
88
Economie e diseconomie di scala:
27/03/2017 Economie e diseconomie di scala: C Rendimenti costanti Q1 Q2 Q3 Q4 Q
89
Economie e diseconomie di scala:
27/03/2017 Economie e diseconomie di scala: C Rendimenti decrescenti Q1 Q2 Q3 Q4 Q
90
Origine delle economie di scala
27/03/2017 Origine delle economie di scala Presenza di costi fissi Specializzazione delle funzioni Costi di riassetto Legge dei grandi numeri e costi delle scorte
91
Origine delle diseconomie di scala
27/03/2017 Origine delle diseconomie di scala Costi di trasporto delle materie prime (multilocalizzazione) Costi di distribuzione del prodotto finito Costi di approvigionamento di input specialistici (lavoro qualificato) Costi di controllo (coordinamento)
92
Economie di scala e dimensioni dell’impresa
27/03/2017 Economie di scala e dimensioni dell’impresa La presenza di rendimenti crescenti determina effetti rilevanti sull’efficienza delle imprese in relazione alla loro dimensione
93
27/03/2017 Esempio L’impresa 1 produce il componente a che entra nel prodotto finale A. La quantità prodotta di a (funzione della domanda di A) è q1 e il costo c1
94
Economie e diseconomie di scala
27/03/2017 Economie e diseconomie di scala C C1 ACtot Q1 Q
95
27/03/2017 La quantità q1 si colloca nel tratto descrescente di AC, ma vincoli di domanda non consentono di scegliere punti a destra di q1 e quindi di ridurre i costi
96
Alternative Ampliamento della domanda e crescita dimensionale
27/03/2017 Alternative Ampliamento della domanda e crescita dimensionale Abbandono dell’attività e ricorso al mercato Azione collettiva
97
Economie e diseconomie di scala Hp Azione collettiva
27/03/2017 Economie e diseconomie di scala Hp Azione collettiva C ACtot C4 Q4 Q
98
Economie e diseconomie di scala Hp Azione collettiva
27/03/2017 Economie e diseconomie di scala Hp Azione collettiva C C1 ACtot C4 Q1 Q4 Q
99
Economie di scala e azione collettiva
27/03/2017 Economie di scala e azione collettiva Creazione di strutture comuni specializzate (consorzi, joint venture) in grado di aggregare la domanda dei partecipanti e di valorizzare le economie di scala.
100
Azione collettiva vs Azione individuale
27/03/2017 Azione collettiva vs Azione individuale Elevati costi fissi di avvio Elevata soglia minima dei partecipanti Incertezza Specificità dell’investimento
101
Azione collettiva ed economie di scala: Benefici
27/03/2017 Azione collettiva ed economie di scala: Benefici Riduzione dei costi medi di produzione Garanzia dell’offerta
102
27/03/2017 Economie di varietà Si registrano economie di varietà quando produrre congiuntamente due o più beni determina vantaggi in termini di produttività o di efficienza es. pozzi+canali di irrigazione
103
Economie di varietà 27/03/2017
104
Economie di varietà 27/03/2017
105
Economie di scopo (di varietà) Funzione di costo subadditiva
27/03/2017 C(q) C(q1,0) C(0,q2) q’2 q2 q’1 q1
106
Economie di scopo (di varietà) Funzione di costo superadditiva
27/03/2017 C(q) C(q1,0) C(0,q2) q’2 q2 q’1 q1
107
27/03/2017 Riduzione del rischio
108
27/03/2017 Riduzione del rischio La ripartizione tra più soggetti dei costi associati all’avvio di iniziative caratterizzate da elevata incertezza consente di avvicinare il profitto effettivo alla redditività attesa.
109
27/03/2017 Esempio 1 Si considerino cinque progetti di ricerca realizzati da altrettante imprese. Il costo del progetto è simile nei diversi casi. In caso di successo: i=1 con p=0,5 insuccesso: i=0 con p=0,5
110
27/03/2017 Azione individuale =1 oppure =0
111
27/03/2017 Azione collettiva =1/n(S i,..n)=1/6(3)=0,5
112
Rischio e Azione collettiva: Benefici
27/03/2017 Rischio e Azione collettiva: Benefici Approssimazione del profitto effettivo al profitto atteso ES.Cooperazione nel settore petrolifero.
113
Collusione e azione collettiva
27/03/2017 Collusione e azione collettiva
114
27/03/2017 Collusione Insieme di pratiche, tacite o esplicite, finalizzate alla riduzione della concorrenza tra le imprese e all’aumento dei profitti individuali.
115
Benefici da collusione: il cartello
27/03/2017 A) impresa rapprentativa C P MC AC q (Impresa)
116
Benefici da collusione: il cartello
27/03/2017 A) impresa rapprentativa B) settore C P MC MC pc AC q (Impresa) Q (Settore)
117
Benefici da collusione: il cartello
27/03/2017 A) impresa rapprentativa B) settore C P MC MC pc AC D q (Impresa) Q (Settore)
118
Benefici da collusione: il cartello
27/03/2017 A) impresa rapprentativa B) settore C P MC MC pc AC D MR q (Impresa) Q (Settore)
119
Benefici da collusione: il cartello
27/03/2017 A) impresa rapprentativa B) settore C P MC MC pc AC D MR q (Impresa) Q (Settore)
120
Benefici da collusione: il cartello
27/03/2017 A) impresa rapprentativa B) settore C P MC MC pc AC D MR q (Impresa) Q (Settore) Qc
121
Benefici da collusione: il cartello
27/03/2017 A) impresa rapprentativa B) settore C P MC MC pc AC D MR q (Impresa) Q (Settore) qc Qc
122
Benefici da collusione: il cartello
27/03/2017 A) impresa rapprentativa B) settore C P MC pm MC pc AC D MR q (Impresa) Q (Settore) qc Qc
123
Benefici da collusione: il cartello
27/03/2017 A) impresa rapprentativa B) settore C P MC pm MC pc AC D MR q (Impresa) Q (Settore) qc Qm Qc
124
Benefici da collusione: il cartello
27/03/2017 A) impresa rapprentativa B) settore C P MC pm MC pc AC D MR q (Impresa) Q (Settore) qc Qm Qc
125
Benefici da collusione: il cartello
27/03/2017 A) impresa rapprentativa B) settore C P MC pm MC pc AC D MR q (Impresa) Q (Settore) qm qc Qm Qc
126
Collusione e Azione Collettiva: Benefici
27/03/2017 Collusione e Azione Collettiva: Benefici Extraprofitti riduzione dell’incertezza riduzione delle tensioni concorrenziali riduzione dei costi delle politiche di concorrenza tra imprese
127
27/03/2017 Costi transazionali
128
Definizione di costo transazionale
27/03/2017 Definizione di costo transazionale I costi transazionali sono i costi sostenuti dalle parti impegnate in uno scambio per definire reciproche salvaguardie che garantiscano che i benefici attesi dalla transazione vengano conseguiti.
129
Determinanti del livello dei costi transazionali
27/03/2017 Determinanti del livello dei costi transazionali Incertezza (razionalità limitata) Opportunismo Specificità delle risorse
130
Costi transazionali e forme contrattuali
27/03/2017 Costi transazionali e forme contrattuali Legge contrattuale classica Legge contrattuale neo classica Contrattazione relazionale
131
Completezza del contratto
27/03/2017 Completezza del contratto Un contratto è incompleto quando non è possibile (o non è economico) anticipare tutte le contingenze future dello scambio Es. Consorzio di commercializzazione o di assistenza tecnica (meccanizzazione agricola)
132
Alternative al ricorso al contratto (scambi di mercato)
27/03/2017 Alternative al ricorso al contratto (scambi di mercato) (1) Acquisizione (2) Azione collettiva
133
Acquisizione Riduzione dei costi transazionali
27/03/2017 Acquisizione Riduzione dei costi transazionali Variazione dei costi amministrativi e gestionali (diseconomie di integrazione verticale)
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Costi di governo comparati (Williamson 1985)
27/03/2017 Costi di governo comparati (Williamson 1985) Confronto tra i costi di governo delle soluzioni di mercato e delle soluzioni di gerarchia k: livello di specificità delle risorse Cc: costi di coordinamento gerarchico Ct: costi transazionali G = Cc - Ct Cc > 0; Ct 0
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Costi di governo comparati
27/03/2017 Costi di governo comparati Cc Ct G k’ k
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Costi di governo comparati
27/03/2017 Costi di governo comparati Ct Cc G k’ k Mercato Gerarchia (impresa)
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Costi di governo comparati
27/03/2017 In riferimento a livelli di specificità molto contenuti i costi di coordinamento sono sempre superiori a quelli transazionali. Aumentando il grado di specificità della risorsa utilizzata, i costi di coordinamento rimangono uguali e aumentano i costi transazionali. L’intersezione della curva G con la retta k nel punto k’ indica il “confine” dell’impresa, ossia la condizione in cui diventa vantaggioso trasferire all’interno della gerarchia uno scambio che prima era opportuno attuare attraverso il mercato.
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Costi di governo comparati
27/03/2017 Costi di governo comparati Per completare l’analisi deve essere introdotta la comparazione tra i costi medi di produzione nell’alternativa di produzione interna e di ricorso al mercato. Sia C = C(q)c - C(q)s C(q)c: costo di produzione dell’input da parte dell’impresa integrata C C(q)s: costo di produzione dell’input da parte dell’impresa fornitrice esterna S
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Costi di governo comparati
27/03/2017 Costi di governo comparati Ct Cc G C k’ k Mercato Gerarchia (impresa)
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Costi di governo comparati
27/03/2017 In relazione a livelli molto bassi di specificità sarà più efficiente il ricorso al mercato dal momento che il fornitore S, a differenza di C, potrà sfruttare le economie di specializzazione per diminuire i costi producendo per altri acquirenti e aumentando le economie di scala. Nelle scelte “make or buy” relative a prodotti standard, commodities o prodotti assolutamente omogenei è, secondo lo schema transazionale, sempre vantaggioso ricorrere al mercato.
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Costi di governo comparati
27/03/2017 Costi di governo comparati All’aumentare della specificità dell’input le economie di specializzazione potenziali si riducono fino a quando, per beni particolarmente specifici, i costi di produzione di un produttore esterno si avvicinano ai costi di produzione realizzati nell’impresa integrata (la curva C tende asintoticamente a 0).
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Costi di governo comparati
27/03/2017 Costi di governo comparati La somma orizzontale di C+ G tendenzialmente sposta a destra il confine dell’impresa
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Costi di governo comparati
27/03/2017 Costi di governo comparati G+ C Ct Cc G C k’ k* k Mercato Gerarchia (impresa)
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Costi di governo comparati
27/03/2017 Costi di governo comparati Il tratto k*-k’ evidenzia l’opportunità di soluzione organizzative intermedie (accordi di lt, joint venture, ecc.) Il grado di specificità è marcato e risulta , quindi, consigliabile il ricorso alla gerarchia. Nello stesso tempo, la possibilità di ridurre i costi di produzione suggerisce di adottare soluzioni di mercato
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Costi di governo comparati
27/03/2017 Costi di governo comparati G+ C Ct Cc G C k’ k* k Mercato Gerarchia (impresa)
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Azione collettiva Equity joint venture Non equity joint venture
27/03/2017 Azione collettiva Equity joint venture Non equity joint venture
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Caratteristiche Delimitazione dell’ambito di riferimento dello scambio
27/03/2017 Caratteristiche Delimitazione dell’ambito di riferimento dello scambio Assenza di diseconomie di integrazione verticale Partecipazione paritetica(non gerarchica) Meccanismi di regolazione e di incentivazione autonomi Ripartizione ex ante dei benefici Ostaggi reciproci
148
Azione collettiva e costi transazionali: Vantaggi
27/03/2017 Azione collettiva e costi transazionali: Vantaggi Riduzione dei costi transazionali Governo di transazioni che non possono essere collocate nell’ambito della gerarchia e del mercato
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Esternalità tecnologiche
27/03/2017 Esternalità tecnologiche
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Benefici da innovazione e concorrenza
27/03/2017 Benefici da innovazione e concorrenza Innovazione e concorrenza Innovazione e appropriabilità Spillover tecnologici Esternalità tecnologiche
151
Esternalità tecnologiche
27/03/2017 Esternalità tecnologiche Benefici da innovazione ottenuti dai concorrenti dell’impresa innovatrice, senza sostenere i costi dell’innovazione
152
Effetti degli spillover
27/03/2017 Effetti degli spillover Riduzione dell’incentivo a innovare Riduzione del livello di investimento in Ricerca e Sviluppo Allocazione inefficiente delle risorse in Ricerca e Sviluppo
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Azione collettiva Progetti di ricerca inter-impresa
27/03/2017 Azione collettiva Progetti di ricerca inter-impresa Consorzi di ricerca infra-settoriali Joint venture Accordi
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Azione collettiva e esternalità tecnologiche: Benefici
27/03/2017 Azione collettiva e esternalità tecnologiche: Benefici Internalizzazione delle esternalità Recupero dell’incentivo a innovare Innalzamento del livello di investimento (Effetti su costo medio unitario dell’innovazione e su redistribuzione del rischio)
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Conoscenza tacita e complementarità nelle risorse
27/03/2017 Conoscenza tacita e complementarità nelle risorse
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Conoscenza formale e conoscenza tacita
27/03/2017 Conoscenza formale e conoscenza tacita Conoscenza formale: è basata su informazioni codificate e pubbliche. Rappresenta i saperi standard e le tecnologie note. E’ trasferibile e risulta indipendente dal contesto in cui viene utilizzata.
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27/03/2017 Conoscenza tacita: è un sapere informale, non ancora codificato o non codificabile. E’ il risultato dell’accumulazione di esperienze realizzate in un contesto specifico. E’ ‘radicata’ all’interno dell’organizzazione che l’ha prodotta. E’ una risorsa non trasferibile.
158
Complementarità nelle risorse
27/03/2017 Complementarità nelle risorse Si ha complementarità tra le risorse quando: a) una parte non può portare a termine il progetto intrapreso senza disporre delle risorse dell’altra e viceversa e b) le risorse di almeno uno dei due partner o non sono trasferibili o lo sono a costi molto elevati (conoscenze tacite)
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27/03/2017 Azione individuale Crescita interna (ampliamento della dotazione di risorse) Crescita esterna (acquisizione) Abbandono del progetto
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Azione collettiva Accordi formali e informali Joint venture societarie
27/03/2017 Azione collettiva Accordi formali e informali Joint venture societarie Consorzi
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Azione collettiva vs azione individuale
27/03/2017 Azione collettiva vs azione individuale Vincoli temporali Vincoli manageriali Bassi rischi di dispersione del know how Conservazione nel tempo e aggiornamento delle conoscenze in vista di impieghi futuri
162
Azione collettiva e complementarità tecnologiche: Benefici
27/03/2017 Azione collettiva e complementarità tecnologiche: Benefici Valorizzazione delle conoscenze tacite in termini di diversificazioni o estensione delle applicazioni Contenimento della crescita dimensionale Non diversificazione e non estensione delle competenze
163
Incompletezza del mercato
27/03/2017 Incompletezza del mercato
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27/03/2017 Definizione Un mercato è incompleto quando il consumatore, pur accettando di pagare il prezzo corrispondente al costo di produzione, non è in grado di disporre del bene o del servizio richiesto per carenza di offerta.
165
Tipologie di beni Beni pubblici Beni non trasferibili
27/03/2017 Tipologie di beni Beni pubblici Beni non trasferibili Beni indivisibili Beni di processo Beni di coordinamento
166
Beni pubblici Non rivalità nel consumo e non escludibilità
27/03/2017 Beni pubblici Non rivalità nel consumo e non escludibilità Difficoltà di ridistribuire i costi di produzione Ridotti incentivi alla produzione Offerta tendenzialmente inferiore alla domanda
167
Beni non trasferibili Presenza di conoscenza tacita
27/03/2017 Beni non trasferibili Presenza di conoscenza tacita Non contrattabilità Carenza di offerta
168
Beni indivisibili Volumi unitari fissi e elevati Non scomponibilità
27/03/2017 Beni indivisibili Volumi unitari fissi e elevati Non scomponibilità Non corrispondenza tra volume della domanda e dimensione minima dell’offerta
169
Beni di processo Ruolo dell’interazione tra agenti
27/03/2017 Beni di processo Ruolo dell’interazione tra agenti Ruolo dell’informazione e dell’apprendimento Presenza di alternative multiple Preesistenza dei meccanismi di scambio Carenza di offerta
170
Beni di coordinamento Ruolo e vantaggi del coordinamento
27/03/2017 Beni di coordinamento Ruolo e vantaggi del coordinamento Costi informativi, di progettazione e di monitoraggio Carenza di offerta
171
27/03/2017 Azione individuale Crescita dimensionale Acquisizione
172
Azione individuale Vincoli temporali Vincoli manageriali
27/03/2017 Azione individuale Vincoli temporali Vincoli manageriali Vincoli di massa critica Vincoli di apprendimento Vincoli di varietà
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Azione collettiva Consorzi Associazioni di interessi Accordi formali
27/03/2017 Azione collettiva Consorzi Associazioni di interessi Accordi formali
174
Azione collettiva vs azione individuale
27/03/2017 Azione collettiva vs azione individuale Possibilità di superamento dei vincoli di massa critica, di apprendimento e di varietà L’azione collettiva è una precondizione per la realizzazione del bene
175
Azione collettiva e incompletezza dei mercati Benefici
27/03/2017 Azione collettiva e incompletezza dei mercati Benefici Riduzione delle carenze di offerta Valorizzazione di risorse parzialmente inoperose
176
Un esempio: Oligopolio e Qualità dei beni
27/03/2017 Un esempio: Oligopolio e Qualità dei beni
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Oligopolio e Qualità dei beni offerti
27/03/2017 P C D1 Q
178
Oligopolio e Qualità dei beni offerti
27/03/2017 P C D1 MR1 Q
179
Oligopolio e Qualità dei beni offerti
27/03/2017 P C MC1 AC1 D1 MR1 Q
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Oligopolio e Qualità dei beni offerti
27/03/2017 P C MC1 AC1 D1 MR1 Q1 Q
181
Oligopolio e Qualità dei beni offerti
27/03/2017 P C MC1 P1 AC1 D1 MR1 Q1 Q
182
Oligopolio e Qualità dei beni offerti
27/03/2017 P C MC1 P1 AC1 D1 MR1 Q Q1
183
Oligopolio e Qualità dei beni offerti
27/03/2017 P C MC2 P1 AC2 D1 MR1 Q1 Q
184
Oligopolio e Qualità dei beni offerti
27/03/2017 P C MC2 P1 AC2 D1 MR1 Q1 Q
185
Oligopolio e Qualità dei beni offerti
27/03/2017 P C MC2 AC2 D2 Q
186
Oligopolio e Qualità dei beni offerti
27/03/2017 P C MC2 AC2 MR2 D2 Q
187
Oligopolio e Qualità dei beni offerti
27/03/2017 P C MC2 AC2 MR2 D2 Q2 Q
188
Oligopolio e Qualità dei beni offerti
27/03/2017 P C MC2 P2 AC2 MR2 D2 Q2 Q
189
Oligopolio e Qualità dei beni offerti
27/03/2017 P C MC2 MC1 P1 AC1 P2 AC2 MR2 D2 Q2 Q1 Q
190
Oligopolio e Qualità dei beni offerti
27/03/2017 P C MC2 MC1 P1 AC1 P2 AC2 MR2 D1 MR1 D2 Q Q2 Q1
191
Azione collettiva e incompletezza dei mercati Benefici
27/03/2017 Azione collettiva e incompletezza dei mercati Benefici Riduzione delle carenze di offerta Valorizzazione di risorse parzialmente inoperose
192
Motivazioni all’azione collettiva tra imprese: evidenze empiriche
27/03/2017 Motivazioni all’azione collettiva tra imprese: evidenze empiriche
193
Motivazioni dell’adesione al consorzio
27/03/2017 Motivazioni dell’adesione al consorzio
194
27/03/2017
195
27/03/2017 Variabili influenti sulla diffusione di soluzioni di cooperazione tra imprese
196
27/03/2017 Variabili influenti sulla diffusione di soluzioni di cooperazione tra imprese Incertezza Concorrenza non di prezzo Aumento della dimensione dei mercati Aumento dei costi unitari di sviluppo Accelerazione del ritmo di cambiamento tecnologico Riduzione della diversificazione
197
Convergenza tecnologica e fertilizzazione incrociata delle tecnologie
27/03/2017 Accentuazione della specializzazione produttiva e delle competenze specifiche Convergenza tecnologica e fertilizzazione incrociata delle tecnologie Iniziativa istituzionale
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