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Enterocezione.

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Presentazione sul tema: "Enterocezione."— Transcript della presentazione:

1 Enterocezione

2 Vie della sensibilità generale

3 Vie afferenti

4 Corteccia somatosensoriale

5 Sistema nervoso autonomo
Sezione simpatica Sezione parasimpatica

6 Ipotalamo L’ipotalamo è responsabile dell’attivazione delle risposte vegetative dell’organismo in relazione a stimoli emotigeni. Tali risposte consistono in variazioni a carico di diversi indici fisiologici: frequenza cardiaca temperatura corporea pressione arteriosa sudorazione ritmo respiratorio contrazione gastrica Tali variazioni sono indotte dall’attività noradrenergica del sistema simpatico e dalla risposta del sistema colinergico parasimpatico.

7 Controllo discendente del dolore

8 Enterocezione e controllo efferente
Ponte Nuclei talamici Sistema nervoso autonomo Bulbo Mesencefalo Le informazioni convogliate dalle afferenze e fatte convergere sul cingolo anteriore, insula e corteccia orbitofrontale consentono una rappresentazione dei bisogni interni che stimolano comportamenti finalizzati a mantenere l’omeostasi.

9 Variazioni Autonomiche ed emozioni
I cambiamenti autonomici che si verificano in concomitanza di uno stato emotivo hanno la funzione di preparare il corpo ad un comportamento imminente che sia adeguato al contesto. Diverse evidenze suggeriscono che tali cambiamenti contribuiscono in modo critico all’esperienza emotiva. Ad esempio, Damasio et al. (2000) riportano in uno studio PET attivazioni di strutture troncoencefaliche durante l’immaginazione di fatti autobiografici emotivamente salienti. Rappresentazioni corporee di primo ordine: ponte dorsale, corteccia somatosensoriale ed insula sono implicati nella rappresentazione non consapevole dei cambiamenti omeostatici del corpo. Rappresentazioni corporee di secondo ordine: cingolo, corteccia orbitofrontale ed insula destra rappresentano in modo consapevole i cambiamenti interni.

10 Dati neuropsicologici ed anatomofunzionali (I)
Pazienti con deficit autonomico puro (PAF: pazienti incapaci di apportare cambiamenti omeostatici interni attraverso attivazioni autonomiche per un danno funzionale e selettivo del sistema nervoso autonomo) non modulano la pressione del sangue ed il ritmo cardiaco in funzione del tipo di compito, faticoso o non-faticoso (Critchley et al. 2001)

11 Dati neuropsicologici ed anatomofunzionali (II)
Pazienti con PAF mostrano: a) un’iperattivazione di strutture troncoencefaliche (nucleo parabrachiale e grigio periacqueduttale) b) indipendentemente dal tipo di compito, e c) una maggiore attività rispetto ai controlli normali del cingolo anteriore durante compiti stressanti (Critchley et al. 2001) L’iperattivazione del ponte è interpretata come un’alterazione della rappresentazione corporea di primo livello. L’iperattivazione del cingolo è invece interpretata come l’espressione di un maggiore carico su questa struttura per generare modificazione nell’arousal in assenza di feedback dalla periferia (Critchley et al. 2001) c

12 Rappresentazione del battito cardiaco ed emozioni

13 Attività elettrodermica ed emozioni

14 Enterocezione: interpretazione funzionale
I dati emersi dimostrano il ruolo svolto dall’enterocezione negli stati emotivi ed il coinvolgimento dell’insula e del cingolato anteriore in tale processo. Il cingolo anteriore sarebbe coinvolto più specificamente nella generazione di complesse risposte autonomiche in situazioni che richiedono modificazioni interne che supportino rispooste comportamentali efficaci. In particolare, è stato ipotizzato che il feedback fisiologico proveniente dal corpo sia mappato nella porzione posteriore dorsale dell’insula (Rappresentazione Enterocettiva Primaria - distinzione fine delle sensazioni provenienti dal corpo: temperatura, prurito ecc.) e di seguito rimappato nella porzione anteriore dell’insula destra. Questa rappresentaizione corporea nell’insula sarebbe accessibile alla coscienza. (Craig, 2003; Critchley, 2005)

15 Enterocezione ed esperienza emozionale
Le attuali teorie sulle esperienze emozionali distinguono due livelli di esperienza cosciente: Prende in considerazione valenza e attivazione emotiva entro dimensioni bipolari (1. valenza: piacere-dispiacere; 2. arousal: attivazione-sopore) Fenomenologia (I livello) Emozione Meta-esperienza caratterizzata dalla consapevolezza dei processi correlati all’emozione (I livello, comportamento, cambiamenti autonomici ecc.) Consapevolezza (II livello) I due livelli possono dissociare: provare modificazioni corporee non associabili esplicitamente ad un chiaro stato emotivo (si 1°/no 2°), oppure è possibile rappresentarsi uno stato emotivo anche in assenza delle modificazioni corporee (no 1°/si 2°). (Wiens, 2005)

16 Enterocezione e livelli dell’esperienza emozionale
E’ stato ipotizzato un modello di interazione che descrive gli effetti dell’enterocezione sui due differenti livelli dell’esperienza emozionale (Fenomenologia e Consapevolezza). Tale modello suddivide l’enterocezione in tre sottocomponenti funzionali: Rappresentazione centrale del feedback dal corpo Percezione delle variazioni fisiologiche correnti Percezione delle variazioni fisiologiche illusorie Percezione delle variazioni fisiologiche “illusorie” Consapevolezza (II livello dell’esp.emoz.) Esperienza emozionale Percezione delle variazioni fisiologiche “correnti” Rappresentazione centrale del feedback dal corpo Fenomenologia (I livello dell’esp.emoz.) Secondo questo modello, la rappresentazione centrale del feedback corporeo influenzerebbe in modo diretto solo il primo livello dell’esperienza emozionale, mentre le altre due componenti agirebbero direttamente sulla consapevolezza. (Wiens, 2005)

17 Regolazione cognitiva delle emozioni (I)
La regolazione delle emozioni implica l’attivazione di nuove risposte emotive, o la variazione di quelle già in atto, attraverso l’azione di processi regolatori. Studi di neuroimmagine funzionale hanno permesso la valutazione diretta delle strategie di controllo che delineano i processi cognitivi superiori. In questi studi tali strategie sono state sottoposte a verifica attraverso un controllo attenzionale degli stimoli emotigeni e mediante una modifica cognitiva del loro significato. Queste due forme di regolazione delle emozioni dipendono dalle interazioni dei sistemi di controllo prefrontale e del cingolo con i sistemi corticali e sottocorticali coinvolti nel processo emozionale. (Ochsner e Gross, 2005)

18 Regolazione delle emozioni (II)
Studi sul controllo attenzionale: limitando l’attenzione a stimoli emotigeni è possibile limitare le risposte da parte dei sistemi di valutazione emozionale. Le condizioni e i meccanismi che governano tale effetto regolatore non sono chiari. Studi sulla modifica cognitiva: i sistemi di valutazione emozionale possono essere modulati dalla corteccia prefrontale, dalla corteccia orbitofrontale e dal sistema di controllo del cingolo, attivati o da interpretazioni/aspettative relative a stimoli emotigeni, oppure dall’apprendimento di nuove associazioni stimolo/risposta. Sistema corteccia ventrale prefrontale/orbitofrontale: valuta quanto il valore attribuito agli stimoli sia adeguato al contesto e, sulla base di questa analisi, selezionano le azioni da intraprendere. Sistema corteccia prefrontale dorsale: ha poche dirette connessioni con i sistemi di valutazione emozionale e viene utilizzato per valutare e descrivere come le associazioni stimolo/risposta possano essere modificate. (Ochsner e Gross, 2005)


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