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Palermo, 1° marzo 2005 Evoluzione dei servizi bancari telematici per la Pubblica Amministrazione Locale Alessandra DI IORIO Settore Sistemi di Pagamento.

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1 Palermo, 1° marzo 2005 Evoluzione dei servizi bancari telematici per la Pubblica Amministrazione Locale Alessandra DI IORIO Settore Sistemi di Pagamento Associazione Bancaria Italiana

2 AGENDA PREMESSA L’ORDINATIVO INFORMATICO RISCOSSIONI EVOLUTE PROGETTI ALLO STUDIO

3 BANCA TESORIERA ENTE LOCALE I PROGETTI PER LA P.A.L.
Flussi contabili Flussi informativi Ordinativo Informatico (OI) Riscossioni Evolute CITTADINO BANCA TESORIERA SIOPE R.G.S (B.I.) ENTE LOCALE Da queste considerazioni hanno tratto spunto i seguenti progetti che l’Associazione, coadiuvata dai competenti organismi interbancari, ha sviluppato nel corso del 2003, lavorando, in talune fasi, in stretta collaborazione con Banca d’Italia: Riscossioni evolute - destinato a definire la struttura del rapporto ed il flusso telematico tra la banca tesoriera ed il cittadino. Il progetto ha come obiettivo specifico quello di sostituire, ai tradizionali servizi di riscossione effettuati dalle banche tesoriere nei confronti degli enti pubblici, i servizi di incasso e pagamento evoluti, ripercorrendo in parte quanto in passato e’ stato fatto nel settore delle imprese. Cio’ consentirebbe di: a) sostituire i sistemi di riscossione svolti direttamente dal tesoriere (ampiamente basati sul contante) con quelli più evoluti e standardizzati; b) ampliare il mercato dei servizi di pagamento bancari; c) diffondere presso gli enti l’utilizzo di canali telematici standardizzati già in uso per le imprese, non solo per la trasmissione dei dati relativi ai servizi di incasso e pagamento ma anche al fine di ampliarne l’utilizzo per lo scambio di informazioni contabili e non. Ordinativo Informatico (O.I.) - destinato a definire la struttura del rapporto ed il flusso telematico tra l’Ente e la banca. L’ordinativo informatico è uno standard regolamentare e tecnico destinato a trasformare tutti gli ordini di pagamento e di incasso (50 mln circa di operazioni annue) intercorrenti tra le Pubbliche Amministrazioni e le banche, da cartacei a telematici. La realizzazione dell’Ordinativo Informatico consentirà una considerevole riduzione degli oneri amministrativi, sia per le banche che per gli enti, legati a: - il trattamento e alla conservazione dei supporti cartacei - l’imputazione manuale dei dati. Il trattamento di dati acquisiti automaticamente comporterebbe, inoltre, una considerevole - riduzione delle verifiche effettuate a posteriori, generalmente manuali e dispendiose sia per le banche che per gli enti. (Nel 45% dei casi già oggi esistono mandati e reversali elettroniche ma è obbligatorio per le banche riscontrare l’elettronico con il cartaceo). Segnalo infine il progetto SIOPE (Sistema Informativo sulle Operazioni degli Enti pubblici), con il quale viene dato attuazione all’art. 28 della legge finanziaria per il 2003 che dispone che siano codificati in modo uniforme gli incassi, i pagamenti e i dati di competenza economica rilevati dalle amministrazioni pubbliche. L'obiettivo del progetto, al quale partecipa anche ABI, è rilevare le informazioni sui flussi di cassa delle Amministrazioni pubbliche; la base dati consentirà al MEF-RGS - attraverso un archivio informatico gestito da Banca d’Italia contenente le informazioni di incassi e pagamenti delle Amministrazioni pubbliche - di costruire tempestivamente i conti pubblici, migliorando l'efficienza e la trasparenza della spesa pubblica. Rendicontazione Contabilità speciale BANCA D’ITALIA Controllo CORTE DEI CONTI

4 AGENDA PREMESSA L’ORDINATIVO INFORMATICO RISCOSSIONI EVOLUTE PROGETTI ALLO STUDIO

5 (Legge Finanziaria 2005, Art. 1, comma 80)
L’ORDINATIVO INFORMATICO ABI È INTERVENUTA PER consentire lo scambio per via esclusivamente telematica, dei dati relativi ai mandati di pagamento ed alle reversali di incasso, tra le Pubbliche Amministrazioni e le Banche tesoriere, in sostituzione delle attuali comunicazioni cartacee. ATTRAVERSO La creazione dell’ORDINATIVO INFORMATICO, uno standard regolamentare e tecnico, che consente alle Banche tesoriere di eseguire gli ordini di incasso e pagamento degli enti solamente sulla base di input elettronici. L’ABI è intervenuta per fissare le regole riguardanti un comportamento “di base” univoco delle banche verso gli Enti ciò con l’obiettivo di rendere i servizi più efficienti. ordinativo informatico è uno standard regolamentare e tecnico destinato a trasformare tutti gli ordini di pagamento e di incasso (50 mln circa di operazioni annue) intercorrenti tra le Pubbliche Amministrazioni e le banche, da cartacei a telematici. Il progetto prevede infatti che tutti gli ordini/bonifici di pagamento (cd. mandati di pagamento) e di incasso (cd. reversali di incasso) intercorrenti tra gli enti pubblici e le banche tesoriere/cassiere vengano veicolati con modalità telematiche standard, mediante il cd. “ordinativo informatico” destinato a sostituire sia i mandati di pagamento sia le reversali di incasso, ad oggi ancora prevalentemente cartacei. La previsione di una procedura standard per l’ordinativo informatico non intende variare la loca gestionale sottostante l’operatività, i ruoli e le responsabilità delle banche e degli enti rispetto alla tradizionale emissione in forma cartacea. L’innovazione in argomento intende esclusivamente sostituire una modalità di trasmissione di informazioni basata su carta con una nuova modalità trasmissiva che conseguentemente incide, innovando, sull’operatività e le fasi di lavoro degli enti e delle banche; telematizzandole ed efficientandole. (Legge Finanziaria 2005, Art. 1, comma 80)

6 CIRCOLARE ABI 80 DEL 29 DICEMBRE 2003
Il Protocollo O.I.: DEFINISCE “…le regole e gli standard dell’Ordinativo Informatico … destinato a trasformare gli ordini di pagamento e di incasso, intercorrenti tra le P.A. e le banche, da cartacei a telematici” Predisposto e concordato in sede ABI dai competenti organismi interbancari Condiviso con la Banca d’Italia Approvato dalla CNIPA DETERMINA ABI è intervenuta per fissare le regole riguardanti un comportamento “di base” univoco delle banche verso gli Enti, ciò con l’obiettivo di rendere i servizi più efficienti. Ciò attraverso la definizione di un Protocollo che contiene lo standard di regole e tracciati . Tale Protocollo è stato studiato in tutte le sue parti nell’intento di garantire efficienza ed economicità di processo ed efficacia per gli enti, rappresenta uno schema minimo di base ovviamente adattabile alle circostanze specifiche sulla base della volontà delle parti, fermi restando i requisiti minimi in esso contenuti. Il Protocollo è stato predisposto e concordato in sede ABI dai competenti organismi interbancari. Inoltre: - Banca d’Italia ne ha validato i contenuti - CNIPA: ne ha validato i contenuti con riferimento agli aspetti relativi all’utilizzo della firma elettronica. Criteri per l’applicazione della firma digitale Le regole procedurali I contenuti minimali dell’ordinativo La struttura logica del flusso Il formato dei tracciati per lo scambio dei dati

7 MODALITÀ DI SCAMBIO DEI FLUSSI
Libertà di canale basata sull’accordo tra le parti nel rispetto regole di sicurezza e regole di scambio fissati in protocollo Libertà di scelta dei “prodotti” e degli eventuali intermediari sempre che l’Ente garantisca alla banca che le informazioni telematiche verranno fornite nel rispetto delle regole indicate nel protocollo. Con riferimento allo scambio di flussi tra tra Ente Locale e Banca Tesoriera, la trasmissione telematica può avvenire mediante rete chiusa o aperta sempre che l’uso del canale avvenga compatibilmente con le regole di sicurezza e delle tecniche di scambio indicate nel Protocollo (Libertà di canale). Ciò comporta la salvaguardia degli investimenti già effettuati. La scelta della rete di collegamento deve essere concordata tra le parti ed ognuna di esse può, singolarmente, individuare il “prodotto” tecnologico (software) che consente al proprio interno l’adozione dell’Ordinativo Informatico o, in alternativa, avvalersi di un eventuale intermediario (soggetti che si interpongono tra Ente e Banca per lo svolgimento delle attività telematiche che si configurano come una longa mano dell’Ente Locale). Ciò premesso, l’Ente deve garantire la banca che le informazioni telematiche verranno fornite nel rispetto delle regole indicate nel Protocollo ovvero strutturate con modalità compatibili (Libertà di prodotto). A garanzia della sicurezza dei flussi scambiati è prevista l’adozione della firma elettronica qualificata (digitale) nel rispetto della normativa vigente. Il flusso di dati riguardante il momento dell’ordine che dall’ente viene trasmesso alla banca, qualora contenga più ordinativi, può essere composto sia da uno o più “mandati di pagamento” che da una o più “reversali d’incasso”. A sua volta ogni mandato potrà essere costituito da uno o più singoli “beneficiari” ed ogni reversale da uno o più “versanti”. Un passaggio importante per la realizzazione del progetto è stato quello di individuare le modalità ed i criteri per l’apposizione della firma digitale: con un’unica firma digitale può essere sottoscritto un “flusso” contenente un singolo ordinativo informatico, oppure più ordinativi informatici. La firma di un “flusso” comprensivo di più ordinativi non cambia l’autonomia e la soggettività di ogni singolo ordinativo, mandato o reversale, tale che la firma è da intendersi riferita ad ogni singolo mandato o reversale contenuto nel flusso. Infatti ai fini della esecuzione, della variazione o dell’annullamento devono essere considerati i singoli ordinativi. Mentre, al contrario, ai fini della ricezione e dei controlli formali viene considerato l’intero flusso. La firma riferita al flusso piuttosto che ad un singolo ordinativo è da intendersi per le banche come un’innovazione ed un opportunità per una maggiore snellezza operativa, fermo restando che dovranno essere predisposti più flussi nei casi in cui per diversi ordinativi vi fosse, all’interno dell’ente, una competenza di firma facente capo a soggetti diversi. Adozione della firma elettronica qualificata (digitale) nel rispetto della normativa vigente (Con un’unica firma digitale può essere sottoscritto un flusso contenente un solo ordinativo o più ordinativi)

8 Riduzione degli oneri amministrativi legati a:
OPERAZIONE WIN-WIN P.A.L. BANCHE Riduzione degli oneri amministrativi legati a: trattamento e conservazione supporti cartacei imputazione manuale dei dati riduzione verifiche effettuate a posteriori manualmente Standardizzazione La realizzazione dell’Ordinativo Informatico consentirà una considerevole riduzione degli oneri amministrativi, sia per le banche che per gli enti, legati a: - il trattamento e alla conservazione dei supporti cartacei - l’imputazione manuale dei dati. Il trattamento di dati acquisiti automaticamente comporterebbe, inoltre, una considerevole - riduzione delle verifiche effettuate a posteriori, generalmente manuali e dispendiose sia per le banche che per gli enti. (Nel 45% dei casi già oggi esistono mandati e reversali elettroniche ma è obbligatorio per le banche riscontrare l’elettronico con il cartaceo). In particolare per le banche, detta innovazione agirebbe positivamente anche sulle attività previste per la riconduzione di detti dati nelle procedure bancarie di incasso e pagamento. Da non sottovalutare, inoltre, che l’adozione di uno standard comportamentale (standardizzazione) e la diffusa conoscenza ed adozione di esso, assicura, nel tempo, una piena interoperabilità tra tutti i soggetti coinvolti, banche e Pubbliche Amministrazioni. L’interoperabilità genera vantaggi tanto per: - le banche, che non saranno costrette di volta in volta ad adeguarsi a modalità gestionali diverse da ente ad ente, offrendo servizi in modalità efficiente; - gli Enti, che potranno rivolgersi a tutte le Banche senza dover cambiare le procedure e che potranno operare in un mercato bancario più dinamico. Tutto ciò favorisce, quindi, la CONCORRENZA Interoperabilità Concorrenza

9 AGENDA PREMESSA L’ORDINATIVO INFORMATICO RISCOSSIONI EVOLUTE PROGETTI ALLO STUDIO

10 RISCOSSIONI EVOLUTE OBIETTIVO
Esportare nel settore delle PAL i sistemi di incasso e pagamento elettronici utilizzati dalle imprese Risultanze dello studio sulle “Riscossioni evolute” 85% - incassi effettuati mediante bollettini postali presso uffici postali 10% - incassi effettuati mediante procedure concordate con le singole banche tesoriere quasi sempre basate su pagamento in contanti presso gli sportelli delle stesse banche tesoriere 5% - incassi effettuati mediante procedure bancarie standard Il progetto relativo ai sistemi di incasso e pagamento evoluti (Riscossioni evolute) ha come obiettivo specifico quello di sostituire, ai tradizionali servizi di riscossione effettuati dalle banche tesoriere nei confronti degli enti pubblici, i servizi di incasso e pagamento evoluti, ripercorrendo in parte quanto in passato e’ stato fatto nel settore delle imprese. Cio’ consentirebbe di: a) sostituire i sistemi di riscossione svolti direttamente dal tesoriere (ampiamente basati sul contante) con quelli più evoluti e standardizzati; b) ampliare il mercato dei servizi di pagamento bancari; c) diffondere presso gli enti l’utilizzo di canali telematici standardizzati già in uso per le imprese, non solo per la trasmissione dei dati relativi ai servizi di incasso e pagamento ma anche al fine di ampliarne l’utilizzo per lo scambio di informazioni contabili e non. E’ evidente che la realizzazione dei su menzionati obiettivi favorirebbe sia la diffusione di standard di colloquio telematici per tutti i restanti rapporti sia verso l’Amministrazione Centrale che verso le banche tesoriere che la creazione di presupposti tali da indurre gli enti alla creazione di servizi ai cittadini, di natura finanziaria o meno, che vedano la banca come punto di riferimento (es. portali telematico). Da uno studio condotto dalla Banca d’Italia risulta che in relazione alle 30 principali voci di entrata dei Comuni, Province e Regioni, il mercato dei servizi di pagamento e’ cosi’ distribuito: l’85% degli incassi viene effettuato mediante bollettini postali presso uffici postali; il 10% mediante mediante procedure concordate con le singole banche tesoriere quasi sempre basate su pagamento in contanti presso gli sportelli delle stesse banche tesoriere; il 5% tramite procedure bancarie standard. In buona sostanza la banca dovrà passare da un ruolo di tesoriere ad un ruolo di consulente sfruttando la posizione di know how a sua disposizione e il gap tecnologico ad oggi esistente.

11 A T D I T N I C I P.A.L. Freccia MAV POS Bankpass RID CBI
INDIVIDUAZIONE DEGLI STRUMENTI Criteri per l’individuazione degli strumenti bancari Esigenze di economicità e qualità del servizio per gli enti Caratteristiche delle entrate Esigenze di economicità per le banche INDIVIDUAZIONE DEGLI STRUMENTI BANCARI T A D I T I N I criteri utilizzati per l’individuazione degli strumenti bancari da offrire agli Enti sono i seguenti: Esigenze di economicità e qualità del Servizio per gli enti, ovvero: - predilezione verso uno strumento di incasso piuttosto che di pagamento - disponibilità all’innovazione da parte del debitore e del creditore - possibilità di modalità di incasso/pagamento alternative a fronte dello stesso tipo di entrata - riconduzione, ove possibile, ad un unico servizio per i vari tipi di entrata nell’ambito dello stesso ente creditore per limitare i costi di implementazione Caratteristiche delle entrate e, quindi: - momento di determinazione dell’importo - periodicità - tipologia del debitore (corporate, retail) - importo medio Esigenze di economicità per le Banche - utilizzo di servizi già esistenti e testati a garanzia dell’economicità per le banche ma anche dell’ immediatezza nell’attuazione ed efficienza nell’offerta verso la clientela. Nell’ambito delle analisi condotte da ABI si è provveduto inoltre ad individuare, sulla base delle peculiarità operative delle singole entrate, gli strumenti di incasso attualmente offerti dalle banche in maniera standardizzate che possono soddisfare sufficientemente le richieste degli enti: - RID, per pagamenti ricorrenti e sufficientemente frequenti - MAV, per pagamenti non ricorrenti ovvero per debitori con volontà di pagare espressa di volta in volta e creditori che vogliano demandare alla banca la gestione della fase iniziale di incasso, - Bollettino Bancario Freccia, per pagamenti non ricorrenti ovvero per debitori con volontà di pagare espressa di volta in volta e creditori che vogliano e siano in grado di gestire in proprio la fase iniziale dell’incasso, - Carte/POS, per pagamento contestuale alla prestazione, preferibilmente per importi medio-bassi e valutando di volta in volta l’adeguatezza della modalità di pagamento alle condizioni logistiche del punto di contatto pubblico/privato, - Bankpass, per pagamenti effettuati via Internet. Il servizio CBI potrà costituire un elemento accessorio, seguendo la stessa logica attuata nel settore imprese, nell’offerta dei servizi di pagamento su menzionati. L’adeguatezza dello strumento andrà evidentemente valutata dopo l’individuazione definitiva degli strumenti di pagamento. C I MAV Freccia POS Bankpass RID CBI P.A.L.

12 P.A.L. UTENTE OPERAZIONE WIN-WIN Standardizzazione e interoperabilità
Utilizzo di servizi già noti Certezza della riscossione Ampia scelta di canali di pagamento Migliore organizzazione contabile Possibilità di risparmiare tempo e denaro Anche il progetto Riscossioni Evolute rappresenta un’operazione win-win in grado di offire vantaggi agli Enti e agli utenti finali. Gli Enti hanno la possibilità di: utilizzare canali telematici standardizzati già in uso per le imprese (Corporate Banking Interbancario), non solo per la trasmissione dei dati relativi ai servizi di incasso e pagamento ma anche al fine di ampliarne l’utilizzo per lo scambio di informazioni contabili e non; sfruttare i vantaggi derivanti dall’interoperabilità del Servizio connessi alla possibilità di rivolgersi a tutte le Banche senza dover cambiare le procedure. sostituire i sistemi di riscossione svolti direttamente dal tesoriere (ampiamente basati sul contante) con quelli più evoluti e standardizzati in uso presso le imprese che garantiscono una maggiore celerita’ dei processi, la completezza dei dati e la certezza delle posizioni e che non potrebbero che favorire il crescente processo di aziendalizzazione dei soggetti pubblici; migliorare la propria organizzazione contabile e di un risparmio di risorse; beneficiare di facilitazioni nella fase di riscossione grazie alla creazione di servizi ai cittadini, di natura finanziaria o meno, che vedano la banca come punto di riferimento (es. portale telematico). Gli utenti possono: utilizzare servizi di pagamento già noti (punto di forza importante per indurre gli utenti ad utilizzare il Servizio). Pensiamo in tal senso si ricorda alla rapida diffusione nei rapporti B2C del POS e del RID (incremento percentuale annuo di circa il 20-25%). utilizzare canali alternativi di pagamento messi a disposizione dalla banca (sportello bancario, internet, CBI, POS); risparmiare tempo e denaro. Risparmio di risorse Facilitazione nella fase di riscossione

13 Riscossione = Versamento Normativa attuale:
PRESUPPOSTI PER PROCEDERE AL CAMBIAMENTO Riscossione = Versamento Normativa attuale: CONGENIALE PER LE SOLE RISCOSSIONI IN CONTANTI Tale situazione risulta particolarmente sfavorevole per gli Enti Locali che non possono beneficiare dei vantaggi connessi all’uso di servizi di incasso e pagamento avanzati: maggiore celerità dei processi, completezza dei dati e certezza delle posizioni. Riscossione I presupposti per procedere al cambiamento è tuttavia legato all’adeguamento del quadro normativo: “Gestione informatizzata del servizio di tesoreria e utilizzo di modalità evolute di riscossione e di pagamento” 1. Qualora l’organizzazione dell’ente e del tesoriere lo consentano il servizio di tesoreria può essere gestito con modalità e criteri informatici e con l’uso di ordinativi di pagamento e di riscossione informatici, in luogo di quelli cartacei, le cui evidenze informatiche valgono a fini di documentazione, ivi compresa la resa del conto del tesoriere di cui all’art. 226. 2. La convenzione di tesoreria di cui all’art. 210 può prevedere che la riscossione delle entrate ed il pagamento delle spese possano essere effettuati, oltre che per contanti presso gli sportelli di tesoreria, anche con le modalità offerte dai servizi elettronici di incasso e di pagamento interbancari. 3. Gli incassi effettuati dal tesoriere mediante i servizi elettronici interbancari danno luogo al rilascio di quietanza o evidenza bancaria ad effetto liberatorio per il debitore; le somme rivenienti dai predetti incassi sono versate alle casse dell’ente, con rilascio della quietanza di cui al successivo art. 214, non appena si rendono liquide ed esigibili in relazione ai servizi elettronici adottati e comunque nei tempi previsti nella predetta convenzione di tesoreria”. La norma rappresenta un importante punto di arrivo anche perché nel I° comma si dà “ufficialità” all’O.I. Norma già concordata con il Tesoro ed il Ministero Interni in attesa che venga legiferato. Presupposto per il cambiamento: Versamento CONGENIALE ANCHE PER MODALITÀ DI RISCOSSIONE INNOVATIVE

14 (Legge Finanziaria 2005, Art. 1, comma 80)
Ammissibilità del servizio elettronico La Convenzione di tesoreria può prevedere che la riscossione delle entrate ed il pagamento delle spese possano essere effettuati, oltre che per contanti presso gli sportelli di tesoreria, anche con le modalità offerte dai servizi elettronici di incasso e di pagamento interbancari. Versamento Le somme rivenienti dai predetti incassi sono versate alle casse dell’ente non appena si rendono liquide ed esigibili in relazione ai servizi elettronici adottati e comunque nei tempi previsti nella convenzione di tesoreria. Quietanza Gli incassi effettuati dal tesoriere mediante i servizi elettronici interbancari danno luogo al rilascio di quietanza o evidenza bancaria ad effetto liberatorio per il debitore.

15 AGENDA PREMESSA L’ORDINATIVO INFORMATICO RISCOSSIONI EVOLUTE PROGETTI ALLO STUDIO

16 Area funzionalità accessorie OI Area Rendicontazione
NUOVE AREE DI INTERVENTO Area funzionalità accessorie OI Bollettario Quietanze Allegati di dettaglio Provvisori Area Rendicontazione Giornale di cassa Rendiconto di cassa Estratto conto Area Banca d’Italia 62 spec. TP 61 TP e 61 TP bis 56 TU 3 e 10 TESUN 1 e 2 TUN Area Bilancio Bilancio Variazioni Elenco residui Resa del conto Ente Locale BANCA TESORIERA Banca d’Italia Interventi che mirano a razionalizzare lo scambio di informazioni tra Banca Tesoriera ed Ente Locale anche grazie agli strumenti elettronici

17 GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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