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IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI NEGLI ENTI LOCALI

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Presentazione sul tema: "IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI NEGLI ENTI LOCALI"— Transcript della presentazione:

1 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI NEGLI ENTI LOCALI
CORSO DI FORMAZIONE IN MATERIA DI ENTI LOCALI VI^ GIORNATA - 8 MAGGIO 2008                              IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI NEGLI ENTI LOCALI ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI IVREA, PINEROLO E TORINO Bianca NICOLA

2 LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA NEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI
ABBANDONO DEL VECCHIO Metodo incrementale - vigente prima della Legge 142/ privo di autonomia nella costruzione dei bilanci in quanto assimilato alle impostazioni contabilistiche utilizzate per il bilancio dello stato, che prevede annuali adeguamenti del bilancio di un anno solo in funzione del bilancio dell’anno precedente. (ved. teorie di Wildavsky A. in “Bilancio e sistema politico”) La teoria incrementale può essere valida soltanto per capire il comportamento dei vari soggetti coinvolti nella formazione del bilancio (viene facilitato il compito degli amministratori di mantenere gli equilibri storicamente acquisiti e degli organi burocratici che mantengono stabilità nelle modalità di intervento tradizionalmente seguite, nell’organizzazione del lavoro e nelle risorse assegnate). In parte della cultura pubblica l’approccio incrementale continua a sopravvivere, non tenendo conto delle condizioni economiche esistenti, e a prevalere sul metodo programmatico e moderno. Bianca NICOLA

3 LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA NEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI IL MODELLO “Planning programming budgeting system” PPBS IL METODO PROGRAMMATICO, come approccio globale e moderno al processo di formazione dei bilanci pubblici, ha preso il via intorno al 1965 negli Stati Uniti con l’amministrazione di Lyndon Johnson - Bilancio pluriennale oltre a quello annuale - Analisi stistemica degli interventi PRINCIPALI NOVITA’ - Controllo contabile - Valutazione dei risultati Bianca NICOLA

4 PLANNING PROGRAMMING BUDGETING SYSTEM - PPBS
LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA NEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI IL MODELLO “Planning programming budgeting system” PPBS MIGLIORAMENTO NELL’AUTONOMIA DELL’IMPIANTO BILANCISTICO programmatico e contabile con l’introduzione di strumenti fondamentali quali: - Piano generale di sviluppo - Relazione previsionale e programmatica - Programma triennale degli investimenti (unitamente al fabbisogno di personale) - Bilancio di previsione pluriennale - Bilancio di previsione annuale - Piano esecutivo di gestione (P.E.G.) LA PRIORITA’ LOGICA NEI DOCUMENTI DI PREVISIONE PLURIENNALI RISPETTO A QUELLI ANNUALI DERIVA DA UN’IMPOSTAZIONE ECONOMICA STATUNITENSE INTRODOTTA NEGLI ANNI SESSANTA NOTA COME PLANNING PROGRAMMING BUDGETING SYSTEM - PPBS Bianca NICOLA

5 Controllo dell’attuazione
LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA NEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI IL MODELLO “Planning programming budgeting system” PPBS Nel nostro ordinamento i principi del PPBS sono stati recepiti dopo circa un trentennio. Con il nuovo modello di programmazione vengono individuati i bisogni sociali da soddisfare nella loro traduzione in PROGRAMMI DI AZIONE e i metodi più efficienti per la loro realizzazione, secondo le seguenti fasi / documenti: 1) PLANNING: - Obiettivi strategici - Programmi e progetti Piano generale di sviluppo, R.P.P Progr.triennale investimenti 4) ACCOUNTING: Controllo dell’attuazione e correzione del processo di programmazione 2) PROGRAMMIG: - Obiettivi tattici - Programmazione finanziaria Bilancio pluriennale 3) BUDGETING: - Traduzione obiettivi in decisioni di bilancio - Gestione Bilancio annuale e P.E.G. Bianca NICOLA

6 Analisi ed approfondimento sulla fase di Planning
LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA NEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI IL MODELLO “Planning programming budgeting system” PPBS Analisi ed approfondimento sulla fase di Planning Il Piano Generale di Sviluppo (PGS), la Relazione Previsionale e Programmatica unitamente al Piano Triennale degli Investimenti, al Programma triennale del fabbisogno del personale e al programma di razionalizzazione delle spese, rappresentano i veri e propri DOCUMENTI DI PIANIFICAZIONE attraverso i quali vengono esposte le priorità fondamentali e le strategie gestionali dell’ente. Fasi: 1) - graduazione discrezionale degli obiettivi a) concretezza e definibilità b) misurabilità e controllabilità c) raggiungibilità e) accettazione e consenso 2) – esame dell’ambiente in cui l’ente opera 3) – individuazione delle risorse a disposizione Bianca NICOLA

7 LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA NEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE
Il principio contabile n. 1 “Programmazione e previsione nel sistema di bilancio” emanato dall’Osservatorio il 3/7/2003 invita ad approfondire, al momento della stesura del Piano Generale di Sviluppo, i seguenti temi in materia di risorse di bilancio, in particolare: 1) – necessità di finanziare servizi, che NON necessitano di realizzazione di investimenti, con risorse correnti; 2) – individuazione di servizi, da finanziare con risorse correnti, che necessitano di possibili espansioni; 3) – contenuto concreto degli investimenti e delle opere pubbliche che si intendono realizzare, con l’indicazione della spesa in conto capitale, dei riflessi sulla spesa corrente e, per ciascun anno di mandato: a) – le risorse di mezzi straordinari, b) – le risorse in termini di indebitamento, c) – il costo delle operazioni finanziarie e le possibilità di copertura, d) – la compatibilità con le disposizioni del patto di stabilità. Bianca NICOLA

8 LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA NEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI GLI I NVESTIMENTI E LE SPESE IN CONTO CAPITALE INVESTIMENTO: si intendono essenzialmente le OPERE PUBBLICHE che contemplano le opere di nuova costruzione, di restauro e recupero, le manutenzioni straordinarie e simili. L.Finanziaria 2004 n.350/2003 amplia il concetto: art.3 comma 18). Ai fini di cui all'articolo 119, sesto comma, della Costituzione, costituiscono investimenti: a) l'acquisto, la costruzione, la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria di beni immobili, costituiti da fabbricati sia residenziali che non residenziali; b) la costruzione, la demolizione, la ristrutturazione, il recupero e la manutenzione straordinaria di opere e impianti; c) l'acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico-scientifiche, mezzi di trasporto e altri beni mobili ad utilizzo pluriennale; d) gli oneri per beni immateriali ad utilizzo pluriennale; e) l'acquisizione di aree, espropri e servitu' onerose; f) le partecipazioni azionarie e i conferimenti di capitale, nei limiti della facolta' di partecipazione concessa ai singoli enti mutuatari dai rispettivi ordinamenti; g) i trasferimenti in conto capitale destinati specificamente alla realizzazione degli investimenti a cura di un altro ente od organismo appartenente al settore delle pubbliche amministrazioni; h) i trasferimenti in conto capitale in favore di soggetti concessionari di lavori pubblici o di proprietari o gestori di impianti, di reti o di dotazioni funzionali all'erogazione di servizi pubblici o di soggetti che erogano servizi pubblici, le cui concessioni o contratti di servizio prevedono la retrocessione degli investimenti agli enti committenti alla loro scadenza, anche anticipata. In tale fattispecie rientra l'intervento finanziario a favore del concessionario di cui al comma 2 dell'articolo 19 della legge 11 febbraio 1994, n. 109; i) gli interventi contenuti in programmi generali relativi a piani urbanistici attuativi, esecutivi, dichiarati di preminente interesse regionale aventi finalita' pubblica volti al recupero e alla valorizzazione del territorio. Bianca NICOLA

9 2) L’OGGETTO DI SPESA E LA SUA COLLOCAZIONE IN BILANCIO
LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA NEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI GLI I NVESTIMENTI E LE SPESE IN CONTO CAPITALE SPESA IN CONTO CAPITALE: assume un significato più ampio. Oltre alle opere pubbliche comprende tutte le altre spese che rappresentano costi pluriennali, andando ad incrementare l’ATTIVO IMMOBILIZZATO, quali acquisti di automezzi, impianti, partecipazioni, conferimenti, trasferimenti in conto capitale ed in generale tutte le spese che configurano due criteri essenziali: 1) LA RICORRENZA In generale usato per distinguere in bilancio la parte corrente da quella in conto capitale. Si tratta di spese con carattere di straordinarietà e con scarso grado di periodicità e ripetibilità che determinano fatti permutativi del patrimonio; 2) L’OGGETTO DI SPESA E LA SUA COLLOCAZIONE IN BILANCIO Questo criterio fa riferimento alla tipologia della spesa sulla base degli “interventi” allocati al Titolo II ed individuati dal D.P.R. 194/1996. In particolare:

10 1) Acquisizione di beni immobili 2) Espropri e servitù onerose
LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA NEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI GLI I NVESTIMENTI E LE SPESE IN CONTO CAPITALE segue, criterio dell’oggetto della spesa 1) Acquisizione di beni immobili 2) Espropri e servitù onerose 3) Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 4) Utilizzo di beni di terzi per realizzazioni ineconomia 5) Acquisto di beni mobili, macchine e attrezzature tecnico-scientifiche 6) Incarichi professionali esterni 7) Trasferimenti di capitale 8) Partecipazioni azionarie 9) Conferimenti di capitale 10) Concessioni di crediti e anticipazioni Esempio: codifica allocazione a bilancio di SPESA PER COSTRUZIONE SCUOLA MEDIA Cod Titolo II (02) Spese di investimento Funzione IV (04) Funz. di Istruzione pubblica Servizio III (03) Istruzione Media INTERVENTO I (01) Acquisizione di beni immobili Bianca NICOLA

11 IL FINANZIAMENTO DEGLI I NVESTIMENTI
Le modalità di finanziamento degli investimenti sono previste dall’art. 199 del T.U.E.L. 267/2000: Entrate correnti destinate per legge agli investimenti; Avanzi di bilancio, costituiti da eccedenze di entrate correnti rispetto alle spese correnti aumentate delle quote capitali di ammortamento dei prestiti; Entrate derivanti dall’alienazione di beni e diritti patrimoniali, riscossione di crediti, proventi da concessioni edilizie e relative sanzioni; Entrate derivanti da trasferimenti in conto capitale dallo stato, dalle regioni, da altri interventi pubblici e privati finalizzati agli investimenti, da interventi finalizzati da parte di organismi comunitari e internazionali; Avanzo di amministrazione, nelle forme disciplinate dall’art. 187; Mutui passivi; Altre forme di ricorso al mercato finanziario consentite della legge. In base alla FONTE DI PROVENIENZA le diverse modalità possono essere classificate in quattro principali categorie: Bianca NICOLA

12 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
FONTE DI PROVENIENZA DELLE ENTRATE: a) finanziamenti con mezzi propri b) contribuzioni esterne c) ricorso al credito d) altre forme di finanziamenti Bianca NICOLA

13 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
a) IL FINANZIAMENTO CON MEZZI PROPRI consiste nell’utilizzo di risorse interne al bilancio dell’ente Entrate correnti destinate per legge agli investimenti si evidenziano, in particolare, i proventi delle sanzioni amministrative derivanti da violazioni di norme del Codice della Strada – art. 208 D.Lgs. 285/1992. Tali proventi delle sanzioni accertate dai funzionari preposti sono destinati a: - Investimenti per il miglioramento della circolazione stradale, viabilità e segnaletica - Redazione piani urbanistici del traffico e viabilità extra-urbana (art. 36) - Fornitura di mezzi tecnici per i servizi di polizia stradale - Interventi per la sicurezza stradale (10% dei proventi a tutela degli utenti deboli – pedoni, ciclisti, bambini, anziani e disabili) La recente Legge 17/8/2005 n. 168 stabilisce che parte dei proventi debba essere destinata all’effettuazione di corsi didattici, in ogni scuola di ordine e grado, finalizzati all’educazione stradale. Bianca NICOLA

14 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
Avanzo economico (eccedenza di entrate correnti – Tit. I , II, III - su spese correnti - Tit. I - aumentate della quota capitale di ammortamento dei prestiti – Tit. III ) L’avanzo economico (di bilancio) rappresenta un utile di parte corrente che può essere immediatamente utilizzato con l’adozione di una delibera di consiglio volta a verificare il permanere degli equilibri di bilancio. Esso pertanto configura il surplus della gestione finanziaria rispetto all’equilibrio economico-finanziario di cui al comma 6 dell’art. 162 del T.U.E.L. (PRINCIPIO DI PAREGGIO FINANZIARIO) Bianca NICOLA

15 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
Alienazione di beni immobili patrimoniali disponibili Riguarda tutti i negozi giuridici che determinano la cessione, la permuta e più in generale la rinuncia ai diritti reali relativi alla proprietà. L’alienazione si rivolge al patrimonio disponibile dell’ente che può essere utilizzato per la realizzazione di opere pubbliche, l’acquisizione di altro patrimonio immobiliare, la copertura di perdite di gestione delle aziende pubbliche di trasporto. Può altresì essere utilizzato per la salvaguardia degli equilibri di bilancio ( art del T.U.E.L. 267/2000) ./. Bianca NICOLA

16 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
ALIENAZIONE DI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA (E.R.P.) Il comma 5 dell’art.1 della Legge 560/1993 stabilisce che il ricavato è utilizzabile esclusivamente per la realizzazione di programmi finalizzati allo sviluppo di tale settore. Con la legge 266/2005 (finanziaria 2006) è stato stabilito che i proventi delle alienazioni sono destinati: 1) alla realizzazione di nuovi alloggi; 2) al contenimento degli oneri dei mutui sottoscritti da giovani coppie per l’acquisto della prima casa; 3) a promuovere il recupero sociale dei quartieri degradati; 4) per le azioni in favore di famiglie in particolare stato di bisogno. Pertanto nella fase di programmazione degli investimenti l’ente locale che intende procedere all’alienazione di immobili di E.R.P. , dovrà avviare le procedure di pianificazione urbanistica per l’attuazione di programmi di edilizia sociale. Bianca NICOLA

17 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
Avanzo di amministrazione: L’art. 186 del T.U.E.L. stabilisce che il risultato contabile di amministrazione “… è pari al fondo di cassa aumentato dei residui attivi e diminuito dai residui passivi” ed è accertato con l’approvazione del rendiconto dell’ultimo esercizio chiuso. L’art. 187 del T.U.E.L. ne determina la suddivisione e le modalità di utilizzo: - È distinto in: fondi non vincolati, fondi vincolati, fondi per finanziamento spese in conto capitale, fondi di ammortamento. - E’ utilizzabile per: reinvestimento delle quote accantonate per ammortamento, copertura di debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell’art.194 del T.U.E.L., per la salvaguardia degli equilibri di bilancio di cui all’art.193 del T.U.E.L., per il finanziamento di spese funzionamento non ripetitive in corso d’anno, per spese correnti solo in sede di assestamento, per l’estinzione anticipata di prestiti (art. 2 comma 13 Legge Finanziaria 2008) e per investimenti. Bianca NICOLA

18 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
Esempio di calcolo di Avanzo di Amministrazione: RESIDUI COMPETENZA TOTALE FONDO DI CASSA AL 1° GENNAIO ============= ============== ,00 RISCOSSIONI ,00 ,00 ,00 PAGAMENTI ,00 ,00 ,00 FONDO CASSA AL 31 DICEMBRE PAGAMENTI PER AZIONI ESECUTIVE NON REGOLARIZZATE AL ========== DIFFERENZA RESIDUI ATTIVI ,00 ,00 ,00 RESIDUI PASSIVI ,00 ,00 ,00 ,00 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE RISULTANTE AL ,00 Bianca NICOLA

19 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
Oneri di urbanizzazione: La destinazione del contributo per il rilascio del permesso a costruire (ex concessione edilizia) è disciplinato dal comma 7 ed 8 dell’art.16 e 19 del D.Lgs. 378/2001 , integralmente riportati nel Testo Unico dell’edilizia D.P.R. 380/2001. Il vincolo di destinazione previsto dalla previgente legislazione (art.12 L.10/1977) si poneva in contrasto con l’autonomia finanziaria dell’ente riconosciuta dal T.U.E.L. 267/2000 è così che il Testo Unico in materia di edilizia (D.P.R. 380/2001) dispone la discrezionalità dell’ente locale sulle modalità di utilizzo. Tuttavia a partire dalla Legge Finanziaria 2005 (L. 311/2004) i proventi in materia di edilizia sono vincolati al finanziamento di spese in conto capitale, consentendo la destinazione alla parte corrente entro il limite del 50 %. Con la Legge Finanziaria 2007 (L. 296/2006) l’utilizzo degli oneri è consentito per una quota non superiore al 50% per le spese correnti ed un ulteriore 25% esclusivamente per le spese di manutenzione del patrimonio comunale, verde pubblico e strade – art.2 comma 8 Legge Finanziaria 2008 (L. 244/2007) /. Bianca NICOLA

20 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI Oneri di urbanizzazione: (segue)
sono contributi dovuti ai Comuni da coloro che realizzano interventi di costruzione e di trasformazione edilizia. Vengono versati a titolo di partecipazione alle spese che i Comuni sostengono per l’urbanizzazione del territorio. Si distinguono in : - Oneri di Urbanizzazione Primaria (U1) che concorrono alla realizzazione di Strade residenziali Spazi di sosta e parcheggi Fognature, rete idrica Rete di distribuzione energia elettrica e gas Pubblica illuminazione Spazi di verde attrezzato - Oneri di Urbanizzazione Secondaria (U2) desinati alla realizzazione di Asili nido e scuole materne Scuole dell’obbligo Mercati di quartiere Chiese ed altri edifici religiosi Centri sociali e attrezzature culturali e sanitarie Bianca NICOLA

21 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
b) IL FINANZIAMENTO CON CONTRIBUZIONI ESTERNE comprende trasferimenti in conto capitale da Stato, Regioni, altri Enti Pubblici ed organismi comunitari ed internazionali, o da privati, finalizzati alla realizzazione di investimenti. In mancanza di un complessivo riordino, i trasferimenti erariali agli enti locali continuano, ancora oggi, ad essere disciplinati ai sensi del D.Lgs. n. 504/1992. I trasferimenti in conto capitale sono ripartiti nei seguenti fondi : Fondo nazionale ordinario per gli investimenti, Fondo nazionale speciale per gli investimenti, Fondo per lo sviluppo degli investimenti Bianca NICOLA

22 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
il “Fondo nazionale ordinario per gli investimenti”, specificamente destinato al finanziamento di opere pubbliche di preminente interesse sociale ed economico, a favore delle province, dei comuni e delle comunità montane. il “Fondo nazionale speciale per gli investimenti”, finanziato con i proventi di competenza dello Stato derivanti della casa da gioco di Campione d'Italia e destinato prioritariamente alla realizzazione di opere pubbliche degli enti in condizioni di degrado o degli enti i cui organi siano stati disciolti ai sensi delle norme sulla prevenzione della delinquenza di tipo mafioso. il ”Fondo per lo sviluppo degli investimenti”. Tale fondo è mantenuto tra le voci della contribuzione erariale esclusivamente per il finanziamento delle rate dei mutui stipulati anteriormente all’entrata in vigore del D.Lgs. n. 504/1992; la sua consistenza va pertanto riducendosi gradualmente a seguito della progressiva estinzione dell’indebitamento pregresso. Per i trasferimenti di capitale da parte di altre amministrazioni pubbliche nazionali ed internazionali occorre fare riferimento a specifiche disposizioni normative anche in coerenza con i vari finanziamenti comunitari per lo sviluppo locale. In particolare i fondi “settoriali” finalizzati a politiche di settore e i fondi “strutturali” finalizzati a politiche di equilibrio territoriale, sono stati così regolamentati: Bianca NICOLA

23 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
fra i vari Regolamenti emanati citiamo i seguenti riferiti alle procedure di gestione delle risorse finanziarie e delle regole dei rapporti tra Stati Membri e Commissione Europea: Regolamento CE n. 1080/2006, riferito al F.E.S.R. (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, Regolamento CE n. 1081/2006 riferito al F.S.E. (Fondo Sociale Europeo), Regolamento CE n. 1082/2006 riferito all’isituzione di un nuovo strumento giuridico: il G.E.C.T. Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale, Regolamento CE n. 1083/2006 riferito ai F.S. (Fondi Strutturali) Regolamento CE n. 1084/2006 riferito al Fondo di coesione Quest ‘ultimo Fondo (di coesione) nell’ambito dell’applicazione del principio di partenariato di ciascun singolo Stato con la Commissione Europea e in un’ottica di equilibrata definizione dei fabbisogni di ciascuno Stato, interviene nelle politiche di sostegno delle reti di trasporto transeuropeo e locale e in materia di tutela dell’ambiente per lo sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili. Bianca NICOLA

24 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
c) IL RICORSO AL CREDITO Assunzione di mutui Emissione di prestiti obbligazionari Gli Enti Locali hanno la facoltà di ricorrere liberamente al mercato del credito essendo stata soppressa con l’art. 5 del D.L. 310/1990 la previsione del comma 2 dell’art. 4 della L.155/1989 che poneva l’obbligo di esperire la preventiva richiesta di finanziamento alla Cassa Depositi e Prestiti. Il T.U.E.L. all’art.204 regolamenta le condizioni dei contratti di mutuo stipulati con enti diversi da C.D.P., I.N.P.D.A.P. e Istituto di Credito Sportivo. Tali contratti devono essere stipulati in forma Pubblica. Bianca NICOLA

25 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI L'IMPATTO SUL BILANCIO DELL'ENTE
INDEBITAMENTO L'IMPATTO SUL BILANCIO DELL'ENTE ENTRATE SPESE TITOLO I TRIBUTARIE CORRENTI TITOLO II TRASFERIMENTI CORRENTI CONTO CAPITALE (INVESTIMENTI) TITOLO III EXTRATRIBUTARIE RIMBORSO DI PRESTITI TITOLO IV ALIENAZIONE BENI, TRASF.CAPITALE,RISCOSS.CREDITI TITOLO V ACCENSIONE DI PRESTITI INTERESSI (intervento 06) INTERESSI Intervento.06 QUOTA CAPITALE ASSUNZIONE DI MUTUI (categoria 3) Rimborso quota capitale Ai fini degli equilibri di bilancio occorrerà verificare che: - alla maggiore Entrata del Tit.V (Entrate derivanti da accensione di prestiti) corrisponda una maggiore Spesa del Tit. II (Spese in conto capitale) - alle maggiori spese correnti del Tit. I (Spese correnti) sommate al Tit. III (Spese per rimborso di prestiti) corrisponda una maggiore Entrata corrente dei Tit. I (tributarie), o II (trasferimenti correnti), o III (extra tributarie) Bianca NICOLA

26 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
Capacità di indebitamento Il problema della determinazione della reale capacità di indebitamento coinvolge tutti gli enti in sede di formazione del bilancio preventivo. 1) - CAPACITA’ TEORICA: l’art.204 del T.U.E.L. (così come modificato dalla L.Finanziaria 2005 e successiva L.Finanziaria 2007) stabilisce che l’ammontare massimo degli interessi sui mutui (contratti e contraendi), sommato a quello dei prestiti obbligazionari, delle garanzie prestate ai sensi dell’art. 207 del T.U.E.L. e delle altre forme di indebitamento previste, al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi, non può superare il 15 % delle entrate relative ai Titoli I,II, e III del rendiconto di gestione del penultimo anno precedente quello in cui viene deliberata l’assunzione del mutuo. La finalità della norma è chiaramente diretta ad evitare situazioni di forte squilibrio finanziario o di dissesto, poiché l’accesso a tale forma di finanziamento incide sugli equilibri di bilancio e rappresenta un irrigidimento della capacità di spesa degli enti, sia per l’esercizio in corso che per gli esercizi futuri. Il limite massimo del 15 % costituisce molto spesso solamente un limite teorico, ben distante dalla realtà nella quale il limite effettivo è di gran lunga minore e dipende dal volume delle risorse finanziarie disponibile nell’ente. Bianca NICOLA

27 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
2) - CAPACITA’ REALE: Il limite di indebitamento REALE è connesso alla misura in cui l’ammontare complessivo delle entrate correnti riesce a finanziare tutte le spese, comprese quelle dei nuovi mutui da contrarre. LIMITE REALE Il limite di indebitamento reale può essere calcolato seguendo il seguente percorso logico: A) – determinazione del volume di spese aggiuntive che i bilanci futuri sono ragionevolmente in grado di sopportare senza pregiudicare gli equilibri di parte corrente; tutto ciò in riferimento, ovviamente, alle scelte strategiche dell’amministrazione dell’ente; in altri termini, bisogna calcolare “lo spazio” che esiste nella futura situazione finanziaria dell’ente per possibili incrementi di spesa dovuti ad interessi e rimborsi di capitale, al netto di eventuali riduzioni future delle medesime spese; B) – determinazione dell’eventuale incremento all’importo di cui al punto A) da finanziare con aumenti futuri di specifiche entrate (ad esempio aumento di gettito di imposte o tasse). Quest’ultimo caso corrisponde alla volontà politica di aumentare il prelievo tributario o altre entrate per finanziare gli oneri indotti conseguenti la realizzazione di nuove opere pubbliche o nuovi investimenti; C) – l’importo di cui al punto A), sommato a quello del punto B) corrisponde ad un’ipotetica rata annuale di ammortamento di un unico mutuo, per tutti gli investimenti programmati; tale importo ( punto A più punto B) va moltiplicato per la seguente formula (coefficiente di correzione finanziario) al fine di ottenere l’ammontare dei mutui da contrarre nei limiti delle disponibilità reali del bilancio 1 – (1 + i) –n X 100 2 • i i = tasso di interesse medio semestrale, n = numero delle semestralità. L’analisi è condotta semestralmente poiché di solito l’ammortamento dei mutui concessi ai Comuni, avviene su base semestrale con scadenza delle rate di pagamento degli interessi e di rimborso del capitale preso a prestito il 30 giugno e il 31 dicembre. Passiamo ora ad un esempio pratico delle due diverse modalità di calcolo. Bianca NICOLA

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LIMITE TEORICO (art. 204 TUEL ) (esempio di calcolo su bilancio 2007) CONSUNTIVO 2005 di un comune fino a abitanti, con interessi in corso di ammortamento presunti pari a € Entrate Correnti ..…………………………………………..… ,00 € 15 % (su ,00) Limite previsto ,00 - Interessi in corso ……………… ,00_ QUOTA INTERESSI RIMBORSABILE ANNUALMENTE ,00 IMPORTO MUTUABILE AL TASSO PRESUNTO DEL 4,75 % ANNUO (mutuo ventennale) =… ,00 0,0475 N.B.: detto importo rappresenta un limite del tutto teorico, ancorché giuridicamente corretto. Bianca NICOLA

29 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
LIMITE REALE Simulazione per un investimento di € : a) incremento annuo di spesa per interessi e rimborso quota capitale (mutuo Cassa DD.PP. ventennale al 4,75 %).… ,87 b) oneri di gestione annui conseguenti al nuovo investimento (3% presunti) …………………………………………… ,00 MAGGIORI ONERI DA FINANZIARE …………………… ,87 c) Interessi in corso ………………………………………..… ,00 IMPORTO COMPLESSIVO ONERI PER INVESTIMENTI PROGRAMMATI ……………………… ,87 FORMULA DA APPLICARE: 1 – (1 + i) –n x 100 2 • i i = tasso interesse semestrale (2,375%) n = numero semestri (pari a 40 per mutuo ventennale) ,87 x _1 – (1 + 0,02375) -40 x 100 = ,58 2 x 2, EFFETTIVA CAPACITA' di INDEBITAMENTO Bianca NICOLA

30 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
ALLE MAGGIORI SPESE DA FINANZIARE DEBBONO CORRISPONDERE MAGGIORI ENTRATE CORRENTI pertanto il LIMITE REALE di INDEBITAMENTO è strettamente connesso alla misura in cui l’ammontare delle maggiori entrate correnti riesce a finanziare tutte le maggiori spese correnti derivanti dal nuovo investimento (sia in relazione al mutuo da contrarre, che per i maggiori costi di gestione correnti e pluriennali – oneri indotti). Occorre quindi individuare in via anticipata la nuova entrata ed, una volta quantificata, occorre determinare il limite massimo di indebitamento mediante qualunque forma di finanziamento. Bianca NICOLA

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EMISSIONE DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI (cenni) L’art.32 della Legge 142/1990 ha introdotto la possibilità per gli enti locali di procedere all’emissione dei prestiti obbligazionari per il finanziamento di opere pubbliche. Consente all’ente locale di eseguire le operazioni di approvvigionamento fondi ad un tasso di interesse inferiore rispetto ai mutui PREREQUISITI: - assenza di disavanzi di amministrazione nel penultimo consuntivo approvato; - bilancio di previsione dell’esercizio in corso, approvato - rispetto dei limiti di indebitamento previsti dall’art. 204 del T.U.E.L. - nel caso di OO.PP. il prestito obbligazionario deve corrispondere al valore di mercato del progetto esecutivo La procedura di collocamento prevede la figura di un “intermediario finanziario” al quale affidare tutti i servizi connessi al perfezionamento dell’operazione /. Bianca NICOLA

32 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
Esistono tre diverse forme di collocamento dei titoli sul mercato: Collocamento con garanzia con il quale l’intermediario si impegna a sottoscrivere la parte non collocata, garantendo il buon esito dell’operazione totalmente per l’intero ammontare del prestito; Offerta pubblica di sottoscrizione o vendita il cui collocamento avverrà nel rispetto delle disposizioni contenute nel D.Lgs. 68/1988, con la presentazione di un prospetto informativo sulle caratteristiche dell’emissione con apposita comunicazione alla CONSOB; Collocamento mediante sottoscrizione o acquisto a fermo, con il quale l’intermediario si impegna a sottoscrivere immediatamente l0intero ammontare del prestito. La durata minima del prestito è di 5 anni e non vi sono limitazioni circa la durata massima, mentre i tassi di rendimento applicati alle operazioni sono previsti o a tasso fisso o a tasso variabile. Il rimborso del prestito da parte dell’ente emittente al sottoscrittore del titolo avverrà alla data prevista, secondo il valore nominale del debito. Bianca NICOLA

33 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
d) ALTRE FORME DI FINANZIAMENTO La finanza locale, in passato, si è sempre mossa sui binari dei tradizionali strumenti per il finanziamento degli investimenti, sulla scorta di una legislazione molto stringente e di tipo centralistico, che non lasciava spazio a nessuna forma di discrezionalità per la sperimentazione di nuove forme di finanziamento degli investimenti pubblici. Le varie formule di finanza innovativa in uso nel settore privato, quali il venture capital,la cartolarizzazione, le operazioni di leasing, il factoring, le emissioni di prestiti obbligazionari, e sino ad arrivare alle raffinate operazioni di quotazione alla Borsa Valori, hanno assunto una dimensione di grande interesse anche da parte della P.A., protesa nello sforzo di rinnovamento culturale di utilizzare tali istituti per il perseguimento del pubblico interesse. Bianca NICOLA

34 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
CONTRATTI DI SWAP - Legge 1/1991 e Regolamento CE 2668/2001 IL LEASING OPERATIVO – art. 199 T.U.E.L. 267/2000 IL LEASING FINANZIARIO – art. 199 T.U.E.L. 267/2000 IL FACTORING PUBBLICO – Legge 140/1997 LA CARTOLARIZZAZIONE – Legge 130/1999 IL FUND RAISING (in campo culturale e di valorizzazione del territorio) SPONSORIZZAZIONI – Legge 449/1997 IL PROJECT FINANCING - D.Lgs. 163/2006 TRASFERIMENTO DI PROPRIETA’ DI BENI IMMOBILI quale corrispettivo nei contratti di appalto – art. 53, comma 6, D.Lgs 163/2006 Le regole economiche dell’eccellenza operativa (Rating), tipiche delle logiche delle imprese private, del dinamismo, della rapidità e della flessibilità delle scelte, dell’immediatezza operativa, non possono essere immediatamente mutuate nel sistema della P.A. dove esistono regole che devono essere osservate con riferimento ai principi di economicità, efficacia, trasparenza, legalità. I recenti interventi legislativi, tuttavia, stanno gradualmente avvicinando gli Enti Pubblici alla materia della finanza innovativa un tempo inaccessibile per la Pubblica Amministrazione. Bianca NICOLA

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BIBLIOGRAFIA Analisi di bilancio : M.Bellesia Ed. IPSOA 1998 Guida operativa alle procedure contabili e fiscali : G. Faustini, S.Fermante Ed. Il Sole 24 ore 2003 L’Azienda pubblica - gestione, rilevazione, programmazione, controllo: V.Cirò Caudiano Ed. Rubbettino 2004 Il sistema modulare di bilancio nel circuito di programmazione-gestione-controllo: G.Cascone A. Verdoliva da Azienditalia n.3/2007 Ed. IPSOA I Finanziamenti agli Enti Locali : F. Di Biasi Ed. Sistemi modulari S.E. 2007 Bianca NICOLA


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