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Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione

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Presentazione sul tema: "Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione"— Transcript della presentazione:

1 Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione
Prof.ssa Maria Romana Allegri a.a

2 Il docente: Maria Romana Allegri (professore aggregato)
Nata nel 1972. Laureata con lode in Lettere e in Giurisprudenza. Ricercatrice in Istituzioni di diritto pubblico dal 2001, in servizio presso il Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale. Nel corso di un decennio ha insegnato, nei vari anni, Diritto pubblico, Diritto dell’informazione, Organizzazione internazionale, Diritto dell’Unione europea. E’ titolare di un Modulo europeo Jean Monnet. RICEVIMENTO: mercoledì ore stanza 233, secondo piano, via Salaria 113. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

3 I collaboratori: Andrea Barolini e Emanuele Isonio
Entrambi laureati in Scienze della comunicazione con tesi in Diritto dell’Unione europea, svolgono attualmente l’attività di giornalisti professionisti, oltre a collaborare all’attività universitaria in qualità di “cultori della materia”. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

4 Le lezioni: orari, periodicità, aula
A partire da lunedì 24 settembre 2012, ogni lunedì, martedì e mercoledì ore in aula Sani 4. Sono in totale 36 lezioni da 2 ore ciascuna, svolte in 12 settimane. L’ultima lezione sarà mercoledì 11 dicembre 2012. Considerando la pausa del “quarto d’ora accademico”, la lezione inizierà effettivamente alle e terminerà alle 15.40, senza interruzioni intermedie. E’ VIETATO entrare in aula dopo l’inizio della lezione o uscire prima del termine, a meno di comprovate urgenze. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

5 A chi si rivolge il corso?
Agli studenti del corso di laurea triennale in Comunicazione pubblica e di impresa, immatricolati nell’a. a Agli studenti immatricolati negli anni precedenti al , di qualsiasi corso di laurea triennale. Ad eventuali studenti ancora iscritti al vecchio ordinamento quinquennale. TUTTI GLI STUDENTI INDICATI HANNO DIRITTO A SOSTENERE L’ESAME RELATIVO A QUESTO CORSO A PARTIRE DALL’APPELLO DI GENNAIO 2013 Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

6 A chi NON si rivolge il corso?
Agli studenti del corso di laurea triennale in Scienze e tecnologie della comunicazione, immatricolati nell’a. a Questi studenti devono fare riferimento al corso del prof. Giovanni Teodoro, che si svolgerà nel secondo semestre, e potranno sostenere il relativo esame a partire da giugno 2013. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

7 Ci sono altri corsi alternativi a questo?
Si. In alternativa, è possibile seguire il corso di Diritto dei mezzi di comunicazione tenuto dalla prof.ssa Mirzia Bianca il giovedì e venerdì, sostenendo il relativo esame. Questa alternativa, però, è possibile solo per gli studenti immatricolati nell’a. a (cioè quest’anno) e non per quelli immatricolati negli anni precedenti. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

8 La frequenza alle lezioni è obbligatoria?
Formalmente la frequenza non è obbligatoria e non verrà adottato alcun sistema di rilevamento delle presenze. Moltissimi studenti tendono a non frequentare il corso o smettono di frequentarlo dopo le prime lezioni. Questo però è un grave errore perché – come risulta poi dagli esiti degli esami – i risultati in termini di comprensione della materia e di apprendimento sono assai scarsi. Al contrario, gli studenti che frequentano le lezioni regolarmente acquisiscono una preparazione incomparabilmente migliore. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

9 Contegno in aula Dato che la frequenza non è obbligatoria, si presuppone che chi è presente in aula intenda davvero assistere alla lezione. Quelli che preferiscono, invece, chiacchierare, fare nuove conoscenze, leggere il giornale, navigare in Rete, mangiare merendine o cose simili, sono pregati di accomodarsi negli ampi e confortevoli spazi esterni all’aula, in modo da non disturbare il docente che spiega e i colleghi interessati ad ascoltare la lezione. Si ricorda a tutti che siamo all’università e non all’asilo, e che restare in aula solo per scaldare la sedia non è utile a nessuno, ma è anzi fastidioso per tutti. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

10 Registrare, prendere appunti o ascoltare e basta?
Chi lo desidera può registrare la lezione, prendere appunti su carta o direttamente sul PC o adottare qualsiasi altro metodo di fissazione dei contenuti della lezione. Tuttavia, dato che le slides utilizzate durante le lezioni verranno comunque messe a disposizione degli studenti nella bacheca elettronica e che i contenuti delle lezioni sono comunque tutti rintracciabili nel libro di testo, il consiglio è semplicemente quello di: ascoltare con la massima attenzione e non aver paura di fare domande su qualsiasi cosa (non esistono domande stupide). Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

11 Ma io mi vergogno a fare domande …
Fare domande (e ascoltare le relative risposte) è utile non solo a chi chiede, ma anche a tutti gli altri studenti presenti in aula: una domanda, anche apparentemente banale, può stimolare la curiosità di altri e quindi dare vita a un dibattito. Le domande degli studenti sono inoltre molto utili al docente, che si può così rendere meglio conto dell’effettivo livello di comprensione delle sue lezioni. Non è necessario sforzarsi di fare domande particolarmente intelligenti:è normale che le domande poste da uno studente che sta apprendendo una materia possano essere anche ingenue. Soprattutto, non pensate che gli altri non abbiano i vostri stessi dubbi, le vostre stesse curiosità o incertezze. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

12 E’ necessario iscriversi al corso?
Accedendo al sito con la user-id e password personali, gli studenti possono iscriversi ai corsi che vogliono seguire. Anche se non avete intenzione di frequentare regolarmente le lezioni, siete pregati di iscrivervi al corso lo stesso, in modo da poter ricevere via eventuali comunicazioni da parte del docente. Siete pregati di provvedere a tale iscrizione al più presto. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

13 Il contenuto del corso La prima parte del corso (circa 40 ore) sarà dedicata al diritto pubblico. Una parte intermedia (circa 10 ore) sarà dedicata all’Unione europea. La parte conclusiva (circa 20 ore) sarà dedicata al diritto dell’informazione. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

14 Che cos’è il diritto pubblico? Perché dobbiamo studiarlo?
Con l’espressione “diritto pubblico” si intende l’insieme delle regole alla base dell’organizzazione e del funzionamento di uno Stato (noi ci occuperemo ovviamente dello Stato italiano), dei rapporti fra il nostro Stato e la comunità internazionale, dei rapporti fra lo Stato e i suoi cittadini e infine dei diritti e dei doveri di questi ultimi. Queste conoscenze sono indispensabili per voi, futuri professionisti della comunicazione, affinché vi rendiate conto effettivamente della realtà in cui viviamo (cosa che spesso tende a sfuggire ai giovani). Non parleremo, infatti, di regole astratte, ma della realtà concreta, quella che leggiamo quotidianamente sul giornale. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

15 Che cos’è l’Unione europea? Perché dobbiamo conoscerla?
L’Ue è un’organizzazione di Stati europei, economica ma anche politica. Essa costituisce un unicum nel mondo, perché non esistono altri esempi di Stati indipendenti, eppure integrati così strettamente. Anche se i mezzi di informazione non sono molto chiari su questo punto, la maggior parte delle decisioni che influenzano la vita quotidiana di ciascuno di noi viene presa dall’Unione europea. Questo non significa che l’Italia – e quindi tutti noi – subisca tali decisioni. L’Italia infatti, come anche gli altri Stati, contribuisce attivamente alla definizione delle decisioni europee. Inoltre l’Ue tutela noi cittadini anche rispetto ad eventuali abusi compiuti dal nostro Stato. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

16 Che cos’è il diritto dell’informazione? Perché dobbiamo studiarlo?
Con l’espressione “diritto dell’informazione” si intende l’insieme delle regole che, a partire dagli artt. 21 e 15 della nostra Costituzione, disciplinano il sistema dei mezzi di comunicazione, cercando di fare in modo che le informazioni che noi cittadini riceviamo quotidianamente dai vari media siano caratterizzate dal “pluralismo”. E’ evidente che chi lavorerà in futuro nell’ambito della comunicazione non può prescindere dalla conoscenza delle regole esistenti in questo settore. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

17 A me il diritto non piace, perché bisogna imparare tutto a memoria!
FALSO!! Nessuno vi chiederà di sciorinare articoli di legge faticosamente imparati a memoria (e prontamente dimenticati subito dopo l’esame). Vi si chiederà, invece, di comprendere perché esistono regole di un certo tipo e non altre. Le regole, infatti, non vengono inventate a caso, ma vengono create per rispondere a specifiche esigenze. Mentre studiate, chiedetevi sempre: ma perché è così? Se arriverete a comprendere le ragioni, vedrete che magicamente vi ricorderete senza fatica anche molti dettagli. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

18 Il diritto proprio non fa per me, davvero non ci capisco niente!
Siete giovani, non partite così scoraggiati! Non esiste nulla che una persona di buona volontà e di normale intelligenza non riesca a fare. Soprattutto, non siate pigri. Forse, per alcuni di voi “non fa per me” significa invece “non ho voglia di impegnarmi”. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

19 Lo studente all’esame: prof
Lo studente all’esame: prof., io questa cosa la so, l’ho studiata, ma non trovo le parole … RES TENE, VERBA SEQUENTUR! Ovvero: se si possiede un concetto (se lo si è davvero compreso) le parole vengono fuori automaticamente. Spesso, infatti, non si riesce a spiegare bene concetti che in realtà non si sono compresi bene. L’effettiva comprensione, quindi, è alla base di tutto. Comunque, un ottimo sistema per superare le difficoltà espressive è quello di ripetere più volte ad alta voce: una cosa è sfogliare il libro e avere la sensazione di ricordarsi cosa c’è scritto, un’altra è spiegare bene i concetti con il libro chiuso. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

20 I termini giuridici sono difficili: posso dirlo a parole mie?
Ogni cosa ha bisogno di un suo linguaggio tecnico per essere spiegata e compresa. Potreste parlare di una partita di calcio senza dire “gol”, “rigore”, “fuorigioco”, ecc.? Potreste spiegare una ricetta di cucina senza usare verbi come “rosolare”, “montare a neve”, “frullare”, “mantecare”, ecc.? Potreste spiegare a qualcuno come reperire un “file” in “Internet” senza usare questi due termini e senza menzionarne altri come “link”, “cliccare”, URL, ecc.? Quindi, anche nel diritto è necessario acquisire una certa precisione terminologica. Non proprio quella di un fine giurista, ma nemmeno troppo grossolana. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

21 Un piccolo aiuto Vi consiglio di leggere:
R. Bin, Come si studia il diritto, Il Mulino, 2006. Inoltre, visto che dovete avere una copia della Costituzione italiana, vi consiglio di acquistare: Costituzione esplicata, edizioni Simone, 2012. Le spiegazioni a ciascun articolo sono davvero molto chiare. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

22 Altri ausilii per una migliore preparazione
Il manuale di diritto pubblico reca, alla fine di ciascun capitolo, alcune domande: dopo aver studiato, provate a rispondere alle domande senza consultare il libro e successivamente verificate la correttezza delle vostre risposte. Il manuale di diritto pubblico è collegato ad un sito web ( in cui potete trovare schemi riassuntivi, quiz di autoverifica, risposte alle domande più comuni e persino un tutor online. Le slides utilizzate durante le lezioni verranno progressivamente messe a disposizione degli studenti nella bacheca elettronica. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

23 Il programma d’esame (9 cfu)
A. Barbera e C. Fusaro, Corso di diritto pubblico, Bologna, Il Mulino, settima edizione, 2012 o edizioni successive (da studiare per intero) OPPURE F. Politi, Diritto pubblico, Torino, Giappichelli, 2011, tranne le parti scritte in carattere più piccolo. M. R. Allegri, Informazione e comunicazione nell'ordinamento giuridico italiano, Torino, Giappichelli, 2012 (tranne le parti che verranno successivamente indicate). Il libro sarà in commercio non prima della fine di ottobre 2012. K.D. Borchardt, L'ABC del diritto dell'Unione europea, Ufficio pubblicazioni ufficiali dell'Unione europea, 2011 (si scarica gratuitamente dalla sezione "materiali" di questa bacheca elettronica). Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

24 Posso studiare solo sulle slides?
Ovviamente no, le slides da sole non sono assolutamente sufficienti. Possono comunque essere utili per ripassare o memorizzare con più facilità ciò che si è studiato. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

25 I libri vanno studiati per intero?
Il manuale di diritto pubblico va studiato integralmente. Idem per il piccolo libro sull’Unione europea. Del manuale di diritto dell’informazione, invece, potranno essere omesse alcune parti che verranno successivamente indicate. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

26 Ma ci sono argomenti che bisogna sapere meglio di altri, su cui bisogna concentrarsi di più?
No. Tutto ciò che è contenuto nel programma d’esame ha la medesima importanza, non ci sono argomenti preferenziali o altri che possono invece essere trascurati. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

27 Ma il programma d’esame è troppo vasto, è troppo difficile da studiare tutto insieme …
Può essere vero, almeno per alcuni studenti. Per questo motivo, chi lo desidera (non è obbligatorio) potrà sostenere l’esame in due parti, in due diversi appelli: dapprima è possibile portare all’esame solo il manuale di diritto pubblico ed essere interrogati solo su quello. Il voto provvisorio verrà trascritto su un foglietto, che lo studente dovrà conservare. in un appello successivo (qualsiasi appello, non necessariamente quello subito dopo), si verrà invece interrogati solo sul manuale di diritto dell’informazione e sul libro sull’Unione europea. Il voto conseguito in questa seconda parte farà media con quello conseguito precedentemente e il voto finale verrà verbalizzato. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

28 Ci saranno delle prove di esonero durante il corso?
Negli ultimi due anni accademici, gli studenti hanno avuto la possibilità di sostenere durante il corso una prova SCRITTA facoltativa riguardante alcun capitoli del manuale di diritto pubblico, in modo da non dover portare quella parte all’esame orale. La possibilità di organizzare un esonero anche quest’anno dipende essenzialmente dalla disponibilità di un’aula sufficientemente capiente in una data utile. Al momento, questa possibilità è incerta. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

29 E’ possibile rifiutare un voto troppo basso?
Si, certo. Chi non dovesse essere soddisfatto del voto ottenuto potrà rifiutarlo e ripresentarsi in uno qualsiasi degli appelli successivi. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

30 Chi dovesse essere respinto può ripresentarsi all’appello immediatamente successivo?
Si, non c’è nessun problema. E’ possibile ripresentarsi in un qualsiasi appello, compreso quello immediatamente successivo. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

31 Quanti sono gli appelli?
3 appelli fra il 7 gennaio e il 23 febbraio 2013. 3 appelli dal 3 giugno al 27 luglio 2013. 1 appello tra il 2 e il 21 settembre 2013. 1 appello (l’ultimo utile) a gennaio 2014. A partire da febbraio 2014, si dovrà portare all’esame il programma del corso dell’a.a Agli appelli ordinari suindicati si aggiungono 3 appelli straordinari per soli laureandi e fuoricorso (in aprile, ottobre e dicembre 2013). Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

32 Come contattare il docente?
Per qualsiasi dubbio, incertezza, curiosità, informazione, chiarimento, la prof.ssa Allegri è a disposizione degli studenti prima e dopo ogni lezione. Inoltre, riceve gli studenti ogni mercoledì dalle 9.30 alle nella stanza 233 al secondo piano della sede di vi Salaria 113. Infine, può essere contatta per posta elettronica: Si fa presente, comunque, che la lettura attenta di quanto scritto nella bacheca elettronica consente di evitare inutili perdite di tempo. Corso di diritto pubblico, dell’informazione e della comunicazione – prof.ssa M.R. Allegri a. a

33 Grazie per l’attenzione!
FINE Grazie per l’attenzione!


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