Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
PubblicatoDante Capone Modificato 11 anni fa
1
Lecco 12 maggio 2006 Il quadro strutturale delleconomia della provincia di Lecco
2
IL PROCESSO DI CREAZIONE E DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA Distribuzione del valore aggiunto ai prezzi base per settore di attività economica (Anni 1995-2004; valori percentuali) Lecco è leader in Italia per il contributo del manifatturiero alla creazione della ricchezza anche se dal 1995 ad oggi questo contributo si riduce di sette punti percentuali tutto a vantaggio dei servizi.
3
IL PROCESSO DI CREAZIONE E DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA Variazione media annua (a prezzi costanti) del Valore aggiunto ai prezzi base per settore di attività economica (Anni 1995- 2004; valori percentuali) La variazione media annua in termini reali del manifatturiero lecchese è pressoché nulla nel decennio 1995-2004 a fronte di una crescita reale dell1,2% medio annuo. Si nota in ambedue le situazioni un certo ritardo sia dalla Lombardia che dalla media nazionale.
4
IL PROCESSO DI CREAZIONE E DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA Le variazioni medie annue in termini reali del valore aggiunto dellintera economia lecchese Ripresa delleconomia lecchese (in termini di confronto con le altre aree) particolarmente evidente nel periodo 2003-2004. Il ritardo precedentemente menzionato è da attribuire alla crisi intercorsa alla fine dello scorso decennio.
5
IL PROCESSO DI CREAZIONE E DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA Valore aggiunto manifatturiero delle PMI ai prezzi base (Anni 1995 e 2003; valori in milioni di euro correnti). Fonte: Istituto G. Tagliacarne Nellambito delle settore manifatturiero Lecco si conferma decisamente come la provincia leader in Lombardia per il contributo fornito dalle PMI conformemente a quanto accade a livello nazionale.
6
IL PROCESSO DI CREAZIONE E DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA Reddito disponibile procapite nelle province lombarde, nel Nord- Ovest e in Italia (Anni 2001-2003; valori in euro) Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istat Benessere dei residenti elevato fortemente accresciuto negli ultimi tempi (migliore performance in Lombardia dopo Bergamo). In questo triennio Lecco passa dal 25° al 13°posto e oramai contende a Varese il ruolo di alternativa a Milano in Lombardia.
7
LE DINAMICHE IMPRENDITORIALI Tassi di natalità, mortalità e sviluppo delle imprese in provincia di Lecco e in Lombardia per settore di attività economica (Anno 2005; valori percentuali) Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Unioncamere – Registro imprese Anche nel 2005 cresce la consistenza del tessuto imprenditoriale lecchese, anche se si notano flessioni particolarmente consistenti nel manifatturiero e nel turismo.
8
LE DINAMICHE IMPRENDITORIALI Distribuzione delle imprese per forma giuridica in provincia di Lecco nellanno 2005 Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Unioncamere – Registro imprese Solamente 6 province fanno segnare una quota di ditte individuali inferiore a quella di Lecco. Nellambito delle tipologie più strutturate Lecco si colloca in posizione di avanguardia per entrambe le tipologie.
9
IL MERCATO DEL LAVORO Principali aggregati del mercato del lavoro nelle province lombarde ed in Italia (Anno 2005; valori percentuali) Fonte:Istat Lecco, insieme a Bergamo è la provincia con il più basso tasso di disoccupazione in Lombardia (quinta in Italia) anche se netta appare la dicotomia fra uomini e donne. Il tasso di disoccupazione femminile colloca infatti la provincia in una posizione relativamente arretrata nella graduatoria nazionale.
10
IL MERCATO DEL LAVORO Composizione delloccupazione per settore di attività economica nelle province lombarde ed in Italia (Anno 2005; valori in migliaia e percentuali) Fonte:Istat Lindustria si conferma settore trainante per loccupazione nella provincia: quasi un lecchese su due lavora in questo settore (quarto maggior valore in ambito nazionale).
11
IL LIVELLO DINTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA PROVINCIA Esportazioni nelle province lombarde, nel Nord-Ovest ed in Italia (Anni 2003-2005; valori in euro e percentuali) Fonte: Elaborazioni Istituto G.Tagliacarne su dati Istat Crescita continua dellexport nellultimo triennio. In Lombardia solamente Bergamo e Lodi hanno mantenuto un ritmo analogo, ma questultima partendo da una situazione di sensibile ritardo iniziale.
12
IL LIVELLO DINTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA PROVINCIA Esportazioni nella Provincia di Lecco per attività economica Fonte: Elaborazioni Istituto G.Tagliacarne su dati Istat Tutti i principali settori trainanti dellexport lecchese (quelli illustrati rappresentano il 92% dellexport locale) hanno fatto segnare delle variazioni positive fra il 2004 ed il 2005. La non brillante performance dellindustria tessile può dipendere dalla concorrenza di prezzo dei Paesi emergenti.
13
IL LIVELLO DINTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA PROVINCIA Esportazioni della Provincia di Lecco per i principali paesi di destinazione Fonte: Elaborazioni Istituto G.Tagliacarne su dati Istat Nellultimo triennio non si notano particolari novità relativamente ai mercati di sbocco delle merci lecchesi. Rimangono solidamente al comando Germania e Francia con un progressivo recupero dei tedeschi che sono divenuti il principale partner commerciale della provincia. Non sfonda lexport sui mercati extra europei, fatta eccezione per una crescita dei rapporti verso il Canada.
14
IL LIVELLO DINTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA PROVINCIA Importazioni delle province lombarde, nel Nord-Ovest ed in Italia (Anni 2003-2005; valori in euro e percentuali) Fonte: Elaborazioni Istituto G.Tagliacarne su dati Istat Dopo un 2004 che ha fatto segnare una crescita quasi tripla rispetto alla media lombarda e più che doppia rispetto alla media nazionale, nel 2005 si osserva una crescita dellimport più vicina agli standard regionali e molto simile a quella nazionale
15
IL LIVELLO DINTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA PROVINCIA Importazioni nella Provincia di Lecco per attività economica Fonte: Elaborazioni Istituto G.Tagliacarne su dati Istat Rispetto a quanto accade per lexport, i principali settori dellimport locale fanno segnare andamenti contrastanti fra il 2004 ed il 2005. Forte crescita del settore principale (metalli e prodotti in metallo), ma contrazioni talvolta anche significative per altre voci (generi alimentari e mezzi di trasporto).
16
IL LIVELLO DINTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA PROVINCIA Importazioni della Provincia di Lecco per i principali paesi di provenienza Fonte: Elaborazioni Istituto G.Tagliacarne su dati Istat La Germania continua a mantenere la leadership indiscussa di principale fornitore di merci nella provincia di Lecco. In un panorama comunque complessivamente stabile si osserva nellultimo triennio una decisa contrazione dei volumi di merci provenienti dal Belgio ed una decisa impennata di quelli provenienti dalla Cina.
17
IL LIVELLO DINTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA PROVINCIA Importazioni della Provincia di Lecco provenienti dalla Cina Fonte: Elaborazioni Istituto G.Tagliacarne su dati Istat La crescita dellimport dalla Cina investe tutti i cinque settori più significativi (quelli che da soli assorbono circa l86% delle merci di provenienza cinese). La diminuzione più significativa è relativa al settore della concia, visto che gli altri segni – si riferiscono a comparti poco significativi.
18
IL LIVELLO DINTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA PROVINCIA Evoluzione del tasso di apertura della Provincia di Lecco nel triennio 2002-2004 Fonte: Elaborazioni Istituto G.Tagliacarne su dati Istat Se in termini relativi landamento nel tempo è paragonabile a quello regionale e nazionale (con un minimo relativo nel 2003), la Provincia di Lecco fa evidenziare variazioni decisamente più brusche e soprattutto non fa segnare il massimo relativo nel 2004 ma nel 2002.
19
IL LIVELLO DINTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA PROVINCIA Evoluzione della propensione allexport della Provincia di Lecco nel triennio 2002-2004 Lecco mostra una propensione allexport superiore rispetto alle altre aree territoriali considerate a fronte di un tasso di apertura decisamente inferiore. Il saldo commerciale si mantiene pertanto largamente positivo ed anzi fra 2005 e 2004 cresce del 14,9% (dopo il -4,1% del periodo 2004-2003), performance che in Lombardia è seconda solo a Sondrio che però presenta valori assoluti 15 volte inferiori.
20
LE DINAMICHE CREDITIZIE NELLA PROVINCIA Principali indicatori di dotazione degli sportelli nelle province lombarde ed in Italia (Giugno 2005) Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Banca dItalia, Istat e Infocamere Ad una diffusione del sistema bancario capillare rispetto al tessuto socio-imprenditoriale locale non corrisponde una pari capacità di attrazione ed erogazione delle risorse finanziarie, come mostrato dai valori medi di depositi e impieghi per sportello.
21
LE DINAMICHE CREDITIZIE NELLA PROVINCIA Sofferenze in rapporto agli impieghi totali in provincia di Lecco, in Lombardia, nel Nord-Ovest ed in Italia (Anni 1999 - Giugno 2005; valori percentuali) Costante riduzione dei crediti in sofferenza dal 2002 ma distanze ancora particolarmente accentuate rispetto al livello medio del Nord-Ovest e della regione.
22
LA DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE DELLA PROVINCIA DI LECCO Gli indici di dotazione infrastrutturale della Provincia di Lecco, della Lombardia e del Nord-Ovest (Italia=100) Fonte: Istituto G. Tagliacarne Pesa lassenza di rete autostradale
23
Punti di forza Crescita reale della ricchezza superiore alla media nazionale negli ultimi anni; Buona tenuta sui mercati esteri tradizionali; Intenso ispessimento qualitativo del tessuto imprenditoriale con la presenza di numerose imprese fortemente strutturate; Disoccupazione su livelli fisiologici e rilevante tenore di vita. Elementi da monitorare Progressivo indebolimento dellindustria nella formazione della ricchezza della provincia; Bassa operatività del sistema bancario in fase di erogazione di risorse; Difficoltà di penetrazione su mercati extra Unione Europea; Maggiore difficoltà di inserimento delle donne nel mercato del lavoro. LE PECULIARITA DEL SISTEMA SOCIO- ECONOMICO DI LECCO
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.