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Applicazione all’evacuazione dell’area Vesuviana

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Presentazione sul tema: "Applicazione all’evacuazione dell’area Vesuviana"— Transcript della presentazione:

1 Applicazione all’evacuazione dell’area Vesuviana
Ing. Gianfranco Rossi Roma - 19 aprile 2002

2 METODOLOGIA ELABORATIVA
L’analisi e lo studio del sistema viario sono stati eseguiti facendo riferimento al modello matematico di simulazione della interrelazione tra domanda ed offerta La domanda di trasporto é rappresentata da tutti i veicoli presenti sul territorio L’offerta di trasporto é rappresentata dal GRAFO a cui sono stati attribuiti i dati ottenuti dalla rilevazione ‘sul campo’, costruendo il database del modello L’interrelazione tra domanda ed offerta é stata valutata utilizzando il software TransCAD e curve di deflusso appositamente implementate La domanda é caratterizzata anche dal numero di abitanti per metro lineare di strada e per zona di traffico (pari alla zona censuaria) Gli spostamenti hanno origine da n CENTROIDI pari alle n zone censuarie e destinazione nei relativi CANCELLI DI STUDIO I parametri utilizzati sono: velocità a flusso nullo; sezione trasversale; vulnerabilità sismica dei fabbricati; corsie per senso di marcia; capacità dell’arco; curva di deflusso che descrive il comportamento dell’arco congestionato o traffico critico; parametri per la calibrazione per le curve di deflusso; coefficiente di riduzione della capacità. Aree omogenee di traffico e corrispondenza con i CANCELLI Aree di smistamento

3 RISULTATI DELLO STUDIO
Definizione del minimo numero di ore necessarie per l’allontanamento in condizioni di sicurezza Gerarchizzazione temporale delle zone censuarie interessate alle partenze con i relativi CANCELLI di riferimento Determinazione dei percorsi per ciascuna zona censuaria Verifica degli indici di criticità e dei veicoli che raggiungono la destinazione per lo scenario relativo ad interruzione di strade insistenti su zone con INDICE DI VULNERABILITA’ fra 60 e 80%

4 Fase 1 - Caratterizzazione socio-economica del territorio e dell'offerta di trasporto
Analisi ed aggiornamento dei dati socio-economici ed insediativi (ISTAT); Zonizzazione delle aree di studio; Caratterizzazione dell’offerta di trasporto; Sopralluoghi nelle aree di studio; Analisi dello schema attuale della circolazione;

5 ANALISI TERRITORIALE: Densità popolazione residente provincia di Napoli
PORTICI

6 ANALISI TERRITORIALE: Densità popolazione residente PORTICI

7 ANALISI TERRITORIALE : Patrimonio abitativo provincia di Napoli
S.GIORGIO A CREMANO

8 ANALISI TERRITORIALE : Patrimonio abitativo San Giorgio a Cremano

9 ANALISI TERRITORIALE : Indagine speditiva sulla VULNERABILITÀ SISMICA

10 ANALISI TERRITORIALE : Farmacie - Ospedali

11 ANALISI TERRITORIALE : Distributori di carburante - Porto

12 ANALISI TERRITORIALE : Uffici comunali - Sedi rilevanti

13 ANALISI TERRITORIALE : Costruz
ANALISI TERRITORIALE : Costruz. speciali - Vigili del fuoco - Impianti sport.

14 ANALISI TERRITORIALE : Scuole

15 CARATTERIZZAZIONE OFFERTA DI TRASPORTO
Elaborazione del grafo del trasporto pubblico Elaborazione del grafo del trasporto privato Raccolta dati per le funzioni di deflusso Caratterizzazione dell’uso degli spazi pedonali Caratterizzazione dell’uso degli spazi destinati alla sosta veicolare

16 L’OFFERTA DI TRASPORTO
schematizzazione della rete di trasporto individuazione delle variabili necessarie a descrivere la rete sotto gli aspetti geometrici e funzionali; implementazione di un modello matematico in grado di rappresentare la rete di trasporto sul piano geometrico e su quello prestazionale.

17 DETERMINAZIONE OFFERTA DI TRASPORTO
utilizzo di grafi preesistenti o in commercio individuazione della rete minima in funzione degli obiettivi della progettazione; determinazione delle caratteristiche geometrico/funzionali sul territorio.

18 L’OFFERTA DI TRASPORTO: la grande viabilità
PORTICI A3

19 L’OFFERTA DI TRASPORTO: la rete viaria comunale

20 Sopralluoghi nelle aree di studio
Rilievo dello schema attuale di circolazione Stato attuale della rete dei percorsi pedonali Stato attuale della sosta su strada Individuazione delle principali attività

21 Organizzazione del rilievo
Suddivisione del territorio in 4 zone Individuazione del numero di squadre Assegnazione di compiti e responsabilità Recapiti dei rilevatori Dotazione degli strumenti (misuratori, rotelle, etc.) Assicurazione dei rilevatori Formazione e addestramento Riunioni Verifica a campione dei risultati

22 Superficie territorio = 30,74 kmq.

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24 Rilievo caratteristiche delle strade interne
Individuazione su cartografia e attribuzione toponimo Lunghezza e Larghezza della carreggiata Larghezza dei marciapiedi e aree riservate alla sosta Sensi unici Semaforizzazione Carreggiabilità Impedimenti alla marcia (gradoni, muri, P.L. etc.) Strade a raso, in galleria, viadotto, trincea, etc. Pavimentazione (congl. bitum., basoli, cem., etc) Verso della rilevazione Data del rilievo Zona Squadra e Responsabile Numerazione progressiva

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26 Risultati della rilevazione

27 Fase 2 - Caratterizzazione della domanda di trasporto
analisi dei dati socio-economici territoriali aggregati per zone di traffico; individuazione di zone omogenee di traffico; predisposizione di idonei modelli atti a ricostruire quantitativamente “il desiderio di muoversi” fra coppie di zone di traffico. implementazione di una o piu’ “matrici della domanda”;

28 ANALISI DELLA DOMANDA DI TRASPORTO: rappresentazione secondo linee di desiderio

29 ANALISI DELLA DOMANDA DI TRASPORTO: Situazione al termine del primo giorno di evacuaz.

30 ANALISI DELLA DOMANDA DI TRASPORTO: Situazione al termine del terzo giorno di evacuaz.

31 Fase 3 - Analisi dell’interazione tra domanda e offerta di trasporto
ricerca delle configurazioni di equilibrio del sistema dei trasporti; potenti algoritmi di calcolo derivanti dalla ricerca operativa; possibilita’ di applicare diversi algoritmi in funzione del tipo di analisi prescelta; analisi delle mutue interdipendenze fra trasporto collettivo e trasporto individuale

32 L’INCONTRO TRA DOMANDA E OFFERTA: Flussi di traffico sulla rete principale

33 PIANO DI EVACUAZIONE Situazione al termine del primo giorno
S.GIORGIO A CREMANO

34 Comune di SAN GIORGIO A CREMANO
Situazione al termine della prima ora del primo giorno

35 PIANO DI EVACUAZIONE Situazione al termine del terzo giorno
S.GIORGIO A CREMANO

36 Comune di SAN GIORGIO A CREMANO
situazione al termine della prima ora del secondo giorno

37 PIANO DI EVACUAZIONE Situazione al termine del sesto giorno
S.GIORGIO A CREMANO

38 Comune di SAN GIORGIO A CREMANO
situazione al termine della prima ora del terzo giorno

39 Fac - simile di contrassegno

40 Fac - simile di segnaletica di emergenza

41 Assetto della S.S. 268 durante l’emergenza

42 Norme e modelli di comportamento per la popolazione
In fase ordinaria approfondire i contenuti riguardanti la gestione dell'emergenza approfondire gli aspetti relativi alla conoscenza del territorio prendere confidenza con le norme ed i dettati previsti dalla pianificazione tenere in perfetta efficienza la propria autovettura Durante l'emergenza mettere in sicurezza la propria unità immobiliare (gas, acqua, elettricità, chiusura infissi interni ed esterni) corretta fruizione del sistema dei trasporti

43 Compiti dell’Amministrazione comunale
In fase ordinaria controllo sulle unità immobiliari ritenute ad alta vulnerabilità sismica sorveglianza e controllo dei mutamenti delle variabili territoriali programmi ed interventi per la protezione delle aree di smistamento distribuire ed avere un archivio dei contrassegni da rilasciare ai residenti proprietari di autovetture redazione del P.U.T. predisporre una serie di interventi di immediata attuabilità da parte delle autorità locali esperire contatti con Amministrazioni confinanti In fase di Preannuncio pianificazione che tenga conto degli eventuali ulteriori rinforzi di risorse umane elenco degli incroci o dei tratti stradali risultati critici dalle elaborazioni del presente studio informative da fornire alla popolazione Durante l'Emergenza controllare e disciplinare la circolazione stradale controllare ed eventualmente ripristinare i servizi essenziali di competenza controllare le zone di territorio a rischio sismico ed idrogeologico per i danni alle infrastrutture monitoraggio delle opere d'arte (ponti, muri di sostegno, etc.) organizzare e preparare la sede del C.O.M. proteggere e controllare le aree di smistamento e quelle destinate a terminal di bus provvedere, tramite il C.O.M., ad informare la popolazione


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