La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

APPRENDIMENTO ASSOCIAZIONISMO: STIMOLO – RISPOSTA Pavlov

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "APPRENDIMENTO ASSOCIAZIONISMO: STIMOLO – RISPOSTA Pavlov"— Transcript della presentazione:

1 APPRENDIMENTO ASSOCIAZIONISMO: STIMOLO – RISPOSTA Pavlov
Condizionamento classico (S -> R) Skinner Condizionamento operante (R <– S) Task analysis Rinforzo Comportamenti complessi Prof.ssa B. De Bernardi - Psicologia dello sviluppo e dell’educazione 2005/06

2 APPRENDIMENTO COGNITIVISMO Problem solving Apprendimento Costruttivo
Strategico Schema Accrescimento Sintonizzazione Strutturazione o ristrutturazione Strategia Prof.ssa B. De Bernardi - Psicologia dello sviluppo e dell’educazione 2005/06

3 APPRENDIMENTO APPROCIO SOCIO-CULTURALE Contesto Apprendimento situato
Apprendimento distribuito Apprendimento condiviso (co-costruzione della conoscenza) Apprendistato cognitivo Partecipazione periferica legittimata Prof.ssa B. De Bernardi - Psicologia dello sviluppo e dell’educazione 2005/06

4 SVILUPPO Vygotskij (1896 – 1934)
uso del metodo genetico per lo studio dei processi psicologici A livello filogenetico, l’invenzione e l’uso di strumenti (fisici) e di segni (simbolici) che stanno alla base e mediano lo sviluppo delle funzioni mentali superiori. A livello storico-culturale, la trasformazione degli strumenti che, attraverso un principio di decontestualizzazione, diventano progressivamente indipendenti dal contesto spazio-temporale in cui erano inizialmente collocati. A livello ontogenetico, distinzione tra sviluppo “naturale”, che riguarda la maturazione o crescita organica, e sviluppo “culturale”, che riguarda l’acquisizione degli strumenti e significati sociali e culturali. A livello microgenetico, lo sviluppo di particolari processi psicologici, in situazione sperimentale. ruolo degli strumenti e dei segni nello sviluppo psicologico gli strumenti sono rivolti “verso l’esterno” e in quanto tali producono cambiamenti nell’ambiente; i segni sono più orientati “verso l’interno” e sono di supporto per organizzare meglio l’attività mentale. Questi ultimi non sono semplici sussidi, ma trasformano le funzioni mentali e sono prodotti sociali. Prof.ssa B. De Bernardi - Psicologia dello sviluppo e dell’educazione 2005/06

5 SVILUPPO Vygotskij (1896 – 1934)
origine sociale dei processi mentali superiori I processi mentali superiori (formazione di concetti, soluzione di problemi, attenzione consapevole, ecc.) si formano dapprima esternamente nel rapporto con l’adulto o il pari più esperto (piano interpsicologico) e poi internamente (piano intrapsicologico), quando il bambino interiorizza un fenomeno sociale in uno psicologico.L’interiorizzazione si attua attraverso quattro fasi: il bambino risponde alle stimolazioni in modo diretto, senza mediazione di segni; il bambino inizia ad usa un segno, svincolandosi parzialmente dalla risposta immediata il bambino, con ripetere dell’operazione e l’aiuto dell’adulto, diviene consapevole del ruolo del segno come supporto dell’attività mentale il bambino risponde senza più mediazione esterna, in quanto ha interiorizzato la funzione del segno ed è capace di utilizzarla in modo autonomo. zona di sviluppo prossimale livello effettivo di sviluppo (determinato mediante prove eseguite dal soggetto da solo) e livello potenziale di sviluppo (determinato attraverso compiti di problem solving eseguiti sotto la guida dell’adulto). Prof.ssa B. De Bernardi - Psicologia dello sviluppo e dell’educazione 2005/06

6 SVILUPPO Piaget ( ) Sviluppo come adattamento assimilazione accomodamento Sviluppo stadiale: 4 stadi sensomotorio (dalla nascita ai 18 mesi) schemi di azioni pratici risposta di tipo sensoriale e motorio il b. reagisce al presente immediato, non fa progetti e non si propone scopi il b. non ha una rappresentazione interna degli oggetti preoperatorio (dai 2 ai 6 anni) rappresentazione: imitazione differita, gioco simbolico, linguaggio animismo egocentrismo irreversibilità del pensiero operatorio concreto (dai 7 ai 12 anni) reversibilità genesi del pensiero logico operatorio formale (dai 12 anni in poi) pensiero ipotetico-deduttivo Prof.ssa B. De Bernardi - Psicologia dello sviluppo e dell’educazione 2005/06

7 SVILUPPO Bruner (1921 - ) Struttura
Forme di rappresentazione della realtà Attiva Iconica Simbolica Conoscenza sociale Prof.ssa B. De Bernardi - Psicologia dello sviluppo e dell’educazione 2005/06

8 METACOGNIZIONE Consapevolezza Controllo Previsione Progettazione
Monitoraggio Valutazione Transfer Prof.ssa B. De Bernardi - Psicologia dello sviluppo e dell’educazione 2005/06

9 METACOGNIZIONE Automatizzazione Flessibilità / Saldatura
Conoscenze e credenze circa le strategie da utilizzare Autopercezione di competenza Prof.ssa B. De Bernardi - Psicologia dello sviluppo e dell’educazione 2005/06

10 Autoregolazione Controllo e regolazione delle attività cognitive e del comportamento Implica aspetti motivazionali distinti da quelli metacognitivi (anche se connes-si) Scelta degli obiettivi Persistenza Sforzo o impegno Prof.ssa B. De Bernardi - Psicologia dello sviluppo e dell’educazione 2005/06


Scaricare ppt "APPRENDIMENTO ASSOCIAZIONISMO: STIMOLO – RISPOSTA Pavlov"

Presentazioni simili


Annunci Google