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La distribuzione diretta farmaceutica in Emilia Romagna Una simulazione di costi diretti e indiretti A cura di Antares.

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Presentazione sul tema: "La distribuzione diretta farmaceutica in Emilia Romagna Una simulazione di costi diretti e indiretti A cura di Antares."— Transcript della presentazione:

1 La distribuzione diretta farmaceutica in Emilia Romagna Una simulazione di costi diretti e indiretti
A cura di Antares

2 La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna
OBIETTIVO L’interesse dei cittadini è quello di poter disporre dei prodotti farmaceutici nel modo meno dispendioso, ma nel computo di tale dispendio vanno valutati tutti gli elementi della distribuzione diretta:  costi diretti (interni all’Asl): oneri gestionali e logistici (raffigurati, in massima parte, dall'insieme delle attività di ordinazione, ricezione, controllo, movimentazione, conservazione e distribuzione dei beni gestiti), comprensivi dei costi figurativi per gli spazi del contatto col pubblico, a cui si aggiungono i costi del personale, rappresentati dalla professionalità dei farmacisti messi a disposizione;  costi indiretti (di spostamento per il cittadino): espliciti, come il costo della benzina impiegato per raggiungere il punto distributivo, - impliciti, come il costo opportunità riferito al tempo impiegato nello spostamento. La sola comparazione tra la remunerazione riconosciuta alla filiera delle farmacie per la DpC – pari a 3,92 € (+ iva) a pezzo, - con i costi diretti sostenuti dalle Asl per la DD, darebbe una valutazione incompleta, non diretta all’interesse pubblico.

3 La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna
DATI DI SPESA (1) Andamento della spesa farmaceutica territoriale dell’Emilia-Romagna, suddivisa rispetto alla convenzionata ed alla diretta e per conto. Anni dal 2009 al 2011 (2009=100). Fonte: Elaborazione Antares su dati Servizio Sanitario Regionale dell'Emilia-Romagna "Il Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna e il nuovo welfare - Le strutture, la spesa, le attività al Programmi, accordi e modelli organizzativi" La convenzionata perde in due anni più di settantuno milioni di euro equivalenti a quasi il 10% del valore al La spesa per la farmaceutica convenzionata si riduce tra il 2010 ed il 2011 di 64 milioni, contro i 26 della territoriale in generale, una differenza di 38 milioni impiegata verso altre esigenze di spesa (ipotetico risparmio aggiuntivo). Elementi che hanno contribuito a tale risultato: Riduzione convenzionata perdita della copertura brevettuale di molti principi attivi importanti, interventi regionali sui ticket, sconti e/o trattenute aggiuntive richiesti ai soggetti della filiera (produttori, grossisti e farmacie), medicinali extra PHT dispensati attraverso la DD. Aumento distribuzione diretta include farmaci mediamente più costosi (perché più innovativi e riferiti a patologie meno comuni), rimodulazione del PHT con l’inserimento di medicinali prima inclusi nella spesa ospedaliera.

4 La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna
DATI DI SPESA (2) Distribuzione della spesa farmaceutica in € per erogazione diretta per le sole aziende sanitarie che dispensano la DD congiuntamente alla DPC. Anno 2011. Fonte: Elaborazione Antares su dati Spesa farmaceutica territoriale – Regione Emilia-Romagna Delle sei Asl con la spesa procapite per DD al di sotto del valore mediano (“meno dispendiose”), quattro (Imola, Ferrara, Bologna e Forlì) hanno un’incidenza della DpC elevata, mentre solo per due (Cesena, Parma) tale percentuale è al di sotto del valore mediano. DOMANDE: La maggiore o minore diffusione della DpC è coerente, con gli oneri sopportati dai cittadini nell’accesso diversificato per il servizio offerto dalle strutture pubbliche e dalle farmacie convenzionate (costi indiretti)? con i parametri di efficienza interni alle strutture, per misurare i quali servono i costi di funzionamento, di organizzazione e logistica (costi diretti)? Cerchiamo quindi di rispondere a questi quesiti valutando il grado di accessibilità delle strutture, ed i costi indiretti e diretti pagati dai cittadini.

5 La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna
COSTI DIRETTI

6 La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna
COSTI DIRETTI Sono stati selezionati 4 casi di studio - Bologna, Reggio Emilia, Forlì e Cesena : Asl che garantiscono una rappresentanza per ognuna delle tre Aree vaste previste dalla programmazione regionali; situazioni in cui le due modalità di distribuzione diretta assumono pesi differenti (dati al 2011). Per i casi scelti sono stati stimati costi diretti riguardanti il: Costo per locazione spazi, Costo farmacisti, Costi di gestione e logistica. Non potendo disporre di dati sui costi diretti di fonte Asl, si provvederà a ricostruirne una stima in base a parametri di mercato. Dovendo determinare la parte di costi diretti imputabile ad ogni confezione distribuita tramite i punti farmaceutici Asl, è necessario stabilire il numero di confezioni distribuite direttamente dalle Asl. È infatti sulle quantità gestite per la DD dalle Asl che si effettueranno a cascata le successive valutazioni di costi: per esempio qual è il costo del personale sostenuto dall’Asl di Forlì per dispensare un certo numero di confezioni in un anno?

7 STIMA COSTI DIRETTI – Stima pezzi distribuiti in DD dalle Asl (1)
La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna STIMA COSTI DIRETTI – Stima pezzi distribuiti in DD dalle Asl (1) Non potendo disporre di dati forniti per tale scopo dalla Regione Emilia-Romagna e dalle Asl, si è proceduto a stimare il numero di pezzi dispensati direttamente dalle Asl (al netto della distribuzione per conto), utilizzando due diversi metodi. Primo metodo: disponendo della spesa farmaceutica territoriale (suddivisa tra DD Asl, DpC e convenzionata), e del numero di pezzi della DpC, si è proceduto ad applicare la spesa media per pezzo della DpC anche alla DD (al netto della spesa per i medicinali dell’extra PHT), pervenendo così ai pezzi del PHT, a cui sono stati aggiunti i pezzi distribuiti in extra PHT, (per i quali si disponeva dei dati di spesa e per numero di pezzi). Secondo metodo: facendo riferimento alla proroga dell’accordo fra la Regione Emilia-Romagna e le associazioni di categoria dei farmacisti convenzionati sull’attività di “distribuzione per conto”, firmata il 14/07/2011, si è proceduto a determinare, per il 2011, il 60% dei pezzi programmati per la distribuzione dei farmaci del PHT di competenza Asl.

8 STIMA COSTI DIRETTI – Stima pezzi distribuiti in DD dalle Asl (2)
La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna STIMA COSTI DIRETTI – Stima pezzi distribuiti in DD dalle Asl (2) Numero di confezioni dispensate attraverso la DD effettuata dalle Asl. Anno 2011 Aziende Sanitarie Numero pezzi per la diretta dispensata dalle Ausl (inclusivo dei pezzi extra pht) Primo metodo (usando prezzi medi DpC) Secondo metodo (in base all’accordo con la Regione) Piacenza 93.130 Parma Reggio E. Modena Bologna Imola 33.819 Ferrara Ravenna Forlì Cesena Rimini Emilia-Romagna Fonte: Elaborazione Antares su Spesa farmaceutica territoriale Emilia-Romagna e Federfarma

9 La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna
STIMA COSTI DIRETTI (1) costo annuo figurativo di affitto per gli spazi del contatto col pubblico (2) costo del farmacista imputabile alla gestione pezzi della DD (costo al minuto di un farmacista x nr. minuti necessari) –Primo metodo- (3) costo del farmacista imputabile alla gestione pezzi della DD (costo al minuto di un farmacista x nr. minuti necessari) -Secondo metodo- (3) costi relativi alla gestione, stimati nel 6% del valore della DD Asl (4) totale costi diretti considerati costi diretti sul singolo pezzo (Primo metodo) (1) costi diretti sul singolo pezzo (Secondo metodo) (1) Piacenza 4,3 11,6 Parma 5,2 9,3 Reggio E. 2.027 4,0 5,7 Modena 4,2 4,7 Bologna 5.422 3,7 6,2 Imola 80.619 3,6 11 Ferrara 3,4 3,8 Ravenna 9,4 Forlì 3.823 5 Cesena 6.674 3,2 Rimini 3,3 RER Totale casi d'interesse 17.947 5,5 9

10 La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna
STIMA COSTI DIRETTI (2) (1) rapporto tra totale costi diretti e nr pezzi (inclusivi dei pezzi extra pht). Nr. pezzi per diretta dispensata dalle Ausl: Primo metodo (rapporto tra la spesa per la distribuzione diretta sostenuta dalle Asl e la spesa media per pezzo nella DpC); Secondo metodo (corrisponde al 60% dei pezzi previsti dalla proroga dell’accordo con la Regione. A cui si aggiungono, in entrambe i casi, i pezzi dell’extra PHT). (2) costo annuo figurativo di affitto per gli spazi del contatto col pubblico: partendo da una superficie minima necessaria per erogare ai cittadini la DD - stimata dal tavolo di lavoro in uno spazio minimo di contatto con il pubblico di 36 mq - si moltiplica tale valore per l’importo di locazione individuato consultando l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia del Territorio. (3) costo del farmacista imputabile alla gestione pezzi della DD (costo al minuto di un farmacista x nr. minuti necessari): si utilizza un compenso lordo annuo per i farmacisti ospedalieri di 85 mila € e si considera un tempo di 3,5 minuti a confezione. (4) costi relativi alla gestione del magazzino farmaceutico stimati nel 6% del valore della DD asl: Prudenzialmente è stato applicato un costo gestionale di magazzino del 6% rispetto al valore dei pezzi dispensati direttamente da parte delle Asl (quota non inclusiva dei costi di approvvigionamento che quindi, nel nostro caso, non vengono imputati). La percentuale del 6% (desunta dalla letteratura in materia) copre: • gli affitti reali o figurativi degli spazi destinati all'accoglimento della merce, • gli ammortamenti, reali o figurativi, delle attrezzature destinate alla conservazione dei beni, • gli interessi reali o figurativi, legati alla remunerazione del capitale investito in merci, • i premi assicurativi necessari per garantirsi dalla distruzione accidentale dei beni, • i costi di immagazzinamento e movimentazione del materiale (costi del personale), • le perdite dovute ad obsolescenza, • i costi aggiuntivi, relativi alla eventuale rottura delle scorte; mentre non considera i costi di approvvigionamento: • costi legati all’emissione degli ordini e al controllo della merce in arrivo, • costi relativi alla contabilizzazione delle fatture ed alla emissione dei pagamenti, che essendo proporzionali al numero di ordini emessi piuttosto che alla quantità di beni acquistati come per i precedenti, risultano, senza informazioni dirette, di difficile stima

11 La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna
ACCESSIBILITÀ

12 GRADO DI ACCESSIBILITA’ - Capillarità
La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna GRADO DI ACCESSIBILITA’ - Capillarità L’accessibilità è uno dei principali fattori di diversità tra la distribuzione diretta effettuata dalle strutture Ausl e quella per conto delle farmacie (DpC), dal momento che incide notevolmente in termini di costo e tempi di spostamento. Si tratta di una diversa utilizzabilità e capillarità del servizio, che implica diversi tempi e distanze da percorre, soprattutto in rapporto alla popolazione anziana. Capillarità della distribuzione farmaceutica effettuata per il tramite dei punti Asl e delle farmacie. Totale ASL totale farmacie totale punti di erogazione diretta Asl (2) popolazione residente al 1/1/2011 abitanti per farmacie abitanti per punti erogazione diretta Asl abitanti per farmacie e punti erogazione Asl minuti settimanali di apertura delle farmacie x 1000 ab. minuti settimanali di apertura dei punti Ausl x 1000 abitanti Bologna 236 10 3.644 85.994 3.496 716 14 Reggio-Emilia 121 7 4.383 75.763 4.143 595 18 Forlì 53 3 3.542 62.567 3.352 737 19 Cesena 50 4 4.156 51.947 3.848 628 33 Totale area 460 24 3.882 74.407 3.690 672 (2) Per l’individuazione dei punti di erogazione farmaceutici delle Ausl, si è fatto riferimento alle informazioni reperibili sui siti delle rispettive aziende, effettuata nel mese di Febbraio 2012: Fonte: Elaborazione Antares su dati della Regione Emilia Romagna per le farmacie convenzionate - portale del Servizio sanitario regionale dell'Emilia-Romagna “Saluter”.- con data estrazione report del 19/03/ e Istat per la popolazione.

13 GRADO DI ACCESSIBILITA’ – costo per uno spostamento
La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna GRADO DI ACCESSIBILITA’ – costo per uno spostamento  Costo dello spostamento, in termini di carburante, usura, possesso e mantenimento dell’automobile - si è fatto riferimento alle tariffe di percorrenza annue ACI, quantificati in 0,353 €/Km, considerando costi proporzionali e non proporzionali, riferiti al 2011, per una comune utilitaria (andata e ritorno) + Mancata retribuzione per il tempo impiegato nel tragitto (valore minimo in minuti x retribuzione media annua o reddito pensionistico) (andata e ritorno)  Mancata retribuzione per il tempo del ritiro del farmaco quantificato come: parcheggiare l’auto, recarsi al punto Asl, ritirare il farmaco allo sportello e ritornare la parcheggio, stimati mediamente in 30 minuti (30 minuti x retribuzione media annua al minuto). Per quantificare il costo del tempo impiegato dal cittadino per recarsi al punto sanitario di distribuzione farmaceutica più vicino, è stato utilizzato il monte retributivo medio annuo Inps imponibile ai fini contributivi e il reddito pensionistico complessivo. =  Totale costo per uno spostamento

14 GRADO DI ACCESSIBILITA’ – Comuni lontani e vicini al punto Asl
La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna GRADO DI ACCESSIBILITA’ – Comuni lontani e vicini al punto Asl Differenza di costo, per un singolo spostamento* verso un punto di distribuzione farmaceutica Ausl, tra comuni situati ad una distanza superiore ai 4 Km rispetto a quanti si trovano entro i 4 km. Valori in € * Senza distinguere la popolazione over e under 65 anni Fonte: Elaborazione Antares su dati INPS Istat, ACI. Confrontando i costi di un singolo spostamento con il diagramma di dispersione precedente (slide 4), sembra esistere un collegamento con la situazione de facto: l’Asl di Forlì è quella che ricorre maggiormente alla DpC ed è anche quella in cui per uno spostamento verso il punto Asl più vicino, un cittadino, non residente entro 4 Km di distanza da questo, deve sostenere il maggior peso economico; allo stesso modo Reggio Emilia, in cui poco si ricorre alla DpC, ha costi di spostamento minori. Infatti, pur con la minore quota di popolazione residente entro 4 km dai punti Asl (47% contro una media dell’area totale del 58%), ha però dei punti Asl più equamente distribuiti sul territorio.

15 La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna
COSTI INDIRETTI

16 STIMA COSTI INDIRETTI – Riepilogo costi per uno spostamento
La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna STIMA COSTI INDIRETTI – Riepilogo costi per uno spostamento Partendo dai tempi, dalle distanze e dai costi medi per spostamento determinati per i territori indagati, sono stati individuati i costi sostenuti per recarsi al punto farmaceutico Asl più vicino, distinguendo tra i cittadini residenti over e under 65 anni. Considerando che il 60% della spesa farmaceutica è assorbita dalla popolazione con più di 65 anni si ipotizza il ritiro di due quantitativi medi di confezioni di medicinali: il primo di 5 pezzi (scenario “verosimile”) ed il secondo (scenario “cautelativo”) di 7. si considerano le distanze dal punto Asl (inferiore o superiore ai 4 km, dove una distanza inferiore ai 4 km è considerata paragonabile a quella percorribile per raggiungere una farmacia territoriale) e due differenti costi opportunità: quello “retributivo” per la popolazione under 65 anni e quello “pensionistico” per gli over 65 anni. Valutati i diversi scenari e ipotesi di costo opportunità, si utilizza il PRIMO SCENARIO (5 confezioni a viaggio[1] ) e l’IPOTESI di costo opportunità PIÙ COMPLETA per la determinazione del costo indiretto aggiuntivo [1] La certificazione dei dati sulla sperimentazione realizzata in Piemonte nel 2010 in merito alla sperimentazione sulla distribuzione per conto condotta dalla Fondazione CREF (Centro Ricerche Economiche e Formazione), nel raffrontare i costi della distribuzione diretta con quelli della DpC, considera un viaggio verso i punti distributivi farmaceutici Asl ogni 2 confezioni. Nella presente analisi invece, pur illustrando i risultati ipotizzati anche per 7 confezioni a viaggio, consideriamo più “verosimile” un numero di 5 confezioni a viaggio.

17 COSTO INDIRETTO AGGIUNTIVO
La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna COSTO INDIRETTO AGGIUNTIVO Mediamente i cittadini, per recarsi a ritirare i medicinali al punto Asl, pagano 3,23 € in più per ogni confezione. Costi indiretti che non sopporterebbero se si recassero presso la farmacia più vicina. È l’Asl di Forlì quella che subisce il maggior onere aggiuntivo con 4,47 € a confezione, seguita da Cesena con 3,44 €. Differenziale di costo indiretto, per ogni confezione di medicinale, sostenuto dai cittadini per recarsi al punto di distribuzione farmaceutica Asl più vicino ma distante più di 4 km. Primo scenario (cinque confezioni a viaggio) e seconda ipotesi (costo opportunità “retributivo” per gli under 65 anni e costo opportunità “pensionistico” per i residenti con più di 65 anni). Entro i 4km Oltre i 4km Costo indiretto aggiuntivo per i cittadini che si recano al punto Asl più vicino e comunque distante oltre 4 km Reggio-Emilia 1,16 3,39 2,23 Bologna 1,04 3,8 2,76 Cesena 1,18 4,62 3,44 Forlì 0,87 5,34 4,47 Media 1,06 4,29 3,23 Fonte: Elaborazione Antares su dati INPS, Istat (al 1/1/2011 dei comuni afferenti alle Asl di riferimento), ACI, Spesa farmaceutica territoriale - Regione Emilia-Romagna.

18 VAUTAZIONE PRUDENZIALE
La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna VAUTAZIONE PRUDENZIALE LE STIME EFFETTUATE SONO STATE CAUTE E PRUDENZIALI: Si è utilizzato un “bacino di adiacenza” di 4 km, sottraendo il costo per tale distanza da quello determinato per i residenti che percorrono una distanza superiore ai 4 km. Questo nonostante la parte di popolazione residente in aree urbane, percorra mediamente una distanza inferiore a 4 km per raggiungere la farmacia più vicina (costo indiretto); Non sono stati imputati i costi x “sprechi di approvvigionamento”. Rischio che aumenta all’aumentare delle difficoltà per procurarsi i farmaci, portando il cittadino a cautelarsi verso questa accresciuta complicazione (impiegare quantità di tempo e risorse superiori a quelle utilizzate nel canale ordinario della farmacia territoriale) aumentando le scorte dei prodotti; meccanismo avvalorato dal fatto che tali medicinali non prevedono un diretto esborso monetario a carico del cittadino (ticket) (costo indiretto); Per l’Asl non si determina il rischio d’impresa a cui invece è soggetta la farmacia (costo diretto); Gli oneri gestionali e logistici non comprendono i costi di approvvigionamento (emissione ordini, contabilizzazione fatture ed emissione di pagamenti), per l’attribuzione dei quali sarebbe necessario avere accesso al numero degli ordini emessi (costo diretto).

19 RISULTANO DUE IPOTESI DI COSTI TOTALI
La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna COSTI TOTALI Avendo utilizzato due metodi per la stima delle confezioni distribuite dalle Asl Il Primo determina i pezzi considerando il prezzo medio della DpC, Il Secondo determina i pezzi considerando il rinnovo dell’accordo con la Regione. In questo secondo caso le confezioni distribuite risultano mediamente dimezzate rispetto al primo metodo, con situazioni però molto diverse tra le Asl. RISULTANO DUE IPOTESI DI COSTI TOTALI

20 COSTI TOTALI - Primo metodo (1)
La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna COSTI TOTALI - Primo metodo (1) La media delle Asl considerate dà un costo totale a pezzo di 7 € contro i 3,92 € (+ iva) riconosciuti come remunerazione alla DpC. È l’Asl di Forlì quella con i maggiori oneri (diretti ed indiretti aggiuntivi) con un ammontare di 8 € e mezzo, mentre Reggio – Emilia risulta quella con i minori costi, con 6,3 € a confezione. Totale costi a confezione sostenuti per recarsi al punto Asl e quota di incidenza del costo indiretto aggiuntivo. Fonte: Elaborazione Antares su dati INPS, Istat (al 1/1/2011 dei comuni afferenti alle Asl di riferimento), ACI, Spesa farmaceutica territoriale - Regione Emilia-Romagna

21 COSTI TOTALI - Primo metodo (2)
La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna COSTI TOTALI - Primo metodo (2) Cesena è tra le Asl in cui meno è presente la DpC (dati vedi scatter slide 4): questo minor ricorso all’aiuto delle farmacie territoriali nella DD, (rispetto alla stima dei costi diretti qui realizzata) sembrerebbe giustificato da una maggiore efficienza interna all’Asl, (con 3,21 € a confezione Cesena risulta quella con i minori costi diretti), ciò nonostante per i residenti facenti parte dell’Asl di Cesena, l’incidenza del costo indiretto aggiuntivo per ogni singola confezione è quasi del 52% (più della metà del costo totale è dato dal costo di spostamento), solo Forlì fa peggio con circa il 53% (ma l’Asl di Forlì è quella con i costi indiretti più alti e dopo Reggio E. ha anche i costi diretti maggiori). Invece Reggio E. pur avendo i più alti costi diretti (rispetto ai 4 casi indagati), risulta quella con il costo totale più basso, di poco superiore ai 6 €, grazie a un incidenza del costo indiretto aggiuntivo inferiore a 36%. è evidente quindi che la partita si gioca proprio sulla maggiore capillarità delle farmacie territoriali, così che i cittadini possano ricevere un miglior servizio farmaceutico a costi (diretti ed indiretti) più contenuti.

22 COSTI TOTALI – Secondo metodo (1)
La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna COSTI TOTALI – Secondo metodo (1) Basandosi sul numero di pezzi determinati col secondo metodo, la media delle Asl considerate dà un costo totale a pezzo di 8,5 € contro i 3,92 € (+ iva) riconosciuti come remunerazione alla DpC. È l’Asl di Forlì quella con il costo più alto pari a 9,5 € a confezione, mentre Cesena, subito seguita da Reggio-Emilia, risulta quella meno dispendiosa, con poco meno di 8 € a confezione. Totale costi a confezione sostenuti per recarsi al punto Asl e quota di incidenza del costo indiretto aggiuntivo. Fonte: Elaborazione Antares su dati INPS, Istat (al 1/1/2011 dei comuni afferenti alle Asl di riferimento), ACI, Spesa farmaceutica territoriale - Regione Emilia-Romagna

23 COSTI TOTALI - Secondo metodo (2)
La distribuzione farmaceutica diretta in Emilia Romagna COSTI TOTALI - Secondo metodo (2) In questo secondo caso aumentano i costi diretti per tutte le strutture, per i soli casi considerati l’aumento medio è di 1,6 €. L’Asl di Cesena come efficienza interna di struttura, risulta terza, dopo Rimini e Ferrara. Mentre Forlì (rispetto ai 4 casi considerati) segue subito dopo Cesena, ma rimanendo l’Asl con i maggiori costi indiretti di spostamento, mantiene il maggior costo totale. Sia per Forlì che per Cesena l’incidenza del costo indiretto aggiuntivo, comunque vicina alla metà del costo totale, è superiore agli altri casi considerati. Un ticket occulto aggiuntivo (in questo secondo caso aumentato) che i cittadini pagano per un servizio addirittura più disagevole perché meno capillare e servito, rispetto alle farmacie territoriali, per il quale invece potrebbero risparmiare – anche a parità di condizioni attuali – semplicemente recandosi presso la propria farmacia di fiducia.


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