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PubblicatoGerardo Caruso Modificato 10 anni fa
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Settore Pari Opportunità, Politiche di Genere e dei Tempi della Città
Corso per Assistente Educativo S.F.E.P. Servizio Formazione Educazione Permanente Modulo: Pari Opportunità 17 giugno 2011 La vignetta è tratta da “Una storia in 100 vignette” di Giuseppe Fadda, ed. Theoria 1994. autoironia = dimostrazione di una maggiore tranquillità da parte di una comunità allegro / triste = quotidianità lontana dagli stereotipi “sometimes” = sfumature nelle identità Settore Pari Opportunità, Politiche di Genere e dei Tempi della Città Ufficio Pari Opportunità e Servizio LGBT
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Settore Pari Opportunità, Politiche di Genere e dei Tempi della Città
2 Settore Pari Opportunità, Politiche di Genere e dei Tempi della Città Regole d’aula Sentirsi liberi/e di raccontare esperienze personali Mantenere la riservatezza quando si parla di altri/e (no nomi) Mantenere la riservatezza rispetto a tutto ciò che emerge, in specie se personale, durante il corso È normale avere idee o opinioni diverse Rispettare punti di vista altrui (e sospensione del giudizio) Tener presente i limiti di tempo “Parcheggio” degli argomenti “in sospeso” Parlare uno/a alla volta Silenziatori ai cellulari Pause e orari La formazione probabilmente rappresenterà una sfida rispetto alle convinzioni pre-esistenti dei partecipanti. Per tale ragione è bene definire fin dall’inizio il clima di aula attraverso la definizione e condivisione di opportune regole. È quindi importante che i partecipanti: si esprimano liberamente su ciò che pensano e sulle esperienze che hanno avuto ascoltino con rispetto le opinioni e i racconti degli altri lavorino in modo cooperativo al fine di raggiungere gli obiettivi della formazione. Puoi fare da esempio tu stesso/a condividendo le tue esperienze quando è necessario e dimostrando rispetto per le diverse opinioni emerse. Incoraggia i partecipanti a parlare delle loro esperienze senza tuttavia forzarli. Chiarisci ai partecipanti che se in alcuni momenti si trovano in difficoltà possono parlarne con il formatore durante la pausa. Tieni presente che alcuni partecipanti potrebbero essere LGBT e la loro reazioni e sensazioni rispetto agli argomenti che presenterai potrebbero essere diverse da quelli degli eterosessuali. Puoi usare la metafora del “parcheggio” quando vengono fuori argomenti o punti di dibattito che sono importanti ma che non possono essere discussi in quel momento per motivi di tempo ma che possono essere ripresi a fine giornata oppure puoi decidere di affrontare l’argomento individualmente con il partecipante durante la pausa o il pranzo. Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011 2 2 2
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Settore Pari Opportunità, Politiche di Genere e dei Tempi della Città
Il Settore, si propone di integrare, in tutte le politiche cittadine, obiettivi di genere e di promuovere servizi necessari al riequilibrio delle disparità Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011
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Un po’ di storia Il primo Settore Politiche di Genere e Coordinamento dei Tempi e Orari della Città nasce su delega del sindaco nel 1999. Nell’amministrazione il Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere è stato delegato all’Assessore al Sistema Educativo e alle Politiche di Pari Opportunità. Mentre il Settore Tempi e Orari è stato delegato all’Assessore al Lavoro Sviluppo e Tempi e Orari. Dal dicembre 2010 il Settore è stato riunificato con delega all’Assessore al Decentramento Area Metropolitana Pari Opportunita' Politiche Giovanili. Ora si chiama: Settore Pari Opportunità, Politiche di Genere e dei Tempi della Città Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011
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Un po’ di storia 2000, nasce il CCCVD (coordinamento cittadino contro la violenza alle donne) 13 febbraio 2001 viene istituito il Servizio LGBT con deliberazione della giunta comunale 2003, apre il Portale IRMA Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011
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Di cosa si occupa il Settore
Pari Opportunità Parità Uomo Donna Discriminazioni (genere, orientamento sessuale, identità di genere) Violenza di Genere Tempi della Città Attraverso attività di sensibilizzazione in/formazione e progetti sul territorio. Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011
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Qualche definizione Sesso: fa riferimento alle caratteristiche biologiche e anatomiche degli individui. Genere: indica i tratti sociali e culturali che qualificano il comportamento, il vissuto e i ruoli di una persona a partire dal sesso di appartenenza Discriminazione sessuale: consiste nel trattamento sfavorevole riservato ad un individuo per il sesso al quale appartiene. Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011
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UOMO Lo stereotipo maschile deriva da una posizione radicata dell’uomo, di tipo dominante. Il "vero uomo" dev'essere coraggioso, audace, freddo davanti al pericolo, forte e abile fisicamente, ma anche onesto e cortese. Non deve lamentarsi, non deve perdere il controllo delle proprie emozioni. Questo è lo stereotipo che si afferma a partire dalla fine del Settecento. Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011
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DONNA Lo stereotipo femminile verte sulla posizione più subordinata della donna rispetto all’uomo. Il suo ruolo è sempre stato legato fin dagli albori al compito di madre e moglie, che si occupa della casa e della famiglia. Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011
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L’immagine della famiglia negli albi illustrati
(progetto “Quante donne puoi diventare?” Comune di Torino 2004) Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011
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L’immagine della famiglia negli albi illustrati
(progetto “Quante donne puoi diventare?” Comune di Torino 2004) Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011
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L’immagine della famiglia negli albi illustrati
(progetto “Quante donne puoi diventare?” Comune di Torino 2004) Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011
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L’immagine della bambina/adolescente negli albi illustrati
(progetto “Quante donne puoi diventare?” Comune di Torino 2004) Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011
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Settore Pari Opportunità, Politiche di Genere e dei Tempi della Città Le componenti dell'identità sessuale Spiega che la sessualità è stata a lungo oggetto di discussione in ambito morale, religioso e giuridico finché nella seconda metà dell'800 è divenuta oggetto di studio in ambito scientifico. Premetti che molti studiosi e filosofi (Focault, 1997) hanno criticato la modalità con cui la scienza ha descritto e analizzato le identità sessuali, evidenziando da una parte come tali studi muovevano da paradigmi eterosessisti, inficiati da numerosi pregiudizi sessuali e dall'altra come,attraverso il processo di categorizzazione caratteristico dell'indagine scientifica, hanno formato rappresentazioni semplificate di realtà complesse, che spesso non corrispondono a verità e possono così distorcere e invalidare la nostra percezione di questi fenomeni. Per questi motivi in ambito scientifico-accademico è assai attuale il dibattito sulla validità e l'utilità dell'uso di definizioni diagnostiche per la descrizione di dimensioni dell'identità sessuale. Ciononostante nell'approcciare questi argomenti è utile, almeno in un primo momento, conoscere le definizioni scientifiche e il modo in cui il mondo medico e psichiatrico ha studiato omosessualità e transessualismo, che viene sintetizzato nelle slide di questo modulo. Spiega i concetti di sesso biologico, identità di genere, ruolo di genere e orientamento sessuale. L’identità sessuale è parte della comprensione profonda che una persona ha di se stessa come essere sessuato, di come si percepisce e di come vuole essere percepito dagli altri. Include quattro componenti: il sesso biologico (se si è fisicamente maschio o femmina o, come nel caso dell’intersessualità, se si presentano i caratteri sessuali primari e secondari di entrambi), il ruolo di genere (modo di vestire, linguaggio del corpo e comportamenti che sono classificati come “maschili” o “femminili” in una determinata cultura), l’identità di genere (la convinzione interiore di essere un uomo, una donna o entrambi come per i transgender) l’orientamento sessuale (l’attrazione erotica e affettiva verso un sesso, l’altro o entrambi) Non necessariamente questi aspetti dell’identità sessuale sono congruenti tra loro. Descrivi la tua identità sessuale come esempio per chiarire questi concetti e le loro differenze. Usa la tua descrizione per sottolineare alcuni concetti importanti. Ad esempio, se sei omosessuale ma molto convenzionale nel ruolo di genere puoi metterlo in evidenza per mettere in discussione lo stereotipo che le persone omosessuali hanno atteggiamenti caratteristici dell'altro sesso. Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011 14 14 14
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Identità sessuale: definizioni
Le componenti dell'identità sessuale: SESSO BIOLOGICO L’appartenenza biologica al sesso maschile o femminile determinata dai cromosomi sessuali IDENTITÀ DI GENERE L’identificazione primaria della persona come maschio o femmina, tratto solitamente stabilito nella prima infanzia. RUOLO DI GENERE L'insieme di aspettative e ruoli su come gli uomini e le donne si debbano comportare in una data cultura e in un dato periodo storico. ORIENTAMENTO SESSUALE L’attrazione erotica ed affettiva per i membri del sesso opposto, dello stesso sesso o entrambi; può essere eterosessuale, omosessuale o bisessuale. Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011
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Il sesso biologico Il sesso biologico è definito dai cromosomi sessuali e stabilisce l'appartenenza al sesso maschile e al sesso femminile. In realtà la differenziazione sessuale a livello biologico è un processo complesso che coinvolge diversi fenomeni: Sesso genetico o cromosomico Sesso gonadico Sesso endocrino Sesso fenotipico Differenziazione sessuale del cervello Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011
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L’identità di genere L'identità di genere è invece la convinzione individuale di base di essere un maschio o una femmina (Money e Tucker, 1980). Essa si definisce in un periodo che va dalla nascita fino ai tre anni di età, già presente generalmente quando il bambino o la bambina inizia a parlare. Il processo in base al quale un ragazzo si percepisce come maschio e una ragazza si percepisce come femmina è influenzato sia dalle predisposizioni biologiche che dall'apprendimento sociale. Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011
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Il ruolo di genere Il ruolo di genere (o ruolo sessuale) costituisce un insieme di caratteristiche culturalmente associate agli uomini e alle donne. Sulla base delle norme culturali, ci si aspetta che gli individui si comportino in modi socialmente consoni con il loro sesso biologico, cioé, che i maschi agiscano in modi percepiti come mascolini e le femmine in modi percepiti come femminili. Ogni comportamento è quindi “tipicizzato” per genere e le culture e le società definiscono (e cambiano) i criteri di appropriatezza La formazione del ruolo di genere avviene abitualmente in un periodo che va dai 3 ai 7 anni Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011
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L'orientamento sessuale
L'orientamento sessuale è definito come l'attrazione fisica ed affettiva per persone di sesso diverso, persone dello stesso sesso o entrambi. La maggior parte degli studiosi ha più volte messo in evidenza la molteplicità degli aspetti che vanno a costituire l'orientamento sessuale. In una prospettiva multidimensionale, infatti, l'orientamento sessuale è costituito da una molteplicità di componenti: l'identificazione di sé, il comportamento, le fantasie, il coinvolgimento affettivo, l'attuale stato relazionale. Ufficio Pari Opportunità - Servizio LGBT. Emprin-Garrone 2011
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