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Mazzini e la I° guerra d’indipendenza

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Presentazione sul tema: "Mazzini e la I° guerra d’indipendenza"— Transcript della presentazione:

1 Mazzini e la I° guerra d’indipendenza
Il Risorgimento è il processo di unificazione della penisola italiana dopo secoli di divisioni interne e di dipendenza dallo straniero

2 IL TEMPO Processo di unificazione non ancora iniziato
Unione quasi conclusa Guardiamo insieme la cartina. Quanto tempo è accorso per unificare, quasi completamente, l’Italia? La regione in cui abitiamo in che Stato era? Nel 1861 quali regioni e quali città mancavano ancora? Di quali stati facevano parte? L’Italia unificata fu monarchica o repubblicana?

3 La linea del tempo / d.C. Moti rivoluzionari I° guerra d’Indipendenza II°guerra d’Indipendenza III° guerra d’Indipendenza Roma capitale 5 giornate Di Milano Carlo Alberto Spedizione dei 100 Novara Venezia Garibaldi Vittorio Emanuele II

4 Giuseppe Mazzini Giuseppe Mazzini fu un patriota e uomo politico. Dedicò la sua opera e la sua vita alla causa dell’unità nazionale d’Italia. Giuseppe Mazzini vedeva nel popolo il motore della rivoluzione. Pensava che i moti liberali del e del fossero falliti perché i rivoluzionari non avevano saputo coinvolgere il popolo. Mazzini nacque a Genova nel 1805 e morì a Pisa nel 1872. Questa è una fotografia scattata nel e diramata dalla polizia sarda per il riconoscimento. Perché la polizia del regno di Savoia ricercava Giuseppe Mazzini? Mazzini dovette fuggire dal Regno di Savoia, già nel 1830 perché aveva subito un processo in quanto carbonaio. In altre due occasioni, nel 1833 e nel 1834, organizzò moti contro lo Stato dei Savoia. Dai fallimento di questi come di tanti altri tentativi in altre parti d’Italia Mazzini uscì con una convinzione ancora maggiore, come una missione religiosa.

5 I moti mazziniani falliscono
Nel 1844 i fratelli Attilio ed Emilio Bandiera, iscritti alla Giovine Italia, sbarcarono in Calabria, ma vennero scambiati per briganti. Furono combattuti dalla stessa popolazione che volevano liberare. I moti mazziniani falliscono tutti, come quelli dei fratelli Bandiera del 1844, ma ancora prima, nel 1833 e 1834 furono scoperti ancora prima di cominciare o rapidamente repressi. Perché fallirono? Non ebbero l’appoggio popolare che Mazzini sognava. La gran massa del popolo italiano era formato da contadini, inoltre il dover agire in clandestinità causava diversi problemi. Dopo il fallimento dei moti mazziniani l’iniziativa passò ai liberali di idee moderate, che erano contrari alle rivoluzioni, pensavano si potesse collaborare con i sovrani e volevano ottenere, per mezzo di riforme, leggi migliori e maggiore libertà. Chi sa dire un nome di un pensatore politico del Risorgimento italiano, oltre a Mazzini naturalmente?

6 Altri protagonisti Vincenzo Gioberti: sacerdote di idee liberali, proponeva una confederazione italiana presieduta dal papa Cesare Balbo: indicava come capo della confederazione Carlo Alberto, divenuto re del Piemonte nel 1831 Carlo Cattaneo: politico e scrittore milanese, repubblicano e democratico, pensava a una serie di riforme graduali per modernizzare l’Italia Che cosa s’intende per Federazione, da cui deriva l’idea politica, anche attuale, di federalismo? Vedi glossario pag. 397 Che cosa s’intende per Riforme? Vedi glossario pag. 397 Prova a pensare alle vie, alle piazze, ai giardini della tua città e cerca di ricordare se una di queste porta il nome di uno dei protagonisti qui presentati.

7 Il 1848 in Italia Nel marzo 1848 insorgono Venezia e Milano
Nel 1846 il nuovo papa Pio IX concesse alcune riforme di tipo liberale Ferdinando II di Napoli dovette concedere una Costituzione febbraio 1848 Furono concesse costituzioni in Toscana, nello Stato della Chiesa e in Piemonte lo Statuto Albertino Nel marzo 1848 insorgono Venezia e Milano Per quanto tempo rimarrà in vigore lo Statuto promulgato a Torino da Carlo Alberto, chiamato Statuto Albertino? Cento anni, dal 4 marzo 1848 al primo gennaio 1948, quando sarà sostituito dalla Costituzione italiana.

8 La prima guerra d’indipendenza
Gli insorti lombardi chiesero aiuto al re del Piemonte, Carlo Alberto. Dapprima esitò, poi, il 23 marzo 1848, varcò con le truppe il confine lombardo, iniziando alla prima guerra d’Indipendenza. Dalla Toscana, dallo Stato della Chiesa e dal Regno delle Due Sicilie accorsero truppe regolari e volontari Tutti i giornali liberali sostenevano l’impresa e l’entusiasmo era alle stelle. Dopo breve però, Pio IX ritirò le truppe dal fronte dichiarando di non poter fare la guerra contro la cattolica Austria. Carlo Alberto abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele II Avete mai sentito la parola armistizio? Sapete cosa vuole dire? E la parola abdicare? Un Presidente della Repubblica può abdicare? Dopo breve però, Pio IX ritirò le truppe dal fronte dichiarando di non poter fare la guerra contro la cattolica Austria

9 I° FASE A maggio l’esercito piemontese riportò alcune vittorie, a Goito e a Peschiera. I piemontesi costrinsero l'esercito austriaco, comandato dal maresciallo Radetzky, a ripiegare, e a rifugiarsi nelle fortezze del Quadrilatero (Legnago, Mantova, Peschiera e Verona). Nel luglio Carlo Alberto fu sconfitto a Custoza e chiede l’armistizio. Le operazioni militari condotte da Giuseppe Garibaldi, alla testa di 1500 volontari, portarono alla temporanea liberazione di Varese: fu un atto estremo, cui seguì la fuga in Svizzera dei patrioti italiani

10 LA II° FASE L’anno dopo, marzo 1849,
c’è un altro tentativo dei piemontesi, ma vengono nuovamente battuti a Novara in modo disastroso. Carlo Alberto abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele II Vittorio Emanuele II a Vignale concordò l'armistizio firmato poi a Novara e seguito dalla pace di Milano (10 agosto).

11 La repubblica romana Il 9 febbraio 1849 a Roma viene proclamata la Repubblica. Retta da un triumvirato: Giuseppe Mazzini, Carlo Armellini e Aurelio Saffi Con l’appoggio delle truppe di Giuseppe Garibaldi. Indovinate quale patriota accorse a Roma? Mazzini Oltre a Mazzini accorsero altri patrioti da tutta Italia, come Giuseppe Garibaldi e Goffredo Mameli. Sapete chi era Goffredo Mameli? L’autore del nostro inno nazionale «Fratelli d’Italia» Da chi era capitanata la Repubblica romana? Da un triumvirato formato da Giuseppe Mazzini, Carlo Armellini e Aurelio Saffi. Come finisce la Repubblica romana? I Francesi, che decisero di aiutare il papato, attaccano in forza e per un mese, nella città assediata, infuriano i combattimenti. Il 3 luglio 1849 vista impossibile ogni resistenza, i triumviri ordinano la resa e i Francesi restaurarono il potere temporale dei papi. Quale altra Repubblica abbiamo visto viene proclamata in Italia nello stesso periodo? La Repubblica veneziana, che resistette un mese in più. Assediata, priva di viveri e colpita da un’epidemia di colera, fu costretta ad arrendersi. Gli Austriaci vi entrarono il 26 agosto 1849.


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