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Gli “oggetti” dei musei scientifici e naturalistici non sono degli “unici”, irripetibili e insostituibili, ma degli esemplari di qualcosa che è esistito.

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Presentazione sul tema: "Gli “oggetti” dei musei scientifici e naturalistici non sono degli “unici”, irripetibili e insostituibili, ma degli esemplari di qualcosa che è esistito."— Transcript della presentazione:

1 Gli “oggetti” dei musei scientifici e naturalistici non sono degli “unici”, irripetibili e insostituibili, ma degli esemplari di qualcosa che è esistito o esiste tuttora in migliaia o milioni di repliche

2 In molti casi il reperto esposto in un museo scientifico contraddice anche altri enunciati sulle qualità che dovrebbe avere qualunque oggetto degno di essere musealizzato: di essere prezioso, o di essere raro o eccezionale, o almeno di essere bello

3 Il caso delle rocce è emblematico: finché le vediamo come pietre o sassi non hanno alcun interesse, ma nella vetrina di un museo di storia naturale queste pietre o sassi ci vengono presentati con un corredo di informazioni che ce le rendono interessanti… rocce sedimentarie: una arenaria è costituita i conglomerati sono costituiti da una matrice di da tanti granuli di sabbia granuli di piccole o piccolissime dimensioni e da di dimensioni uniformi ciottoli molto più grandi: a) una brecciab) una puddinga

4 L’ “oggetto” di un museo scientifico può essere più o meno misterioso, più o meno bello o curioso, ma l’approccio non può mai limitarsi ad una generica curiosità né può essere soltanto estetico: nel museo scientifico ogni oggetto ha sempre bisogno di essere accompagnato da spiegazioni che ci informino sulla sua natura: che cos’è, come si è originato, da dove proviene…

5 Poiché «il museo […] è intrinsecamente decontestualizzante», esso causa inevitabilmente «una perdita di informazioni in merito agli oggetti stessi, anche quando compensata da informazioni aggiuntive» Ebbene, «la missione principale del museo scientifico è la ricontestualizzazione di ciò che esibisce»… Parti virgolettate da Morello A., 1995, Fenomenologia del museo scientifico

6 « Ma questo non è da intendere solo come riproduzione […] dell’ambiente originario, […] al limite come mera scenografia»…

7 … ma anche come collocazione dell’oggetto stesso all’interno di una griglia interpretativa che fa riferimento alle conoscenze che se ne hanno, continuamente aggiornate in relazione al progresso del sapere scientifico

8 In sostanza, ad ogni oggetto che espone il museo scientifico deve attribuire un significato, in forza del quale l’oggetto stesso viene utilizzato come elemento di un discorso, e quest’ultimo non è altro se non il disegno progettuale a cui risponde il percorso espositivo. Tale disegno progettuale può consistere nella rappresentazione di un ordinamento classificatorio…

9 … ma almeno altrettanto spesso può vertere sulla delucidazione di concetti: “Il cantiere Terra” - Sala della sezione Ambiente Terra, Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara

10 Esemplari, significati, concetti: sono questi i termini attraverso i quali si estrinseca la vocazione didattica del museo scientifico. Mentre l’opera d’arte, in quanto oggetto unico e irripetibile su una scala spazio-temporale, è di per sé “segno”, l’esemplare lo diventa solo se viene esplicitato di quale valore semantico - in altre parole di quale significato -, tra i molti possibili, vogliamo dotarlo. In tutto questo, il grado di libertà che ha il curatore di un museo scientifico nella progettazione del percorso espositivo è infinitamente maggiore rispetto a quello di un museo d’arte.

11 In un certo senso, i musei scientifici sono musei ad alto valore aggiunto. Esponendo sassi e conchiglie, dunque oggetti di valore intrinseco pressoché nullo, ma intervenendo su di essi con operazioni sintattiche particolarmente elaborate, il museo scientifico riesce ad insegnare più cose e più efficacemente di un museo che conserva ed espone dei grandi capolavori.

12 Poiché conservare sassi e conchiglie non è certamente percepito come una priorità dalla gente comune, il museo scientifico è anzi continuamente proteso nel legittimarsi come potente ed efficace agenzia di mediazione culturale, accrescendo quasi costantemente il valore aggiunto del proprio prodotto. È quanto è avvenuto con regolarità quasi geometrica dalle sue origini ai giorni nostri. Infatti i musei scientifici si sono evoluti e si sono trasformati nel tempo molto di più di tutti gli altri musei.


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