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RIPRODUZIONE CELLULARE

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Presentazione sul tema: "RIPRODUZIONE CELLULARE"— Transcript della presentazione:

1 RIPRODUZIONE CELLULARE
TUTTE LE CELLULE SI RIPRODUCONO RIPRODUZIONE CELLULARE UNICELLULARI: Serve unicamente ad aumentare la numerosità degli individui, ossia come modalità di riproduzione dell’organismo PLURICELLULARI: Svolge un ruolo importante nell’accrescimento e nella rigenerazione.

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4 LA DIVISIONE CELLULARE COMPORTA LA DUPLICAZIONE DEL MATERIALE GENETICO CHE VIENE TRASMESSO ALLE CELLULE FIGLIE IN UGUAL QUANTITA’

5 I PROCARIOTI HANNO UN UNICO CROMOSOMA CIRCOLARE

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7 IL CROMOSOMA DEI PROCARIOTI È ASSOCIATO AI MESOSOMI DEL PLASMALEMMA
LE CELLULE PROCARIOTI SU DUPLICANO PER SCISSIONE LA DUPLICAZIONE DEL DNA È ACCOMPAGNATA DA DUPLICAZIONE DEL MESOSOMA LA DIVISIONE CELLULARE DELLE CELLULE PROCARIOTI SI COMPIE, IN CONDIZIONI OTTIMALI, NELL’ARCO DI 30 MIN.

8 LA DIVISIONE DEL CROMOSOMA CIRCOLARE PREVEDE UN UNICO ANELLO DI REPLICAZIONE

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10 ANCHE IL DNA DI MITOCONDRI E CLOROPLASTI FORMA UN UNICO CROMOSOMA CIRCOLARE E SI DUPLICA SECONDO LE MODALITA’ DEI PROCARIOTI

11 LA CROMATINA RAPPRESENTA LA FORMA DECONDENSATA DEI CROMOSOMI
IL DNA DEGLI EUCARIOTI FORMA, ASSOCIATO A PROTEINE, UNA SERIE DI LUNGHE MOLECOLE CHIAMATE CROMOSOMI LA CROMATINA RAPPRESENTA LA FORMA DECONDENSATA DEI CROMOSOMI I CROMOSOMI SI RENDONO EVIDENTI, COME STRUTTURE BASTONCELLARI, DURANTE LA DIVISIONE DELLA CELLULA

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13 NEI CROMOSOMI IL FILAMENTO DI DNA, ASSOCIATO A PROTEINE, SI TROVA IN FORMA SUPERAVVOLTA

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15 ALL’INIZIO DELLA DIVISIONE CELLULARE, CIASCUN CROMOSOMA E’ FORMATO DA DUE CROMATIDI UNITI DA UN CENTROMERO

16 IL NUMERO DI CROMOSOMI E’ UNA CARATTERISTICA SPECIE-SPECIFICA
CIASCUNA CELLULA POSSIEDE UN NUMERO PARI DI CROMOSOMI OGNI CROMOSOMA È PRESENTE, ALL’INTERNO DEL NUCLEO, IN DUPLICE COPIA DI CROMOSOMI OMOLOGHI: UNA DI ORIGINE MATERNA ED UNA DI ORIGINE PATERNA

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20 NEL CICLO VITALE DI UNA CELLULA SI ALTERNA UN PERIODO NEL QUALE LA CELLULA NON SI DIVIDE (INTERFASE) ED UN PERIODO NEL QUALE LA CELLULA SI DIVIDE

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23 LA DUPLICAZIONE DI UNA CELLULA EUCARIOTICA CONTEMPLA LE SEGUENTI FASI:
- LA REPLICAZIONE (= DUPLICAZIONE) DEL MATERIALE GENETICO ALL’INTERNO DEL NUCLEO IL TRASFERIMENTO E LA SEGREGAZIONE DEL MATERIALE GENETICO ALL’INTERNO DEI DUE NUCLEI FIGLI (= MITOSI) LA DIVISIONE DEL CITOPLASMA (= CITODIERESI)

24 PER TRASMETTERE AD OGNI CELLULA FIGLIA LA STESSA QUANTITA’ DI INFORMAZIONE GENETICA, NUOVO DNA DEVE ESSERE SINTETIZZATO LA REPLICAZIONE DEL DNA AVVIENE DURANTE L’INTERFASE. E’ DEFINITA FASE “S” (SINTESI) IL PERIODO DELL’INTERFASE DURANTE IL QUALE SI HA LA REPLICAZIONE DEL DNA. VIENE DEFINITA FASE G1 (DALL’INGLESE “GAP” = INTERVALLO) IL PERIODO DEL CICLO CELLULARE CHE PRECEDE LA FASE S VIENE DEFINITA FASE G2 IL PERIODO DEL CICLO CELLULARE CHE SEGUE LA FASE S

25 DURANTE LA FASE G1 VENGONO SINTETIZZATI GLI ENZIMI NECESSARI ALLA REPLICAZIONE DEL DNA
LA FASE G1 DETERMINA LA DURATA DEL CICLO CELLULARE CELLULE CHE NON SI DIVIDONO RIMANGONO FERME IN G1 DURANTE LA FASE G2 VIENE SINTETIZZATO IL MATERIALE NECESSARIO ALLA SUCCESSIVA DIVISIONE MITOTICA UNA CELLULA CHE ENTRA IN G2 E’ DESTINATA A DIVIDERSI

26 LA DIVISIONE DEL NUCLEO O MITOSI PREVEDE LA CONDENSAZIONE DEI CROMOSOMI CHE SI RENDONO VISIBILI AL MICROSCOPIO OTTICO

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29 IN PROSSIMITA’ DEL NUCLEO, NELLE CELLULE ANIMALI, SI TROVANO DUE CENTRIOLI, IN TUTTO SIMILI AI CORPI BASALI DI CIGLIA E FLAGELLI DURANTE LA FASE G2, I CENTRIOLI SI DUPLICANO. DUE COPPIE DI CENTRIOLI SI PORTANO AI DUE POLI OPPOSTI DEL NUCLEO

30 LA REGIONE CON I CENTRIOLI PRENDE IL NOME DI CENTROSOMA E SVOLGE IL RUOLO DI CENTRO DI ORGANIZZAZIONE DEI MICROTUBULI QUANDO INIZIA LA DIVISIONE DEL NUCLEO, IL CENTROSOMA INIZIA AD ORGANIZZARE IL FUSO MITOTICO

31 IL FUSO MITOTICO È FORMATO DA MICROTUBULI POLARI E DA MICROTUBULI CROMATIDICI
I MICROTUBULI POLARI SI ESTENDONO DA UN CENTROSOMA VERSO L’EQUATORE DEL FUSO DOVE SI INTERDIGITANO AI MICROTUBULI PROVENIENTI DAL CENTROSOMA OPPOSTO I MICROTUBULI CROMATIDICI SI ESTENDONO DA UN CENTRO MITOTICO AL CENTROMERO DI UN CROMOSOMA

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34 IL CENTROMERO DI CIASCUN CROMOSOMA È FORMATO DA DUE CINETOCORI

35 LA DIVISIONE DEL NUCLEO PER MITOSI CONSTA DI QUATTRO FASI: PROFASE, METAFASE, ANAFASE, TELOFASE

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37 L’INIZIO DELLA PROFASE È SEGNATO DALL’INIZIO DELLA CONDENSAZIONE DEI CROMOSOMI E DALLA FORMAZIONE DEL FUSO MITOTICO. LA PROFASE TERMINA CON LA DISSOLUZIONE DELL’INVOLUCRO NUCLEARE CHE VIENE RIASSORBITO DAL RETICOLO ENDOPLASMATICO CON IL QUALE È IN CONTINUITÀ ALLA METAFASE I CROMOSOMI SI DIPONGONO CON I CENTROMERI ALLINEATI SULLA PIASTRA EQUATORIALE

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39 DURANTE L’ANAFASE, I CINETOCORI DI CIASCUN CENTROMERO SI SEPARANO ED I CROMATIDI DI CIASCUN CROMOSOMA INIZIANO A MUOVERSI, TIRATI DAI MICROTUBULI, VERSO I POLI OPPOSTI DEL FUSO NELLA TELOFASE L’INVOLUCRO NUCLEARE SI RIORGANIZZA A SPESE DEL RETICOLO ENDOPLASMATICO, IL FUSO SI DISSOLVE E I CROMOSOMI SI DESPIRALIZZANO

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41 LE CELLULE VEGETALI SONO PRIVE DI CENTRIOLI E FORMANO UN FUSO ANASTRALE

42 LA CITODIERESI E’ DIVERSA NELLE CELLULE ANIMALI E VEGETALI

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44 LA CITODIERESI ANIMALE AVVIENE GRAZIE ALLA FORMAZIONE DI UN SOLCO DI DIVISIONE O DI SEGMENTAZIONE AD OPERA DELLA CONTRAZIONE DI UN FASCIO DI ACTINA ASSOCIATA A MIOSINA (ANELLO CONTRATTILE) POSTO IMMEDIATAMENTE SOTTO AL PLASMALEMMA, NELLA REGIONE EQUATORIALE DELLA CELLULA

45 ANTI-ACTINA ANTI-MIOSINA

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47 LA CITODIERESI VEGETALE PREVEDE LA FORMAZIONE DI UNA SERIE DI VESCICOLE, PRODOTTE DAL GOLGI, CHE SI PONGONO LUNGO LA LINEA MEDIANA A FORMARE IL FRAGMOPLASTO, CHE SI FONDONO INSIEME LIBERANDO I COSTITUENTI DELLA PARETE. LE DUE CELLULE FIGLIE NON SI SEPARANO MAI COMPLETAMENTE MA RIMANGONO IN COMUNICAZIONE ATTRAVERSO DEI PICCOLI CANALI DENOMINATI PLASMODESMI

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49 IN ALCUNI CASI, LA DIVISIONE CELLULARE PUÒ ESSERE ASIMMETRICA
RICCIO DI MARE RANA

50 IN ASSENZA DI OPPORTUNI STIMOLI PER CRESCERE, UNA CELLULA VA INCONTRO AD APOPTOSI, OSSIA A MORTE CELLULARE PROGRAMMATA

51 NEL CORSO DELL’APOPTOSI IL DNA SI FRAMMENTA, LA CROMATINA SI CONDENSA, LA CELLULA SI CONTRAE E FORMA UNA SERIE DI BOLLE (BLEBS) CHE, SEPARANDOSI DALLA CELLULA, FORMANO I CORPI APOPTOTICI. LA MEMBRANA PLASMATICA MODIFICA LA PROPRIA COMPOSIZIONE CHIMICA CON LA COMPARSA, SUL VERSANTE ESTERNO DELLA FOSFATIDILSERINA. CELLULE E CORPI APOPTOTICI VENGONO FAGOCITATI DA FAGOCITI CIRCOLANTI PROFESSIONALI O DA CELLULE EPITELIALI CONTIGUE (FAGOCITI OCCASIONALI)

52 L’APOPTOSI GIOCA UN RUOLO IMPORTANTE NELLA MORFOGENESI
ES.: FORMAZIONE DELLA ZAMPA DI UN POLLO


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