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GIORNATA DI STUDIO SERVIZIO SOCIALE E CALAMITA’ NATURALI “…quando tutto ruota attorno al sociale…” Genova 7 Giugno 2013.

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Presentazione sul tema: "GIORNATA DI STUDIO SERVIZIO SOCIALE E CALAMITA’ NATURALI “…quando tutto ruota attorno al sociale…” Genova 7 Giugno 2013."— Transcript della presentazione:

1 GIORNATA DI STUDIO SERVIZIO SOCIALE E CALAMITA’ NATURALI “…quando tutto ruota attorno al sociale…” Genova 7 Giugno Roberta Fini

2 Il sistema di Protezione Civile prevede che i Comuni adottino formalmente il Piano di Protezione Civile Il Piano Intercomunale di Protezione Civile dell’Alto Ferrarese è stato adottato con Delibera di Consiglio Comunale del Comune di Cento il 25 Gennaio Il Piano istituisce il COC Centro Operativo Comunale presieduto dal Sindaco quale Autorità Locale di Protezione Civile E’ costituito da 9 funzioni di supporto alle quali sono preposti i Responsabili aventi il compito di coadiuvare il Sindaco nell’attuazione del piano di emergenza organizzando le attività relative alla funzione

3 Il Piano di Emergenza del Comune di Cento attribuisce al Responsabile della Gestione Associata dei Servizi Sociali La responsabilità della Funzione 2: Sanità Assistenza Sociale Veterinaria Il supporto della Funzione 9: Assistenza alla popolazione

4 COMPETENZE DEL RESPONSABILE DELLA FUNZIONE COC 2 E FUNZIONE COC 9
Conoscere la struttura operativa dell’assistenza sociale, della sanità pubblica e privata Conoscere le modalità operative dei servizi di soccorso sanitario di emergenza territoriale Conoscere la realtà delle Associazioni di Volontariato in campo sociale e sanitario Conoscere i possibili scenari di rischio sul territorio Conoscere la composizione demografica e il suo Dislocamento nel territoriale comunale Conoscere i modelli d’intervento predisposti per il superamento delle emergenze Possedere specifiche competenze nel campo della Protezione civile

5 COMPITI/OBIETTIVI DELLA FUNZIONE COC 2 E FUNZIONE COC 9 ● reperimento e continuo aggiornamento dei dati relativi alle persone vulnerabili o comunque esposte al rischio sanitario e sociale ● organizzazione dell’evacuazione assistita per le persone non auto-sufficienti delle aree maggiormente esposte al rischio o dove non siano garantiti i servizi essenziali ● organizzare il servizio di assistenza sanitaria sociale e morale nelle aree di attesa e nelle strutture di accoglienza predisposte, anche mediante l’utilizzo del volontariato ● sorveglianza sul funzionamento del servizio di emergenza sanitaria territoriale ● mantenere un costante scambio di informazioni con il Centro Operativo Misto COM struttura di Coordinamento Provinciale per lo scambio dei dati sugli elementi di rischio, sulle risorse, sulla gestione dell’emergenza su scala intercomunale ● la predisposizione, in accordo con la Funzione COC 3, dell’immediato presidio delle zone di attesa e di accoglienza mediante registrazione e monitoraggio della popolazione presente

6 La conoscenza della realtà sociale territoriale, della
rete dei servizi socio-sanitari e dei loro meccanismi di funzionamento è già parte dell’esperienza e competenza professionalale dell’Assistente Sociale I compiti declinati richiamano al Pronto intervento Sociale per le situazioni di emergenza familiari e personali, previsto dalla L.328/2000 nell’ambito del Servizio Sociale Professionale È responsabilità deontologica dell’Assistente Sociale mettersi a disposizione dell’Amministrazione in cui lavora in caso di calamità pubblica o di grave emergenza sociale, contribuendo al superamento dello stato di crisi

7 Mantenere un costante scambio di informazioni con il Centro di Coordinamento Operativo Provinciale (CCP)

8 contatti telefonici con il Responsabile del CCP per aggiornamenti rispetto all’andamento dei bisogni sanitari e socio-sanitari nei campi di accoglienza e sul territorio aggiornamento sui ricoveri temporanei di persone non auto-sufficienti, bisogni dal territorio alla struttura, dai campi alla struttura, da struttura a struttura organizzazione di trasporti sanitari per trasferimenti o trattamenti sanitari in Day Hospital presentazione di problematiche particolari nei campi e a domicilio (come pazienti ancora al domicilio e non trasportabili o pazienti in gravi condizioni che rifiutavano di essere trasferiti in strutture ospedaliere) aggiornamento sulle modalità di integrazione con tutti i servizi sanitari territoriali ed eventuali problematiche invio quotidiano dei report delle presenze nei campi, hotel, alloggi temporanei, Nat rendiconto spese effettuate per ogni intervento a favore di anziani e disabili

9 rilevazione giornaliera dei dati inerenti la popolazione accolta nei campi e negli alberghi ● gestione dell’assistenza sanitaria e farmaceutica all’interno dei campi ● incontri di coordinamento dei referenti CCP con il presidio sanitario dei campi e il capocampo per problematiche igienico-sanitarie dei campi o concordare interventi individuali ● predisposizioni di comunicazioni scritte per gli ospiti del campo relative alle norme igienico-sanitarie e organizzazione presenza dei sanitari nel campo ● organizzazione delle modalità di contatto e accesso ai servizi tradotti in 4 lingue ● ordinare la sanificazione delle tende

10 REPERIMENTO E CONTINUO AGGIORNAMENTO DEI DATI DELLE PERSONE VULNERABILI O ESPOSTE A RISCHIO SOCIO-SANITARIO

11 Il censimento delle persone in particolari condizioni di difficoltà è avvenuto mediante:
Sistematica realizzazione di Censimenti socio-sanitari in “equipaggio misto con la CRI” in tutti i campi di accoglienza e aree di pernottamento di Cento nelle ore di maggiore afflusso che hanno permesso di ottenere dati qualitativi e quantitativi Verifica telefonica o di persona della situazione degli utenti in carico Analisi della composizione sociale all’interno dei campi e delle aree di pernottamento Individuazione dei bisogni emergenti Individuazione delle situazioni a rischio sociale e/o sanitario Verifica del possesso dei requisiti di accesso Individuazione di soluzioni alternative per i casi ad elevato grado di incompatibilità con la permanenza nel campo o a casa Banca dati per la quantificazione dei pasti da ordinare

12 ORGANIZZARE L’EVACUAZIONE ASSISTITA PER LE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI DALLE AREE MAGGIORMENTE ESPOSTE AL RISCHIO O DOVE NON SIANO GARANTITI I SERVIZI ESSENZIALI

13 ● persone anziane e disabili non autosufficienti o a rischio sanitario e sociale ● famiglie o singoli caratterizzati da fragilità psico-sociale ● famiglie esposte a rischio sanitario (gravidanze, neonati, condizioni di salute precarie) ● reperimento di nuovi posti letto e altre soluzioni residenziali temporanee ● reperimento di nuove risorse dal privato sociale e da privati cittadini ● ricovero in Case Residenza, CSRR o presso altre strutture socio-sanitarie ● inserimento in alberghi, abitazioni di privati, strutture private di accoglienza, soggiorni climatici ● rientro temporaneo in patria degli stranieri ● rientro al domicilio assistito

14 GESTIONE ASSOCIATA SISMA Struttura operativa sovracomunale
con funzioni socio-assistenziali formata da 5 Comuni GESTIONE ASSOCIATA Aree d’intervento e competenza territoriale Mandato specifico da parte del Comune di Cento SISMA Mandato istituzionale : attività di soccorso alla popolazione di tutti i Comuni della Gestione Associata

15 Il servizio ha conciliato i due livelli diversi di complessità salvaguardando l’Unità della Responsabilità organizzativa e del Coordinamento L’organizzazione del servizio è stata FLESSIBILE riadattata più volte in considerazione: ◊ del contesto e delle risorse ◊ degli obiettivi da raggiungere ◊ delle fasi del soccorso in atto ◊ degli indirizzi e scadenze indicate dal Di.coma.C o dal Commissario Straordinario ◊ delle decisoni del COC-Sindaco

16 Responsabile Per ogni Area d’intervento Referente “esperto” con funzioni di supporto, consulenza e coordinamento nei confronti degli altri colleghi rispetto a: ▪ interventi di ricovero presso strutture socio-sanitarie ▪ collaborazione con i servizi sanitari ▪ interventi urgenti per particolari problematiche ▪ collaborazione con la rete del volontariato territoriale ▪ filtro e monitoraggio della rete delle risorse pro-sisma

17 Per ogni Area territoriale “Gruppi tecnici” formati da Assistenti sociali ed Educatori provenienti dalle diverse aree d’intervento GRUPPI TECNICI: principali interlocutori per il campo e per il territorio ATTIVITA’ nel campo: singoli casi e comunità in sede: supporto al lavoro nel campo accoglienza attività professionale, organizzativa, amministrativa

18 METODO DI LAVORO RIUNIONI DI SERVIZIO QUOTIDIANE □ circolazione delle informazioni-individuazione delle priorità □ analisi dell’attività svolta- rimodulazione □ organizzazione dei gruppi di lavoro e dei turni □ attività ordinaria del servizio □ report e rendicontazioni

19 Criticità incontrate Mancanza di conoscenza sul funzionamento del sistema di protezione civile Mantenimento della rigidità organizzativa da parte di alcuni servizi Indifferenza di alcune istituzioni con compiti sovraordinati

20 La nostra forza Essere un servizio sociale che ha la gestione associata di tutte le funzioni socio-assistenziali e socio-sanitarie integrate Conoscere la rete dei servizi e delle risorse del territorio Competenze professionali: case work e community work Essere abituati a lavorare in gruppo per: ▪ raggiungere obiettivi comuni; ▪ integrare le diverse competenze e saperi professionali ▪ autoformazione ▪ condividere le responsabilità ▪ trovare sostegno e contenimento emotivo ● La solidarietà dell’OASER e delle Assistenti sociali volontarie

21 GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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