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Mercoledì 4 marzo 2015. La partizione della materia Diritto sindacale Diritto del lavoro (rapporto individuale) Sicurezza sociale Il programma: diritto.

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1 Mercoledì 4 marzo 2015

2 La partizione della materia Diritto sindacale Diritto del lavoro (rapporto individuale) Sicurezza sociale Il programma: diritto sindacale, diritto del lavoro, alcuni istituti di sicurezza sociale.

3 L’organizzazione delle lezioni Lezioni frontali con partecipazione attiva degli studenti Seminari di approfondimento Le riforme: documentazione e indicazioni La verifica delle competenze: esame orale su 4 domande (circa) - diritto sindacale - diritto del lavoro - contratti speciali - sicurezza sociale

4 L’organizzazione dello studio I manuali attualmente in commercio non sono aggiornati. Alcuni manuali trattano diritto sindacale e diritto del lavoro Alcuni manuali trattano solo diritto sindacale o solo diritto del lavoro Diritto della sicurezza sociale è altro manuale

5 I colloqui con i docenti Fabiana Panin, tutor. Il lunedì Il mercoledì, dopo la lezione L’utilizzo della mail Le difficoltà della materia: il «diritto» sindacale e la sua relazione con l’evoluzione economica e sociale.

6 1° perché diritto del lavoro E’ diritto pubblico o diritto privato? C’era bisogno di normare il contratto di lavoro? E’ molto diverso dal diritto privato?

7 A che serve il diritto del lavoro? A che serve il diritto? Che utilizzo si fa del diritto del lavoro? Chi utilizza il diritto del lavoro?

8 Il codice civile del 1865 TITOLO IX Del contratto di locazione CAPO I Disposizioni generali 1568 : Il contratto di locazione ha per oggetto le cose (569, 1571 s.) o le opere (1570, 1627 s.). 1569 : La locazione delle cose è un contratto, col quale una delle parti contraenti si obbliga di far godere l’altra di una cosa per un determinato tempo e mediante un determinato prezzo che questa si obbliga di pagarle. 1570 : La locazione delle opere è un contratto, per cui una delle parti si obbliga a fare per l’altra una cosa mediante la pattuita mercede.

9 Segue c.c. 1865 CAPO I Della locazione delle opere 1627 : Vi sono tre principali specie di locazione di opere d’industria : 1. Quella per cui le persone obbligano la propria opera all’altrui servizio (1628); 2. Quella de’ vetturini si per terra come per acqua, che s’incaricano del trasporto delle persone o delle cose (1629-1633); 31. Quella degli imprenditori di opere ad appalto o cottimo (1634 s., 1646). 1628 : Nessuno può obbligare la propria opera all’altrui servizio che a tempo, o per una determinata impresa.

10 Locatio operis vs. Locatio operarum Dare aliquid faciendum al lavoratore; opus perfectum. Prestazione con riferimento al risultato dell’opera pattuita (cosa materiale o servizio) Prestazione di opere. Godimento del conduttore-imprenditore delle energie erogate in via continuativa dal locatore- lavoratore per un periodo predeterminato

11 L’ottocento Abolizione delle corporazioni e divieto di associazionismo per arti e mestieri: Legge Le Chapelier, Francia, 1791 L’associazione in una visione liberista di mercato puro

12 L’industrializzazione e la classe operaia L’aumento della popolazione operaia nell’Ottocento e le conseguenze politiche. L’impossibilità di distinguere associazione operaia e partito politico

13 L’ottocento in Italia Chiusura delle corporazioni medievali: Statuto Albertino (1848) e L.1864 del Regno d’Italia La “questione sociale ”

14 Le prime risposte Le Società di Mutuo Soccorso L’associazionismo operaio e la cultura della “prevenzione” contro i sovversivi Dal divieto di sciopero (cod.pen. Sardo, 1859)… …alla “libertà” (cod.pen. Zanardelli, 1889) dello sciopero. Con i nuovi delitti contro la libertà del lavoro (comportamenti violenti o minacciosi)

15 La nascita del sindacato 1891: Istituzione delle Camere del lavoro a Milano, Torino, Pavia

16 Associazionismo sindacale e politica Milano, maggio 1898 – il pane da 35 a 60 c/Kg: la rivolta parte dalla Pirelli. Bava Beccaris reprime con i cannoni

17 Il “pericolo rosso” e gli infortuni Le leggi del 1898 sugli infortuni sul lavoro e sulla Cassa Nazionale delle Pensioni

18 1900: omicidio di Umberto I; Vittorio Emanuele III cambia politica: Giolitti primo ministro. 1902: legge di tutela per le donne ed i fanciulli (lavoro non prima dei 12 anni e per non più di 11 ore) 1911: conflitto italo-turco (colonizzazione della Libia)

19 Il periodo corporativo  1922, Bologna: Unione federale delle Corporazioni. Segretario Edmondo Rossoni.  1923: Patto di Palazzo Chigi con la Confindustria (collaborare insieme) La legge sull’impiego privato  1924 La legge sull’impiego privato  1925: Patto di Palazzo Vidoni riconoscimento reciproco di rappresentanza esclusiva – Soppressione delle Commissioni Interne.  1926: legge sindacale. L’ordinamento corporativo  1930: codice penale Rocco

20 «Tempi moderni»; Charlie Chaplin, USA 1936

21 Cosa si ricava dai 5’ di filmato? Quali sono le caratteristiche dell’operaio Charlie Chaplin? Che autonomia di scelta ha nell’eseguire il lavoro Come sarà pagato? (qual è l’unità di misura) Chi stabilisce il ritmo produttivo? Che tipo di organizzazione del lavoro viene utilizzata? Che tipo di controlli sul lavoratore? Che effetti sulla salute del lavoratore?

22 Perché è importante distinguere il lavoro subordinato dal lavoro autonomo? Tutela privilegiata del rapporto di lavoro subordinato

23 Amministrazione del rapporto Potere direttivo Potere disciplinare Mansioni e qualifica – Jus variandi del datore di lavoro Orario di lavoro

24 Retribuzione Retribuzione minima e sufficiente

25 Rinunce e transazioni Art. 2113 cod.civ.

26 Sospensione del rapporto 2110 cod. civ.

27 Estinzione del rapporto di lavoro Art. 2118 Cod. civ. Art. 2119 Cod. civ. L. 604/1966 Art. 18 l.300/1970 Legge Fornero n. 92/2012

28 Trasferimento d’azienda Art.2112 cod. civ.

29 Normativa previdenziale Costituzione obbligatoria del rapporto previdenziale Tutela del lavoratore in caso di vecchiaia,invalidità, morte, malattia, infortuni e malattie professionali, maternità, disoccupazione

30 Datori di lavoro Costo del lavoro: oneri previdenziali Flessibilità Oneri connessi alla dimensione dell’azienda (assunzioni obbligatorie, diritti sindacali)

31 Subordinazione Quali sono i criteri distintivi fra lavoro subordinato e autonomo ?

32 Criteri di distinzione delle origini - Ludovico Barassi – Codice 1865 Schema della locazione: locatio operarum e locatio operis Oggetto dell’obbligazione è l’attività lavorativa e non il risultato della stessa Barassi individua nella subordinazione intesa come eterodirezione il tratto distintivo della locatio operarum. Questo criterio gioca tuttora un ruolo cruciale nella definizione del lavoro subordinato

33 Art. 2094 c.c. - Prestatore di lavoro subordinato È prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore.

34 La collaborazione Elemento qualificante? Contratto di collaborazione coordinata e continuativa Collaborare all’impresa (impiegati, 1924) collaborare nell’impresa.

35 Dipendenza La dipendenza socio-economica? (coloro che non hanno i mezzi di produzione) Elemento che non consente una selezione ex ante.

36 L’eterodirezione Il potere del datore di dirigere Contra: i lavori elementari e i lavori (subordinati) dei dirigenti Potere di controllo del committente Istruzioni date al lavoratore autonomo.

37 La subordinazione nella giurisprudenza Inserimento nell’impresa del datore di lavoro Continuità della prestazione Sottoposizione ai poteri di controllo Carattere personale della prestazione Obbligo di facere (oggetto del contratto) Estraneità dal risultato (assenza di rischio)

38 Giurisprudenza e norma Gli indici sono elementi richiesti dalla normativa sulla subordinazione? La Costituzione di protezione del lavoratore: Colui che dal lavoro trae i mezzi di sostentamento ma non ha i mezzi per intraprendere un’attività economica indipendente La normativa speciale Divieto di appalto di mere prestazioni di lavoro Chi utilizza il lavoro altrui, in determinate condizioni (potere direttivo, continuità, assenza dei mezzi di produzione), ne è il datore.

39 Una questione di metodo qualificatorio? Metodo sussuntivo: riconduzione della fattispecie concreta in una fattispecie teorica astratta di riferimento data dall’art. 2094 c.c. Metodo tipologico: giudizio di approssimazione del caso concreto ad una figura tipica alla stregua della ricorrenza di indici da combinarsi in una valutazione di prevalenza.

40 Il procedimento di qualificazione della fattispecie Metodo tipologico: È il procedimento per il quale attraverso una serie di elementi si arriva ad avvicinarsi al tipo subordinazione. Effetti e fattispecie si mescolano Metodo sussuntivo: Riconduce la fattispecie concreta a quella astratta, come richiesto da una normativa che fissa in concetti definitori i diversi tipi contrattuali. Coordinamento tra articolazione tipologica delle fattispecie di subordinazione e raffronto tra fattispecie astratte e fattispecie concrete.

41 Il tipo contrattuale e la sua disponibilità La libertà contrattuale ed il nomen iuris La limitazione alla libertà contrattuale Principi, garanzie e diritti stabiliti dalla Costituzione in materia di diritto del lavoro sono sottratti alla disponibilità delle parti ed il legislatore non può consentirlo (C.Cost. 115/1994).

42 I L DIRITTO DEL LAVORO E LA SUA EVOLUZIONE. 2 SECOLI DI RIVOLUZIONI SOCIALI ED ECONOMICHE Breve introduzione di contestualizzazione storica della materia. Rovigo, 4 marzo 2015

43 Panoramica 1800 – 1944 La nascita del diritto del lavoro ed il suo sviluppo sino al corporativismo fascista 1948 L’avvento della Costituzione 1970 Lo Statuto dei lavoratori 1978-1985 il lavoro al centro del terrorismo 1990 Il nuovo scenario… 1997-2015 …e le nuove regole

44 Con il sudore del tuo volto mangerai il pane… (Gen, 3, 19) La rivoluzione industriale comporta l’utilizzo di macchine e di persone che devono svolgere semplici operazioni ripetitive. Abolizione delle corporazioni e divieto di associazionismo per arti e mestieri: Legge Le Chapelier, Francia, 1791

45 Dopo la Costituzione: 1948-1968 La Costituzione «tradita» ed il miracolo economico

46 A che servono le regole? Il «contraente debole» lavoro subordinato lavoro autonomo lavoro imprenditoriale

47  La normativa degli esordi: ordine pubblico e sanità pubblica.  L’unione fa la forza: la nascita del sindacato  Es.1886: limitazione dell’orario di lavoro per donne e ‘fanciulli’ (max 12 h. fino a 14 anni);

48 Edmondo Rossoni Le leggi «fascistissime» Il corporativismo (1926- 44) Il codice civile (1942) Il ruolo del sindacato nella lotta antifascista Il fascismo ed il lavoro

49 La Costituzione Della Repubblica Italiana (1948)

50 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. 1 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. 2 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. 3

51 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. 4

52 Parte prima DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI TITOLO III RAPPORTI ECONOMICI Art.35: tutela del lavoro Art.36: retribuzione, orari, riposi Art.37: parità di genere e tutela dei minori Art.38: Diritti di sicurezza sociale Art.39: Libertà sindacale Art.40: Diritto di sciopero Art.41: Libertà di iniziativa economica privata (e suoi confini)

53 Il maggio francese ed il ‘68 Gli studenti si ribellano in tutto il mondo. L’inizio del benessere e un accesso all’istruzione per nuove classi sociali determinano la richiesta di nuove regole ed il rispetto dei diritti sociali

54 Italia, 1968 Si richiede una scuola non più riservata alle classi più agiate ed in generale il movimento di protesta coinvolge tutti i settori della vita del paese: la scuola, l’università, la chiesa cattolica, il mondo del lavoro.

55 Conseguenze varie nella società Istituzione delle Regioni (1970) Legge sul divorzio (1970) Riforma della scuola (1973-1974) Riforma del diritto di famiglia (1975) 12 dicembre 1969 Milano, Piazza Fontana; 17 morti 88 feriti. 22 luglio 1970 bomba nei pressi della stazione di Gioia Tauro. Deraglia un treno; 6 morti e 66 feriti. 31 maggio 1972, Peteano (GO); tre carabinieri morti. 17 maggio 1973 Bomba davanti alla Questura di Milano; 4 morti, 46 feriti 28 maggio 1974,Piazza della Loggia, Brescia, 8 morti, 102 feriti 4 agosto 1974 treno Italicus, San Benedetto Val di Sambro, 12 morti,105 feriti 2 agosto 1980 Stazione di Bologna, 85 morti, 200 feriti 23 dicembre 1984, rapido 904, San Benedetto Val di Sambro, 17 morti, 260 feriti

56 Lo Statuto dei lavoratori l.20.5.1970, n.300 “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento”

57 L’attacco alla democrazia: ancora il sangue dei lavoratori per la difesa della Repubblica: 1973-1981 LABATE BRUNO (rapito) - Sindacalista Cisnal, Torino 13.02.1973 AMERIO ETTORE (rapito) - Direttore personale FIAT, Alba (CN) 10.12.1973 FERRO GIORGIO - Sindacalista Cisnal, Mestre 4.03.1974 FOSSAT PAOLO - Capofficina Fiat, Rivalta (Torino) 18.06.1975 BOFFA ENRICO, Direttore del Personale SINGER 21.10.1975 CASABONA VINCENZO- Capo del personale, Genova 23.10.1975 DI MARCO VALERIO - Capo pers. Leyland Innocenti, 11.11.1975 SOLERA LUIGI - Medico Fiat, Torino 17.12.1975 PALMIERI MATTEO - Guardia a Magneti Marelli, Milano 2.04.1976 BORELLO GIUSEPPE, capo reparto FIAT Mirafiori, Torino 13.04.1976 PETTI STEFANO - Capo officina Fiat, Cassino 4.06.1976 SCOFFONE MARIO, capo del personale FIAT, Torino 17.02.1977 DIOTTI BRUNO - Caporeparto Fiat, Torino 18.02.1977 RESTELLI GUGLIELMO - capo squadra, Sesto S. Giovanni (MI) 15.03.1977 MUNARI ANTONIO - Capofficina Fiat, Torino 22.04.1977 PALMIERI SERGIO - Funzionario Fiat, Torino 27.04.1977 SILINI FAUSTO - Dirigente Breda, Milano 9.06.1977 PRANDI SERGIO - Dirigente Ansaldo, 27.06.1977 FLICK VITTORIO - Dirigente Alfasud, Napoli 27.06.1977 VISCA FRANCO - Dirigente Fiat, Torino 30.06.1977 MARACCANI LUCIANO - Dirigente Fiat Om, Milano 30.06.1977 CAMAIONI RINALDO - Funzionario Fiat, Torino 11.10.1977 GRASSINI ALDO - Dirigente Alfa Romeo, Milano 8.11.1977 OSELLA PIERO - Dirigente Fiat, Torino 10.11.1977 CASTELLANO CARLO - Direttore Ansaldo, Genova 17.11.1977 GHIROTTO GUSTAVO - Funzionario Fiat, Torino 10.01.1978 TOMA NICOLA - Dirigente SIT Siemens, Milano 17.01. 1978 SCHIAVETTI FELICE - Ingegnere, Genova 7.04.1978 LAMBERTI ALFREDO - Funzionario Italsider, Genova 4.05.1978 RAVAIOLI Aldo - Pres. Asso. Piccola Industria, Torino 06.07.1978 (16 aprile: rapimento di Aldo Moro, 4 volte presidente del Consiglio, Presidente della DC, nel giorno di presentazione del nuovo Governo) NAPOLI SALVATORE - Caporeparto FIAT/Alfa Sud, Pomigliano D'Arco 23.06.1978 GASPARINO FAUSTO - Vicedirettore Intersind, Genova 7.07.1978 MANCA Gavino - Dirigente Pirelli, Genova, 7.07.1978 FARINA GIULIANO - Capo officina Fiat, Torino 14.03.1979 FARINA GIOVANNI - Sorvegliante Fiat, Torino, 08.06.1979 BONZANI GIUSEPPE - Dirigente Ansaldo, Genova 30.04.1979 VARETTO CESARE - Resp. rapp. sind. FIAT, Torino 04.10.1979 ANDREOLETTI PIERCARLO - Amm. delegato Praxi, Torino 05.10.1979 Scuola d’Amministrazione Aziendale, Torino 11.12.1979, 5 docenti e 5 studenti ALBERTINO ADRIANO - Capo reparto Fiat, Torino 14.12.1979 SACCO MICHELE - Sorvegliante Fiat, Torino 14.12.1979 GAVELLO EZIO - Dirigente FIAT, Torino 21.01.1980 PEGORIN GIOVANNI - Sorvegliante, Brandizzo (TO) 31.01.1980 DELLA ROCCA ROBERTO - Capo personale, Genova 29.02.1980 SANDRUCCI RENZO (rapito)- Dirigente Alfa-Romeo, Milano 3.06.1981

58 Uccisi DE ROSA CARMINE - Capo della sicurezza Fiat, Cassino 04.01.1978 COGGIOLA PIERO - Funzionario Lancia, Torino 28.09.1978 ROSSA GUIDO - Sindacalista, Genova 24.01.1979 GHIGLIENO CARLO - Funzionario FIAT, Torino 21.09.1979 FRASCA ANTONIO - Addetto sicurezza Alfa Romeo, Settimo Mil. (MI), 3.06.1981 GORI SERGIO - Montedison, Venezia 29.01.1980 (48) ALA CARLO – Frantek (FIAT), Brandizzo (To) 31.01.1980 PAOLETTI PAOLO - Funzionario ICMESA, Monza (Mi) 05.02.1980 BRIANO RENATO - Marelli, Milano 12.11.1980 MAZZANTI MANFREDO - Dirigente Acciaierie Falck, Milano 29.11.1980 MARANGONI LUIGI - Direttore Sanitario, Milano 17.02.1981 TALIERCIO GIUSEPPE - Dirigente Industria, Venezia 20.05.1981

59 I giuslavoristi colpiti per aver messo a disposizione le loro idee. Gino Giugni, ferito, 3 maggio 1983 Ezio Tarantelli, 27 marzo 1985 Massimo D’Antona, 20 maggio 1999 Marco Biagi, 19 marzo 2002

60 Gli anni ‘90 Cambia il mercato: l’industria non è più chiamata a produrre molto a basso costo e non detta più le regole ai consumatori (Henry Ford: potete avere la Ford T di qualsiasi colore purché sia il nero). Nasce il modello Toyota: la produzione just- in-time. Il magazzino scompare. Il lavoro deve diventare flessibile nei tempi, nelle professionalità, nello spazio Il terziario supera il manifatturiero

61 Il nuovo modello di lavoro Cipputi non è più il lavoratore standard Il contratto di lavoro tipico «a tempo pieno» e «a tempo indeterminato» non risponde più alle esigenze. Si chiedono contratti diversi.

62 Alla ricerca di nuove regole L. 196/1997, c.d. Pacchetto «Treu» Leggi 1997-1999 Riforma «Bassanini» D.lgs. 368/2001: contratto a termine D.lgs. 276/2003: moltiplicazione dei contratti (da un’idea di Biagi) 2012-2015 Le riforme dell’emergenza

63 25 anni dopo… La rivoluzione informatica E-commerce Globalizzazione dei servizi Globalizzazione economica La competizione economica con Cina, India, Brasile e con l’est europa Quale lavoro per gli italiani? Ricerca scientifica e tecnologica Prodotti di grande qualità manifatturiero e agroalimentare Beni culturali e ambientali


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