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Il mondo che abbiamo perduto

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Presentazione sul tema: "Il mondo che abbiamo perduto"— Transcript della presentazione:

1 Il mondo che abbiamo perduto
Il mondo che abbiamo perduto. L'Italia degli anni Cinquanta fra cultura tradizionale e modernità [Andreas Weis Fridolin Bentzon – Carnevale di Ottana ] Corso E.C.Co. Cultural Studies F15 - Sara Iommi [28 settembre 2015] 1

2 gli studi antropologici
[Prima parte del corso] Il contesto storico e gli studi antropologici Spiegare ai ragazzi che il corso è articolato in due sezioni: una più teorica e generale e l'altra più addosso ai materiali e più specifica. Approccio interdisciplinare Uso di fonti diverse Contesto storico: Italia anni Cinquanta / boom e apocalisse culturale Studi antropologici: divisi per quattro aree geografiche specifiche ovvero Lucania e Salento, Isole Sardegna e Sicilia, area del Po, Montagna settentrionale (spiegare perché: ogni zona ha caratteristiche proprie, varietà regionale, quelle zone più frequentate da antropologi e documentaristi, aree “semantiche”). Non pretendo che si capisca tutto, lavoriamo insieme e procediamo per suggestioni da approfondire. 2

3 - Lezione 1- [Uscire a tutti i costi dalle miserie
e dalle macerie della guerra] --- Un Paese in rapida e profonda trasformazione Italia ridotta in rovine e necessità politica di renderla un paese moderno. Rilevare in particolare le contraddizioni del periodo. Propongo L'Italia non è un paese povero di Joris Ivens (1960) lo spiego alla fine se lo proietto, altrimenti giorno dopo. 3

4 Il “Boom” economico (1958-1963)
* * Il “Boom” economico ( ) Il “Boom economico” ( ) [Anno 1 dell'era spaziale] 4

5 * * Fine del mondo contadino? “Apocalisse culturale”
[“Lucania '61” - Carlo Levi] 5

6 - Lezione 2 - L'invenzione della tradizione,
l'apologia della modernità --- Il mito dell'italiano e dell'italianità dopo il fascismo 6

7 * Italianità “Italianitudine” * * “L'italiano non esiste”
- [Giulio Bollati, L'italiano] - 7

8 [Proviamo a fare un esercizio insieme]
* Se dico “Italia” voi a cosa pensate? * Se dico “Italia” secondo voi gli italiani a cosa pensano? Italiani: Rinascimento – Risorgimento (1861) – Poesia, Bel Paese, Tradizione, primato letterario e artistico in senso retorico. Fascismo. Clericalesimo. Cattolicesimo. Mafia. FUGA In alcune cose coincideranno.

9 Se pensate all'Italia a cosa pensate?
9

10 - Lezione 3 - Il mondo contadino italiano:
Una storia rimasta fuori dalla storia La storia ha un punto di vista urbano e borghese. Restituire dignità al “mondo dei vinti” Ricordare le battaglie per la conquista della terra dei contadini meridionali, non solo la Resistenza come fenomeno prevalentemente urbano e settentrionale. Problemi della continuità col periodo fascista. Retorica del “sani ma belli” 10

11 * * Vacanze Romane – William Wyler (1953) [Una bella favola]
Piacenza 1932. Lavora per Epoca per la quale realizza un reportage sul quartiere popolare di Trastevere. Nel 1958 è a Orani in Sardegna. Tra il 1960 e il 1961 torna in Sardegna a Loculi e Irgoli per un servizio sulla povertà in Italia che non sarà pubblicato in quanto ritenuto non abbastanza drammatico. Viene assunto da Life! Lavora anche a New York. Vacanze romane (Roman Holiday) è un film del 1953 diretto da William Wyler, interpretato da Gregory Peck e Audrey Hepburn. Il film di Wyler capovolge la storia di Cenerentola. Rese famosa in tutto il mondo la Hepburn, che prima di allora aveva interpretato ruoli secondari in varie produzioni britanniche ed era conosciuta dal pubblico statunitense per la sua interpretazione di Gigi, nell'omonima commedia teatrale. E rese famosa in tutto il mondo la Vespa. * Carlo Bavagnoli - Sardegna (1959) [L'Africa in casa] 11

12 Occupazione delle terre incolte in Sicilia (1949/1950)]
[Renato Guttuso Occupazione delle terre incolte in Sicilia (1949/1950)]

13 Gli studi sulla cultura popolare in Italia
- Lezione 4 - Antonio Gramsci Gli studi sulla cultura popolare in Italia 13

14 Concetto chiave: egemonia VS subalternità
Un uomo che ha molto sofferto, un sardo e un comunista tenace. 1921 tra i fondatori del Partito Comunista italiano. Viene incarcerato dai fascisti nel 1926. Uno dei più importanti pensatori del XX secolo, attento studioso della struttura culturale e politica della società. Egemonia – subalternità Elaborò in particolare il concetto di egemonia, secondo il quale le classi dominanti impongono i propri valori politici, intellettuali e morali a tutta la società, con l'obiettivo di saldare e gestire il potere intorno a un senso comune condiviso da tutte le classi sociali, comprese quelle subalterne. Intellettuale organico vs intellettuale tradizionale Intellettuali lontani dal popolo Hanno fallito nel compito di elaborare la coscienza morale del popolo, non diffondendo in esso un moderno umanesimo [Antonio Gramsci] Uno dei pensatori più importanti del XX Secolo. Un uomo che ha molto sofferto 14

15 - Lezione 5 - *Caso di studio*
Lo spopolamento forzato dei Sassi di Matera [Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi] [La letteratura meridionalista] 1954 Legge speciale per lo sfollamento dei Sassi firmata da De Gasperi. Patrimonio UNESCO dal Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization

16 Mo mèrië! Adesso muoio! [dialetto materano]

17 Il più importante antropologo italiano Incontra i contadini del Sud
- Lezione 6 - - Ernesto De Martino - Il più importante antropologo italiano Incontra i contadini del Sud

18 Parola chiave: *Apocalisse* “Nuie simme a' mamma d'a bellezza
Profondo rispetto per le genti che studia. Napoletano di origine, borghese, un etnologo, filosofo e storico delle religioni italiano. Il suo primo libro, Naturalismo e storicismo nell'etnologia (1941), è un tentativo di sottoporre l'etnologia al vaglio critico della filosofia storicista di Benedetto Croce Qui de Martino costruisce la sua interpretazione del magismo come epoca storica nella quale la labilità di una "presenza" non ancora decisa viene padroneggiata attraverso la magia, in una dinamica di crisi e riscatto Influenzato da Gramsci e Carlo Levi. “Nuie simme a' mamma d'a bellezza Nun simme trifugghie e neanche avezza”

19 Gli studi antropologici in Italia: una squadra interdisciplinare
- Lezione 7 - Gli studi antropologici in Italia: una squadra interdisciplinare [Etnografia, etnomusicologia, etnopsichiatria, cinema etnografico]

20 Maria di Nardò durante il ciclo coreutico-rituale
* Esempio di quanto di fronte ad un fenomeno così complicato occoressero competenze diverse. Maria di Nardò durante il ciclo coreutico-rituale Foto di Franco Pinna [1959]

21 Il valore del metodo comparativo e indiziario
- Lezione 8 - Fonti ufficiali, fonti marginali * La lezione dell'antropologia e del documentario italiani * Il valore del metodo comparativo e indiziario per la ricerca storica Carlo Ginzburg. Morelli. Importanza del metodo oltre ai contenuti.

22 [Fine prima parte del corso]
Lunedì 26 ottobre esame di Midterm Domande scritte a risposta aperta La seconda parte del corso la introduco dopo il Midterm. Varietà regionali, culture locali (Isole, Lucania, Salento, bacino del Po, Montagna settentrionale

23 * Visita al Museo Ettore Guatelli *
[Sabato 6 novembre] * Visita al Museo Ettore Guatelli * Il “bosco delle cose”

24 L'Italia non è un paese povero [1960]
- Film - L'Italia non è un paese povero [1960] Joris Ivens * * regista, sceneggiatore, montatore, direttore della fotografia, produttore e attore olandese, ritenuto uno dei più grandi documentaristi del XX secolo. Dal 1936 al 1945 Ivens visse negli Stati Uniti ove realizzò film di propaganda anti-fascista, come Terra di Spagna (The Spanish Earth), su sceneggiatura di John Dos Passos e Ernest Hemingway e con voce narrante di Orson Welles (oltre che dello stesso Hemingway e di Jean Renoir). Le prime avvisaglie del maccartismo, furono sicuramente una delle ragioni per cui lasciò gli Stati Uniti. Dopo che gli fu confiscato il passaporto olandese, Ivens visse nell'Europa dell'Est. Tra il '59 e il '60 realizzò L'Italia non è un paese povero, film sul gas e metano in Italia. Nella seconda metà degli anni sessanta Ivens filmò la vita quotidiana dei vietnamiti durante la guerra (Le 17e parallèle: La guerre du peuple) e partecipò nell'opera collettiva Lontano dal Vietnam (Loin du Vietnam). Documentario in tre episodi settimanali sull'Italia e sui cambiamenti provocati dalla sua metanizzazione, realizzato da Joris Ivens con la collaborazione dei fratelli Taviani, Valentino Orsini, Tinto Brass e con il commento di Alberto Moravia, fu censurato, rimontato, e il negativo originale fatto sparire. Una copia della versione integrale si salvò grazie alla valigia diplomatica usata da Brass, come raccontato in Quando l'Italia non era un paese povero, film documentario di Stefano Missio che ne racconta le travagliate vicende. multinazionale del petrolio (dal 1952 ENI), protagonista del miracolo economico postbellico. Mattei fece dell'ENI anche un centro d'influenza politica attraverso la proprietà di media quali il quotidiano il Giorno e finanziamenti ai partiti. Sempre vicino alla sinistra democristiana, morì nel in un misterioso incidente occorso al suo aereo personale, nei pressi di Bescapè.


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