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Il fisco in Italia PARTE PRIMA: LE IMPOSTE NELLA COSTITUZIONE ITALIANA

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Presentazione sul tema: "Il fisco in Italia PARTE PRIMA: LE IMPOSTE NELLA COSTITUZIONE ITALIANA"— Transcript della presentazione:

1 Il fisco in Italia PARTE PRIMA: LE IMPOSTE NELLA COSTITUZIONE ITALIANA
- PARTE SECONDA: GLI ADEMPIMENTI FISCALI PER L’AVVIO DI UN’ ATTIVITÀ. Pietro Giorgi Dott. Pietro Giorgi

2 LE IMPOSTE NELLA COSTITUZIONE ITALIANA
Dott. Pietro Giorgi

3 Le imposte consentono allo stato di creare servizi ai cittadini:
Difesa interna ed esterna (ordine pubblico); Servizi di comunicazione (servizi ferroviari, trasporti pubblici etc.); Pubblica istruzione; Sanità (diritto di ogni cittadino a ricevere cure mediche); Sport. In tal modo lo Stato garantisce tali servizi gratuitamente o a prezzi molto contenuti. Dott. Pietro Giorgi

4 Lo Stato grazie ai cittadini che pagano le tasse riesce a mettere in opera strutture sanitarie (ospedali), luoghi di ristoro (parchi gioco, giardini pubblici), strutture di comunicazione (strade, autostrade, ferrovie, servizi pubblici). Dott. Pietro Giorgi

5 LO STATO COME RIESCE A PROCURARSI IL DANARO PER EROGARE I SERVIZI ?
Lo Stato, per ottenere i servizi, si serve di una somma di danaro imposta ai cittadini che prende il nome di TRIBUTO Dott. Pietro Giorgi

6 Il tributo può essere comunemente classificato in:
Imposta Tassa Contributo Dott. Pietro Giorgi

7 IMPOSTA L’ imposta è la categoria di tributo
pagata dai cittadini per coprire costi per i servizi generici (sanità, difesa nazionale). Esistono imposte dirette ed indirette. Dott. Pietro Giorgi

8 IMPOSTE DIRETTE Le imposte dirette sono quelle che colpiscono
i cittadini nel momento in cui essi producono ricchezza (es. stipendi). Distinguiamo imposte dirette: sul reddito, colpiscono la ricchezza in quanto viene conseguita (es.IRPEF, IRES); sul patrimonio, colpiscono la ricchezza in quanto esiste (es. IMU). Dott. Pietro Giorgi

9 IMPOSTE INDIRETTE Le imposte indirette colpiscono i cittadini nel momento in cui questi consumano ricchezza (acquisto di una casa, consumo di alimenti). Distinguiamo imposte indirette: sui consumi, colpiscono la ricchezza in quanto viene consumata (es. IVA); sui trasferimenti, colpiscono la ricchezza in quanto viene trasferita (es. imposta di registro). Dott. Pietro Giorgi

10 TASSA La tassa è una categoria di tributo pagata dai cittadini per coprire costi per servizi specifici (tassa scolastica, tassa di affrancazione postale). Dott. Pietro Giorgi

11 CONTRIBUTO Il contributo è una categoria di tributo pagata dai cittadini per ottenere un vantaggio particolare a seguito di un attività dello Stato. Es. i contributi di urbanizzazione sono pagati dal proprietario di un immobile (casa), per ottenere la concessione ad edificare o ristrutturare l’ edificio e si identificano in quei costi che l’ente pubblico deve sostenere per la costruzione di strade. Dott. Pietro Giorgi

12 PRINCIPI COSTITUZIONALI
Il pagamento dei tributi non è una facoltà per i cittadini ma un obbligo imposto dalla Costituzione Italiana. Norme di riferimento: art. 53 art. 3 art. 2 art. 23 art. 119 Dott. Pietro Giorgi

13 ART.53 L’articolo 53 stabilisce che tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Considerazioni: pagherà più imposte la persona che possiede più reddito ovvero che avrà una maggiore capacità a contribuire alle spese dello Stato. Dott. Pietro Giorgi

14 ART.3 Secondo l’art. 3 tutte le persone sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali (principio di uguaglianza). Conseguenze: I cittadini devono pagare le imposte in base al loro reddito Dott. Pietro Giorgi

15 ART. 2 Ciò consente di ridistribuire il reddito dalle persone più ricche alle meno ricche ed attuare il principio di solidarietà economica sancito dall’art. 2 della costituzione. In base a tale articolo la Repubblica riconosce i diritti inviolabili dell’uomo e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Dott. Pietro Giorgi

16 COME VENGONO CALCOLATE LE IMPOSTE ? (ART. 23)
Le imposte da versare devono essere stabilite in base alla legge. Vengono calcolate in base al reddito complessivo di ogni cittadino, ovvero dalla somma delle varie categorie di reddito, che costituiscono la ricchezza prodotta in un arco di tempo. Tali categorie vanno a confluire nella dichiarazione dei redditi che viene trasmessa all’Agenzia delle Entrate tra il 1° maggio e il 30 settembre di ogni anno. Dott. Pietro Giorgi

17 CATEGORIE REDDITUALI redditi fondiari (terreni e fabbricati)
redditi di capitale (es. azioni) reddito di lavoro dipendente (impiegato) reddito di lavoro autonomo (medico, ingegnere) reddito d’impresa (es. attività commerciali) redditi diversi (categoria residuale) Dott. Pietro Giorgi

18 ART. 119 Secondo l’art i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa e risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione e secondo i principî di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Dott. Pietro Giorgi

19 Gli scaglioni Irpef per le dichiarazioni 2011 (redditi 2010)
Scaglioni reddito 2011 Aliquota Irpef lordo 2011 da 0 a euro 23% 23% del reddito da ,01 a euro 27% % sulla parte eccedente i euro da ,01 a euro 38% % sulla parte eccedente i euro da ,01 a euro 41% % sulla parte eccedente i euro oltre euro 43% % sulla parte eccedente i euro Dott. Pietro Giorgi

20 IL CALCOLO DELLE IMPOSTE: LE DETRAZIONI E LE DEDUZIONI
Dott. Pietro Giorgi

21 GLI ADEMPIMENTI FISCALI PER L’AVVIO DI UN’ATTIVITA’
Dott. Pietro Giorgi

22 COME SI FA AD AVVIARE UN’IMPRESA
COME SI FA AD AVVIARE UN’IMPRESA? QUALI ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI E FISCALI RICHIESTI? Dott. Pietro Giorgi

23 ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI
L’avvio di un’attività necessita di una molteplicità di adempimenti: Permessi comunali, licenze; Iscrizione alla Camera di Commercio; Iscrizione Inps e Inail. Dott. Pietro Giorgi

24 ADEMPIMENTI FISCALI Dal punto di vista fiscale l’avvio di un’attività è molto semplice: è sufficiente comunicare l’inizio dell’attività all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni facendosi attribuire la partita IVA. Oggi per questo tipo di comunicazioni esiste il software ComUnica il quale permette contemporaneamente l’iscrizione ai vari enti (AdE, CCIAA, INPS, INAIL) Dott. Pietro Giorgi

25 SCELTA FORMA GIURIDICA
1) LAVORARE INDIVIDUALMENTE; 2) ASSOCIARSI CON ALTRE PERSONE (SOCIETA’). Optando per quest’ultima soluzione occorre scegliere il tipo di società da costituire : società di capitali (S.r.l, S.p.a, S.a.p.a) o Società di persone (S.n.c., S.a.s, S.s.) Dott. Pietro Giorgi

26 DIFFERENZA SOCIETA’ DI PERSONE E SOCIETA’ DI CAPITALI
Nelle società di persone i soci rispondono illimitatamente e solidalmente per qualsiasi debito contratto dalla società nell’esercizio dell’attività, eventualmente con il proprio patrimonio personale. Nelle società di capitali i soci rispondono, per i debiti contratti dalla Società, limitatamente al proprio patrimonio conferito nella società e non anche con il proprio patrimonio personale. Dott. Pietro Giorgi

27 DITTA INDIVIDUALE La ditta individuale rappresenta una forma giuridica semplice in quanto per la costituzione non sono richiesti particolari adempimenti. Si ha una ditta individuale nel caso in cui una persona fisica organizza e coordina i fattori produttivi necessari per intraprendere un’attività economica (lavoro e capitale) assumendo personalmente il rischi d’impresa. Dott. Pietro Giorgi

28 Dott. Pietro Giorgi

29 IMPRESA FAMILIARE L’impresa familiare è caratterizzata dal fatto che oltre al titolare, vi partecipano il coniuge, i parenti entro il terzo grado, gli affini entro il secondo. I partecipanti all’impresa familiare hanno diritto agli utili. Dott. Pietro Giorgi

30 IMPRESA CONIUGALE Per l’avvio di un impresa coniugale sono necessarie alcune condizioni: La sua costituzione deve avvenire dopo il matrimonio; I coniugi devono essere in regime legale di comunione di beni; I coniugi gestiscono entrambi l’impresa senza alcuna subordinazione. Dott. Pietro Giorgi

31 SOCIETA’ SEMPLICE Utilizzando la forma della società semplice è possibile esercitare solo attività non commerciali (attività agricole, professionali in forma associata). L’atto di costituzione non è soggetto a forme speciali ed è richiesta l’iscrizione nel registro delle imprese. Dott. Pietro Giorgi

32 AMMINISTRAZIONE, RAPPRESENTANZA E RESPONSABILITÀ SOCIETÀ SEMPLICE
L’amministrazione e rappresentanza della società spetta a ciascun socio. Tutti i soci rispondono solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni sociali. Dott. Pietro Giorgi

33 SCIOGLIMENTO SOCIETA’ SEMPLICE
La società semplice si scioglie in caso di: Decorrenza dei termini; Conseguimento oggetto sociale; Volontà di tutti i soci; Venir meno della pluralità dei soci, se nel termine di sei mesi questa non è ricostituita; Altre cause previste nel contratto. Dott. Pietro Giorgi

34 SOCIETA’ IN NOME COLLETTIVO
La società in nome collettivo si costituisce per atto pubblico o scrittura privata autenticata. L’inosservanza di tale adempimento comporta il divieto di iscrizione nel registro delle imprese. Dott. Pietro Giorgi

35 AMMINISTRAZIONE, RAPPRESENTANZA E RESPONSABILITÀ S.N.C.
L’amministrazione e rappresentanza della società spetta a ciascun socio. Tutti i soci rispondono solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni sociali. Dott. Pietro Giorgi

36 SCIOGLIMENTO S.n.c. La S.n.c. si scioglie in caso di:
Decorrenza dei termini; Conseguimento oggetto sociale; Volontà di tutti i soci; Venir meno della pluralità dei soci, se nel termine di sei mesi questa non è ricostituita; Altre cause previste nel contratto; Dichiarazione di fallimento (se esercita attività commerciale). Dott. Pietro Giorgi

37 SOCIETA’ IN ACCOMANDITA SEMPLICE (1)
La costituzione della società in accomandita semplice deve avvenire mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata. Distinguiamo due categorie di soci: Accomandanti Accomandatari Dott. Pietro Giorgi

38 SOCIETA’ IN ACCOMANDITA SEMPLICE (2)
I soci accomandatari sono responsabili solidalmente e illimitatamente per i debiti sociali I soci accomandanti sono responsabili nel limite della quota di capitale sottoscritta Dott. Pietro Giorgi

39 AMMINISTRAZIONE, RAPPRESENTANZA E RESPONSABILITÀ S.A.S.
L’amministrazione della società può essere conferita solo ai soci accomandatari La rappresentanza della società spetta ai soci amministratori Dott. Pietro Giorgi

40 SCIOGLIMENTO S.A.S. La S.A.S. si scioglie in caso di:
Decorrenza dei termini; Conseguimento oggetto sociale; Volontà di tutti i soci; Venir meno della pluralità dei soci, se nel termine di sei mesi questa non è ricostituita; Altre cause previste nel contratto; Dichiarazione di fallimento (se esercita attività commerciale). Dott. Pietro Giorgi

41 CLASSIFICAZIONE ATTIVITA’ ECONOMICHE
Tutte le attività economiche sono classificate in una tabella denominata ATECOFIN e contraddistinte da un apposito codice identificativo che va utilizzato in tutti gli atti e le dichiarazioni da presentare all’Agenzia delle Entrate. Dott. Pietro Giorgi

42 INIZIO ATTIVITA’ PRIMI ADEMPIMENTI FISCALI
Segnalare all’Agenzia delle Entrate l’inizio dell’attività entro 30 giorni; Richiedere l’attribuzione della partita Iva; Scegliere il regime contabile. Dott. Pietro Giorgi

43 ATTRIBUZIONE PARTITA IVA
La partita Iva è un codice formato da 11 caratteri numerici: I primi sette individuano il contribuente attraverso un numero progressivo; I tre numeri successivi individuano il codice dell’Ufficio; L’ultimo numero è un carattere di controllo. Dott. Pietro Giorgi

44 COME SI RICHIEDE LA PARTITA IVA?
Per richiedere la partita Iva è sufficiente presentare all’Agenzia delle Entrate il modello utilizzato per comunicare l’inizio dell’Attività Economica. I modelli utilizzati sono: Mod. AA9/9 per le ditte individuali Mod. AA7/9 per le società I modelli sono reperibili sul sito Dott. Pietro Giorgi

45 CONTENUTO DELLA DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA’
La dichiarazione deve contenere i dati anagrafici del contribuente e le informazioni inerenti l’attività esercitata. Dott. Pietro Giorgi

46 SCELTA REGIME CONTABILE
La scelta del regime contabile dipende da molteplici fattori: Volume d’affari che si presume di realizzare; Forma giuridica adottata; Dimensioni aziendali; Possibilità di usufruire di semplificazioni. Dott. Pietro Giorgi

47 REGIMI CONTABILI Regime ordinario; Regime semplificato;
Regime dei contribuenti minini in vigore dal 1° Gennaio 2008;(novità dal 2011) Regime delle nuove iniziative produttive. REGIME DEI SUPERSEMPLIFICATI (EX MINIMI) Dott. Pietro Giorgi

48 REGIME ORDINARIO E’ un regime obbligatorio per le società di capitali.
Per le società di persone e le ditte individuali, la tenuta della contabilità ordinaria è obbligatoria solo se sono stati conseguiti ricavi superiori ai seguenti importi: € ,14 fino al 31/12/2010, dal 01/01/2011 € ,00(attività di prestazioni di servizi) € ,90 fino al 31/12/2010, dal 01/01/2011 € ,00 (altri casi) Dott. Pietro Giorgi

49 ADEMPIMENTI CONTABILI Contabilità ordinaria
Le ditte e le società in contabilità ordinaria devono tenere i seguenti registri: Libro giornale e libro inventari; Registri iva; Eventuali scritture di magazzino; Registro dei beni ammortizzabili. Dott. Pietro Giorgi

50 COME SI DETERMINA IL REDDITO Contabilità ordinaria
Il reddito viene determinato sulla base dell’utile o perdita derivante dal bilancio di esercizio, apportando le variazioni in aumento o in diminuzione. Dott. Pietro Giorgi

51 REGIME SEMPLIFICATO Il regime semplificato si applica alle imprese individuali e società di persona che nell’anno precedente a quello in corso abbiano conseguito ricavi non superiori ai seguenti limiti: € ,14 ( dal 1/1/2011) (attività di prestazioni di servizi) € ,90 ( ,00 dal 1/1/2011) (altri casi). Dott. Pietro Giorgi

52 ADEMPIMENTI CONTABILI Regime semplificato
Le ditte e le società in contabilità semplificata devono tenere i seguenti registri: Registri iva; Registro dei beni ammortizzabili. Dott. Pietro Giorgi

53 COME SI DETERMINA IL REDDITO Contabilità semplificata
Il reddito viene determinato dalla differenza fra ricavi ed i costi dell’esercizio. Dott. Pietro Giorgi

54 REGIME CONTRIBUENTI “MINIMI”
E’ entrato in vigore dal 1° Gennaio 2008 ed i contribuenti che lo applicano usufruiscono di diverse agevolazioni: - Esonero dalla maggior parte degli obblighi contabili e dichiarativi; - Applicazione dell’imposta sostitutiva del 20% (5% dal 1/1/2012) sul reddito, che sostituisce sia IRPEF che IRAP; - Esonero dagli adempimenti IVA: niente versamenti, dichiarazioni e comunicazioni. Dott. Pietro Giorgi

55 SEMPLIFICAZIONI Contribuenti minimi
I contribuenti minimi sono esonerati dalla tenuta delle scritture contabili (ad esempio dalla registrazione delle fatture emesse e di acquisto). Gli unici adempimenti che restano riguardano la numerazione e conservazione delle fatture di acquisto e bolle doganali. Le fatture e lo scontrino emessi non devono recare l’addebito dell’IVA. Dott. Pietro Giorgi

56 REGIME DELLE NUOVE INIZIATIVE PRODUTTIVE
È un regime fiscale agevolato rivolto alle ditte individuali e imprese familiari. Prevede il versamento di un imposta sostitutiva del 10% del reddito prodotto. ABROGATO DAL 2012?? Dott. Pietro Giorgi

57 SOGGETTI AMMESSI (Nuove iniziative produttive)
Il contribuente non deve avere esercitato negli ultimi tre anni attività artistica, professionale o d’impresa. L’attività da esercitare non deve costituire il proseguimento di un’altra attività svolta precedentemente. E’ necessario che si realizzino ricavi e compensi non oltre un determinato ammontare: Per i lavoratori autonomi < € ,41 Per le imprese prestazioni servizi < € ,41 Per le altre attività < € ,83. Dott. Pietro Giorgi

58 CARATTERISTICHE (Nuove iniziative produttive)
Semplificazioni degli adempimenti contabili (esonero registrazione fatture, versamenti periodici IVA…) Assistenza gratuita da parte dell’Agenzia delle Entrate (Tutoraggio) Concessione di un credito d’imposta per apparecchiature informatiche (fino a € 309,87) Il regime agevolato ha una durata massima di tre anni; I soggetti che intendono avvalersi di tale regime devono comunicare la scelta in sede di inizio attività; la scelta vincola il contribuente per almeno un periodo d’imposta e può essere revocata con altrettanta comunicazione. Dott. Pietro Giorgi

59 DECADENZA (Nuove iniziative produttive)
L’ unica causa di decadenza è il superamento dei ricavi o compensi richiesti dalla norma e cessa a partire: Dal periodo d’imposta successivo nel caso in cui siano superati i limiti ma non oltre il 50%. Dallo stesso periodo d’imposta nel caso in cui sia superato il limite del 50%. Dott. Pietro Giorgi

60 TUTORAGGIO (Nuove iniziative produttive)
È un servizio di assistenza gratuita grazie al quale il contribuente è esonerato da numerosi adempimenti contabili ed è assistito nell’assolvimento dei principali obblighi tributari con conseguente riduzione di rischio di errori. L’assistenza si svolge attraverso collegamenti telematici tra contribuente e Agenzia delle Entrate o mediante rapporti diretti con l’ufficio. Dott. Pietro Giorgi

61 COME SI CHIEDE IL SERVIZIO (Nuove iniziative produttive)
E’ sufficiente farne richiesta ad un ufficio locale attraverso apposito modello. La richiesta può essere presentata anche unitamente alla dichiarazione di inizio attività. L’ufficio attribuirà un codice personale(PIN) ed una password. Dott. Pietro Giorgi

62 ADEMPIMENTI CONTABILI (Nuove iniziative produttive)
Il contribuente in possesso di Pin e password provvederà ad acquisire sul sito il software appositamente predisposto per l’elaborazione della contabilità e per il successivo invio della dichiarazione. Dott. Pietro Giorgi

63 I PRINCIPALI ADEMPIMENTI FISCALI - IVA
L’ IVA è l’imposta che si applica sulle cessioni e sulle prestazioni di servizi eseguite in Italia da tutti i titolari di partita IVA. L’ IVA per l’imprenditore non rappresenta né un ricavo né un costo; infatti l’Iva è pagata dal consumatore finale. L’IVA si determina sottraendo quella pagata ai fornitori (IVA a credito) da quella incassata dalla vendita di prodotti o prestazioni di servizi (IVA a debito). Dott. Pietro Giorgi

64 ALIQUOTE IVA Solitamente l’aliquota ordinaria è del 20%. Dal 17/09/2011 l’aliquota è stata innalzata al 21%. Tuttavia, per alcuni beni è applicata l’aliquota del 10% (latte conservato, uova,agrumi, acqua, energia elettrica, gas..) o del 4% (latte fresco, frutta, giornali, libri, periodici..). Dott. Pietro Giorgi

65 FATTURA La fattura va emessa lo stesso giorno in cui l’operazione è effettuata, in duplice copia, una delle quali è consegnata al cliente. La fattura deve contenere i seguenti elementi: La data di emissione; Il numero progressivo della stessa; I dati identificativi di chi emette la fattura e del cliente; La natura, la qualità e la quantità dei beni ceduti e dei servizi erogati; L’aliquota Iva applicata e l’ammontare dell’imposta distinta per aliquota. Dott. Pietro Giorgi

66 FATTURA Dott. Pietro Giorgi

67 SCONTRINO FISCALE Lo scontrino fiscale deve essere emesso utilizzando appositi registratori di cassa. Lo scontrino deve riportare: Ragione sociale, ovvero nome e cognome del soggetto che lo emette; Partita iva e ubicazione dell’esercizio; Corrispettivo comprensivo di Iva ed eventuali sconti; Data, ora di emissione e numero progressivo; Numero di matricola dell’apparecchio fiscale. Dott. Pietro Giorgi

68 ALTRI ADEMPIMENTI IVA Oltre l’obbligo di certificare le operazioni attraverso l’emissione della fattura la normativa fiscale impone altri obblighi: Registrazione fatture; Liquidazione e versamento iva. Dott. Pietro Giorgi

69 REGISTRAZIONI Le fatture emesse vanno registrate in apposito registro entro 15 giorni dalla loro emissione; I corrispettivi vanno annotati in apposito registro giornalmente, con l’indicazione distinta degli importi imponibili suddivisi per aliquota; Le fatture di acquisto possono essere registrate in apposito registro ed esercitare la detrazione dell’imposta fino al termine di presentazione della dichiarazione relativa al secondo anno successivo. Dott. Pietro Giorgi

70 LIQUIDAZIONE E VERSAMENTO
Il contribuente deve procedere al versamento dell’Iva con periodicità mensile o trimestrale. La liquidazione di norma è mensile. Tuttavia, il contribuente può scegliere la liquidazione trimestrale pagando un interesse dell’1%. Dott. Pietro Giorgi


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