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Gli Accordi di Programma per lintegrazione degli alunni in situazione di handicap Riflessioni sullattuazione operativa un anno dopo la sottoscrizione 28.

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Presentazione sul tema: "Gli Accordi di Programma per lintegrazione degli alunni in situazione di handicap Riflessioni sullattuazione operativa un anno dopo la sottoscrizione 28."— Transcript della presentazione:

1 Gli Accordi di Programma per lintegrazione degli alunni in situazione di handicap Riflessioni sullattuazione operativa un anno dopo la sottoscrizione 28 marzo 2008

2 Elaborazione dati del MONITORAGGIO promosso dal GLIP nel settembre 2007 Risposte al monitoraggio

3 Priorità segnalate formazione

4 Priorità formazione

5 Modulistica DF PDF e PEI : interessi proritari

6 Progetti in atto e buone prassi esibite

7 Buone prassi segnalate dalle scuole del Distretto di Como I.C. COMO BORGHI: serate a tema per promuovere la cultura dellintegrazione I.C. COMO BORGHI: serate a tema per promuovere la cultura dellintegrazione I.C. TAVERNERIO: Accorciamo le distanze: integrazione tra scuola comune e Istituto Villa S. Maria I.C. TAVERNERIO: Accorciamo le distanze: integrazione tra scuola comune e Istituto Villa S. Maria I.C. COMO REBBIO: Scuola Potenziata per linclusione di disabili gravissimi nelle classi normali della scuola primaria I.C. COMO REBBIO: Scuola Potenziata per linclusione di disabili gravissimi nelle classi normali della scuola primaria D.D. COMO 2: Sezione Scuola Infanzia Potenziata per linserimento dei gravissimi D.D. COMO 2: Sezione Scuola Infanzia Potenziata per linserimento dei gravissimi I.C. COMO LAGO: Vademecum per lintegrazione; Progetto Accoglienza per gli alunni in passaggio tra i vari ordini di scuola I.C. COMO LAGO: Vademecum per lintegrazione; Progetto Accoglienza per gli alunni in passaggio tra i vari ordini di scuola ISTITUTO SAN CARPOFORO: Il gaudiometro, creazione di situazioni positive per migliorare lautostima degli alunni ISTITUTO SAN CARPOFORO: Il gaudiometro, creazione di situazioni positive per migliorare lautostima degli alunni

8 Criticità evidenziate dalle scuole del Distretto di Como In alcuni casi, assegnazione insufficiente di ore di assistenza educativa da parte dei Comuni e poca chiarezza sul ruolo dellassistente educatore In alcuni casi, assegnazione insufficiente di ore di assistenza educativa da parte dei Comuni e poca chiarezza sul ruolo dellassistente educatore Mancanza del trasporto assistito da parte di alcuni comuni Mancanza del trasporto assistito da parte di alcuni comuni Difficoltà di coordinamento con lUONPIA Difficoltà di coordinamento con lUONPIA Difficoltà di rapporto con LA NOSTRA FAMIGLIA, in particolare in seguito alla mancanza della figura della Psicopedagogista Difficoltà di rapporto con LA NOSTRA FAMIGLIA, in particolare in seguito alla mancanza della figura della Psicopedagogista Rispetto alla modulistica, si lamenta che la D.F. è troppo sintetica e dà scarse informazioni Rispetto alla modulistica, si lamenta che la D.F. è troppo sintetica e dà scarse informazioni DAI QUESTIONARI COMPILATI SI RIVELA POCA CHIAREZZA RISPETTO AI COMPITI DELLASL, O MEGLIO UNA CONFUSIONE DI RUOLI TRA ASL E UONPIA: 3 scuole dichiarano di compilare PEI e PDF con lASL. Allinterno degli Istituti il lavoro del GLH non sempre trova riscontro in sede di Collegio Docenti e Consiglio di Istituto.

9 DATI FORNITI DALLUFFICIO DI PIANO DI COMO (hanno aderito al Monitoraggio 2 Uffici di Piano su 8) CONDIVISIONE della necessità di una formazione interistituzionale CONDIVISIONE della necessità di una formazione interistituzionale POSITIVITA del raccordo operativo in atto tra lUfficio di Piano e le scuole del Distretto di Como POSITIVITA del raccordo operativo in atto tra lUfficio di Piano e le scuole del Distretto di Como CRITICITA: carenza di risorse economiche disponibili,difficoltà nella definizione del ruolo dellassistente educatore,difficoltà nel mantenere il raccordo con lUONPIA di Como, mancanza di una prevenzione generale nel campo della disabilità da parte dellASL, necessità di un raccordo con lAmministrazione Provinciale per integrare gli interventi in caso di disabilità plurime. CRITICITA: carenza di risorse economiche disponibili,difficoltà nella definizione del ruolo dellassistente educatore,difficoltà nel mantenere il raccordo con lUONPIA di Como, mancanza di una prevenzione generale nel campo della disabilità da parte dellASL, necessità di un raccordo con lAmministrazione Provinciale per integrare gli interventi in caso di disabilità plurime. SUGGERIMENTI: garantire almeno un incontro collegiale di raccordo tra tutti gli operatori coinvolti per ciascun alunno disabile SUGGERIMENTI: garantire almeno un incontro collegiale di raccordo tra tutti gli operatori coinvolti per ciascun alunno disabile

10 Piano Nazionale di Formazione per lintegrazione dei disabili (C.M. 1536 del 28.09.07) I CARE: Imparare, Comunicare, Agire in una Rete Educativa) I CARE: Imparare, Comunicare, Agire in una Rete Educativa) Inizia da un autoanalisi: siamo una scuola inclusiva? (es: predisponiamo attività di conoscenza dellhandicap rivolte ai genitori e/o ai compagni e percorsi specifici per migliorare le relazioni? La nostra scuola viene coinvolta nellelaborazione dei Piani di zona? Conosciamo e utilizziamo lI.C.F.? (il modello Internazionale per la Classificazione del Funzionamento della disabilità e della salute recentemente pubblicato dallO.M.S.). E attuata lintercambiabilità dei ruoli tra docente curricolare (che si occupa anche del disabile) e docente di sostegno (che ha la responsabilità della classe a tutti gli effetti)? Inizia da un autoanalisi: siamo una scuola inclusiva? (es: predisponiamo attività di conoscenza dellhandicap rivolte ai genitori e/o ai compagni e percorsi specifici per migliorare le relazioni? La nostra scuola viene coinvolta nellelaborazione dei Piani di zona? Conosciamo e utilizziamo lI.C.F.? (il modello Internazionale per la Classificazione del Funzionamento della disabilità e della salute recentemente pubblicato dallO.M.S.). E attuata lintercambiabilità dei ruoli tra docente curricolare (che si occupa anche del disabile) e docente di sostegno (che ha la responsabilità della classe a tutti gli effetti)?

11 Verso una scuola inclusiva R. Medeghini: Leducazione inclusiva è uno sfondo adeguato per le abilità differenti R. Medeghini: Leducazione inclusiva è uno sfondo adeguato per le abilità differenti Oggi non esiste più la classe: esistono le C.A.D. (classi ad abilità differenziate) dove il docente si trova spesso a dover programmare non uno ma 4 o 5 curricula diversi. Oggi non esiste più la classe: esistono le C.A.D. (classi ad abilità differenziate) dove il docente si trova spesso a dover programmare non uno ma 4 o 5 curricula diversi. Tutto ciò comporta non tanto un moltiplicarsi di progetti, bensì una scelta etica a monte che ispiri uno stile inclusivo in tutti gli operatori scolastici. Tutto ciò comporta non tanto un moltiplicarsi di progetti, bensì una scelta etica a monte che ispiri uno stile inclusivo in tutti gli operatori scolastici.


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