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LA DIMENSIONE EUROPEA NELL’OFFERTA FORMATIVA:

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Presentazione sul tema: "LA DIMENSIONE EUROPEA NELL’OFFERTA FORMATIVA:"— Transcript della presentazione:

1 LA DIMENSIONE EUROPEA NELL’OFFERTA FORMATIVA:
Università degli Studi di Padova LA DIMENSIONE EUROPEA NELL’OFFERTA FORMATIVA: ALCUNE PROBLEMATICHE AMMINISTRATIVE NELLA GESTIONE DEI CORSI DI STUDIO CONGIUNTI Nicoletta Paggin Padova, 16 dicembre 2005

2 Università degli Studi di Padova
La scelta di Padova: la costituzione di una Gruppo di lavoro trasversale per lo sviluppo di nuove procedure amministrative finalizzate al rilascio dei titoli congiunti Nuovo anno accademico: proposta del Delegato del rettore ai programmi europei di mobilità studentesca (prof. Donà dalle Rose) fatta propria dal Direttore amministrativo. Le buone pratiche consolidate in alcuni settori (dottorati e master) vengono condivise e trasferite ad altri. Il metodo di lavoro (poche riunioni 1. condivisione documenti e esperienze; 2. pareri, confronti, consulenze; 3. incontri mirati; 4. individuazione vincoli e intoppi procedurali; 5. individuazione possibili soluzioni) Nicoletta Paggin

3 Università degli Studi di Padova
La normativa di riferimento: il DM 270/04 Art. 3, comma 10 “Sulla base di apposite convenzioni le università italiane possono rilasciare i titoli di cui al presente articolo anche congiuntamente con altri atenei italiani o stranieri” La disciplina delle "modalità per il rilascio dei titoli congiunti" è demandata - dall'art. 11, comma 7, lettera n), del D.M. n. 509/ ai regolamenti didattici di ateneo. Suggeriva Guerzoni nel 2001 di rinviare alle convenzioni la definizione delle modalità del rilascio. Il primo vicolo procedurale è rappresentato, per i Corsi di studio (secondo la definizione dei DM 509 e 270), dalla Banca Dati OFF.F. Non è in discussione il fatto che il titolo congiunto si consegua al termine di un Corso di studio inserito nel Regolamento didattico di Ateneo (e quindi nell’Off.f): ci si interroga su quale sia il modo più opportuno di trattare questi progetti con gli strumenti a nostra disposizione. Chiarire che attraverso le slides che seguono si intende segnalare alcune criticità di sfondo alle diverse soluzioni operative messe in atto dagli Atenei Nicoletta Paggin

4 Università degli Studi di Padova
Corsi di studio congiunti e Banca Dati ministeriale Istituire un Corso interateneo? Attivare un Curriculum su Corso dell’Ateneo? Attivare una nuova Sede didattica? (art. 4, a-4 del DM 5 agosto 2004, n. 262!) 4) La Sede amministrativa del Corso? (se più di un Ateneo italiano) 5) Programmazione degli accessi? (L. 264/99) Spiegare come si fanno queste operazioni nella banca dati Stessa procedura adottata per gli interatenei italiani Internazionalizzare un curriculum all’interno di un corso di studio “monoateneo” La sede viene inserita dal Ministero ma la procedura individuata ha delle finalità completamente diverse (20 anni di convenzione, autorizzazione ministeriale a seguito di relazione tecnica del CNVSU previo parere favorevole del CO coord. Regionale) La sede amministrativa è quella che mette in off.f. il corso: è lì che vengono calcolati i requisiti per l’attivazione Va applicata? E se non sono cittadini dell’UE va previsto il contingente e la prova di lingua? Verifica dei requisiti minimi (Docenti, SSD..) Nicoletta Paggin

5 Università degli Studi di Padova
Dove immatricolare lo studente? Nella sede che amministra il progetto Sin dall’inizio in tutte le sedi partner (partner italiani?) In tutte le sedi ma solo nel momento in cui lo studente arriva (mantenendo la stessa data di immatricolazione e di acquisizione dei CFU/ECTS?) Il problema della doppia iscrizione non sussiste perché il Corso è lo stesso. La decisione ha ricadute organizzative, sui dati forniti al MIUR, sui sistemi informativi. E’ fondamentale “ufficializzare” il significato semantico dei dati (ovvero il numero di immatricolati internazionali) Anagrafe nazionale degli studenti e dei laureati Nicoletta Paggin

6 Università degli Studi di Padova
L’aggiornamento della carriera dello studente Nella sede che amministra il progetto (e solo prima della prova finale anche in tutte le altre sedi) In tutte le sedi “contemporaneamente” (con quale procedura?) 3) In tutte le sedi ma solo nel momento in cui lo studente vi svolge i periodi di studio (e quando si sposta?) La decisione impatta sull’organizzazione, sulla sicurezza dei dati. Però le ricadute sui dati che gli Atenei devono fornire al MIUR sono cruciali (risultato dei processi formativi, scarto tra durata normale e durata effettiva, etc.) Ancora una volta è indispensabile avere uno strumento che consenta una lettura coerente dei dati forniti Ad esempio, per gli immatricolati/iscritti al primo anno 2004/2005 i CFU acquisiti nello stesso anno accademico devono essere registrati in carriera entro il 31/01/2006. A Padova potevano far esami dal 1° ottobre 2004 al 15 ottobre Il Rettore deve attestare l’avvenuto inserimento di tutti gli eventi verificatisi nel Ci sono verifiche intermedie. Anche questo ostacolo va tenuto in considerazione quando si decide Nicoletta Paggin

7 Università degli Studi di Padova
Corsi congiunti e Anagrafe nazionale I CFU/ECTS acquisiti dagli studenti sono CFU del Corso (ordinamento didattico/curriculum congiunto) oppure CFU altre istituzioni straniere (riconoscimento di CFU/ECTS) Se il corso è stato progettato in modo congiunto concettualmente i CFU sono del Corso e non riconosciuti validi per il Corso. Ma sono anche CFU acquisiti presso altra Istituzione straniera. Il DS chiarirà l’Ateneo in cui sono stati acqusiti i CFU. Vale la pena di uniformare? Numero CFU conseguiti per una determinata coppia settore-ambito Nicoletta Paggin

8 Il rilascio del Diploma congiunto: semplificare o valorizzare?
Università degli Studi di Padova Il rilascio del Diploma congiunto: semplificare o valorizzare? (qualora le normative nazionali dei partner lo consentano!) Chi firma il Diploma congiunto? Un Rettore su delega o tutti i Rettori/Delegati? Quali luogo e data è preferibile indicare? Quelli in cui si svolge la prova finale o quelli in cui avviene la stampa/consegna? Due scuole di pensiero: una scelta operativa comune è possibile? Nicoletta Paggin

9 Il rilascio del Supplemento al Diploma congiunto
Università degli Studi di Padova Il rilascio del Supplemento al Diploma congiunto Le lingue del certificato congiunto (chi cura le diverse edizioni?) Le distribuzioni statistiche dei voti (nei sistemi dei diversi partner?) La data del certificato congiunto (utilizziamo quella della prova finale?) La firma del certificato (la sede amministrativa quella in inglese + ogni sede la sua edizione?) Le sezioni 8 del certificato (ogni sede provvede a fornire la propria descrizione sia in inglese che nella lingua nazionale?) Nicoletta Paggin

10 Il rilascio del Supplemento al Diploma
Università degli Studi di Padova Il rilascio del Supplemento al Diploma ./. esiste un problema di imposta di bollo? L’agenzia delle entrate con la circolare n. 29 del 1° giugno 2005 chiarisce che “<…> diploma di laurea, certificato di carriera scolastica, certificato di laurea <…> sono soggetti al pagamento dell’imposta di bollo fin dall’origine, nella misura di Euro 14,62 per ogni foglio” In realtà non si tratta di un vero e proprio problema però sentendo le diverse sedi la questione andrebbe affrontata, in modo positivo, vista l’importanza dello strumento. La prossima slide ci introduce ai lavori del pomeriggio. Nel comunicato di Berlino i ministri stabilivano che “a partire dal 2005 ogni studente, al compimento dei suoi studi, riceveva il Supplemento al Diploma automaticamente e senza spese” Nicoletta Paggin

11 Chi vuole una strada la trova
Università degli Studi di Padova Chi vuole una strada la trova Chi non la vuole …. trova delle scuse (Proverbio) Nicoletta Paggin


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