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Il fotovoltaico a terra e la salvaguardia del territorio rurale

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Presentazione sul tema: "Il fotovoltaico a terra e la salvaguardia del territorio rurale"— Transcript della presentazione:

1 Il fotovoltaico a terra e la salvaguardia del territorio rurale
P.N. Capitani – Modena 16/11/2010

2 IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN ITALIA
Da “Terra e Vita” n. 43/2010

3 ASPETTI FISCALI PER L’AGRICOLTORE
CIRCOLARE N.32/Edel 6 Luglio La produzione e cessione di energia elettrica e calorica derivante da fonti agroforestali e fotovoltaiche è compresa tra le attività produttive di redito agrario. - Ciò, naturalmente, nel presupposto che risulti verificato il requisito della “prevalenza” che caratterizza le attività agricole connesse, ossia a condizione che, nel caso di specie, le fonti di produzione dell’energia provengano prevalentemente dal fondo. Dalla Risoluzione n. 112/E dell′Agenzia delle Entrate - 28 aprile 2009: La realizzazione di un impianto fotovoltaico su terreno agricolo NON comporta, ai fini fiscali, l′automatica classificazione dei terreni stessi come aree edificabili.

4 A LIVELLO PROVINCIALE Dal Piano Programma Energetico della Provincia di Modena-Assessorato Ambiente (in corso di discussione e definizione) risulta: impianti fotovoltaici n kwp superficie occupata da fotovoltaico a terra è stimato in complessivi mq Occupazione suolo 18,5 mq/kwp a terra il rapporto tra superficie occupata e SAU (circa ha *) < 0,02%

5 ALCUNE INFORMAZIONI La Regione Piemonte aveva predisposto un disegno di legge regionale per regolamentare l'utilizzo del territorio in cui alloggiare impianti fotovoltaici a terra, sospendendo le procedure autorizzative per le installazioni nelle zone di particolare pregio dal punto di vista agricolo, naturalistico ed estetico La Giunta provinciale di Bolzano ha stabilito che non sarà ammessa l'installazione di pannelli fotovoltaici sui terreni aperti e le aree verdi. Peraltro nelle zone residenziali i pannelli possono essere installati solo parallelamente a tetti e facciate, con esclusione degli edifici sottoposti alla tutela dei beni culturali. L'installazione nei centri storici deve essere autorizzata dalla Ripartizione provinciale beni culturali. Nelle zone produttive l'installazione di pannelli fotovoltaici su supporti inclinati è ammessa senza limitazioni sui tetti piani e verdi. Sui tetti con pendenza è invece ammessa esclusivamente l'installazione parallelamente al tetto. Tale disposizione vale anche per gli edifici in aree agricole. - Provincia di Parma Linee guida per i privati e progetto per la realizzazione di campi fotovoltaici in ogni comune. Dove è possibile, si cerca comunque di indirizzare la localizzazione degli impianti in aree marginali da recuperare (ex cave, discariche, depositi di materiali inerti) o in aree destinate a parcheggi. Accogimenti previsti: Le forme condivise di mitigazione sono fondamentali se l’area scelta per l’installazione dei pannelli è a vocazione agricola: in questo caso, dopo aver verificato le condizioni di sicurezza ambientale, occorre seguire “regole” precise. siepi autoctone intorno all’impianto l’utilizzo di materiali prefabbricati la copertura dei cavidotti con terra divieto di usare diserbanti ripristino dell’utilizzo originario dei terreni, una volta dismessi gli impianti L’incidenza degli impianti fotovoltaici a terra sui suoli agricoli in Puglia è dello 0,025% della superficie agricola

6 CONSUMO DEL SUOLO Il divulgatore “7-8/2010” 9 ettari è la quantità di terreno agricolo che in Emilia Romagna è consumata ogni giorno Perché è così importante preservare il suolo? produce cibo sostentamento per la vita vegetale ed animale consente immagazzinamento dell’acqua è funzionale al controllo idrogeologico esso stesso è organismo vivente

7 IN COLLINA E MONTAGNA La frammentazione della proprietà in montagna è un’ulteriore variabile progettuale La stessa disposizione dei pannelli richiede uno studio accurato plani-altimetrico dei versanti.

8 SUL NOSTRO APPENNINO Caratteristiche originarie del sito
Foto: gentile concessione dell’autore Fotosimulazione di un impianto progettato Foto: gentile concessione dell’autore

9 IN PIANURA: CONCORDIA S/S
Particolare: Trebbiatura del sorgo Foto: gentile concessione dell’autore Impianto ad inseguimento solare Il “sesto d’impianto” è studiato in modo da poter coltivare nell’interfila.

10 IMPIANTO AD INSEGUIMENTO SOLARE A CONCORDIA SULLA SECCHIA
7 ettari di terreno 166 vele (oltre 5700 moduli fotovoltaici) 1 Mw dichiarato Secondo le indicazioni dei progettisti: la quantità di CO non prodotta è equivalente alla  CO2 assorbita da una foresta della superficie di 2,4 ettari il risparmio energetico conseguito è di circa 340 TEP (tonnellate Equivalenti di Petrolio). l’impianto è presentato come una vera e propria “azienda agroenergetica”, unica nel suo genere in tutto il territorio nazionale, in grado di produrre efficientemente energia e mantenere nel contempo l’attività agricola nei terreni occupati dall’impianto fotovoltaico. Nel 2010 il terreno è stato preparato (facendo anche uso del compost che viene prodotto presso l’impianto di compostaggio AIMAG a Fossoli di Carpi, frutto della trasformazione della frazione organica dei rifiuti da raccolta differenziata) e poi si è proceduto alla semina del sorgo da granella, una pianta appartenente alle colture cosiddette “dedicate”, che è stata individuata, sulla base di studi agronomici, come la più adatta al terreno (almeno in questo primo anno) e che stata utilizzata per la produzione di energia. Nei prossimi anni si prevede di coltivare, una in successione all’altra, anche piantagioni di girasole, soia e colza da cui poi ricavare biocombustibili per l’autotrazione. I pannelli sono posti a quattro metri da terra – per la loro posa non è stato fatto uso di calcestruzzo - al fine di mantenere libero il terreno sottostante e poter così svolgere attività agricola

11 SERRE FOTOVOLTAICHE: OPPORTUNITA’ E LIMITI
Fonte: Solar ReFeel CONSIDERAZIONI ? LUCE DISPONIBILE FILTRANTE DAI PANNELLI ? TIPO DI FALDA (MONO O BI) ? PERCENTUALE DI COPERTURA DELLA FALDA A SUD DA UTILIZZARE

12 Classificazione delle aree marginali
1. Aree estrattive a cielo aperto non più in esercizio; 2. Aree estrattive a cielo aperto in esaurimento; 3. Discariche di qualsiasi tipologia non più in esercizio; 4. Discariche di qualsiasi tipologia in via di dismissione; 5. Aree degradate: per mancanza di vegetazione, escluse da altre classificazioni, non classificate come urbanizzate 6. Aree industriali dismesse; 7. Aree inquinate da bonificare e aree iscritte all’anagrafe siti inquinati (DM 25 ottobre 1999 n. 471); 8. Aree seminative abbandonate 9. Aree agricole non idonee ad usi agro-silvo-pastorali 10. Fasce di rispetto: fasce di rispetto di infrastrutture lineari (strade, ferrovie, elettrodotti, gasdotti, oleodotti, ecc); fasce di rispetto cimiteriali; fasce di rispetto di impianti di depurazione; fasce di rispetto aeroportuali; fasce di rispetto di antenne radiotrasmittenti; fasce di rispetto di stabilimenti a rischio di incidente rilevante (DM 9 maggio 2001); fasce di rispetto di impianti recupero e smaltimento rifiuti; 11. Aree militari: dismesse; in via di dismissione; 12. Aree del demanio; 13. Aree prive di vincoli paesaggistici, archeologici e ambientali Fonte: pvs in bloom adattato

13 POSSIBILI CRITERI DI SCELTA DELLE AREE MARGINALI
Criteri tecnico-funzionali: a. grado di insolazione; b. esposizione dell’area; c. clivometria dell’area; d. superficie dell’area sufficiente al dimensionamento richiesto; e. vicinanza di rete di distribuzione: linee di Media Tensione o Cabina Primaria ENEL; f. presenza di viabilità adeguata a mezzi pesanti; g. assenza di rischio geologico; h. assenza di rischio idraulico; i. assenza rischio sismico. Criteri localizzativo: a. vicinanza ad impianti energivori (es.: impianti a rischio di incidente rilevante);? b. vicinanza ad impianti di pubblico servizio; c. vicinanza a zone industriali d. vicinanza a zone commerciali. Fonte: pvs in bloom adattato

14 IN SINTESI ASPETTI POSITIVI - interessante opportunità per le aziende agricole; - può contribuire a integrare il reddito agricolo - utilizzazione di terreni marginali (non irrigabili, non sistemati o abbandonati - produzione energia elettrica fotovoltaica è attività connessa all’attività agricola ASPETTI PROBLEMATICI - Impatto - problema del consumo di suolo negli impianti a terra - mercato degli affitti (anche 3 volte) un normale canone - contratti di “diritto di superficie” - utilizzazione di terreni che per la loro sistemazione hanno richiesto e richiedono opere di bonifica e sistemazioni idrauliche agrarie di grande rilevanza socio economica - criticità nella “sostenibilità” dell’intervento (la necessità di mantenere pulite da infestanti le superfici può determinare aumento uso erbicidi - PSR e fotovoltaico (da verificare perché non tutte le regioni lo finanziano).

15 SPUNTI DI RIFLESSIONI E DIBATTITO
- Strutture senza fondazioni - nessuna impermeabilizzazione del suolo - siepi arbustive - dismissione impianto e ripristino stato originario - no cambio destinazione d’uso - valenza imprenditoriale e ambientale di un razionale utilizzo del fotovoltaico, in quanto lo sviluppo delle aziende deve avvenire compatibilmente con il contesto e la tutela ambientale - l’installazione dei pannelli fotovoltaici a terra avvenga esclusivamente con impianti di dimensioni piccole o medie - mentre l’installazione di impianti di grandi dimensioni, che determinano un notevole danno alla capacità produttiva agricola del territorio, avvenga solo ed prioritariamente nelle aree degradate - necessità di sviluppare sperimentazione e ricerca applicata


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