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Le decisioni di fine vita: quale spazio per le scelte personali? quale spazio per le scelte personali? Vignola, 19 ottobre 2011 Vignola, 19 ottobre 2011.

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1 Le decisioni di fine vita: quale spazio per le scelte personali? quale spazio per le scelte personali? Vignola, 19 ottobre 2011 Vignola, 19 ottobre 2011

2 Tutti i viventi muoiono, ma in modo diverso Tutti i viventi muoiono, ma in modo diverso Non alcuni la morte non si pone come un problema di desioni e scelte personali: Non alcuni la morte non si pone come un problema di desioni e scelte personali: per es. gli animali per es. gli animali

3 Come muoiono gli animali Es. La cagna di Céline (Cfr. Milan Kundera: Céline, la cagna, la commedia umana)

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5 E rimasta in fin di vita almeno quindici giorni… oh non si lamentava, ma io vedevo.. E rimasta in fin di vita almeno quindici giorni… oh non si lamentava, ma io vedevo.. A un certo punto, un mattino, ha voluto uscire di casa. Si è allungata dolcemente… ha incominciato a rantolare… Si era distesa in direzione del ricordo, da dove era venuta, dal nord, dalla Danimarca… A un certo punto, un mattino, ha voluto uscire di casa. Si è allungata dolcemente… ha incominciato a rantolare… Si era distesa in direzione del ricordo, da dove era venuta, dal nord, dalla Danimarca…

6 : E morta dopo due, tre rantoli. Oh molto discretamente, senza nessun lamento, con una postura davvero molto bella, slanciata, in fuga. Ma su un fianco, stremata, finita. Il naso verso le sue foreste in fuga lassù da dove veniva, dove aveva sofferto, Dio sa quanto. Oh ne ho viste di agonie, qui, là, dappertutto, ma mai nessuna così bella, discreta, fedele. Quello che danneggia lagonia degli uomini è il tralalà. Luomo, malgrado tutto, è sempre su un palcoscenico : E morta dopo due, tre rantoli. Oh molto discretamente, senza nessun lamento, con una postura davvero molto bella, slanciata, in fuga. Ma su un fianco, stremata, finita. Il naso verso le sue foreste in fuga lassù da dove veniva, dove aveva sofferto, Dio sa quanto. Oh ne ho viste di agonie, qui, là, dappertutto, ma mai nessuna così bella, discreta, fedele. Quello che danneggia lagonia degli uomini è il tralalà. Luomo, malgrado tutto, è sempre su un palcoscenico

7 Il palcoscenico La commedia Il tralalà

8 Il palcoscenico: quando la malattia ci costringe a recitare una nuova parte in commedia

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10 La malattia (mortale) equivale a passare un confine: di qua a là, senza ritorno La malattia (mortale) equivale a passare un confine: di qua a là, senza ritorno Ormai sto in quella parte del mondo dove tutto è diverso Ormai sto in quella parte del mondo dove tutto è diverso

11 Ti basta un nulla per passare dalla parte opposta della vita: dal dolore alla felicità, dal ricordo allamnesia, da una salute beata a un lago di metastasi dentro la testa Ti basta un nulla per passare dalla parte opposta della vita: dal dolore alla felicità, dal ricordo allamnesia, da una salute beata a un lago di metastasi dentro la testa

12 Improvviso cambio di scena: - con un incidente in motorino sulla strada provinciale, in un giorno di pioggia - con quelle macchie sospette apparse sul braccio durante la falciatura del fieno - con quello svenimento improvviso in cucina Improvviso cambio di scena: - con un incidente in motorino sulla strada provinciale, in un giorno di pioggia - con quelle macchie sospette apparse sul braccio durante la falciatura del fieno - con quello svenimento improvviso in cucina

13 La vita non è mica un dono, una virtù, un destino. E un esperimento, una prova. La vita non è mica un dono, una virtù, un destino. E un esperimento, una prova. Una prova dorchestra, e neanche lultima. Non ancora quella generale, che assomiglia già a unesecuzione. Cè sempre qualcosa che poteva andare meglio, o peggio, o diversamente. Una prova dorchestra, e neanche lultima. Non ancora quella generale, che assomiglia già a unesecuzione. Cè sempre qualcosa che poteva andare meglio, o peggio, o diversamente. Una manciata di virgole da disporre sopra una pagina scritta: le metti qua e là, e appena hai finito scopri che invece andavano meglio là e qua, e pensi come hai fatto a non accorgertene prima. Una manciata di virgole da disporre sopra una pagina scritta: le metti qua e là, e appena hai finito scopri che invece andavano meglio là e qua, e pensi come hai fatto a non accorgertene prima. Così allinfinito. Ogni volta, a tentoni. Così allinfinito. Ogni volta, a tentoni.

14 Siamo chiamati a suonare nellorchestra (possibilmente senza stonare troppo…)

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16 E il tralalà della morte umana? E il tralalà della morte umana? Perché la morte? ( la dimensione metafisica) Perché la morte? ( la dimensione metafisica) Come morire? ( la dimensione etica) Come morire? ( la dimensione etica)

17 E la pretesa di morire in un certo modo ( l ETICA!!)

18 Il desiderio di una morte aggettivata

19 Aggettivo Buona Buona Degna Degna Accettabile Accettabile Umana Umana Bella Bella Morte Morte Sostantivo

20 Come accordare sostantivo e aggettivo?

21 Gli aggettivi di segno opposto... Cattiva Cattiva Indegna Indegna Inaccettabile Inaccettabile Disumana Disumana Brutta Brutta

22 Come possiamo ottenere ciò che vogliamo? Che cosa vogliamo?

23 Analogia con la ricerca della felicità Analogia con la ricerca della felicità

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25 Istruzioni per rendersi infelici

26 Consigli per morire male

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28 Partecipare alle scelte di fine vita?

29 Le cure mediche possono essere oggetto di scelta da parte della persona malata? La questione preliminare:

30 Susan Sontag Che mi importa della qualità della mia vita?

31 Tiziano Terzani Un altro giro di giostra (ma non che la giostra giri senza fine..!)

32 Peter Noll Il coraggio di essere liberi, fino alla fine (Sono mortalmente malato, ma non sono un paziente)

33 La bioetica: dalla tailored medicine alla tailored ethics

34 Si direbbe che al momento di dargliela, il buon Dio si è sbagliato di morte, come in guardaroba vi si dà un vestito per un altro. Sì, quella doveva essere la morte di unaltra, una morte non sulla misura della nostra Priora, una morte troppo piccola per lei, e lei non riusciva a infilarne neanche le maniche... Bernanos, I dialoghi delle Carmelitane Bernanos, I dialoghi delle Carmelitane

35 La sartoria del viaggio

36 Ogni viaggiatore è per noi unico e ogni viaggio è un abito su misura dei suoi desideri. Con questa consapevolezza come un sarto prendiamo le misure ai nostri clienti, ascoltiamo le loro domande, rispondiamo a ogni loro curiosità. Nelle nostre boutiques confezioniamo per loro quellunico viaggio capace di realizzare il loro sogno

37 Signore, dà a ciascuno la sua morte, che morte che da quella vita viene,in cui ebbe amore, anima, angoscia. Perché noi siamo solo guscio e foglia. La grande morte che ciascuno ha in sé È il frutto intorno a cui tutto si volge R.M. Rilke Il libro dore

38 Chi farà le scelte finali?

39 Laspirazione a poter far valere le proprie preferenze (direttive anticipate)

40 Con chi condividere le decisioni? Fiduciario (amministratore di sostegno)

41 Con chi condividere le decisioni? Medico (il buon medico o il medico buono?)

42 Non esiste un metodo semplice per trovare il medico giusto

43 Un libro fondamentale per ogni paziente che voglia ottenere le cure migliori dai propri medici (Time)

44 Le domande da fare al medico - per essere curato bene - per essere assistito nelle scelte finali

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46 Saper lottare, sapersi arrendere Un tempo pensavo che la cosa più ardua del mestiere di medico sia acquisire le necessarie competenze. Ma non è vero (...) Mi sono reso conto che la cosa più difficile è capire dove comincia e dove finisce il nostro potere Atul Gawande: Con cura

47 Saper lottare, sapersi arrendere Oggi disponiamo delle sofisticate risorse della medicina moderna. Imparare a usarle è piuttosto difficile. Ma la cosa in assoluto più difficile è comprenderne i limiti. Atul Gawande: Con cura

48 Saper lottare, sapersi arrendere E vero che il nostro compito è lottare sempre. Ma lottare non significa necessariamente fare di più. Significa fare la cosa giusta per il paziente, anche se non sempre è chiaro che cosa sia giusto Atul Gawande: Con cura

49 La responsabilità personale: equivale a scrivere con le proprie decisioni una storia unica e irripetibile

50 Una morte personalizzata: il supremo artificio

51 Morire, è unarte, come ogni altra cosa. Io lo faccio in modo eccezionale. Io lo faccio che sembra come inferno. Io lo faccio che sembra vero. Sylvia Plath


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