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„ Il Pranzo di Babette “ A cura di Alessia Antonino – Campus Bio - Medico.

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Presentazione sul tema: "„ Il Pranzo di Babette “ A cura di Alessia Antonino – Campus Bio - Medico."— Transcript della presentazione:

1 „ Il Pranzo di Babette “ A cura di Alessia Antonino – Campus Bio - Medico

2 Trama In questo ambiente grigio e severo brillano le due bionde figlie del religioso, ricche di bellezza e talenti ma destinate a non sposarsi mai per rimanere accanto al padre e, alla sua morte, continuarne l’opera: divise tra le preghiere e le opere di beneficenza, la vita nella piccola comunità prosegue sempre eguale fino a quando, nel 1871, una francese esule: Babette viene accolta nella casa delle due ormai anziane sorelle, rimanendovi per 14. Una novità arriva il giorno in cui a Babette arriva un assegno di una vincita al lotto, un biglietto che un suo vecchio amico comprava per lei ogni anno, ultimo legame con la patria: una somma di diecimila franchi. Le due sorelle si convincono subito che la francese, con quella somma in tasca, se ne andrà, lasciandole alla loro vecchiaia solitaria e malinconica, ma Babette propone loro di organizzare dei festeggiamenti per il compleanno del loro genitore. La donna comincia ad organizzare un pranzo alla francese memorabile, curato in ogni dettaglio Quando la cena finisce, tra canti e riconciliazioni, Babette confessa alle due sorelle di non aver alcuna intenzione di andarsene, avendo speso tutti i franchi della vincita per quella cena.

3 Il Menù Il Menù Brodo di tartaruga, con lardo, erbe aromatiche, teste e zampe di gallina con vino amontillado Crepes con caviale e burro accompagnate da champagne Veuve cliquot 1860 (Blinis dermidoff) Quaglie ripiene in crosta di pasta sfoglia, (cailles en sarcophage) Insalata con vinagraitte di olio di oliva Formaggio francese Savarin con frutta candita e burro Frutta esotica e rara come mango, papaia, ananas, uva, prugne, fichi e datteri. Vini · Amontillado bianco ambra · Champagne Veuve Clicquot Il tipo di cucina dei paesi del nord doveva essere semplice, frugale, con pochi ingredienti, vista la povertà e il clima dei luoghi: in netto con la ricchezza della cucina francese, haute cuisine per eccellenza.

4 Il Cibo nei paesi nordici
Il film è ambientato nella regione danese dello Jutland, un clima freddo e pungente caratterizza questa regione del nord europa, e sono proprio queste temperature ad aver influenzato il tipo di cucina di questa regione. La vicinanza al mare del nord ha fatto si che i pesci quali il salmone e il merluzzo siano molto presenti nella cucina tipica ma anche i pesci di fiume come le trote entrino a far parte della cucina tradizionale danese, di solito serviti in umido, con il prezzemolo oppure arrostiti. Non possono mancare i vegetali, serviti di solito come zuppe d’altronde quale miglior modo per riscaldarsi quando fuori le temperature toccano i -20°. Al mattino si assapora una tipica morgenmad, la colazione danese a base di yogurt, pane e marmellata, ma anche uova e salumi, come vuole la tradizione nordica o tempo permettendo, ci si può anche permettere un'aringa marinata servita con tutti i tipi di pane possibile. Uno dei piatti più presenti nella gastronomia della Danimarca è il smørrebrød, lo snack d'eccellenza della Danimarca e di tutta la Scandinavia. Altro non è che una semplice tartina di pane (di segale o semplicemente integrale o anche bianco) spalmata con del paté fegato il leverpostej, o con della salsa e servita con salumi, formaggio, verdure e caviale. < Morgenmad Smørrebrød > segue

5 Il Cibo nei paesi nordici
Tra i piatti tipici di una tipica famiglia danese troviamo anche le ottime zuppe: la Alesuppe (zuppa d'anguille), la Gronkalsupper (zuppa a base di cavolo verde), la Frugtsuppe (zuppa di frutta preparata con albicocche, prugne secche e mele, servita anche calda come primo piatto, altrimenti fredda come dessert), la Gule ærter (zuppa di fave con pancetta, verdure e pezzi di salsiccia), il Kørvelsuppe (zuppa di cerfoglio accompagnata da uova in camicia), l'ottima zuppa Kresesuppe (zuppa d'interiora d'oca con mele, prugne e gnocchi), la Øllebrød (zuppa dolce di pane e birra), i Kødboller (gnocchi di carne). Come avrete notato le minestre sono comunemente delle zuppe molto sostanziose. < Frugtsuppe Kødboller > I secondi piatti si arricchiscono ancor di più. Un connubio che spesso accosta pietanze inusuali per noi mediterranei, ad esempio il piatto Æbleflæsl fatto con pancetta affumicata, cipolle e mele fritte, oppure il Æggekage, uova strapazzate con cipolla, patate e pancetta affumicata, o il semplice Bøf med løg (manzo macinato servito con salsa e cipolle fritte). L'aringa (sild) è il pesce danese per eccellenza, si consuma soprattutto marinata in agrodolce ma anche i piatti di carne sono molto presenti nel menù dei paesi nordici, ricchi di selvaggina un esempio sono le salsicce speziate Medisterpølser oppure la Stegt and, anatra arrosto ripiena di mele e prugne Secche. Le salse sono molto in uso nella cucina danese, la più comune è la sennepssauce med fløde, una salsa all'uovo, senape e aceto, con aggiunta di panna montata fredda. segue

6 Il Cibo nei paesi nordici
I dolci danesi o comunque nordici in generale sono abbastanza semplici; il più ricco è forse il Æblekage (un dolce con panna e mele), ma anche le Æbleskiver delle ciambelle fritte spolverate con zucchero o il Fløderand, un dolce a forma d'anello, ripieno di frutta cotta. < Æblekage Fløderand >

7 Riflessioni In un mondo di moralismi e di regole controllate, dove i desideri e gli istinti venivano controllati e compressi nel minimo necessario, Babette introduce la passione, le emozioni e il gusto per il bello attraverso un pranzo che cambierà il destino del villaggio e dei suoi abitanti. I personaggi sembrano infatti liberarsi da una sorta di qualche catena che li lega da 35 anni: cominciano a rivelarsi cose mai dette prima e una nuova linfa vitale sembra pervadere nuovamente i rapporti tra le persone. La protagonista da uno scossone all’ esistenza delle due sorelle che scorre sempre uguale, tra velate malinconie e pallidi rimpianti di una vita e amori che avrebbero potuto essere, antipatie e ombre di antichi peccati commessi e mai perdonati.

8 Commenti L’opera è del regista Gabriel Axel è un film di delicata e rarefatta bellezza: tratto dall’omonimo romanzo di Karen Blixen, è ambientato sulla costa occidentale della Danimarca, in un posto desolato in mezzo alla brughiera, proprio vicino alle maestose scogliere del mare del Nord. In questa landa spazzata dal vento si costituisce, a metà dell’ottocento, una comunità rurale religiosa, in un’atmosfera cupa che rifugge qualsiasi vanità come peccato. Il film è ambientato, molto suggestivamente, in austeri interni con lampade a gas, mobili di stile gustavano, ceramiche rustiche e pentole di rame in cucine spartane, riscaldate da enormi cucine economiche su cui sobbollono pentole di zuppe fumanti.

9 Commenti La preparazione del ricco pasto occupa tutta la seconda metà del film, in un tripudio di sapori e profumi, vapori caldi, colori e alchimie misteriose. Babette infatti, vuol far gustare la sontuosità della ricca cucina francese, arricchita da porcellane preziose, delicati cristalli, posate d’argento e tovaglie di stoffe fini, pregiatissimi vini d’annata. Nel corso di questa cena gli umori e le rigidità dei partecipanti cominciano a rilassarsi sempre di più, complice il buon vino e la qualità superlativa del cibo. Solo uno dei commensali, un generale ex pretendente di una delle due sorelle, uomo di mondo, riconosce l’eccezionalità della cuoca e delle pietanze, che gli fanno tornare alla memoria un altro pasto memorabile, consumato anni prima al Cafè Anglais, a Parigi, dove cucinava il miglior chef di tutta la Francia.

10 Commenti Babette, ovviamente, era proprio l’eccezionale chef del Cafè Anglais, che aveva rinunciato al suo ristorante e alla sua meravigliosa cucina per cause politiche, essendo coinvolta nella rivolta della Comune di Parigi del 1871, in cui aveva perso marito e figlio. Il finale è un po’ malinconico, come tutto il film del resto…la vita ritorna a scorrere come sempre, i vecchi amori e i rimpianti tornano al loro posto, nei ricordi custoditi in fondo al cuore, anche se forse qualcosa, nelle loro anime, è cambiato per sempre.


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