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1 «Solo lanima viene dal di fuori e solo essa è divina» (De Anima – Aristotele) 2.

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Presentazione sul tema: "1 «Solo lanima viene dal di fuori e solo essa è divina» (De Anima – Aristotele) 2."— Transcript della presentazione:

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3 «Solo lanima viene dal di fuori e solo essa è divina» (De Anima – Aristotele) 2

4 Aristotele Ippocrate Galeno Scuola Medica Salernitana Bonaventura da Bagnoregio Tommaso dAquino 3

5 Aristotele osservava che, nella donna, la gravidanza non ha inizio se non dopo laccoppiamento, mediante il quale luomo depone il proprio seme nellutero. Aristotele, quindi, già comprendeva che, affinché il processo generativo avesse inizio, occorreva un agente attivo: in questo caso, il seme maschile. Agli occhi del filosofo, la donna svolgeva un ruolo passivo, limitandosi a fornire il proprio sangue come materia per la formazione del bambino. Il maschio ha la virtù formativa, destinata a mutare il sangue della donna in un essere vivente; il maschio è lagente attivo, capace di trasformare il mestruo in materia viva. La donna si limitava a fornire il materiale su cui operava il seme virile; un po come accade con il vasaio che modella la creta per farne un prodotto finito. La materia è a madre, ma il seme paterno plasma attivamente la materia e le dà la forma. Il bambino era frutto solo del maschio, in quanto il maschio era il principio attivo della generazione umana; il padre era il solo produttore di vita. 4

6 La Natura, grazie alla potenzialità ìnsita nel liquido seminale, permette di trasformare la potenza in atto. Il seme maschile possiede un potere attivo che muove e muta il sangue della madre, trasformandolo in un organismo vivente. Il sangue mestruale umano, affinché possa trasformarsi in materia viva, ha bisogno di essere esposto al potere vitale presente nel seme; deve, cioè, subire lazione del soffio di vita. Una volta ricevuto il soffio di vita, grazie al potere vitale del seme maschile, il sangue mestruale diventa vivo e acquisisce unanima vegetativa. Quando il seme si mescola con il sangue mestruale, si forma un embrione: una sorta di mescolanza di femmina e maschio, una sorta di coagulazione, di addensamento del sangue mestruale. Aristotele identifica lembrione come un seme che, nascosto nel terreno, si sviluppa come una pianta; il grembo materno è come il terreno e il sangue è il nutrimento necessario alla pianta per nutrirsi e crescere. 5

7 IL SEME VIRILE, UNICO PRINCIPIO ATTIVO DELLA GENERAZIONE UMANA, TRASFORMA LA MATERIA DA POTENZA IN ATTO. Ciò implica che il seme ha già le sue caratteristiche essenziali e necessita solo di un luogo ove crescere e ricevere il nutrimento: lutero è identificato come il terreno ove il seme può crescere e dare vita. Lo sperma è la causa del cambiamento della materia. IL FINE ULTIMO DELLA GENERAZIONE È LESISTENZA DELLA SPECIE 6

8 IL SANGUE NON È UN ESSERE VIVENTE IN ATTO, MA LO È IN POTENZA IL SANGUE È POTENZIALMENTE PORTATORE DI VITA 7

9 Ippocrate sostiene la teoria di un più attivo coinvolgimento della donna nella riproduzione e ipotizza lesistenza di due semi, maschile e femminile, entrambi necessari alla generazione. Il seme femminile è la secrezione vaginale. Al termine dellamplesso sessuale, il seme maschile si mescola allinterno dellutero al seme femminile. Lunione dei due semi dà origine a una massa che si riscalda. Laria, inspirata dalla madre, penetra in questo impasto e si instaura, in questo modo, un vero e proprio ricambio respiratorio. Sotto lazione dellaria che circola fra i due semi, la massa si gonfia e dà origine alle membrane che racchiudono lembrione. Lembrione, formato dalla mescolanza dei semi, durante la gestazione, provvede solamente a nutrirsi ed accrescere le proprie dimensioni. 8

10 Galeno fu il principale artefice della diffusione della «Dottrina dei Due Semi», proposta da Ippocrate, nel corso di tutto il Medioevo. Secondo Galeno, sia il maschio che la femmina contribuiscono alla generazione, poiché entrambi, in pari misura, possiedono i principi attivi. Gli studi anatomici relativi allapparato genitale femminile, consentirono di offrire a Galeno una precisa descrizione delle ovaie, che egli ritenne fossero strutture anatomiche omologhe ed equivalenti ai testicoli maschili. Galeno ritenne le ovaie indispensabili alla elaborazione del seme femminile, identificato con la secrezione vaginale emessa durante il coito. 9

11 Tra il X e il XI sec., la ricezione nellOccidente medievale delle dottrine embriologiche ippocratiche e galeniche e dei primi rudimenti della scienza naturale aristotelica, avviene attraverso la divulgazione degli scritti arabi di medicina, tradotti già prima del Canone di Avicenna, ad opera della cosiddetta «Scuola Medica Salernitana», il cui protagonista è Costantino Africano. Nelle Anatomie Salernitane, cè la descrizione del meccanismo della generazione, esplicitamente ippocratico, in cui si evidenzia il concorso di uno sperma femminile che, mescolato allo sperma maschile per lazione del calore naturale, dà origine ad una massa che si indurisce; simile in tutto alla crosta che si forma sul pane, durante la cottura, per lazione del calore. Tale sperma femminile è prodotto da organi denominati testicoli, analogamente al maschio, ma di minore dimensione rispetto alluomo e posti nella sommità dellutero. 10

12 Bonaventura rivela di possedere unimpostazione più marcatamente teologica in tema di generazione umana e, comunque, ostile a una lettura delluniverso e delluomo in chiave naturalistica. Tutte le nozioni di filosofia naturale, di medicina e di biologia si collocano perfino ad un livello nettamente subordinato alla Teologia, in quanto aventi un valore meramente tecnico e strumentale. Bonaventura riconosce, agli agenti naturali che intervengono nella produzione di nuove forme, una irrilevante forza, considerando invece predominante la creazione di Dio, vista come atto di pura volontà e bontà. 11

13 LA SUDDIVISIONE DELLANIMA 12

14 IL DOGMA DELLINCARNAZIONE 13 Prima SANTIFICAZIONE della Vergine Maria Nel momento dellanimazione dellembrione di Maria: ancor prima della sua nascita Lo Spirito Santo assopisce il fomite di Maria, in modo tale da preservarla da ogni concupiscenza Seconda SANTIFICAZIONE della Vergine Maria Al momento del concepimento di Cristo e della sua immediata animazione Lo Spirito Santo estirpa e sradica definitivamente il fomite di Maria, liberandola da ogni macchia di peccato, sia nella mente che nella carne.

15 III Libro delle Sentenze di Pietro Lombardo Dist. 3 – Parte I – Art. 2 – Quest. 2 La madre, nella generazione, non ha soltanto una potenza passiva, ma anche attiva; da ciò deriva il fatto che a volte la prole assomigli di più alla madre che al padre. Bonaventura adopera di fatto una concezione tipicamente galenica (la cosiddetta dottrina dei due semi). 14

16 Nel XIII sec. 15

17 Opinione FILOSOFICA PLURALITÀ DI SOSTANZE Opinione TEOLOGICA (MORBIDA) SUCCESSIONI DI ANIME Opinione TEOLOGICA (RIGIDA) NÉ PLURALITÀ, NÉ SUCCESSIONI Opinione CONCORDISTICA CONVIVENZA DI ANIME LAnima è una, ma formata da tre sostanze. Ruggero Bacone Filippo il Cancelliere LAnima è una, ma dotata di tre potenze. Guglielmo di Alvernia Tommaso dAquino Le anime sono frutto della creazione divina. Bonaventura da Bagnoregio Le tre anime convivono nelluomo. Scuola francescana parigina 16

18 Opinione FILOSOFICA PLURALITÀ DI SOSTANZE LAnima, come tale, è una, ma le sostanze in essa sono tre: vegetativa, sensitiva, razionale. Tuttavia, lanima razionale è la sola ad essere creata immediatamente da Dio, assorbendo e componendosi con unanima insieme vegetativa e sensitiva, già in precedenza prodotta mediante la virtù generativa insita nel seme maschile. 17

19 Opinione TEOLOGICA (morbida) SUCCESSIONE DI ANIME O FORME LAnima è, in sostanza, una, ma dotata semplicemente di tre potenze che, alla dissoluzione del composto corporeo, si separano insieme con lanima. Essendo i sostenitori di questa opinione essenzialmente aristotelici, è chiaro che essi ammettano che nelluomo, prima della creazione e infusione dellanima azionale, ci sia una serie di generazioni e corruzioni di forme vitali provvisorie, ciascuna delle quali sostituisce la forma immediatamente precedente, fino al momento in cui avviene linfusione – da parte di Dio – dellanima razionale: unica forma completissima. 18

20 Opinione TEOLOGICA (rigida) NÉ PLURALITÀ - NÉ SUCCESSIONE Viene negata lesistenza, anche solo provvisoria, nellembrione umano, di unanima non creata immediatamente da Dio. In pratica, è accettabile ammettere una pluralità di forme dellanima, ma unicamente a patto che esse siano intese come forme create solo da Dio, le quali si vanno ad aggiungere – e non sostituire, alle forme già esistenti e precedenti. Lintera animazione umana è frutto della volontà creativa di Dio. Negli animali, lanimazione si ferma, per così dire, allo stadio di una forma vegetativo-sensitiva, che è prodotta per generazione materiale mediante la virtù generativa paterna. Linfusione dellanima razionale nel feto, al momento del suo massimo sviluppo corporeo nel grembo materno, stabilisce inequivocabilmente il momento in cui lanimale-uomo diventa pienamente essere umano. 19

21 Opinione CONCORDISTICA CONVIVENZA DELLE TRE ANIME Secondo questa opinione, lanima vegetativa e quella sensitiva, generate grazie alla virtù generativa del seme maschile, convivono, anche dopo la creazione dellanima razionale, con le potenze inferiori di questultima; per poi dissolversi al momento della disgregazione del corpo con la morte. 20

22 212121 Appare chiaro, allora, come tutte le opinioni finora espresse convergano in un unico punto, fondamentale per lintera teologia medievale duecentesca: SOLO DIO PUÒ CREARE LA VITA! Lanima razionale, vivificante, non può essere generata dalla materia, né da chiunque altro che non sia Dio: è questo laspetto che dà alluomo il segno della sua perfezione e somiglianza con il Creatore. 21

23 Gli Influssi della Biologia Aristotelica La Generazione Umana Il Problema dellAnimazione 22

24 Nellambito della Sacra Doctrina, Tommaso dAquino rivela un deciso aristotelismo e, di contro, una scarsa familiarità con le fonti mediche fino ad allora conosciute (Ricordiamo che, intorno al 1190, Gerardo da Cremona aveva terminato la traduzione latina del Canon Medicinae di Avicenna, che rimase il principale testo medico almeno fino al 1600, e che aveva, già a suo tempo, sostituito i testi medico-anatomici, di derivazione ippocratico-galenica, dei fautori della cosiddetta Scuola Salernitana, fondata da Costantino Africano). Il suo accesso alle fonti mediche non appare diretto, bensì mediato attraverso le opere del suo maestro Alberto Magno, il quale, tra il 1248 e il 1252, aveva scritto la Summa de Creaturis, quale testo riassumente le principali teorie di filosofia e di medicina. Lintento di Tommaso è quello di aderire fermamente ai principi della biologia aristotelica. 23

25 Nel De Generatione Animalium (interamente tradotto da Michele Scoto intorno ai primi anni del Duecento), Aristotele sostiene che, nella generazione umana, la madre svolge un ruolo essenzialmente passivo nei riguardi delluomo dotato di vis activa, limitandosi ad amministrare la materia del feto. Tuttavia, in unaltra occasione, si ammette che anche la madre, in quanto dotata di potenza generativa, ha un ruolo attivo nella generazione umana; sebbene tale potenza si organizzi allinterno di una materia imperfetta, per cui lazione si riduce alla preparazione della materia e allaccoglimento del concepito, con una buona disposizione dellutero. Nel III Libro delle Sentenze di Pietro Lombardo, trattando della potentia generativa Beatae Virginis, Tommaso afferma che la corruzione ereditaria, come colpa, deriva ai figli soltanto per via seminale dal padre, mentre dalla madre passano esclusivamente le penalità corporee (fame, sete, malattia, morte). 24

26 Questultima osservazione ci fa capire che lassenza di peccato in Gesù è dovuta al fatto che, nel suo concepimento, non cè stato un coito, ma è intervenuta una creazione diretta ad opera di Dio, attraverso lo Spirito Santo. Per quanto riguarda la questione relativa alla Procreazione di Cristo ad opera della Beata Vergine, Tommaso utilizza la dottrina biologica aristotelica per spiegare che: «IL SEME DELLA DONNA NON CONTRIBUISCE ALLA GENERAZIONE ». Appare chiaro, allora, che il seme femminile non contribuisce alla generazione. LAnima deriva dal maschio, nel senso che: «Nel seme maschile è presente la virtù formativa (vis activa), mediante la quale negli altri animali viene indotta lanima sensitiva, mentre nelluomo viene organizzato il corpo e preparato a ricevere lanima razionale».Non viene neppure prospettata una teoria genetica alternativa che attribuisca alla femmina la capacità di trasmettere una virtù formativa. In realtà, la potenza generativa della donna non può trasmettere nulla, ma può solo preparare e offrire una materia; così come diceva SantAgonistino, per cui il maschio è lunico portatore della ragione seminale che si trasmette a tutta lumanità, mentre la femmina è portatrice solamente della sostanza corporea materiale. 25

27 In merito, poi alla questione relativa alla equa distribuzione di maschi e femmine del genere umano, Tommaso si ispira decisamente al IV Libro del De Generatione Animalium di Aristotele, prospettando ben tre distinte spiegazioni: 1) CAUSALITÀ DEL RECIPIENTE il nascere maschio o femmina è attribuito al recipiente femminile (utero), nel senso che nella arte destra dellutero, in quanto più calda, verrebbe concepito un maschio; nella parte sinistra, invece, in quanto più fredda, verrebbe concepita una femmina. 2) PREVALENZA DEL SEME il nascere maschio o femmina dipende dalla prevalenza di uno dei due semi, che si miscelano durante lamplesso sessuale (questa è la teoria che Aristotele attribuisce a Democrito). 3) FORZA DEL SEME MASCHILE il concepimento di un maschio o di una femmina dipende dalla forza del seme virile, che è il principale attore nella generazione umana. Anche Bonaventura da Bagnoregio, almeno in questa occasione, sposa questa tesi aristotelica, mostrandosi pienamente concorde nel ritenere che il concepimento di un maschio o di una femmina dipende dalla virtù del seme maschile. Se, infatti, il seme maschile riesce ad imporsi viene generato un embrione dal sesso vigoroso, cioè maschile; se, invece, il seme è debole, allora viene genarto un embrione debole, femminile. Del resto, anche Bonaventura accetta la definizione aristotelica della femmina come uomo non riuscito. 26

28 La dottrina tomistica sostiene che lanima razionale viene immessa nel feto quando questo è ormai disposto da una sufficiente organizzazione. A CHE PUNTO DELLA FORMAZIONE DEL FETO VIENE INFUSA LANIMA RAZIONALE CHE NE FA UNA PERSONA UMANA A TUTTI GLI EFFETTI? 27

29 La dottrina tomistica sostiene che lanima razionale viene immessa nellembrione quando questo è ormai disposto da una sufficiente organizzazione. Nella Summa Theologiae (Quaest. 80 – Art. 4) Tommaso scrive : « Dicendum quod embrya non pertinent ad resurrectionem ante animationem per animam rationalem » «GLI EMBRIONI NON PARTECIPERANNO ALLA RESURREZIONE DELLA CARNE, SE IN ESSI NON È STATA INFUSA LANIMA RAZIONALE» 28

30 La dottrina tomistica sostiene che lanima razionale viene immessa nellembrione quando questo è ormai disposto da una sufficiente organizzazione. «LA FORMAZIONE GRADUALE DI UN INDIVIDUO UMANO RICHIEDE UNA VERA E PROPRIA SUCCESSIONE DI ANIME» Tommaso sposa la tesi aristotelica della successione delle forme, che implica nellembrione la corruzione e la successiva generazione di una nuova forma. Dopo lavvenuta coagulazione della materia embrionale, cè solo unanima nutritiva o vegetativa. Ad un certo punto, però, questanima scompare e, per effetto del soffio di vita (pneuma) ìnsito nel seme maschile, le subentra lanima sensitiva. LA GENERAZIONE DELLA PROLE SI COMPLETA CON LA COMPARSA DELLANIMA RAZIONALE, che viene dallesterno della materia per creazione divina. 29

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33 32 Il concepimento copre lintero processo che va dallinnesco dellanima vegetativa, allacquisizione di quella sensitiva, fino allanimazione razionale, mediante un atto ab extrinseco da parte di Dio Creatore.

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35 Secondo il preciso volere di Dio, uomini e donne sono stati creati a Sua immagine e somiglianza e sono stati invitati a trasmettere la vita agli altri; ciò, in virtù del dono che essi hanno ricevuto dal Creatore. La Bibbia è il libro della vita per eccellenza, e racchiude la vocazione e il destino dellumanità, secondo quello che è il progetto divino di salvezza. La Bibbia parla molte volte della vita umana nellutero materno; ciò attesta la presenza di un DIO AMOREVOLE e BUONO, sempre pronto ad intervenire nella formazione dellessere, ma non indica il preciso momento in cui avviene lo sviluppo embrionale né quando lindividuo umano comincia ad esistere. Nella traduzione greco-alessandrina (250 a.C. circa) di un passo della Bibbia, si legge: «il feto viene considerato un essere umano, ma solo a condizione di essere perfettamente formato» Nel I sec., Filone considerava il feto umano, sempreché formato, un vero essere umano. La legge ebraica puniva, con la sola multa, colui il quale colpiva una donna incinta, provocandole laborto, a condizione però che il bambino non fosse ancora completamente formato. Al contrario, luccisione di un feto, avente già tutte le caratteristiche psico-somatiche specifiche della specie umana, imponeva la morte del responsabile. 34

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37 Un tempo, la Chiesa Cattolica sosteneva che lembrione non diventava un essere umano se non dopo qualche settimana dal concepimento, ossia prima che gli venisse insufflata da Dio lanima razionale: questa è stata la posizione ufficiale della Chiesa, almeno fino al 1869. In quellanno, infatti, il Papa Pio IX, in una sua enciclica, scriveva: «Nellelenco di coloro che incorrono nella scomunica automatica ho inserito i responsabili di aborto procurato, se sono riusciti ad uccidere». Il Papa, dunque, non faceva più distinzione se, al momento dellaborto, il feto era vivo oppure morto; laborto era sempre unazione immorale e condannata dalla Chiesa. 36

38 Ha stabilito, però, che: LA VITA DEVESSERE PROTETTA CON LA MASSIMA CURA SIN DAL CONCEPIMENTO ABORTO E INFANTICIDIO SONO ABOMINEVOLI DELITTI 37

39 Ha affermato che: LA VITA UMANA DEVESSERE RISPETTATA E PROTETTA IN MODO ASSOLUTO DAL MOMENTO DEL CONCEPIMENTO Nel 1974, nel contesto della condanna dellaborto, il Magistero Cattolico Aveva affermato che: LESISTENZA INDIVIDUALE DI CIASCUNO INDIVIDUO INIZIA AL MOMENTO DEL CONCEPIMENTO, inteso come fecondazione. 38

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41 Summa Contra Gentiles – Libro II – Cap. 87 Tommaso dAquino 40

42 DIO SOLTANTO PRODUCE LANIMA UMANA! LAnima umana, essendo sostanza spirituale, pura forma, non è generata, né direttamente né indirettamente, dalla natura materiale, non può corrompersi ed è immortale. LANIMA UMANA È CREATA IMMEDIATAMENTE DA DIO E siccome solo Dio può creare, solo Dio produce le anime. 41

43 42 UOMO ANIMA VEGETATIVO- SENSITIVA NATURA (per generazione) DIO (per creazione) ANIMA INTELLETTIVA

44 Summa Contra Gentiles – Libro III – Cap. 22 Tommaso dAquino 43

45 44 SOMIGLIANZA CON DIO MOTORI IMMOBILI Esseri perfetti Esseri causa di altri CORPI MATERIALI MOTORI MOSSI Corpi celesti Tutti gli esseri tendono alla perfezione: DIO

46 Tutto ciò che si muove, proprio in virtù del fatto che passa dalla potenza allatto, tende alla perfezione, perché il suo fine è la SOMIGLIANZA CON DIO. I corpi terresti e quelli celesti si muovono e agiscono, poiché, essendo imperfetti, tendono alla perfezione che si esplicita nella SOMIGLIANZA CON DIO. LA MATERIA TENDE ALLA FORMA (lanima) 1) Con lanima vegetativo-sensitiva, lanimale-uomo è in potenza uomo; 2) Con lanima razionale, luomo è in atto uomo, tende alla perfezione, in quanto immagine e somiglianza di Dio. 45

47 46 Il tendere degli esseri alla somiglianza con Dio significa Partecipare alla VOLONTÀ DIVINA Partecipare alla BONTÀ DIVINA

48 47 DIO vuole che Tutto converga verso la conservazione delle creature Tutto sia ordinato al fine ultimo che Lui ha stabilito

49 48 PERFEZIONEATTOPOTENZA TUTTO TENDE ALLA PERFEZIONE QUANDO PASSA DALLA POTENZA ALLATTO

50 49 Quando tutto segue il fine che Dio ha stabilito Quando tutto concorre alla conservazione della specie BENE UNIVERSALE Tutti gli esseri cercano la propria perfezione, che si esplicita nel tendere al BENE.

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