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Flaminia Carmellini e Francesca Zucconi classe 2I 10 gennaio 2014

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Presentazione sul tema: "Flaminia Carmellini e Francesca Zucconi classe 2I 10 gennaio 2014"— Transcript della presentazione:

1 Flaminia Carmellini e Francesca Zucconi classe 2I 10 gennaio 2014
Acquedotto dell' Acqua Felice Flaminia Carmellini e Francesca Zucconi classe 2I 10 gennaio 2014

2 l' acquedotto si trova qui:
Percorso dell’Acqua Felice: dalle sorgenti nella campagna romana fra Zagarolo e Palestrina, fino alla città di Roma, sul Quirinale

3 il percorso Il condotto, che superava la via Tuscolana scorrendo sopra la cosiddetta Porta Furba, entrava a Roma presso la porta Tiburtina (allora "porta San Lorenzo") passando sopra l'Arco di Sisto V e terminava con la Fontana del Mosè, oggi visibile in piazza San Bernardo. Porta Furba è l’arco che si forma nell’incrocio tra l’acquedotto Felice e la via Tuscolana nei pressi del quartiere Quadraro a Roma.

4 storia Dopo oltre tredici secoli e mezzo dalla realizzazione dell’ultimo acquedotto, crollato definitivamente l’impero romano e trascorso anche tutto il medioevo, un nuovo acquedotto venne costruito tra il 1585 e il 1587 da Matteo Bortolani e soprattutto da Giovanni Fontana durante il pontificato di papa Sisto V (al secolo Felice Peretti, da cui, appunto, il nome dell’acquedotto), riutilizzando le sorgenti dell’Aqua Alexandrina e altre delle zone limitrofe. Felice Peretti, papa Sisto V ( )

5 funzione L’acquedotto era destinato all’approvvigionamento idrico delle zone dei colli Viminale e Quirinale, ma verosimilmente l’intenzione primaria era di rifornire d’acqua la villa papale che si estendeva su entrambi i colli. Tratto dell’acquedotto nella campagna romana Fontana del Mosè, mostra d’acqua terminale dell’ Acquedotto Felice

6 curiosità L’acquedotto fu progettato da Matteo Bartolani che commise un gravissimo errore inerente la pendenza del condotto, poi in seguito corretto dall’architetto Giovanni Fontana. L'origine del nome di Porta Furba, dove passa l’acquedotto, rimane incerto. Una teoria deriva dalla presenza di ladri e malavitosi che all’epoca si aggiravano nella zona ("furbi", dal latino fur = ladro). Nell'agosto del 1586 Camilla Peretti, sorella del papa, portò al fratello la bottiglia con la prima acqua immessa nelle condotte la quale, analizzata dai farmacisti di Castel Sant'Angelo, fu trovata – forse con una qualche cortigianeria - la migliore delle acque potabili sgorganti in Roma. Una leggenda racconta che lo scultore della statua del Mosè si sia suicidato per la vergogna, data la bruttezza della statua.

7 foto

8 fonti 10 gennaio 2014 10 gennaio 2014 12 gennaio 2013 Guida di Roma, Touring Club, 2013


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