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Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento S.p.A.

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Presentazione sul tema: "Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento S.p.A."— Transcript della presentazione:

1 Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento S.p.A.
CATAS - San Giovanni al Natisone (UD) 5 luglio 2005

2 IL COMFORT TESSILE: LE METODOLOGIE DI PROVA
Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento S.p.A.

3 Comfort termofisiologico: le esigenze
Perspirazione Insensibile Vapore Perspirazione Sensibile Liquido

4 Comfort termofisiologico: le prove
Regime stazionario Resistenza termica (Rct) Resistenza al vapor d’acqua (Ret) Sforzo fisico blando Sforzo fisico elevato Regime transitorio Tempo di asciugamento (Dt) Indice di buffering (Ia,r; Ir)

5 Comfort termofisiologico: lo strumento
SKIN MODEL

6 Comfort termofisiologico
Misurazione della resistenza termica (Rct) ed al vapor d’acqua (Ret) in condizioni stazionarie (UNI EN 31092/96) AMBIENTE: 20 °C / 65 % RH DT = 15 °C GRADIENTE TERMICO Rct PIASTRA: 35°C AMBIENTE: 35 °C / 40 % RH DRH = 60 % GRADIENTE DI UMIDITA’ PIASTRA: 35°C / 100 % RH Ret [m2K/W] [m2Pa/W]

7 Comfort termofisiologico: tempo di asciugamento (Dt)
AMBIENTE: 20 °C / 65 % RH TESSUTO BAGNATO PIASTRA: 35°C Dt [min] Dt

8 Indice di buffering (Ia,r; Ir)
Indice di assorbimento e rilascio dell’acqua all’ambiente (Ia,r) Indice di rilascio dell’acqua all’ambiente (Ir) AMBIENTE: 35 °C / 40 % RH CAMPIONE ASCIUTTO TESSUTO IDROFILICO BAGNATO PIASTRA: 35°C

9 Comfort sensoriale Indice di pelosità superficiale Forza di ANALISI
attrito cute/tessuto ANALISI MORFOLOGICA SUPERFICIALE

10 Comfort sensoriale Angolo di piegamento: misurazione della rigidità del tessuto tramite misura dell’angolo sotteso dal campione quando posto su di un’asta orizzontale. Tempo di assorbimento dell’acqua: tempo necessario affinché una goccia di acqua venga assorbita completamente dal tessuto

11 IL COMFORT TESSILE: LA CLASSIFICAZIONE DEI TESSUTI
Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento S.p.A.

12 Abbigliamento sportivo
INDICE DI COMFORT Contributo termofisiologico e sensoriale Abbigliamento intimo Abbigliamento sportivo Destinazione d’uso Abbigliamento protettivo e da lavoro Votazione più alta Prestazioni migliori

13 Resistenza evaporativa Pelosità superficiale
ABBIGLIAMENTO INTIMO Resistenza evaporativa Tempo di asciugamento Resistenza termica Angolo di piegamento Attrito superficiale Assorbimento acqua Pelosità superficiale

14 ABBIGLIAMENTO SPORTIVO
Attrito superficiale Pelosità superficiale Assorbimento acqua Angolo di piegamento Resistenza termica Resistenza evaporativa Tempo di asciugamento Indice di buffering

15 Resistenza evaporativa Pelosità superficiale
DPI Resistenza termica Resistenza evaporativa Tempo di asciugamento Attrito superficiale Pelosità superficiale Assorbimento acqua Angolo di piegamento Indice di buffering

16 I TESSILI ANTIMICROBICI
“Comfort biologico”

17 Deterioramento biologico
In condizioni ambientali favorevoli, la elevata proliferazione microbica può avere alcune conseguenze indesiderate: sviluppo di cattivi odori (acidi grassi, ammine, solfuri); pigmentazione (piocianina, violaceina, xantine); scolorimento; modifica delle proprietà fisico-meccaniche.

18 Processi di fabbricazione
Fibre intrinsecamente antimicrobiche: per aggiunta del principio attivo nel polimero prima dell’estrusione (fibre sintetiche e artificiali). Finissaggi antimicrobici: per trattamento del materiale tessile con il principio attivo in fase di nobilitazione (fibre naturali, sintetiche o artificiali).

19 Modalità di azione Per contatto: il principio attivo posto sulla superficie o all’interno della fibra non si disperde all’esterno e per ottenere un’azione è necessario un contatto tra il microrganismo e la fibra. Per diffusione: il principio attivo posto sulla superficie o all’interno della fibra è in grado di disperdersi più o meno velocemente in un mezzo umido esterno per raggiungere i microrganismi.

20 Principali settori d’utilizzo
Abbigliamento (intimo, sport, calzetteria, lavoro). Sanitario (dispositivi medicali, biancheria per ospedali). Prodotti per la casa (biancheria, tappeti, panni). Tessile tecnico (edilizia, trasporti, ambiente).

21 ( ton) Capacità Produttiva 2nd EUROPEAN CONFERENCE ON TEXTILES AND THE SKIN (Stuttgart )

22 Analisi di agenti antimicrobici immobilizzati sulla fibra
Metodi di prova METODI DINAMICI (quantitativi) BISFA 2002 ASTM 2149 Analisi di agenti antimicrobici immobilizzati sulla fibra

23 Schema metodi dinamici
Conc. Batterica – 3.0 x 105 UFC/ml in 50 ml tampone fosfato pH 7.2 Coltura di h a 37°C in Tryptone Soy Broth Lettura Spettrofotom. (109) Diluizioni decimali + campione (max 5 g.) Tessuto di riferimento Tessuto trattato Agitazione vigorosa Prelievo e conta batterica Tempo 0 e dopo 24 h di incubazione a temperatura ambiente

24 Analisi di agenti antimicrobici diffusibili
Metodi di prova METODI STATICI quantitativi qualitativi AATCC 100 JIS L 1902 SN SN AATCC 147 Analisi di agenti antimicrobici diffusibili

25 JIS L 1902-Absorption method
Metodo: quantitativo. Scopo: valutare l’attività batteriostatica (S) e l’attività battericida (L) del campione. Microrganismi di prova: Staphylococcus aureus (Gram +) Klebsiella pneumoniae (Gram -)

26 Schema JIS L 1902 Absorption method
Coltura di h a 37°C in brodo all’estratto di carne (LLA) (108) spettrofot. Conc. batterica di 1  0.3 x 105 UFC/ml Diluizioni decimali A Aggiungere 0,2 ml della sospensione batterica a 0,4 g di tessuto trattato e di tessuto di riferimento (18 x 18 mm) Riferimento B C Riferimento Campione Estrazione e conta batterica 18 h di incubazione

27 (basata sulla norma SN 195920) (basata sulla norma JIS L 1902)
Nuovi metodi di prova CEN/TC 248/WG 13 Resistance of textiles to microbiological attack EN ISO 20645: Textile fabrics. Determination of antibacterial activity. Agar diffusion plate test. (basata sulla norma SN ) ISO/TC 38/WG 23 N41 Testing for antibacterial activity ISO/CD 20743: Textiles. Determination of antibacterial activity of antibacterial finished products. (basata sulla norma JIS L 1902)

28 L’ELETTRICITÀ STATICA
Ohm, George Simon Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento S.p.A.

29 GLI EFFETTI DELL’ELETTRICITÀ STATICA
ESA (Electro Static Attraction) - Settori interessati: materie plastiche, prodotti medicali, prodotti per imballaggio, industria farmaceutica ESD (Electro Static Discharge) - Settori interessati: camere operatorie, industria petrolchimica e chimica, del legno e derivati, tessile. EMI (Electro Magnetic Interference) - Settori interessati: microelettronica, poiché si ha intrusione sulle frequenze di trasmissione del segnale dei microprocessori, con conseguente alterazione del funzionamento.

30 GLI EFFETTI DELL’ELETTRICITÀ STATICA
Danneggiamento materiali Pericolo incendi

31 METODI DI PROVA UNI EN Per materiali omogenei la resistività elettrica superficiale deve essere < 5 x 1010  Per materiali non omogenei si deve avere uno schema a griglia di fibre conduttive (intervallo massimo di 10 mm tra le fibre) ed una resistenza < 109 

32 COPPIA DI ELETTRODI IN ACCIAIO
METODI DI PROVA Strumento per le prove in accordo alla UNI EN OHMETRO COPPIA DI ELETTRODI IN ACCIAIO

33 METODI DI PROVA EN Riporta due metodologie di prova per la misura delle proprietà dissipative dei materiali: caricamento triboelettrico induzione di carica Tali metodi di prova sono applicabili a qualsiasi materiale (omogeneo, disomogeneo, con fibre a superficie conduttiva e a centro conduttore).

34 METODI DI PROVA Le prove secondo la EN vengono eseguite con il metodo 2 (induzione di carica). Strumento: elettrodo di campo, sonda di campo elettrico e sistema di acquisizione per l’analisi dell’evoluzione del campo elettrico.

35 INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
Cos’è? Le antenne, i telefonini, gli strumenti medico-scientifici e in genere tutti gli elettrodomestici emettono radiazioni elettromagnetiche a diverse frequenze. Tessuti contenenti conduttori rettilinei possono essere sistemi di schermatura efficaci della radiazione elettromagnetica. Ricerche biologiche di base sugli effetti dell’esposizione alle radiazioni e.m. hanno mostrato i potenziali rischi a cui siamo quotidianamente sottoposti.

36 INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
Strumento per lo studio delle proprietà schermanti offerte dai materiali tessili alle alte frequenze GENERATORE E ANALIZZATORE ANTENNA E CAMERA SEMIANECOICA

37 INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
Il laboratorio è in grado di eseguire le prove in accordo alle seguenti norme: MIL STD 285 “Method of attenuation measurements for enclosures, electromagnetic shielding, for electronic test purposes” IEEE 299 “Standard method for measuring the effectiveness of electromagnetic shielding enclosures” CEI EN “Misura dell’attenuazione dello schermo antimagnetico”

38 INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
Lavori eseguiti presso Centrocot hanno permesso di trarre le seguenti conclusioni: La struttura metallica capta la componente E parallela ad essa, attenuandola in ampiezza/energia. L’ ES è inversamente proporzionale alla resistività () del metallo, in accordo alla legge di Ohm. Esiste una relazione tra le dimensioni della struttura metallica e l’onda incidente.

39 UNI EN 471:2004 Indumenti di segnalazione ad alta visibilità per uso professionale - Metodi di prova e requisiti. MATERIALE DI FONDO Vengono specificate: Prestazioni dei materiali Aree minime Disposizioni dei materiali BANDE RR

40 ALTA VISIBILITÀ, PERCHÈ
L’utilizzo di indumenti ad alta visibilità è di estrema importanza per tutte le persone che si trovano ad operare in condizioni di scarsa visibilità.

41 La norma richiede la verifica di queste proprietà:
LE PRESTAZIONI La norma richiede la verifica di queste proprietà: SOLIDITÀ AL COLORE allo sfregamento (ISO 105-X12 A02) al sudore (ISO 105-E04 A02 A03) al lavaggio (ISO 105-C06 C2S) al lavaggio a secco (ISO 105-D01) alla sbianca con ipoclorito (ISO 105-N01) alla stiratura (ISO 105-X11) RESISTENZA alla trazione dei materiali tessuti (ISO 5081) allo scoppio dei materiali a maglia (ISO 2960) alla trazione e allo strappo di tessuti rivestiti e laminati COORDINATE DI CROMATICITÀ x, y e fattore di luminanza b RESISTENZA alla penetrazione dell’acqua (prEN 343) al vapor acqueo e indice di permeabilità al vapore acqueo (prEN 343) COEFFICIENTE DI RETRORIFLESSIONE su tal quale dopo trattamenti

42 IL RETRORIFLETTOMETRO
Lo strumento utilizzato per la misura del coefficiente areico di retroriflessione. OTTICA INTERNA MOVIMENTO FOTOCELLULA RIVELATORE CAMPIONE SOTTO PIOGGIA SORGENTE MOVIMENTO CAMPIONE


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