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Progetto Nazionale Dislessia Amica

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Presentazione sul tema: "Progetto Nazionale Dislessia Amica"— Transcript della presentazione:

1 Progetto Nazionale Dislessia Amica
Formatrici AID Scuola Prof.ssa Simonetta Longo Prof.ssa Marialuisa Di Cicco

2 Competenze organizzative e gestionali della Scuola Marialuisa Di Cicco Referente DSA I.I.S. “U. Pomilio” – Chieti Formatrice scuola AID 21 gennaio 2016 Marialuisa Di Cicco

3 Competenze organizzative e
Gli incontri 21 gennaio Competenze organizzative e gestionali . 24 febbraio Dalla diagnosi al pdp Strategie e didattica inclusiva 6 aprile Marialuisa Di Cicco

4 Scuola inclusiva - Docente inclusivo Quali competenze?
Organizzative gestionali osservative metodologiche Didattiche comunicative valutative per garantire Diritto allo Studio E BENESSERE

5 . Entriamo a scuola! Marialuisa Di Cicco

6 Di cosa parleremo Scuola come comunità accogliente per ragazzi con DSA 1.ORGANIZZARE la Scuola Accoglienza, acquisizione diagnosi, Dialogo con le famiglie, formazione 2.GESTIRE tutto il Percorso osservazione e monitoraggio, Consiglio di Classe, contatti tra scuole, orientamento Accoglienza di struttura Accoglienza dinamica Marialuisa Di Cicco

7 COMPETENZE DI ISTITUTO
Formazione docenti, genitori e personale di segreteria Sensibilizzazione di genitori e studenti sulle caratteristiche legate ai DSA POF e impegno programmatico per l’inclusione ; referente DSA; Protocollo di accoglienza Comunicazione di raccordo tra la segreteria (dove vengono protocollate le certificazioni diagnostiche) , i docenti, i coordinatori e referenti DSA. Predisposizione di spazi laboratoriali e loro fruizione ( biblioteca con audiolibri, testi digitali; aule attrezzate con strumenti informatici) Progettazione di incontri tra referenti DSA presenti nelle diverse istituzioni scolastiche ( esistenza di raccordo e lavoro di rete a livello provinciale per la realizzazione di gruppi di coordinamento). Livello Scuola

8 COMPETENZE DI ISTITUTO
Livello alunno Questionari osservativi : Questionari per i genitori ( corresponsabilità e alleanza educativa); Questionari autoosservativi per gli studenti Conversazioni, indagini sul metodo di studio, sul senso di autoefficacia e stile di attribuzione. PDP (modello strutturato); raccordo e monitoraggio Azioni per l’orientamento nel passaggio tra ordini diversi di scuola: continuità; curriculum verticale, ricerca-azione; raccordi; orientamento formativo; cura delle transizioni critiche. Gestione dell’ Alternanza scuola- lavoro ( vedi MIUR Guida operativa per la scuola) Raccordo , incontri di orientamento con il servizio disabilità/ DSA ( SDDA) dell’Università.

9 1.Organizzare la scuola….
DS, Referente DSA, docenti POF-PTOF-PAI  Predisporre un protocollo di accoglienza: Acquisizione diagnosi, organizzazione della didattica-alunni  Famiglie, contatto e informativa  Consigli di classe Marialuisa Di Cicco

10 Le figure di riferimento
DIRIGENTE SCOLASTICO Sulla base dell’autonoma responsabilità nella gestione delle risorse umane della scuola, il Dirigente scolastico potrà valutare l’opportunità di assegnare docenti curricolari con competenza nei DSA in classi ove sono presenti alunni con tale tipologia di disturbi. In particolare, il Dirigente: • garantisce il raccordo di tutti i soggetti che operano nella scuola con le realtà territoriali; - attiva interventi preventivi; - trasmette alla famiglia apposita comunicazione; - riceve la diagnosi consegnata dalla famiglia, la acquisisce al protocollo e la condivide con il gruppo docente; • promuove attività di formazione/aggiornamento per il conseguimento di competenze specifiche diffuse; • promuove e valorizza progetti mirati, individuando e rimuovendo ostacoli, nonché assicurando il coordinamento delle azioni (tempi, modalità, finanziamenti); • definisce, su proposta del Collegio dei Docenti, le idonee modalità di documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati di alunni e studenti con DSA • gestisce le risorse umane e strumentali; • promuove l’intensificazione dei rapporti tra i docenti e le famiglie di alunni e studenti con DSA, favorendone le condizioni e prevedendo idonee modalità di riconoscimento dell’impegno dei docenti, come specificato al successivo paragrafo 6.5; • attiva il monitoraggio relativo a tutte le azioni messe in atto, al fine di favorire la riproduzione di buone pratiche e procedure o apportare eventuali modifiche Linee Guida allegate al D.M. del 12luglio2011

11 Le figure di riferimento
IL REFERENTE di ISTITUTO Si occupa di: sensibilizzazione ed approfondimento delle tematiche e supporto ai colleghi. -Fornisce informazioni circa la normativa vigente, sulle Associazioni e gli enti, sui siti e gli strumenti informatici -Fornisce informazioni su strumenti compensativi e misure dispensative - Collabora all’elaborazione di strategie - Cura la dotazione bibliografica e di sussidi all’interno della scuola - Funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti, strutture del SSN Diffonde le iniziative di formazione e aggiornamento Linee Guida allegate al D.M. del 12luglio2011 DOCENTE • durante le prime fasi degli apprendimenti scolastici cura con attenzione l’acquisizione dei prerequisiti fondamentali e la stabilizzazione delle prime abilità relative alla scrittura, alla lettura e al calcolo, ponendo contestualmente attenzione ai segnali di rischio in un’ottica di prevenzione ed ai fini di una segnalazione; • mette in atto strategie di recupero; • segnala alla famiglia la persistenza delle difficoltà nonostante gli interventi di recupero; • prende visione della certificazione diagnostica rilasciata dagli organismi preposti; • procede, in collaborazione dei colleghi della classe, alla documentazione dei percorsi didattici individualizzati epersonalizzati previsti; • attua strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo; • adotta misure dispensative; • attua modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti; • realizza incontri di continuità con i colleghi del precedente e successivo ordine o grado di scuola al fine di condividere i percorsi educativi e didattici effettuati dagli alunni

12 Una importante dichiarazione di intenti …perché
. I DSA nel POF Una importante dichiarazione di intenti …perché Il Piano dell'offerta formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività. ……………………………………………e anche nel PAI Marialuisa Di Cicco

13 P.O.F. (IIS POMILIO) (a.s.2009-2010, aggiornamenti successivi)
“Gli alunni con DSA La competenza linguistica è fondamentale ed interdisciplinare. Le abilità nei 4 sistemi di linguaggio (lettura – scrittura – comprensione – parlato) rappresentano uno strumento indispensabile nella vita di una persona; quindi, per il pieno sviluppo personale e sociale dell’individuo, è necessaria un’ educazione linguistica democratica ed efficace. Tutti i docenti sono responsabili di questo processo, perché ogni disciplina crea il proprio linguaggio, arricchisce la lingua comune, richiede usi linguistici accurati e ragionati. Marialuisa Di Cicco

14 La dislessia spesso si accompagna a problemi nella scrittura:
Vi sono alunni che hanno disturbi specifici delle abilità scolastiche che compromettono l’adeguata acquisizione delle competenze linguistiche; questi ragazzi si caratterizzano per una lettura faticosa, lenta e scorretta dovuta alla difficoltà ad automatizzare la trasformazione tra i segni grafici e i suoni (DISLESSIA). La dislessia spesso si accompagna a problemi nella scrittura: frequenti errori ortografici (DISORTOGRAFIA); grafia poco chiara e difficilmente comprensibile (DISGRAFIA); difficoltà nei calcoli e ad operare coi numeri (DISCALCULIA): I Disturbi evolutivi Specifici dell’Apprendimento interessano uno “specifico” dominio di abilità e lasciano intatto il funzionamento intellettivo generale. Essi infatti non dipendono da patologie neurologiche, né da deficit sensoriali né da un livello intellettivo inadeguato e prescindono da problemi psicologici o emotivi. E’ opportuno che i genitori degli alunni con DSA presentino alla scuola la Diagnosi specialistica del loro disturbo. […] (legge 170, pdp, esami di Stato) Marialuisa Di Cicco

15 Mettiamoci in gioco Le nostre scuole Volta (Funzione strumentale Benessere dell’alunno e successo formativo: -Cura BES e DSA) Aterno-Manthonè (POF: paragrafo su Scuola inclusiva, nominati come ricchezza assieme a BES ed alunni stranieri; di PDP si parla per BES in genere; PAI: programmazione aggiornamento DSA, didattica inclusiva) IC San Valentino (POF. Funzione strumentale Consulenza pedagogica: Analisi situazione iniziale di alunni con difficoltà di apprendimento certificate e non ….con competenze specifiche nella didattica personalizzata e inclusiva, BES e DSA; Gruppo di lavoro sull’inclusione scolastica) IC Cepagatti (POF: “Progetto DSA” area modulistica BES/sostegno, PAI; Piano annuale formazione e aggiornamento docenti “Dislessia Amica”) IC Manoppello (POF ‘14-’15: Inclusione scolastica- Ampliamento dell’area dei b e s da gestire con un pdp, indicazioni operative, pdp, estensione misure dispens. Per alunni con svantaggio linguistico, 4 pagine sul gruppo lavoro Inclusione, rilevazione e gestione BES) Marialuisa Di Cicco

16 Protocollo di accoglienza
Stabilire un iter preciso Stabilire uno spazio per docenti e famiglie -Acquisire la diagnosi -protocollare -stabilire il contatto -offrire informativa Individuare un luogo concreto da cui partire e ripartire e protezione Marialuisa Di Cicco

17 In Segreteria Didattica
Cartelline per ogni alunno con appunti, copia diagnosi ed eventuali altre documentazioni PDP Cartelline per coordinatori Informatizzazione Auspicabile la formazione del personale Marialuisa Di Cicco

18 Accesso agli atti Segreteria didattica e docenti L.241/90 (e succ. modifiche 15/2005): regola rapporti trasparenti tra cittadini e P.A. Si configura un diritto di accesso Cosa? Ottenere copia o visionare un atto amministrativo Fine?Avere un pronunciamento formale per conoscere i motivi Come?Accesso formale (modulistica, istanza autonoma, posta A.R. o Pec) e informale (richiesta verbale presso l’ufficio) Chi? Tutti coloro che hanno interesse giuridico rilevante relativamente a quell’atto Tempo? Ogni P.A. decide il termine di conclusione, altrimenti entro 30 gg In caso di diniego, differimento o limitazione, o 30 gg da accesso formale: Difensore civico o ricorso al TAR Responsabile del procedimento è il DS, l’ufficio competente è la S.Did. La visione dei documenti è gratuita, rilasciio copie dietro pagamento marche da bollo Marialuisa Di Cicco

19 Rapporti con le famiglie
Lettere alle famiglie Informativa sulla Legge, sulle iniziative della scuola, riferimenti utili Invito a contattare la scuola Marialuisa Di Cicco

20 Contatto con la famiglia
RIUNIONE Contatto telefonico per fissare un incontro Famiglia (Alunno) Docente referente Docenti del CdC (generalmente coordinatore e/o docente di italiano) Docenti scuola grado precedente Incontro conoscitivo- informativo per definire le strategie didattiche e il PdP Marialuisa Di Cicco

21 Consigli di Classe informare condividere progettare
Cartellina : vademecum per DSA (al coordinatore) Contiene: -copia della legge - Appunti con: presentazione alunno/a, informazioni deducibili dalla diagnosi e da eventuali contatti con la famiglia, scadenziario - Copia del modello di PDP esemplificazione misure dispensative e strumenti compensativi Griglia di osservazione (da consegnare ad ogni docente) informare condividere progettare Marialuisa Di Cicco

22 Vademecum Marialuisa Di Cicco

23 segue…nel Vademecum Strumenti compensativi
formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento tabella delle misure e delle formule geometriche computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico; stampante e scanner calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali) software didattici specifici computer con sintesi vocale vocabolario multimediale Marialuisa Di Cicco

24 Misure dispensative copiare dalla lavagna lettura ad alta voce
segue…nel Vademecum copiare dalla lavagna lettura ad alta voce scrittura sotto dettatura prendere appunti quantità eccessiva dei compiti a casa studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati

25 2. Gestire il percorso Osservazione e monitoraggio Rilevazione precoce Gestione passaggi di scuole Orientamento Marialuisa Di Cicco

26 Osservazione sistematica
Nella professione docente il ruolo dell’osservazione è fondamentale assieme alle competenze disciplinare, documentative, disciplinari e valutative Cosa Come? L’osservazione non è fine a se stessa ma ha funzione progettuale di pianificazione delle azioni e scelte didattiche -Atto intenzionale di osservazione sistematica -Didattica collaborativa per rilevare comportamenti di interazione, interesse e partecipazione -Compensare le carenze negli apprendimenti e le fragilità attraverso una didattica metacognitiva -Promuovere una valutazione autentica attraverso prove diversificate Marialuisa Di Cicco

27 Osservazione sistematica …fonti normative
L.517/1977 “necessità di procedere a osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento” Normativa su DSA e BES…in particolare nelle LINEE GUIDA allegate al DM 12/07/2011 al punto 2.. Osservazione in classe Ruolo fondamentale del docente per il riconoscimento di un potenziale disturbo specifico di apprendimento e per individuare caratteristiche cognitive per raggiungere il successo formativo. 2. Osservazione delle prestazioni atipiche Per individuare un potenziale disturbo inizialmente non occorrono strumenti appositi, ma solo buone capacità osservative sulle prestazioni nei vari ambiti di apprendimento. Attività di recupero e potenziamento e successivamente comunicazione alla famiglia con invito a consultare uno specialista. 3. Osservazione degli stili di apprendimento Osservare modalità e strategie con cui si elaborano le informazioni. Marialuisa Di Cicco

28 Scuola infanzia e primaria
Competenze osservative Osservazione sistematica del processo di acquisizione strumentale della scrittura, lettura e calcolo INFANZIA: Alfabetizzazione emergente; consapevolezza metalinguistica della struttura fonologica delle parole; prerequisiti di calcolo, abilità visuo-spaziali Passaggio di informazioni PRIMARIA: cura dell’acquisizione dei prerequisiti fondamentali e stabilizzazione delle prime abilità. Attenzione ai segnali di rischio (Griglia) Intervento di recupero GRIGLIA OSSERVATIVA per il monitoraggio delle attività di potenziamento e recupero (documento di appoggio per giustificare la segnalazione) -- persistenza di specifiche difficoltà Modello di Segnalazione alle famiglie Prove di SCREENING Marialuisa Di Cicco

29 Rilevazione precoce  Decreto interministeriale per le attività di individuazione precoce dei DSA a scuola (17 aprile 2013) Le Regioni e gli USR dovranno firmare protocolli di intesa per regolamentare modalità e tempi delle rilevazioni Marialuisa Di Cicco

30 Scuola secondaria I e II grado
Competenze osservative Scuola secondaria I e II grado GRIGLIA osservativa per la rilevazione di prestazioni atipiche finalizzata al riconoscimento di situazioni a rischio DSA Rilevazione di un profilo dell’alunno …perché c’è questa necessità…. Marialuisa Di Cicco

31 Evoluzione della dislessia
nei ragazzi DSA = disturbi evolutivi, tendono a migliorare spontaneamente (Stella et al. 2001, Tressoldi et al. 2001, Campanini et al. 2010). Il problema è che la fase più acuta coincide con le maggiori richieste sul piano della letto-scrittura (periodo scolastico) Marialuisa Di Cicco

32 Sviluppo dell’abilità di lettura
La velocità e l’accuratezza di lettura continuano a progredire dopo il completamento della scuola superiore di I grado. Molta variabilità da persona a persona; molti sono più o meno recuperati o compensati; hanno imparato strategie alternative per affrontare i compiti quotidiani. Dai lavori di Tressoldi (Tressoldi 1996; Tressoldi Stella e Fagella 2001; Sartori Job e Tressoldi 2007) si evince che l’incremento medio annuale della rapidità è in media di 0,5 sill/sec e si mantiene costante fino alla scuola secondaria di I grado. Alla fine della terza media Velocità Accuratezza in media quasi 5 sill/sec lettura di un brano errori in media quasi 4,5 sill/sec. liste di parole errore in media quasi 3 sill/sec pseudo-parole errori Marialuisa Di Cicco

33 Evoluzione della dislessia
nei ragazzi SCRITTURA: fanno meno errori LETTURA: migliora l’accuratezza, meno errori; migliora un po’ anche la velocità - non amano la lettura (libri, giornali) Non hanno corretto le difficoltà di decodificaMA hanno compensato per via lessicale

34 ….riemergono le difficoltà
Materie tecniche con termini specifici, formule, teoremi astratti…… Termini nuovi non sedimentati nel bagaglio lessicale (es. altezza GEODETICA,DEBIMETRO, ACCOMANDITA) Si torna all’ACCESSO FONOLOGICO ..sono come ……. PSEUDOPAROLE TACHIEGORO, COTASEMPO, ANIAMI ?????????????????????????????????????????????????

35 ….riemergono le difficoltà
Materie tecniche e scientifiche con terminologia specifica, formule, sigle, teoremi astratti, maggiore teoria …… Termini noti ma usati con accezione diversa (cambia il contesto) (diritto, moto) Si può accentuare il gap lessicale (dipende dal tipo di scuola) NON amano leggere Progressivo impoverimento lessicale I dislessici evolutivi subiscono un significativo effetto di “specificità del testo” che comporta tempi di lettura e comprensione sensibilmente sotto norma soprattutto quando il testo è ricco di parole a bassa frequenza, inserite in contesti complessi dal punto di vista contenutistico e linguistico. Marialuisa Di Cicco

36 ….riemergono le difficoltà
Termini nuovi non sedimentati nel bagaglio lessicale (es. altezza GEODETICA, DEBIMETRO, ACCOMANDITA) ..sono come ……. PSEUDOPAROLE Si torna all’ACCESSO FONOLOGICO Quindi lettura lenta e faticosa, non più coadiuvata dalla “lettura lessicale compensata” Marialuisa Di Cicco

37 ….rimangono le difficoltà
Nelle lingue Nel ricordare formule e date Nell’organizzare lo studio Nell’autostima

38 Sviluppo dell’abilità di lettura
E poi? Un lavoro di Cornoldi ha dimostrato un ulteriore incremento della velocità di lettura di 0,2 sill/sec. In ragazzi di I e II superiore, con una media di circa 1 errore di meno nella lettura di un brano (prove MT) Lavoro di Stella e Tintoni (2007) evoluzione di 1,6 sill/sec (brano), 0,6 sill/sec (parole) e 0,5 sill/sec (pseudo-parole) Le prestazioni variano molto a seconda della scuola frequentata. Studio di Judica su ragazzi del 3° anno scuola sec. II grado (età media 16,7) e giovani adulti con almeno un anno di frequenza all’Università (età media 24,9). Dati in linea con gli screening precedenti: evoluzione nella lettura per velocità (2 brani:circa 5,88 e 5,55 sill/sec) e accuratezza. All’università la velocità si assesta, l’accuratezza migliora. Continuo sviluppo dell’abilità di lettura fino all’Università, con un incremento annuo decrescente. Marialuisa Di Cicco

39 DISLESSIA in età adolescenziale
ed adulta L’accuratezza di lettura migliora con la scolarità. Anche se migliora anche un po’ la velocità (come abbiamo visto), il sintomo più evidente, quello ha più peso relativo, è la lentezza. E’ necessario un tempo maggiore per attivare le competenze cognitive e linguistiche, ad esempio di tipo semantico-lessicale, per sopperire le carenze nella decodifica. E’ importante stimare il “livello di lettura equivalente” indagando sul preciso contesto di scolarità, non basandosi solo su criteri normativi (prestazione nella norma o al di sotto di prestazioni standard) ma anche su criteri clinici (autonomia e/o funzionalità o no per una data prestazione di lettura) [Tucci, Tressoldi, Dislessia Maggio 2009/1] La prolungata esposizione al testo, l’apprendimento di nuove conoscenze e l’aumento delle competenze lessicali, consentono ai ragazzi una lettura più veloce ed accurata Marialuisa Di Cicco

40 E’ quindi utile … … Arrivare a definire una diagnosi di dislessia evolutiva nel corso delle scuole secondarie di II grado e dell’Università per evitare abbandoni, perdita di interesse, implicazioni nelle scelte scolastiche e lavorative e disturbi nella sfera emotiva. Gli strumenti utilizzati in Italia per valutare la lettura in età adulta sono essenzialmente quelli creati per la valutazione neuropsicologica di pazienti con danni cerebrali acquisiti (Miceli e Papasso, 2001; Ciurli et al. 1996). Diversità delle caratteristiche Si sono iniziate ad usare batterie di test specifici per questa fascia d’età (dopo i 14 anni) ma non sono ancora standardizzate. Marialuisa Di Cicco

41 Una grande risorsa…sono grandi!!!
Coinvolgimento attivo Rapporto diretto Valutare insieme limiti e potenzialità, Concordare il metodo di studio più efficace METACOGNIZIONE “IL PRIMO STRUMENTO COMPENSATIVO è UN EFFICACE METODO DI STUDIO” (Dislessia, Cornoldi, Tressoldi e altri, gennaio 2010) IMPARARE ad IMPARARE” Marialuisa Di Cicco

42 scuole superiori di II grado
I ragazzi con DSA nelle scuole superiori di II grado Innalzamento obbligo scolastico, l’attenzione ai DSA negli ultimi anni si focalizza anche alle scuole superiori di II grado. Correlazione tra DSA non diagnosticati e scelta dell’indirizzo scolastico (con implicite ricadute sulla vita lavorativa). Ragazzi che “abbandonavano” la scuola in III media, si sono riversati in scuole considerate più accessibili (per chi non è portato per lo studio). Perché rilevare e monitorare casi di DSA in quest’ordine di scuola? I ragazzi arrivano alle superiori dopo 8 anni di insuccessi e difficoltà scolastiche; si trovano nell’età dell’adolescenza per cui possono sommare disagi psicologici, ansia, frustrazione. Sicuramente saranno lenti, demotivati e distratti. La scuola può e deve identificare queste difficoltà per cercare di assicurare a tutti i ragazzi un percorso di studi sereno e agevole. Marialuisa Di Cicco

43 DSA in età adolescenziale
Dislessia vo.6 n.1 gennaio2009: studio svolto nel biennio presso il Servizio per la diagnosi dei disturbi di apprendimento dell’ospedale S. Paolo di Milano crescente aumento delle richieste di prima visita per ragazzi frequentanti le SSSG (17% del totale) di questi il 92% ha un esito diagnostico positivo per DSA Per la maggior parte questi ragazzi sono inviati a visita da insegnanti, per cui si possono dedurre alcune riflessioni: Si evidenzia la massiccia presenza del “sommerso” Aumento di sensibilità da parte dei docenti di questo ordine di scuola Marialuisa Di Cicco

44 Prova di screening sulle abilità di lettura e comprensione: considerazioni
MATERIALI: prova TRPS (Test di Riconoscimento di Parole Senza Significato) di Faglioni e altri (1967) modificato da Stella; prove MT 3a media finale (comprensione) di C. Cornoldi e G. Colpo, ed. Giunti, O.S., Organizzazioni Speciali, “Giappone: primo nei cartoni animati” e “Sordità”; prove pubblicate sul sito della fondazione S. Lucia, di Judica e De Luca (velocità correttezza) “Funghi in città” e “In viaggio con le mucche”. TEMPI E LUOGHI: La somministrazione dei test è avvenuta in due diverse giornate. Nella prima giornata sono stati somministrati la prova TRPS e il test di comprensione. In un’altra giornata sono state effettuate le prove di lettura. L’attività è avvenuta nella sala riunioni della scuola (quindi non in classe). E’ stato scelto appositamente un luogo diverso dal quotidiano. CAMPIONE: Il campione scelto è di 12 ragazzi della classe terza dell’Istituto Professionale “U. Pomilio” di Chieti. FINALITA’: provare sul campo le batterie di test attraverso una simulazione di screening per valutare problematiche, fattibilità e potenzialità. Prova di screening presso l’IIS Pomilio Marialuisa Di Cicco

45 La voce ai ragazzi Prova di screening presso l’IIS Pomilio
“Erano troppe parole per il tempo a disposizione” (test TRPS) “Il testo era molto complicato e anche il linguaggio usato e alcune risposte non si riuscivano a trovare” (Comprensione) “Durante il test delle parole tutti i ragazzi erano concentrati; durante il test delle domande alcuni si chiedevano le cose tra di loro, dicevano le cose ad alta voce e non si soffermavano a comprendere veramente quello che c’era scritto” “Il testo della lettura era difficile” “Ero un po’ in ansia a leggere solo, davanti a due prof.” “Però meglio leggere da soli che davanti ai compagni !” “Il test di comprensione forse si doveva svolgere uno ad uno per concentrarci meglio” “Sono stato contento di partecipare” “Anch’io!!” Prova di screening presso l’IIS Pomilio Marialuisa Di Cicco

46 Gestire i passaggi Transizioni delicate - all’interno del comprensivo
tra comprensivi diversi Passaggio di informazioni - Orientare e accompagnare alla Scuola Superiore Scuole secondarie 1 e 2 grado Orientamento in uscita Orientamento in entrata (analizzare e riflettere: Come gestisco queste transizioni? Esiste un iter esplicito? Informativa in uscita e in entrata…chiara?) Marialuisa Di Cicco

47 Orientamento permanente Linee Guida 19/02/2014
Insieme di attività che mette in grado persone di ogni età, in ogni momento di identificare le proprie capacità, competenze ed interessi e prendere decisioni consapevoli in materia di istruzione, formazione, occupazione … Strumento per gestire la transizione tra scuola formazione e lavoro promuovere l’occupazione attiva … Valore permanente nella vita di ogni persona per garantire sviluppo e sostegno nei processi di scelta e di decisione Marialuisa Di Cicco

48 Orientamento permanente Linee Guida 19/02/2014
Società diversa, cambia il concetto di lavoro Centralità del sistema scolastico: luogo insostituibile dove acquisire e potenziare le competenze di base e trasversali necessarie a sviluppare la propria identità, autonomia, decisione e progettualità. Marialuisa Di Cicco

49 Orientamento permanente Linee Guida 19/02/2014
… a scuola Nuovo modo di orientare a scuola Non più solo informazione delegata ad esterni, ma concetto che permea tutto il percorso scolastico (da 3 a 19 anni). Acquisizione di competenze attive (laboratori di impresa, stage e tirocini, Alternanza Scuola lavoro, monitoraggio e screening competenze, collegamenti stabili con Camere di Commercio, Agenzie per il lavoro) Orientamento formativo o didattica orientante Per tutti: sviluppo delle competenze di base (in modo adeguato a seconda degli speciali bisogni didattici di ognuno) e competenze trasversali (motivazione, creatività, spirito di iniziativa) 2. Attività di orientamento e consulenza orientativa (monitoraggio del percorso individuale, sostegno alla scelta, aiuto nella valorizzazione ed utilizzazione delle proprie competenze, , potenziare le competenze di monitoraggio su se stessi per la creazione di un progetto personale) Orientamento per essere efficace deve essere conformato sulla persona, a partire dalla didattica personalizzata Marialuisa Di Cicco

50 scuole superiori di II grado
I DSA nelle scuole superiori di II grado -La maggioranza dei DSA si concentra negli Istituti Professionali -Dislessici “nascosti”, non diagnosticati -Dislessici compensati -Ripercussioni sulla sfera emotiva -Non sono pigri e svogliati

51 “L’incidenza dei disturbi specifici di lettura nella scuola media superiore: uno studio comparativo” [Moreno, Pianta, Stella, “Dislessia” maggio2005/2] Obiettivi della ricerca Rilevare l’incidenza del rischio per i disturbi specifici della lettura (dislessia e disturbo specifico di comprensione) nella scuola media superiore e la distribuzione dei soggetti a rischio nei vari indirizzi scolastici 2. Evidenziare correlazione tra i disturbi e la scelta dell’indirizzo scolastico Marialuisa Di Cicco

52 Metodologia Scelta del campione
Studenti frequentanti la classe prima in tutte le sezioni di tutti gli istituti superiori della città di Pesaro. (4 licei - 3 istituti tecnici - 4 istituti professionali) Soggetti sottoposti ai test Totale: 1189 di cui 629 maschi e 560 femmine Età: tra i 14 e i 19 anni Marialuisa Di Cicco

53 Metodologia Test utilizzati
Test di riconoscimento di parole senza significato (TRPS) di Faglioni et al. (1967), modificato da Stella. Prove MT di comprensione (prova di uscita per studenti di terza media) di Cornoldi Gruppo MT (1995) e il PM47 II series di Raven (1972) Per valutare : l’abilità di lettura (velocità e correttezza) La capacità di comprendere i contenuti Le abilità visuo-percettive e cognitive (non –verbali). Modalità: somministrazione “collettiva” in classe e in tempi relativamente brevi (caratteristiche fondamentali per le prove di screening) SCREENING: non ha carattere diagnostico ma solo di individuare un indice di rischio Marialuisa Di Cicco

54 Risultati La prestazione media al test TRPS e nelle prove MT tende a diminuire via via che si passa dai licei agli istituti professionali Diminuisce anche la velocità di lettura 2. L’indice di variabilità dei dati aumenta passando dai licei alle professionali. Ai licei quindi, sono concentrati maggiormente i lettori più abili e il gruppo è più omogeneo. Ragazzi con rischio di Disturbo Specifico di lettura e di Comprensione ISTITUTI N. n. % Licei 425 6 1,41% 52 12,24% Istituti Tecnici 292 21 7,19% 79 27,05% Istituti Professionali 472 50 10,59% 168 35,59% Totale campione 1189 77 6,48% 299 25,15% Marialuisa Di Cicco

55 Conclusioni I dati parlano di un problema di dislessia che coinvolge il 6,48% dei ragazzi di quell’età, pertanto circa 1 su 20 (uno ogni classe). La distribuzione non omogenea per i vari tipi di scuole secondarie di II grado: il gap è notevole rispetto alla media si passa dall’1,41% dei licei al 10,59% delle professionali. E’ evidente la correlazione stretta tra tali difficoltà e la scelta del tipo di scuola da frequentare con una ricaduta anche sul futuro lavorativo. La scelta del percorso scolastico è erroneamente affidata alle caratteristiche del ragazzo (le difficoltà) piuttosto che alle reali potenzialità. Dallo studio emerge anche che le difficoltà di comprensione del testo nelle scuole superiori di II grado sono una realtà molto diffusa ed anche sottovalutata. 1. Il problema dei disturbi specifici di lettura non “scompare” alle SS2G 2. Gran parte di questi soggetti a rischio si concentra in alcune scuole dove c’è un alto numero di alunni con bisogni educativi speciali. Marialuisa Di Cicco

56 UNIVERSITA’ Prove di ammissione Gli Atenei assicurano
Art. 6, c. 7,8,9 D. M. 5669 UNIVERSITA’ Gli Atenei assicurano -Accoglienza - Mediazione con l’organizzazione didattica - Monitoraggio dell’efficacia delle prassi adottate Prove di ammissione - Tempi aggiuntivi ritenuti congrui, non superiori al 30% in più - Uso degli strumenti compensativi necessari in relazione al tipo di D.S.A. Esami universitari - Per la valutazione si tiene conto delle indicazioni contenute nelle Linee Guida

57 Università Linee guida par. 6.7 GLI ATENEI Acquisizione della diagnosi Screening per individuare casi non diagnosticati Possibilità di usufruire di strumenti compensativi e misure dispensative. Test di ammissione: tempo aggiuntivo e altri particolari misure per garantire pari opportunità nell’espletamento della prova. Servizi di accoglienza,tutorato e consulenza, forme di studio alternative (gruppi di studio, esercizi e lezioni on- line) Marialuisa Di Cicco

58 Università Misure dispensative: Strumenti compensativi
- Privilegiare verifiche orali - Nelle prove scritte prevedere eventuale riduzione quantitativa ma non qualitativa (se non è possibile concedere tempo supplementare) - Nella valutazione considerare i contenuti piuttosto che la forma e l’ortografia Strumenti compensativi Registrazione di lezioni Utilizzo testi in formato digitale Sintesi vocale e altri strumenti tecnologici Marialuisa Di Cicco

59 Scelta della Facoltà Degli studi di Wolff e Lundberg (2002) hanno rilevato che l’incidenza della dislessia nelle università a indirizzo artistico è significativamente maggiore rispetto ai corsi universitari di tipo non artistico. (Rivista “Dislessia”- maggio 2005/2) Marialuisa Di Cicco

60 Il Questionario per le scuole Marialuisa Di Cicco

61 La base sperimentale AID ha elaborato una scheda di ingresso per la rilevazione dei livelli di inclusione scolastica degli alunni con DSA, al fine di individuare punti di forza e di debolezza delle 30 istituzioni scolastiche coinvolte in questa fase del progetto. Il progetto prevede che i formatori scuola AID esaminino le schede e le inviino al Comitato scientifico AID che ha il compito di raccogliere e ricavarne i dati normativi, modificando eventualmente quelle parti del questionario che risultino non necessarie alla ricerca e registrando e analizzando tutti i dati.

62 SCHEDA INGRESSO - macroaree
Gestione e organizzazione della scuola Formazione docenti famiglie e studenti Osservazione sistematica ( protocolli osservativi) Individuazione di situazioni riconducibili a rischio di DSA Metodologia didattica Potenziamento laboratori e nuova tecnologia Comunicazione alle famiglie Azioni di orientamento

63 Evidenze Punti di forza Iter per redazione PdP Orientamento (ma DSA?...) Presenza referente Punti da rafforzare Pof Formazione e sensibilizzazione Osservazione sistematica Referente DSA: curricolare o di sostegno? Possibile disomogeneità all’interno della stessa istituzione Marialuisa Di Cicco

64 Ipotesi di lavoro marialuisa.dicicco@tin.it
Produzione di un documento diviso in 2 parti 1)Documento osservativo Competenze organizzative e gestionali nella NOSTRA scuola. Quali buone prassi ci sono? 2)Documento migliorativo/innovativo Cosa miglioro? Come? Cosa manca? Quale strumento può essere più valido? Predisposizione o adozione di un documento “attivo”, da adottare (es. informativa per genitori, POF, rinnovare il sito,lettera per famiglie, documenti per CDC, griglia osservativa) Lavoro In team Entro il prossimo incontro Marialuisa Di Cicco

65 In sostanza “CAMPO SCUOLA”
Partiamo da un terreno (la Scuola) Prepararlo (gestione e organizzazione) Recintarlo (consolidamento pratiche in uso e introduzione di un nuovo protocollo efficace) Aprire la porta (accoglienza, informativa)…. e …Curare i nostri alunni Marialuisa Di Cicco

66 Riferimenti Bibliografici e sitografici
Legge 8 ottobre 2010 n. 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” Decreto Ministeriale n del 12 luglio 2011 Linee Guida allegate al D.M. del 12 luglio 2011 Linee Guida Nazionali per l’Orientamento Permanente (19/02/2014) Legge 53/2003 (23/2009; Buona Scuola) Alternanza Scuola- Lavoro L.241/90 (Trasparenza procedimento amministrativo) - Giacomo Stella, Luca Grandi “Come leggere LA DISLESSIA e i DSA (Giunti Scuola) Capuano, Storace, Ventriglia“BES e DSA.La scuola di qualità per tutti” - (Libriliberi) Rivista “Dislessia” (vari numeri) Rivista Psicologia e Scuola (n.33 maggio/giugno 2014 – Giunti Scuola)

67 Ragazzi con DSA Giacomo Carlotta Piergiorgio Matteo Lorenza Alice
Paolo Marialuisa Di Cicco


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