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Software applicativo.

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Presentazione sul tema: "Software applicativo."— Transcript della presentazione:

1 Software applicativo

2 Tipi di software

3 I programmi applicativi

4 I programmi applicativi

5 Strumenti (per la segretaria!!)
Definizioni Elaborazione di testo s. Il processo di scrittura, modifica e formattazione di un testo svolto con il computer. Editoria elettronica s. Processo editoriale assistito dal computer che consiste nell’impaginare testo e immagini in un documento da stampare o visualizzare sullo schermo.

6 Strumenti (per la segretaria!!)
Definizioni Foglio elettronico s. Programma applicativo in cui vengono inserite etichette, numeri o formule, elementi fondamentali combinati tra loro per la soluzione di problemi ogni tipo.

7 Strumenti (per la segretaria!!)
Definizioni Base di dati s. Grandi quantità di dati memorizzati in forma altamente strutturata, in modo da essere facilmente accessibili mediante l’uso di interrogazioni dette query. Programmi per la gestione di basi di dati s. Applicazione utilizzata per creare, gestire e consultare una base di dati.

8 MICROSOFT OFFICE Word Excel Power Point Access

9 Cosa sono Word È un elaboratore di testo. (Creazione di lettere, fax, promemoria, manuali,……) Excel È un foglio elettronico. (Gestione e analisi dati, creazione di tabelle di dati e grafici) PowerPoint È un software di presentazione Access È un software di base di dati. (Gestione di gruppi di dati omogenei come nomi, cognomi, indirizzi, numeri di telefono)

10 Opzione copiaincolla
In generale Opzione copiaincolla

11 Word

12 Elaboratori di testo WYSIWYG
WORD è un elaboratore testo WYSIWYG. (What You See Is What You Get) ovvero : quello che vedi è quello che ottieni. Infatti è possibile visualizzare immediatamente il documento nel formato in cui apparirà su carta.

13 Avvio di Word Word viene attivato selezionando la corrispondente voce del menu di Avvio o Start di Windows

14 Word: Schermata e componenti principali
Barra del titolo Barra del menu Righello Barra scorrimento verticale Barra degli strumenti Cursore Barra di stato Assistente di Word Documento vuoto Barra scorrimento orizzontale

15 Elaborazione centrata sul documento (1)

16 Elaborazione centrata sul documento (2)

17 Elaborazione di testi (1)

18 Elaborazione di testi (2)

19 Elaborazione di testi (3)

20 Elaborazione di testi (4)

21 Elaborazione di testi (5)
per la stampa

22 Elaborazione di testi (6)
per il WEB

23 Elaborazione di testi (7)
per il WEB

24 Elaborazione di testi (8) Conversione dei documenti

25 Portable Document Format (PDF)

26

27

28

29

30 Adobe Reader versione

31 Adobe Acrobat Professional
versione

32 Altri programmi per scrivere testi

33 Altri programmi per scrivere testi
Blocco notes

34 Altri programmi per scrivere testi
Word Pad

35

36 EXCEL

37 Avvio di Excel Lavorare con Excel significa essenzialmente immettere numeri in un foglio di lavoro ed eseguire calcoli sui numeri immessi Il foglio di lavoro occupa la parte centrale della schermata di apertura di Excel, ed è formato da una serie di caselle, che si chiamano celle, definite dall’incrocio di righe e colonne: 

38 Excel Cella H8

39 Excel

40 Excel

41 Excel Barra dei menu Raccoglie i menu dei comandi attivabili in Excel, raggruppati per famiglie

42 Barra degli Strumenti Standard.
Excel Barra degli Strumenti Standard. Raccoglie una serie di pulsanti, identificati da una icona che rappresenta un comando. I pulsanti delle barre degli strumenti servono per attivare i comandi direttamente, senza passare per i menu.

43 Barra degli strumenti Formattazione
Excel Barra degli strumenti Formattazione questa barra raggruppa i pulsanti con i quali si attivano i comandi per dare un formato al documento o a sue parti: stile dei caratteri, dimensioni, posizione delle scritte nelle celle, etc.

44 Excel Barra della Formula.
Quando una cella del foglio di lavoro è stata selezionata con un clic del mouse, in questa barra viene evidenziato il contenuto della cella, in modo che sia più agevole modificarla. Se la cella contiene una formula,nella cella compare il risultato della formula, mentre nella barra della formula si vede la formula che produce quel risultato.

45 Excel Barra della Formula. Simboli Tipo di operatore Esempio Risultato
Tipo di operazione + Aritmetico =6+5 11 Addizione - =8-3 5 Sottrazione -9 Negativo * =3*4 12 Prodotto / =10/5 2 Divisione % 6% 0,06 Percentuale

46 Excel Barra di Stato. questa barra fornisce informazioni sui comandi selezionati con il mouse o con la tastiera. Contiene anche, nella parte a destra, un funzione automatica.

47 Excel Fogli di lavoro Questi fogli sono indipendenti l’uno dall’altro, possono essere rimossi o spostati ed è possibile attribuire loro nomi personalizzati Se non si danno indicazioni diverse Excel, all’atto dell’avviamento, presenta una cartella di lavoro nella quale sono contenuti 16 fogli di lavoro vuoti. .

48 Software Basi di dati (Access)

49 Access

50 DATABASE Una Base Dati corrisponde ad un archivio di informazioni strutturate, vale a dire di dati che si ripetono secondo una struttura costante, a prescindere dal mezzo destinato alla loro conservazione e gestione, e può essere informatizzata ma anche cartacea.

51 Archivi informatizzati
BASI DATI Archivi informatizzati consente di mettere ordine in quello che tradizionalmente consideriamo un archivio cartaceo (agendina telefonica). Un data base è formato da informazioni similari raggruppate insieme. Un data base non organizza semplicemente le informazioni

52 Sistema di gestione di basi di dati Data Base Management System
DBMS Sistema di gestione di basi di dati Data Base Management System

53 DATA BASE record e campi
Se immaginiamo di avere una agenda telefonica osserviamo che ogni elemento della agenda è un record; ogni record possiede una serie di informazioni che sono relative al nome al cognome indirizzo e numero telefonico (campi)

54 Access Cartella clinica

55

56 Per bambini e professori
Access.... Per bambini e professori

57 Microsoft Access È un semplice DBMS
È poco adatto alla gestione di grosse quantità di dati

58 Cosa è Access Access è un DBMS, ovvero una applicazione per la gestione di database (DB) relazionali. Le informazioni sono contenute in oggetti che si chiamano tabelle. Access permette di creare relazioni fra tabelle

59 Esempio di Tabella Cognome Nome Indirizzo Città Rossi Mario
Via Tripoli, 12 Roma Verdi Antonio Piazza Mazzini Macerata Bianchi Paolo Via Liguria, 23 Ancona Moretti Luca Via Napoli, 56 Marconi Andrea Via Roma, 88 Rimini Intestazione Record Campo

60 Concetti fondamentali: Basi di dati
Cos’è un software di base dati? E’ un programma che permette di gestire gruppi di dati omogenei (es. Nomi, Cognomi, Indirizzi, numeri di telefono…) Terminologia Base dati: “Insieme di archivi integrati che costituiscono una base di lavoro per utenti diversi con applicazioni diverse” Tabelle, Campi, Record. Tabella Record Campo

61 Concetti fondamentali: Basi dati
Data base relazionali: problematica archiviazione dati Nel primo caso, per ogni riga ripeto gli stessi dati, cosa succede se devo cambiarne uno? Devo cambiarli tutti! posso spezzare le tabelle e metterle in relazione tramite Cod Cliente

62 Concetti fondamentali: Basi dati
Chiave primaria: Uno o più campi i cui valori permettono di identificare univocamente una riga di una tabella. Nell’esempio, Ragione sociale non basterebbe! La chiave deve essere unica e non nulla.

63 Concetti fondamentali: Basi dati
relazione Dati in relazione per evitare ridondanza (ripetizione) e garantire coerenza :integrità referenziale (es. codice fattura inesistente)

64 Concetti fondamentali: Basi dati
Operazioni su database Creazione Manipolazione Inserimento Modifica Cancellazione Interrogazione Presentazione

65 Concetti fondamentali: Basi di dati
Avvio di Access Menu Avvio (Start) Programmi (Office) Microsoft Access

66 Pianificazione del database gli oggetti di Access
Tabelle: Clienti Libri Ordini Maschere: Per l’immissione dei dati dei clienti Query: Per estrarre l’elenco dei libri acquistai da ogni cliente, la spesa totale,… Report: Per riepilogare le informazioni ottenute e stamparle su carta (fattura,..)

67 Gli Oggetti di Access TABELLE Le Tabelle rappresentano un insieme di dati relativi ad un argomento specifico. Una tabella può ad esempio contenere dati relativi a libri o autori. Sono strutturate in righe (record) e colonne (campi). Ciascun campo contiene un’informazione relativa all’argomento della tabella. Ad esempio può contenere un’informazione relativa ad un libro, come il suo titolo, o ad un autore, quale ad esempio il suo nome. Ciascun record contiene tutte le informazioni relative ad un’entità di quell’argomento, cioè ad es. un determinato libro o autore. E’ possibile visualizzare una tabella in due modalità: Struttura o Foglio dati. Visualizzando una tabella con la prima modalità è possibile creare o modificare la struttura della tabella stessa, cioè definire il nome e il tipo dei campi. Visualizzando la tabella in modalità foglio dati è invece possibile modificare o aggiungere dati alla tabella stessa.

68 Gli Oggetti di Access (2)
QUERY Le Query rappresentano richieste di informazioni relative ai dati memorizzati in una o più tabelle. I dati che costituiscono la risposta alla query formano il DYNASET, cioè una ‘vista’ selettiva e provvisoria dei dati estratti. Ad ogni esecuzione della query, sul dynaset saranno disponibili le informazioni aggiornate. E’ possibile visualizzare una query in tre modalità: Struttura, Foglio dati, SQL. La prima modalità di visualizzazione viene utilizzata per creare o modificare la struttura di una query. E’ con questo tipo di visualizzazione che è possibile effettuare una ricerca sui dati, specificando il tipo di dati desiderato ed il loro ordinamento. La seconda modalità di visualizzazione consente invece di aggiungere, modificare o analizzare i dati. La terza modalità è il formato di memorizzazione interna di Access per la query, corrispondente al linguaggio SQL standard con alcune integrazioni.

69 Gli Oggetti di Access (3)
MASCHERE Una maschera presenta i seguenti vantaggi funzionali: efficienza: una maschera visualizza solo determinate informazioni nel modo desiderato; semplicità: in una maschera di Microsoft Access si utilizzano controlli quali le caselle di testo e le caselle di controllo che sono familiari agli utenti di Windows; veste grafica (presentazione): una maschera può essere colorata e personalizzata utilizzando un’ampia varietà di elementi grafici. Anche le maschere possono essere visualizzate in tre modalità che prendono il nome di Struttura, Maschera e Foglio Dati. La visualizzazione struttura delle maschere consente di creare o modificare la struttura di una maschera. E’ possibile aggiungere sulla maschera, tramite la casella degli strumenti, dei controlli legati ad un campo di una tabella o di una query (controlli casella di testo) oppure controlli contenenti testo (controlli etichetta) o immagini (controlli immagini). La visualizzazione maschera consente invece di aggiungere, modificare o analizzare i dati, accedendo alla tabella un record alla volta.

70 Gli Oggetti di Access (4)
REPORT I Report vengono utilizzati per la formattazione, il calcolo, la stampa e il riassunto/raggruppamento dei dati selezionati. I report consentono di rappresentare i dati con un accurato profilo estetico grazie alla possibilità di controllare le dimensioni e l’aspetto di tutti gli elementi del report (intestazioni, piè di pagina, corpo e titoli). Un report lo si può visualizzare come Struttura, Anteprima di stampa e Anteprima di Layout. La visualizzazione della struttura consente di creare o modificare dei report. E’ possibile, con questa modalità di visualizzazione, aggiungere dei controlli legati ai campi di una tabella o di una query oppure controlli che calcolano totali o percentuali. L’Anteprima di stampa mostra il report esattamente come apparirà una volta stampato, ma senza tutti i dettagli dell’Anteprima di Layout

71 Gli Oggetti di Access (5)
PAGINE Consentono agli utenti di lavorare e manipolare i dati del database Access da internet o da una intranet. MACRO Sono costituite da una sequenza strutturata di azioni, pre-registrate, che Access deve eseguire al verificarsi di un evento definito. MODULI Rappresentano programmi (procedure e funzioni) scritte in Visual Basic per Applicazioni. Si utilizzano quando l’applicazione richiede funzioni non eseguibili tramite le azioni delle macro.

72 Power Point

73 Programmi per la presentazione di presentazioni

74 PowerPoint Powerpoint è un software che fornisce le funzioni per creare una presentazione Tale presentazione si concreterizzerà con una “proiezione” di diapositive.

75 PowerPoint Dà la possibilità di inserire testo, filmati, suoni
Di collegare le diapositive anche in modo non sequenziale Mette a disposizione effetti di animazione Effetti di transizione da una diapositiva all'altra Rappresenta un valido strumento per generare, organizzare e presentare le proprie idee.

76 PowerPoint All'apertura del programma, ci viene richiesto cosa vogliamo fare.

77 PowerPoint Una seconda schermata ci suggerisce il tipo di layout della prima diapositiva.

78 PowerPoint L'interfaccia è simile a quella di Word, Excel e gli altri programmi di Office. Questo programma si differenzia dai precedenti per la presenza in basso a sinistra di alcuni pulsanti di comando.

79 PowerPoint Se passiamo sopra ognuno di questi con il mouse, abbiamo indicazione delle loro particolari funzioni:

80 PowerPoint visualizzazione diapositive: visualizza la singola diapositiva su cui lavorare;

81 PowerPoint struttura diapositive: visualizza la struttura di tutta la nostra presentazione (soprattutto se abbiamo dato un titolo ad ogni diapositiva);

82 PowerPoint sequenza diapositive: visualizza le diapositive in sequenza, cioè viste ordinatamente tutte, nel loro insieme;

83 PowerPoint visualizzazione pagina note: per chi deve relazionare, in questo modo si può visualizzare il commento scritto sotto ogni diapositiva;

84 PowerPoint presentazione diapositive: lancia la presentazione vera e propria, a tutto schermo.

85 La barra dei menu

86 Il menu File Nuovo Apri Chiudi Salva Salva con nome
Salva come pagina Web Presentazione portatile Anteprima pagina Web Imposta pagina Stampa Invia a Proprietà Esci

87 Il menu Modifica Annulla ... Ripeti ... Taglia Copia Incolla
Incolla speciale Incolla come collegamento ipertestuale Cancella Seleziona tutto Trova Sostituisci Vai a… Collegamenti Oggetto

88 Il menu Visualizza Visualizzazione normale Sequenza diapositive
Pagina note Presentazione Schema Bianco e nero Miniatura diapositiva Barre degli strumenti Righello Guide Intestazioni e piè di pagina Commenti Zoom

89 Il menu Inserisci Nuova diapositiva Duplica diapositiva
Numero diapositiva Data e ora Simbolo Commento Diapositive da file Diapositive dalla struttura Immagine Casella di testo Filmati e suoni Grafico Tabella Oggetto Collegamento ipertestuale

90 Il menu Formato Carattere Elenco puntati e numerati Allineamento
Interlinea Maiuscole/Minuscole Layout diapositiva Combinazione colori diapositiva… Sfondo Applica modello struttura Colori e linee Oggetto

91 Il menu Strumenti Controllo ortografia… Lingua Correzione automatica
Collaborazione in linea Appunti presentazione Macro Componenti aggiuntivi Personalizza Opzioni

92 Il menu Presentazione Visualizza presentazione Prova intervalli
Registrazione commento Trasmissione in linea Imposta presentazione Pulsanti di azione Impostazioni azione Animazione preimpostata Animazione personalizzata Anteprima animazione Transizione diapositiva Nascondi diapositiva Presentazioni personalizzate

93

94 Emergence of Resistance Mutations During Intermittent HAART.
Rate, Predicting Factors and Impact on Virologic Response L.Palmisano, M.Giuliano, R.Bucciardini, C.M.Galluzzo, M.Andreotti, V.Fragola, R.Arcieri, R.Amici, L.Weimer, E.Germinario, M.F.Pirillo, S.Vella and The Italian ISS PART Clinical Centers Istituto Superiore di Sanità, Rome, Italy

95 BACKGROUND The emergence of resistance mutations is one of the major safety concerns of intermittent HAART in chronic HIV infection. 1,2 We monitored the occurrence of mutations and their impact on virologic response during the PART study, an ongoing, randomized multicenter clinical trial comparing continuous (arm A) versus intermittent (arm B) HAART in 273 subjects with chronic stabilized HIV infection. (pictures 1,2,3)

96 PATIENTS AND METHODS Study population consisted of 136 arm B patients, all on their first line HAART regimen and with CD4> 350/mmc and viremia persistently < 400 copies/ml. Eighty of them had completed at least 4 cycles of intermittent therapy ( STI of 1, 1, 2 and 2 months, respectively, separated by 3 months on treatment).(picture 1) Genotypic resistance was evaluated by the TRU-GENE (Bayer Diagnostics) in plasma samples obtained during treatment interruptions. In patients showing mutations, genotype was performed also on a baseline PBMC sample (when available).

97 RESULTS 1 Patient characteristics at baseline are reported in Table 1.
Mutations were found in 39/136 pts (28.7%) at any time during STI. Figure 1 depicts the frequencies of mutations according to drug class over 4 STIs. The most frequent individual mutations were: M184V (16.2 % of all 3TC-treated subjects); K103N (7.9% of NNRTI-treated), T215Y (2.9% of NRTI-treated), L90M (10.3% of subjects receiving SQV or NFV) (Fig. 2-5).

98 Figure 1

99 DETECTION OF NEWLY* ACQUIRED MUTATIONS
Table 3 DETECTION OF NEWLY* ACQUIRED MUTATIONS 1st STI 2nd STI 3rd STI 4th STI 13/136 4/126 8/118 3/108 (10%) (3%) (7%) (3%) * “newly” denotes mutations not present in baseline PBMCs

100 CONCLUSIONS Mutations in the rebounding virus were detected in 28.7% of subjects receiving intermittent therapy and appear to negatively impact on the virologic response to therapy reinstitution. PBMC genotyping showed that mutations were present at baseline in about 40% of patients, that were more likely to develop resistance during STI. Therefore, patients with mutations in proviral DNA may not be good candidates to intermittent therapy.

101 REFERENCES 1) Martinez-Picado J, Morales-Lopetegi K, Wrin T et al.
Selection of drug-resistant HIV-1 mutants in response to repeated structured treatment interruptions AIDS 2002, 16:895 2) Dybul M, Nies-Kraske E, Daucher M et al. Long-cycle structured intermittent versus continuous highly active antiretroviral therapy for the treatment of chronic infection with human immunodeficiency virus: effects on drug toxicity and on immunologic and virologic parameters. J Infect Dis. 2003, 3::388


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