L’assunzione di cibi altamente palatabili si associa al rilascio di dopamina nelle aree del reward Il grado di piacere legato al cibo è correlato alla quantità di dopamina rilasciata Small DM, Neuroimage 2003; 19: 1709-15 La continua assunzione di cibi altamente palatabili comporta una ridotta risposta dopaminer-gica nelle aree del reward, che può giustificare un’iperfagia compensatoria Stice E et al. Science 2008; 322: 449-52 Obesità
Frequente esposizione a cibi palatabili (ricchi di grassi e zuccheri) Genetica Attività dopaminergica D2 nelle aree del reward Stress Overeating compensatorio OBESITÀ
OBESITA’ le conseguenze
Mortalità in rapporto al BMI 300 250 200 150 100 50 15 20 25 30 40 35 basso rischio moderato alto BMI
Obesità PRINCIPALI PATOLOGIE ASSOCIATE Diabete tipo 2 Cardiopatia ischemica Ipertensione arteriosa Dislipidemia Patologie Vascolari Morte improvvisa Tumori Apnee notturne Patologie osteoarticolari Colelitiasi Steatosi epatica, NASH, cirrosi Malattia da reflusso gastroesofageo Pancreatite Patologie della sfera riproduttiva Varici degli arti inferiori Rischio anestesiologico e chirurgico Patologie psichiatriche (ansia, depressione) Disabilità Qualità di vita Costi sanitari http://www.who.int/topics/obesity
Obesità viscerale sindrome metabolica
La sindrome metabolica criteri diagnostici NCEP (adulti) Almeno 3 dei seguenti criteri: Obesità addominale: circonferenza vita >88 cm nelle ♀ e >102 cm nei ♂ Trigliceridi 150 mg/dl Colesterolo HDL <40 mg/dl nei ♂ e <50 mg/dl nelle ♀ Pressione arteriosa 130/85 mmHg Glicemia a digiuno 110 mg/dl National Cholesterol Education Program NCEP, III Report, JAMA 16: 285 (5) 2001
COMPLICANZE Obesità in età pediatrica Endocrino-metaboliche Resistenza insulinica Diabete tipo 2 Dislipidemia Pubertà precoce PCOS Sindrome metabolica Cardiovascolari Ipertensione arteriosa Aterosclerosi Stato infiammatorio Apnea ostruttiva notturna Gastroenteriche Steatosi epatica Reflusso G-E Ortopediche Epifisiolisi testa femore Tibia/ginocchio varo Osteoartrite Renali Iperfiltrazione Glomerulosclerosi Problemi psicosociali Deficit di vitamina D Pseudotumor cerebri Lancet 2010; 375: 1737-48
EVENTI CV E MORTE PREMATURA IN ETA’ ADULTA Obesità in età pediatrica EVENTI CV E MORTE PREMATURA IN ETA’ ADULTA 276.835 bambini seguiti fino all’età adulta Highest BMI quartile Incidence-rate ratio = 2.30; CI = 1.46-3.62 vs lowest quartile 4.857 bambini seguiti fino all’età adulta
diagnosi e classificazione SOVRAPPESO E OBESITA’ diagnosi e classificazione
APPROCCIO DIAGNOSTICO OBESITA’ APPROCCIO DIAGNOSTICO Definire: grado di obesità e distribuzione dell’adipe (BMI e circonferenza vita) Escludere cause secondarie di obesità Valutare le complicanze dell’obesità ANAMNESI ESAME OBIETTIVO INDAGINI BIOUMORALI E STRUMENTALI
BMI ADULTI Malnutrizione grave BMI < 16 Malnutrizione moderata BMI = 16-16.9 Malnutrizione lieve BMI = 17-18.4 Normale BMI = 18.5-24.9 Sovrappeso BMI = 25-29.9 Obesità di 1° grado BMI = 30-34.9 Obesità di 2° grado BMI = 35-39.9 Obesità di 3° grado BMI > 40
BMI: percentili di riferimento per bambini e ragazzi
BMI BAMBINI E RAGAZZI (2-20 anni) Normale BMI = 5°- 85° percentile Sovrappeso BMI = 85°- 94° percentile Obesità BMI = > 95° percentile Riferimenti SIEDP/ISPED (Cacciari, Italia) www.siedp.it CDC (2000) www.cdc.gov/growthcharts WHO www.who.int/childgrowth/standards
DISTRIBUZIONE DELL’ADIPE
OBESITA’ VISCERALE (CENTRALE) CIRCONFERENZA VITA > 102 cm > 88 cm OBESITA’ VISCERALE (CENTRALE) rischio metabolico 16
BMI + CIRCONFERENZA VITA per valutare il rischio metabolico
ESCLUDERE OBESITA’ SECONDARIA ENDOCRINA S. di Cushing Insulinoma Ipotiroidismo Ipogonadismo S. dell’ovaio policistico S. della sella vuota primaria Carenza di GH Pseudoipoparatiroidismo GENETICA (mendeliana) S. di Prader Willi S. di Wilson-Turner S. di Albright S. di Bardet-Biedl S. di Cohen S. di Alström deficit congenito leptina… IPOTALAMICA Tumori (craniofaringioma, glioma), Cisti Forme infiammatorie ed infiltrative: sarcoidosi,istiocitosi X, encefalite (Tbc…), leucemia Ipertensione endocranica benigna Traumi, interventi neurochirurgici
SINDROME DI PRADER-WILLI La più frequente obesità monogenica (1/25.000 nati) Assenza nel cromosoma paterno del segmento 15q11.2-q12 CARATTERISTICHE Obesità Iperfagia Attività fetale Ritardo mentale Ipogonadismo Caratteristiche facciali Acromicria acromicria
Cushing: esame obiettivo S. DI CUSHING Cushing: esame obiettivo OBESITÀ Cushing Obesità centrale Ipertensione arteriosa Intolleranza al glucosio Ipercortisolemia 17OH steroidi urinari Diagnosi differenziale: Test di soppressione notturno con 1 mg di desametazone Dosaggio di cortisolo plasmatico e urinario in risposta ad ACTH o CRH
Quando sospettare la presenza di ipotiroidismo in un soggetto obeso? tessuto adiposo accumulo di mucopolisaccaridi ritenzione idrica ponderale (modesto) Quando sospettare la presenza di ipotiroidismo in un soggetto obeso? Intolleranza al freddo Sonnolenza Cute secca Stipsi Gozzo Anamnesi familiare positiva per tireopatia Dosaggio TSH e T4
SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO Uno dei disordini endocrini più frequenti nelle donne in età fertile La più frequente causa di iperandrogenismo e oligo-anovulazione Principali caratteristiche Iperandrogenismo Oligo/anovulazione Ovaio policistico (ecografia) Obesità Insulino-resistenza Sindrome metabolica caratteristiche comuni all’obesità primitiva
OBESITA’: INDAGINI BIOUMORALI E STRUMENTALI In tutti i soggetti obesi ESAMI BIOUMORALI INDAGINI STRUMENTALI Colesterolo totale, HDL, LDL Elettrocardiogramma Trigliceridi Glicemia, Insulinemia, HOMA AST, ALT, yGT TSH, fT3, fT4 Uricemia ESAMI BIOUMORALI E INDAGINI STRUMENTALI MIRATE sulla base di segni/sintomi e complicanze
OBESITA’ il trattamento