Patrizia dragoni Edifir, firenze, 2010

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE PER I BENI CULTURALI E IL TURISMO Prof
Advertisements

Istituto d’Istruzione Superiore
Istituto “ Fazzini- Mercantini” Grottammare - Ripatransone
L’istruzione, la crisi ed il mercato del lavoro giovanile
Etica e Turismo Fonte: Etica e Turismo, N. Tonini, Ed. San Paolo, capp Sabrina Pedrini – Lunedì 11 ottobre 2010.
Gruppo di lavoro italiano WG5 Identificazione dei bisogni degli utenti e criteri di qualità per un accesso comune DAL MANUALE PER LA QUALITA DEI SITI WEB.
Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca 13 settembre 2004
TCS 7 dicembre 2010 Musei, educazione e comunicazione Lidia Falomo Dipartimento di Fisica Volta.
1 Il Gruppo Autostrade opera nella convinzione che ladozione di politiche ambientali e sociali responsabili costituisca un investimento strategico per.
RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI
Convegno Nazionale AIMC - Acireale, 19 e 20 marzo 2011
Il progetto SeT nella provincia di Bari:punti di forza e punti di debolezza. A cura della dott.ssa Rosaria Ammaturo.
1 PROGRAMMARE SIGNIFICA COORDINARE LINTERVENTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE AL FINE DI CONSEGUIRE GLI OBIETTIVI STABILITI NELLA FASE DI DEFINIZIONE.
POLIS POL O DI I NNOVAZIONE SULLA CITTÀ S OSTENIBILE PRSE
Studio della politica turistica
I nuovi modelli di governance locale: I Sistemi turistici locali
LINEE GUIDA SECONDO BIENNIO E ULTIMO ANNO
1 RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E ALTA FORMAZIONE I PUNTI DI FORZA 1. Presenza capillare delle università e degli enti pubblici di ricerca 2.
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
Dipartimento della Funzione Pubblica
RIFORMA DELLE SUPERIORI 2 tempi per il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento Padova, 24 novembre ticozzi.
Il bilancio di sostenibilità della Camera di Commercio di Milano
I musei da strumenti della tutela sono chiamati ad essere, in aggiunta a tutte le altre attività da essi espletate, strumenti di valorizzazione del patrimonio.
Cosa di interesse storico artistico (L )
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
Andrea Stocchiero CeSPI
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
Paesaggio e tutela dell’ambiente Le tipologie di beni ambientali e i beni paesaggistici. Gli strumenti di gestione e pianificazione dei beni paesaggistici.
Lidia Falomo Dipartimento di Fisica “A.Volta”
Musei, educazione e comunicazione
Gestione degli eventi culturali (2) -Beni Culturali -Osservatori Regionali sullo spettacolo - I Musei - Strumenti di lavoro/documentazione
Dal momento che, come dice il Codice dei Beni culturali, il paesaggio non è una bella cartolina o un panorama, ma la cultura dei popoli, espressa nel.
Verso un sistema europeo delle qualificazioni e dei crediti
Scopo del Progetto Lubecca Roma- La Strada della Pace Costruzione di un sistema integrato di funzioni – Rivolto a chi? Destinatari Su Cosa? Oggetto del.
Comune di Barletta BILANCIO DI PREVISIONE 2010 – 2012 Presentazione A cura dellassessore al Bilancio dott. Michelangelo Lattanzio.
GLI SCENARI DELLINNOVAZIONE MUSEALE Lodi – 7 marzo 2006 Alberto Garlandini Dirigente Musei e servizi culturali - Regione Lombardia Consigliere nazionale.
Provincia di Padova Pianificazione Territoriale - Urbanistica
AZIONE AMMINISTRATIVA GESTIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO SERVIZIO NAZIONALE PER LA QUALITA DELL ISTRUZIONE SVILUPPO DELLE TECNOLOGIE DIDATTICHE - MULTIMEDIALITA.
1 secondo forum pubblico con la cittadinanza F a b r i a n o 30 _settembre_ 2006 L E I D E E P E R I L T E R R I T O R I.
Il ruolo territoriale degli Osservatori del Paesaggio nellattuazione della Convenzione Europea Corso di Formazione Parchi naturali, aree protette e reti.
LE RACCOMANDAZIONI DI PIACENZA. Le raccomandazioni di Piacenza Qualità urbana e sostenibilità territoriale.
Il VI Programma quadro e il digitale Maria Carla Sotgiu Direttore OPIB Ravenna, 28 marzo 2003.
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
Conferenza Integrating Cities Milano, 5-6 novembre 2007 A scuola con le mamme Fondazione Franco Verga - C.O.I. A cura di Maria Paola Colombo Svevo.
Fondi Strutturali e rete delle CCIAA Calabresi Workshop, Catanzaro 25 maggio 2006.
I MUSEI CONTEMPORANEI. Dalla contestazione del museo monumentale di tradizione ottocentesca «la fatica della visita al museo» si passa nel corso del Novecento,
Mobilità dello staff Progetto New Challenges Liceo Scientifico Statale Leon Battista Alberti Napoli Prof. Loredana Esposito.
Nuovi strumenti di cooperazione per la promozione e l’attuazione dell’e-government Giulio De Petra Direttore dell’Area Innovazione per le Regioni e gli.
CODICE DEI BENI CULTURALI
Le Consulte Regionali per i beni culturali ecclesiastici Loro ruolo e azione sul territorio Roma, 3 – 6 ottobre 2011 CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA Corso.
BILANCIO SOCIALE: LINEE GUIDA REGIONALI
Dirigente Scolastico Lombardia
Il FORMEZ al passo coi tempi. Il Formez domani Il Formez oggi Il Formez ieri.
Vincenza Ferrara - Corso di Studi in tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali classe l-43 Università.
1 Fruizione e valorizzazione (Titolo II) Capo I: Fruizione dei beni culturali  Sez. I Principi generali  Sez. II Uso dei beni culturali Capo II:Principi.
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE DISPOSIZIONI ANNUALI DI ATTUAZIONE Anno 2006 L. R. 20/2003 (BUR.
Musei, educazione e comunicazione Lidia Falomo Dipartimento di Fisica “Volta” Università di Pavia.
Dalla “Carta nazionale delle professioni museali” di ICOM Italia – Conferenza permanente delle Associazioni Museali italiane 4.3 AMBITO: RICERCA, CURA.
Giornate di informazione sull’offerta di istruzione del II ciclo PROVINCIA DI RAVENNA Ufficio X - Ambito Territoriale di Ravenna Il percorso di istruzione.
CHE COS’E’ IL CURRICOLO DI ISTITUTO
ASSE IV L.E.A.D.E.R. PIANO DI SVILUPPO RURALE Regione Puglia
1 IL SISTEMA DELLE AUTONOMIE LOCALI LA SFIDA DELLA SEMPLIFICAZIONE La formazione della dirigenza locale per la semplificazione SSPAL Scuola Superiore Pubblica.
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
Polo Senese di Alta Formazione e Specializzazione Musicale Convenzione sul Polo Senese di Alta Formazione e Specializzazione Musicale Venerdì 19 febbraio.
IL PNSD # Documento di sintesi A cura dell’Animatore Digitale
Leader + ( ) Esperienze maturate LEADER + ( )
Dott. Amedeo Amadeo Quali competenze deve avere un Direttore generale di azienda sanitaria? In verità non si sa o non si capisce bene.
Sommario 1. Presentazione 2. Introduzione 3. La Mappa delle principali professionalità 4. I profili professionali (segue) Carta nazionale delle professioni.
Tecnologie per la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale Vincenza Ferrara –
Ma non è quest Ma non sarà così…. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Legge 107/15, art.1, commi Percorsi obbligatori in terza, quarta e quinta: almeno 200.
Transcript della presentazione:

Patrizia dragoni Edifir, firenze, 2010 Sessant’anni di dibattito sulla valorizzazione museale in italia i musei contemporanei Patrizia dragoni Edifir, firenze, 2010

Dalla contestazione del museo monumentale di tradizione ottocentesca «la fatica della visita al museo» si passa nel corso del Novecento, attraverso una esigenza insistita di rinnovamento, verso soluzioni di maggiore utilità sociale e di attenzione, nonché di apertura, verso il pubblico. Il museo oscilla tra: Vocazione educativa e didattica – contestualizzazione delle opere – allestimenti «period rooms» Vocazione estetica – impatto emotivo - isolamento dell’opera d’arte

Anni 1945-1953 criteri generali di riordinamento 1953 – Conferenza generale dell’ICOM nelle sale riaperte di Palazzo Bianco a Genova e della Pinacoteca di Brera a Milano in cui nasce il primo documento normativo per i musei italiani «Criteri generali di riordinamento» www.icom-italia.org Il «passo avanti» doveva consistere nel potenziare l’UTILITA’ SOCIALE del museo e il rapporto con la scuola, suo interlocutore privilegiato. Pubblico non più massificato Valori di efficacia ed efficienza Rispetto di obblighi e limiti rigorosi codificati nei Criteri generali di riordinamento relativi alla sede, agli allestimenti, ai servizi, alle mostre didattiche.

Le sedi devono garantire: - la facilità degli accessi - l’amenità dell’ambiente circostante

Gli allestimenti rifiutano le ambientazioni storiche (es «period rooms») si invitano ad esporre selezionate quantità di oggetti per evitare confusione e stanchezza nei visitatori l’illuminazione artificiale deve garantire la massima leggibilità dell’opera didascalie chiare ed esaurienti

I criteri di ordinamento e allestimento Oltre a ribadire l’ormai consolidato orientamento a snellire le esposizioni, allestendo sale essenziali, l’aspirazione all’efficienza sfocia nell’invito a modernizzare, ad evitare la monotonia formale, giacché «anche in questo campo il nitore dei materiali e delle forme schiettamente moderne, lungi dal contrastare con il suggestivo aspetto di vetustà degli oggetti delle collezioni, ne mette in valore, per virtù di contrasto, le caratteristiche, ne sottolinea il pregio e il significato». È in applicazione di questi principi ispiratori che la museografia italiana raggiunge notorietà internazionale firmata da architetti quali Franco Albini, Carlo Scarpa, i BBPR (Banfi, Belgioioso, Peressutti, Rogers). In moti rimase il dubbio che questa opera di rifondazione sia stata eccessiva (interessò oltre 150 musei storici) e Andrea Emiliani puntualizzò: «il museo italiano esiste già, non ha bisogno di architetti, ma di restauratori».

I servizi Devono essere creati depositi attrezzati e visitabili all’occorrenza Laboratori di restauro Laboratori didattici Spazi espositivi temporanei per mostre e attività educative

anni cinquanta Lo sguardo inizia a spingersi oltre il museo, per osservare il paesaggio e i suoi valori culturali esposti al rischio della precipitosa ricostruzione del dopoguerra. La salvaguardia e la valorizzazione dei monumenti e del paesaggio si collegavano Alle utilità economiche legate al turismo; Al tema dell’ambiente, del modello di sviluppo e della qualità della vita. Anche il tema della tutela si dilata a misura del territorio e si interseca con la questione ecologica.

Anni sessanta Il contesto internazionale è caratterizzato da una diffusa domanda di qualità della vita … che richiede politiche pubbliche. 1959 la Francia istituisce il Ministero della Cultura guidato da André Malraux 1964 in Italia viene istituita la «Commissione di indagine per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e del paesaggio» presieduta dal senatore Francesco Franceschini 1966 negli USA nasce il National Endowment for the Arts 1968 museo – laboratorio e concezione aperta e dinamica dei musei, inseriti nel paesaggio e nel contesto

Anni settanta: museo sociale e museo del territorio Fra conservazione, contestazione e innovazione si discute di democrazia culturale e di allargamento del concetto di cultura oltre la sfera del patrimonio storico artistico. Giovanni Urbani sostiene l’importanza dell’innovativo concetto di «conservazione preventiva e programmata» rivolta ai singoli beni e all’ambiente che li ospita.

Anni ottanta: il museo come risorsa economica Le istanze relative al «museo sociale» e al «museo e territorio» persistono e si rafforzano negli anni Ottanta. Il quadro generale tuttavia cambia per una serie di ragioni: Crescita della domanda di cultura sia interna sia inerente al turismo internazionale Incremento degli investimenti pubblici decisi in favore dei beni culturali nel tentativo di ridurre il tasso di disoccupazione Interesse per il valore economico del settore culturale concentrato soprattutto sui musei per la loro eminente funzione di «distribuzione dell’offerta» verso il grande pubblico Investimenti sulle nuove tecnologie per la catalogazione dei «giacimenti culturali» Valorizzazione dei beni culturali

Anni novanta Anche a causa della contrazione della spesa statale, imposta dall’esigenza di contenere il deficit pubblico e nell’impossibilità di contare sulle risorse economiche erogate negli anni Ottanta, alcuni temi, da lungo presi in esame, quali il rapporto tra tutela e valorizzazione, tra museo e territorio, la governance del museo e la sua proprietà giuridica, nonché le figure professionali sono posti in discussione. Si inizia, grazie al contributo di giuristi ed economisti, ad innovare la gestione dei musei, organizzando reti e sistemi e cercando di decentrare la titolarità delle funzioni amministrative. Gestione associata, creazione di reti e di sistemi museali (case studies)

ANNI DUEMILA D.M. 10/05/2001 Atto di indirizzo sui criteri tecnico- scientifici e sugli standard di funzionamento e di sviluppo dei musei D.G. 20/12/2002 Criteri e linee guida per il riconoscimento dei musei e delle raccolte museali D.L. 22/01/2004, n° 41 Codice dei beni culturali e del paesaggio

I musei al tempo della crisi Raccomandazioni ICOM in sei punti: Sistema culturale più cooperante e più integrato Riorganizzazione e razionalizzazione dei sistemi culturali territoriali Moratoria di nuovi musei Uso razionale delle scarse risorse e rivalutazione delle spese per la gestione degli istituti culturali Difesa del capitale umano Sussidiarietà e riforma fiscale a favore degli istituti e delle attività culturali