La politica regionale per la ricerca e linnovazione: i Poli di Innovazione e le Piattaforme Tecnologiche Biella, 13 luglio 2012 Direzione Attività Produttive.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Torino 19 Febbraio 2010 I servizi per la ricerca e linnovazione: modalità di accesso ai finanziamenti e regole del bando Giuseppe Benedetto Direttore Attività
Advertisements

AUTONOMIA e DECENTRAMENTO
Le collaborazioni avviate dallAgenzia dellInnovazione con CNR, CRUI, ISS, ENEA e Fondazione Silvio Tronchetti-Provera 21 luglio 2009.
Lo sviluppo del Progetto Capitale umano nei mercati territoriali Fondo di perequazione /09/2010Unioncamere Emilia-Romagna.
Azioni Strutturali Politica regionale Organizzazione di partenariati Una politica di coesione più decentrata Negli Stati membri : – una definizione.
La Programmazione dei Fondi Comunitari
Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca 13 settembre 2004
Un esempio di comunicazione: Il “Marketing Territoriale”
Programma Regionale per la Ricerca Industriale, lInnovazione e il Trasferimento Tecnologico PRRIITT Programma Regionale per la Ricerca Industriale, lInnovazione.
PON RICERCA E COMPETITIVITA’ 2007 – 2013
AVVISO START - UP (D.D n. 436 del 13 marzo 2013)
Progetto Sostegno alle Politiche di Ricerca e Innovazione delle Regioni 12 luglio 2011 Roma Ministero dello Sviluppo Economico SESSIONE B Politiche di.
1 Progettare e operare nella scuola dellautonomia Attività di formazione del personale del sistema scolastico Tratto da LA SCUOLA per lo Sviluppo Programma.
I POLI DI INNOVAZIONE REGIONALI
Il Polo di Innovazione per la filiera della moda della Regione Toscana Ing. S. Nesti (NEXT TECHNOLOGY TECNOTESSILE) Lucense – Lucca 1 aprile 2011.
CARPI, 8 Settembre 2008 Progetti di ricerca industriale, innovazione tecnologica e organizzativa, risparmio energetico: nuove opportunità di finanziamenti.
Bando PII Efficienza Energetica Ministero delle Sviluppo Economico Roma, 18/03/2008.
CISI – Centro Interstrutture di Servizi Informatici e Telematici Progettazione e realizzazione di un sistema FaD dAteneo CISI – Centro Interstrutture di.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
2 PAROLE CHIAVE 1) Sistema di accreditamento Valida e credibile attestazione della capacità delloggetto della valutazione di soddisfare i bisogni dei.
Staff assessore territorio e Agenda 21 Forum Agenda 21 Indagine sullattuazione dei processi di Agenda 21 locale nella provincia di Milano Presentazione.
La ricerca nelluniversità e le imprese: come sviluppare nuove sinergie? Silvio Aime Agenzia della Ricerca dellUniversità di Torino La ricerca nelluniversità
Un ricercatore in azienda Opportunità di innovazione per le PMI PROVIN risultati e opportunità future Antonio Gugliotta Torino, 25 Ottobre.
Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE Firenze, 22 aprile 2008 Gli esiti occupazionali delle attività
1 BANDO Contributi alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) per il sostegno dellinnovazione e dellimprenditorialità nel settore dei servizi alle imprese.
1 Bandi Industria 2015 Sassuolo 08/04/ Azione Strategica di Innovazione Industriale Efficienza energetica 30 aprile - 30 giugno 2008.
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
Ministero dello Sviluppo Economico PROGRAMMAZIONE Percorso di confronto partenariale per la redazione della proposta di accordo di partenariato.
A cura di Renato Ugo Convegno AIRI/Tecnoprimi – Milano, 28 ottobre 2008.
I° Workshop Tavolo Innovazione - Livorno Che Cosa La Vision La Mission Gli attori Gli obiettivi di dettaglio I servizi Modello di business SP.
UNIVERSITA: dalla ricerca e dalla cultura di impresa lo stimolo ad affrontare la sfida del lavoro autonomo Lorenzo Silengo Società degli incubatori dellUniversità
Il Nord-Ovest uscirà della stallo?
Aspetti strategico – organizzativi - gestionali delle imprese che aderiscono ad una rete Dott. Vincenzo Presutto Dottore Commercialista e Revisore Legale.
LOMBARDIA ORIENTALE – SITUAZIONE PIANI TERRITORIALI FISSAZIONE DATA CPP PER VALUTAZIONE NUOVO PIANO TERRITORIALE.
Introduzione al confronto internazionale: una possibile strategia per la promozione di aggregazioni di imprese nell'Area Metropolitana Milanese Dario Parravicini.
Tavolo «ambiti tecnologici» 12 dicembre Agenda dei lavori I.I risultati dellultima sessione II.Il lavoro svolto nel frattempo III.I risultati ad.
Comune di Crema Assessorato allIstruzione, Formazione, Università e Lavoro INFORMATICA PER I PROCESSI DI IMPRESA 2° workshop Roadmap cremasca della collaborazione.
RETE REALSAN RETEdi AUTORITA e ATTORI LOCALI PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E NUTRIZIONALE.
Il Piano per la ricerca e l’innovazione: priorità e linee di azione
Ambiti possibili di progettazione integrata Antonio Di Stefano Potenza – 21 aprile 2006.
Regional Policy EUROPEAN COMMISSION 1 Michele Pasca-Raymondo Commissione europea DG Politica Regionale Bruxelles, 28 novembre 2006 Confcommercio International.
Operazione Quadro Regionale TREND Interreg IIIc
Corunna, July Zone Sud OQR TREND - Composante 4 1I° Forum per lo sviluppo locale Corunna July 2005 Presentazione dellavviso pubblico.
Tavolo «organizzazione» 12 dicembre Agenda dei lavori I.I risultati dellultima sessione II.Il lavoro svolto nel frattempo III.I risultati ad oggi.
Sintesi della seduta di lavoro del tavolo «ambiti tecnologici» 14 novembre 2012.
International Co-operation European Integration Internationalisation Un caso di successo Un approccio partecipativo allinnovazione 1Francesco Natale, Bologna.
scienza di eccellenza: eccellenze della ricerca scientifica europea
1 Michellone Giancarlo Allo stato attuale i contenuti del presente documento non impegnano ancora il Project Manager e non riflettono necessariamente la.
Conferenza stampa di presentazione – 18 ottobre 2011.
AZIONE CHIAVE 2 Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche Partenariati strategici nell’aria dell’educazione, formazione e giovani.
Sfide 2004 Buone prassi e trasferibilità nelle politiche di sviluppo del territorio Maurizio Sorcioni Responsabile comunicazione di Italia Lavoro s.p.a.
Tre Regioni leader in Europa
BILANCIO SOCIALE: LINEE GUIDA REGIONALI
1^ BANDO REGIONALE “RICERCA E SVILUPPO” NEGLI AMBITI TECNOLOGICI DELLA SMART SPECIALIZZATION POR FESR MARCHE Il POR FESR Marche si.
Strategia per la ricerca e l’innovazione per la smart specialisation Regione Marche Assessorato Attività produttive Ricerca e Innovazione.
1 Corso di formazione sul monitoraggio e la valutazione dei Piani di zona avviati in Provincia di Torino Secondo Modulo: La valutazione del livello di.
Progetto SPRINT LA POSTA IN GIOCO DEI PIT  ATTIVAZIONE DI INEDITE POSSIBILITA ’ DI AZIONE PER LO SVILUPPO  NUOVO SISTEMA DI RELAZIONI ISTITUZIONALI 
Membro Sistema Nazionale CTN Membro Sistema Nazionale CTN Cluster Tecnologico Nazionale dei mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina.
Il Documento Unico di Programmazione
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
I Fondi indiretti all’interno dell’Unione Europea
I POLI DI INNOVAZIONE NELLA PROGRAMMAZIONE 2014/2020 DEI FONDI STRUTTURALI Torino, 21 Settembre 2015.
REGIONE MARCHE Assessorato Attività produttive Ricerca scientifica e tecnologica POR MARCHE FESR ASSE 3 - OS. 8 - AZIONE 8.1 Bando di Accesso.
1 Prospettive ed opportunità dello sviluppo locale: i Progetti Integrati Locali (PIL) Lorenzo Bisogni Fermo – 7 marzo 2016 SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA.
Misura 16 Giuliano Polenzani. Misura Cooperazione un nuovo modo per rispondere alle sfide del millennio competitività dell’agricoltura gestione sostenibile.
POLITECNICO DI TORINO Avviso per lo sviluppo e il potenziamento di cluster tecnologici nazionali Area Supporto alla Ricerca e al Trasferimento Tecnologico.
Programma Regionale per la Ricerca Industriale, l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico PRRIITT Programma Regionale per la Ricerca Industriale, l’Innovazione.
Convegno Nazionale IL LAVORO SI FORMA Le novità procedurali ed organizzative dopo l’Accordo del 18 aprile Roma, 9 – 10 luglio 2007.
REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA’ DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR COMITATO DI SORVEGLIANZA 13 Maggio 2016 Avanzamento finanziario.
Trasferimento tecnologico Aggiornamenti : Apre la Call per presentare progetti di Ricerca, Sviluppo e Innovazione.
Transcript della presentazione:

La politica regionale per la ricerca e linnovazione: i Poli di Innovazione e le Piattaforme Tecnologiche Biella, 13 luglio 2012 Direzione Attività Produttive Regione Piemonte

I Poli di innovazione della Regione Piemonte Poli di Innovazione - definizione Poli di Innovazione - definizione Raggruppamenti di imprese indipendenti (start-up innovatrici, piccole e medie imprese, grandi imprese, organismi di ricerca, ecc.) attivi in un particolare settore o ambito territoriale di riferimento. Sono destinati a stimolare lattività innovativa incoraggiando linterazione intensiva, luso comune di installazioni e lo scambio di conoscenze ed esperienze, nonché contribuendo in maniera effettiva al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra i soggetti aggregati al Polo. Forma giuridica: ATS o consorzio Poli di Innovazione - definizione Poli di Innovazione - definizione Raggruppamenti di imprese indipendenti (start-up innovatrici, piccole e medie imprese, grandi imprese, organismi di ricerca, ecc.) attivi in un particolare settore o ambito territoriale di riferimento. Sono destinati a stimolare lattività innovativa incoraggiando linterazione intensiva, luso comune di installazioni e lo scambio di conoscenze ed esperienze, nonché contribuendo in maniera effettiva al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra i soggetti aggregati al Polo. Forma giuridica: ATS o consorzio

Strumenti di politica industriale a sostegno della competitività delle imprese, volti a favorire la condivisione della conoscenza e la convergenza degli investimenti su traiettorie di sviluppo di prodotti o servizi innovativi La Regione Piemonte ha individuato 12 domini tecnologici - declinati nei settori strategici delleconomia piemontese (meccatronica, nuovi materiali, etc.) - ciascuno dei quali associato a un territorio di riferimento in considerazione delle singole vocazioni dello stesso. I territori di riferimento rappresentano le aree su cui dovranno essere localizzate le infrastrutture dei rispettivi Poli, fermo restando che ciascun Polo opera su scala regionale I Poli di innovazione sono costituiti nella forma di ATS o consorzio e operano sotto la guida di un Soggetto Gestore. Qualunque impresa può aggregarsi ad un Polo o fruire dei servizi del Polo a prescindere dalla propria localizzazione sul territorio regionale

ELEMENTI DI INNOVATIVITA - supporto alla costruzione di nuove filiere produttive, nuove tecnologie, nuovi processi e nuovi modelli: la rispecializzazione del territorio -centralità dellazione di animazione del soggetto gestore - misura prevalentemente rivolta alle piccole e medie imprese - confronti e negoziazione diretta con le autorità di gestione regionali: la flessibilità della programmazione e della procedura - meccanismi di valutazione in itinere ed ex post: forte meccanismo di selezione e ripartizione delle risorse sulla base delleffettiva qualità delle attività svolte

Obiettivi principali dei Poli di Innovazione recepire e interpretare le esigenze tecnologiche delle imprese, con lo scopo di indirizzare, su specifici problemi tecnologici rilevanti, le azioni regionali di sostegno alla ricerca e allinnovazione; favorire la condivisione della conoscenza e la convergenza degli investimenti su nuove traiettorie di sviluppo di prodotti o servizi innovativi, nonché contribuire al trasferimento intersettoriale di conoscenza tecnologica; favorire linvestimento e lutilizzo in comune di installazioni, attrezzature di laboratorio ed in generale infrastrutture di ricerca, sperimentazione, prova e certificazione nonché asset innovativi intangibili; favorire la mobilità del capitale umano tra imprese o tra sistema della ricerca ed imprese, nonché lattrazione di risorse umane particolarmente qualificate; favorire la partecipazione delle imprese alle comunità ed alle reti internazionali di ricerca scientifica ed industriale più avanzate nello specifico dominio tecnologico applicativo; favorire laccesso delle imprese, in particolare le piccole e medie, alle fonti della conoscenza scientifica e tecnologica di interesse industriale; mettere a disposizione servizi specialistici ad alto valore aggiunto atti a promuovere e favorire lappropriazione del valore dellinnovazione da parte delle imprese appartenenti al Polo;

…segue favorire laccesso delle piccole e medie imprese appartenenti al Polo alle risorse comunitarie nel campo della ricerca, sviluppo ed innovazione; recepire e interpretare le esigenze formative delle imprese, con lobiettivo di migliorare le competenze tecnologiche e manageriali delle imprese associate al Polo, indirizzando su specifici fabbisogni le azioni di sostegno regionale; favorire lo sviluppo di nuova imprenditorialità, anche attraverso lutilizzo di soggetti e strutture specializzati nellattività di incubazione; favorire i processi di internazionalizzazione delle imprese associate al Polo, anche attraverso azioni collettive di promozione e marketing di prodotto; favorire lattrazione di investimenti produttivi sul territorio regionale, in relazione alle specifiche tematiche di interesse dei Poli.

Modalità di finanziamento dei Poli di Innovazione Contributo a fondo perduto per le spese di investimento e di funzionamento sostenute dal Gestore del Polo (fino a un massimo di 5 anni) Beneficiari: Soggetti Gestori Risorse ad oggi stanziate: 9 ME Agevolazioni riservate ai soggetti aggregati ai Poli di Innovazione, destinate al finanziamento di studi di fattibilità, progetti per la ricerca, lo sviluppo e linnovazione e per lacquisizione di servizi qualificati per linnovazione Beneficiari: soggetti aggregati ai Poli di Innovazione Risorse ad oggi stanziate: 111 ME

Attori coinvolti Regione Piemonte Comitato di valutazione e monitoraggio Soggetti Gestori dei Poli di Innovazione

Finanziamenti diretti ai Gestori - il ruolo della Regione e del CVM La Regione ha individuato i soggetti Gestori dei Poli di Innovazione attraverso l esame delle candidature pervenute e i programmi pluriennali presentati. Assegna i contributi per le spese di investimento e funzionamento sostenute dai Gestori dei Poli di Innovazione attivati ed eroga i finanziamenti sulla base delle spese rendicontate e ritenute ammissibili. Effettua, coadiuvata dal CVM (composto da rappresentanti regionali, funzionari di Finpiemonte Spa – societ à in House della Regione Piemonte – ed esperti esterni), le verifiche in itinere circa il corretto funzionamento dei Poli di Innovazione e l operato dei Soggetti Gestori, previste dal Bando per la costituzione dei Poli di Innovazione.

Agevolazioni riservate ai Soggetti aggregati ai Poli di Innovazione Dotazione finanziaria complessiva di 111 milioni di euro destinata a finanziare studi di fattibilità, progetti per la ricerca, lo sviluppo e linnovazione e lacquisizione di servizi qualificati per linnovazione presentati da soggetti aggregati ai Poli di Innovazione (Pmi, Grandi Imprese, Organismi di Ricerca) Il soggetto Gestore è responsabile dellelaborazione e della presentazione del Programma Annuale dei Progetti e Servizi. Il Programma deve essere articolato in traiettorie progettuali e linee di sviluppo e si compone di una parte introduttiva generale, che illustra la strategia complessiva del Polo, di una parte descrittiva delle traiettorie progettuali e delle linee di sviluppo individuate e di una parte di dettaglio contenente le schede tecniche afferenti i singoli interventi proposti a finanziamento

I SOGGETTI GESTORI: hanno ricevuto dalla Regione un mandato forte di responsabilità: non si limitano a raccogliere i singoli progetti emersi dai soggetti aggregati, ma devono supportare le imprese nella concezione di progetti innovativi, favorire la messa in contatto con gli eventuali partner (intra o extra Polo), presentare un portafoglio complessivo di attività in più possibile coerente e integrato (in unottica di medio periodo) e pre-selezionare efficacemente le iniziative da inserire nel programma del Polo devono privilegiare progetti e/o programmi di taglia media, focalizzati su attività di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale che si collochino nelle fasi di maggiore prossimità al mercato e in grado di essere facilmente trasferite e applicate dalle imprese (approccio application driven a sostegno di concrete applicazioni industriali innovative, anche in unottica cross-settoriale) LA REGIONE PIEMONTE: ha individuato fra gli obiettivi principali della misura Poli di innovazione non quello di selezionare e finanziare singoli progetti – ancorchè meritevoli – ma quello di supportare programmi di attività in grado di catalizzare e intercettare trend di innovazione e di business ad elevata potenzialità e di generare impatti significativi sul tessuto imprenditoriale delle pmi piemontesi la valutazione dei Programmi annuali è propedeutica non solo alla ripartizione e assegnazione delle risorse destinate a finanziare i soggetti aggregati, ma anche alla valutazione complessiva delloperato del Gestore in termini di capacità di aggregare imprese e risorse attorno a traiettorie progettuali ben definite ed aventi un potenziale di innovazione e di impatto adeguato agli obiettivi che la Regione si è preposta nellattivare i Poli di Innovazione

Linee guida per lelaborazione dei Programmi Annuali sostenere programmi di ricerca e innovazione in grado di raggiungere una massa critica rilevante in unottica di medio-lungo periodo, di catalizzare le capacità e le competenze diffuse sul territorio e di intercettare trend di business e di innovazione in grado di determinare un impatto significativo sul tessuto imprenditoriale piemontese; supportare in via prevalente le PMI piemontesi; promuovere le dinamiche collaborative tra le PMI e gli altri attori (industriali e di ricerca) del territorio; privilegiare progetti e/o programmi di taglia media focalizzati su attività di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale che si collochino nelle fasi di maggiori prossimità al mercato, ad uno stadio intermedio tra lo sviluppo pre-competitivo e la più vasta diffusione commerciale e in grado di essere, previo adattamento, facilmente trasferite e applicate dalle imprese; privilegiare un approccio application driven in luogo del più tradizionale technology push, sostenendo concrete applicazioni industriali innovative in unottica anche cross-settoriale.

Sistema di valutazione dei Programmi Annuali I programmi annuali sono valutati a livello di strategia e portafoglio complessivo di attività, di traiettorie progettuali di sviluppo e di singoli progetti proposti a finanziamento La valutazione dei 12 programmi annuali presentati dai Gestori avviene comparativamente, al fin di ripartire le risorse disponibili sulla base delleffettiva qualità della progettazione complessiva e di elementi di valutazione più generali quali ad esempio la coerenza con la traiettoria progettuale di appartenenza, la sinergia con altre iniziative del Polo, il grado di coinvolgimento e di rotazione dei soggetti aggregati I progetti sono valutati dagli esperti tecnici sulla base di una griglia di valutazione che richiede lapplicazione dei medesimi criteri già utilizzati dal Gestore in fase di pre-valutazione delle iniziative da includere nel programma, e che declina ed illustra esaustivamente per ciascun criterio le linee guida regionali per lapplicazione dei criteri stessi (es. nel valutare il grado di innovatività tenere conto che si tratta di progetti che coinvolgono prevalentemente PMI): criteri uniformi e condivisi tra Regione, Gestori ed esperti tecnici, contenimento delle possibili difformità di valutazione tra gli oltre 70 esperti coinvolti, trasparenza (gli esperti tecnici hanno piena visibilità delloperato dei Gestori in fase di pre-valutazione) Imprese ed esperti tecnici negoziano lammissibilità e i contenuti/costi finali dei progetti attraverso lo scambio in itinere di modifiche/integrazioni: flessibilità, economie e attivabilità di un maggior numero di progetti

Variabili oggetto di monitoraggio Variabili che dovrebbero opportunamente essere oggetto di monitoraggio in itinere per la misurazione periodica delle performance: 1) capacità di aggregazione e di raggiungere una massa critica rilevante sul territorio (ferma restando la difficoltà già evidenziata di rapportare effettivamente i risultati conseguiti dal Polo in termini di adesioni/collaborazioni al contesto territoriale e produttivo di riferimento) incremento % numero soggetti aggregati 2) capacità del Polo di operare al di fuori del territorio di riferimento, ovvero su scala regionale ed extra- regionale % di aderenti al Polo con sede al di fuori della Provincia di riferimento, numero e incidenza dei progetti inter- Polo, numero di imprese inserite in bandi e percorsi comunitari 3) capacità di indirizzo strategico e progettuale: validità delle traiettorie progettuali/linee di sviluppo su cui si ipotizza la concentrazione degli investimenti, incidenza progetti ammissibili su totale progetti presentati 4) significativa presenza PMI 5) effettivo grado di rotazione dei soggetti beneficiari nella partecipazione ai progetti e nellottenimento dei finanziamenti 6) incremento tasso di collaborazione tra le imprese 7) numero di progetti conclusi

Quadro riepilogativo 1°, 2° e 3° programma – i progetti POLI DI INNOVAZIONE - QUADRO RIEPILOGATIVO ATTIVITA FINANZIATE Polo ChimicaBiotechTessile Nuovi Materiali ICTCreativitàMesap Impiantistica -Tecnoparco Agroalimentare Architettura Sostenibile e Idrogeno PST Mini Hydro TOTALE N. Progetti attivati sul 1^ programma annuale N. Progetti finanziati sul 2^ programma (con lista di attesa) N. Progetti finanziabili sul 3^ programma TOTALE 1^-2^-3^ programma * In caso di attivazione dei progetti in lista di attesa

Quadro riepilogativo 1°, 2° e 3° programma – le risorse POLI DI INNOVAZIONE - QUADRO RIEPILOGATIVO RISORSE Polo ChimicaBiotechTessile Nuovi Materiali ICTCreativitàMesap Impiantistica -Tecnoparco Agroalimentare Architettura Sostenibile e Idrogeno PST Mini Hydro TOTALE Budget 1^ programma annuale 3,53,81,84,25,827,41,55,16,205,45,3 52 Budget 2^ programma (con lista di attesa) 1,772,21,562,043,891,577,951,032,84,473,222,59 35 Budget 3^ programma 0,601,301,462,003,450,676,101,212,002,610,761,94 24 TOTALE 1^-2^- 3^ programma 5,927,304,828,2413,144,2421,453,749,9013,289,389,83 111

Poli di Innovazione – Dati di sintesi Dominio tecnologico del Polo di Innovazione Gestore Territorio di riferimento Soggetti aggregati Aumento % totale (1°-3° anno) Budget totale triennale per progetti di ricerca e innovazione [Mil] Numero triennale progetti finanziati AgroalimentareTecnogranda Spaastigiano e cuneese % 9,9044 Architettura sostenibile e Idrogeno Environment Park Spa torinese % 13,2842 Biotecnologie e Biomedicale Bioindustry Park – Silvano Fumero Spa canavese e vercellese 80 31% 7,3028 Chimica sostenibileConsorzio IBISnovarese 27 35% 5,9212 Creatività Digitale e Multimedialità Virtual Reality and Multimedia Park Spa torinese 62 44% 4,2418 Energie rinnovabili e biocombustibili Parco Scientifico e tecnologico della Valle Scrivia - PST tortonese 54 29% 9,3820 Energie rinnovabili e Mini hydro Enermhy – Consorzio UN.I.VER vercellese % 9,8325 ICT Fondazione Torino Wireless torinese e canavese % 13,1440 Impiantistica, sistemi e componentistica per le energie rinnovabili Tecnoparco del Lago Maggiore Spa verbano-cusio-ossola % 3,7412 Meccatronica Mesap – Centro Servizi Industrie srl torinese % 21,4536 Nuovi MaterialiConsorzio Proplastalessandrino % 8,2437 TessileCittà Studi Spabiellese 66 57% 4,8211 TOTALE142760%111325

Conclusioni la Regione Piemonte, con i Poli di innovazione, ha dimostrato che si può affrontare il tema dellinnovazione con una logica di concentrazione delle risorse, limitando la dispersione degli interventi i Soggetti Gestori sono la cinghia di trasmissione degli indirizzi regionali, affiancando le imprese, incrementando il numero degli iscritti al Polo, interagendo con la Regione, segnalando nuove filiere tecnologiche sulle quali ipotizzare nuovi investimenti la Regione, attraverso listituzione dei Gestori dei Poli, ha inteso investire su facilitatori di innovazione e aggregatori che affianchino le piccole e medie imprese nei difficili processi di scelta, specializzazione e monitoraggio delle nuove opportunità tecnologiche o di business La sfida futura sarà quella di impedire che tali facilitatori di innovazione diventino strutture passive e/o prive di un ruolo chiave, agevolando al contrario le condizioni affinchè si autosostengano e continuino a offrire alle imprese servizi a valore aggiunto e competenze

RIFERIMENTI Contatti Gestori Poli di innovazione: Contatti Regione: Giovanni Amateis – –