ALLERGIE ALIMENTARI ED INTOLLERANZE NEL BAMBINO: NUOVE FRONTIERE DELL’ALIMENTAZIONE INFANTILE (1) Dott.ssa Carla Matiotti Dott. Bernardino Ferrari.

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Transcript della presentazione:

ALLERGIE ALIMENTARI ED INTOLLERANZE NEL BAMBINO: NUOVE FRONTIERE DELL’ALIMENTAZIONE INFANTILE (1) Dott.ssa Carla Matiotti Dott. Bernardino Ferrari

Perché è importante... L’ alimentazione consiste nell'assunzione degli alimenti indispensabili al metabolismo e alle funzioni vitali quotidiane. E’ un determinante fondamentale per la crescita e lo sviluppo del bambino e ne influenza lo stato di salute in età adulta.

SAPORE VS GUSTO Il SAPORE, come definizione del termine è la combinazione del gusto, dell' olfatto e delle sensazioni trigeminali. Il GUSTO è una forma di sensibilità specifica preposta al rilevamento della presenza in cavità orale di alcune sostanze chimiche solubili.

Quando mangiamo, l'odore è la prima cosa che percepiamo attraverso il condotto olfattivo, prima ancora che il cibo sia stato introdotto in bocca. Il gusto viene percepito successivamente, quando il cibo entra in contatto con i recettori gustativi. Poi il bolo alimentare viene masticato e inghiottito e abbiamo una seconda percezione olfattiva e gustativa posteriore. La stimolazione nervosa contribuisce a rendere tutto più piacevole.

QUANTI GUSTI ABBIAMO? 1) QUATTRO: dolce, salato, amaro, acido 2) CINQUE: dolce, salato, acido, amaro, umami 3) SETTE: dolce, umami, amaro, piccanto, grasso, salato, fresco

QUANTI GUSTI ABBIAMO? 1) QUATTRO: dolce, salato, amaro, acido 2) CINQUE: dolce, salato, acido, amaro, umami 3) SETTE: dolce, umami, amaro, piccanto, grasso, salato, fresco

LEGGENDE METROPOLITANE!!! Le diverse papille gustative non sono selettive per un certo gusto

La percezione gustativa è in parte determinata geneticamente... La scelta di alimenti ha una forte componente genetica valutata da studi sui gemelli: la scelta di cibi proteici è ereditaria per il 78% mentre la scelta di frutta il 51% e quella di vegetali solo il 37%. ANCHE SE... Le preferenza innate e le tendenze comportamentali vengono modificate dall'esperienza.

DA CHE ETA' IL FETO IMPARA A RICONOSCERE I GUSTI? 1) Dalla nascita 2) Dalla 12esima W di gestazione 3) Dalla 30esima W di gestazione

DA CHE ETA' IL FETO IMPARA A RICONOSCERE I GUSTI? 1) Dalla nascita 2) Dalla 12esima W di gestazione 3) Dalla 30esima W di gestazione

Le sostanze sapide presenti nel liquido amniotico stiolano la funzionalità del sistema gustativo. Tra la ventiseiesima e la ventottesima settimana di gestazione è possibile rilevare un collegamento tra la stimolazione dei recettori del gusto e le modificazioni dell'espressione facciale (questo si verifica in modo particolare per i sapori amari). Alla trentaduesima settimana il feto reagisce ai cambiamenti di sapore del liquido amniotico modificando la frequenza di deglutizione dello stesso: la aumenta o la diminuisce rispettivamente in base al sapore dolce o amaro del liquido amniotico.

DA CHE ETA' IL LATTANTE RICONOSCE IL GUSTO SALATO? 1) Dalla nascita 2) Dai 5-6 mesi 3) Dai 12 mesi

DA CHE ETA' IL LATTANTE RICONOSCE IL GUSTO SALATO? 1) Dalla nascita 2) Dai 5-6 mesi 3) Dai 12 mesi

CHE COSA E' LA NEOFOBIA? 1) La paura del nuovo 2) La fobia per il salato 3) La fobia per i pezzetti

CHE COSA E' LA NEOFOBIA? 1) La paura del nuovo 2) La fobia per il salato 3) La fobia per i pezzetti

Nei bambini tra i 18 e i 24 mesi la neofobia alimentare è molto più diffusa. In questa fase delicata, persino i bambini meno schizzinosi spesso iniziano a rifiutare i nuovi alimenti e i nuovi sapori. La neofobia protegge i bambini di quest’età dall’ingestione di prodotti nocivi o tossici. All’età in cui i bambini iniziano a camminare e diventano più indipendenti nella scelta degli alimenti, la neofobia potrebbe avere un certo valore di sopravvivenza. L’accettazione di un nuovo sapore nei bambini fino ai 5 anni si verifica spesso solo dopo una esposizione che va da cinque a dieci volte. Mentre i bambini più grandi e gli adulti possiedono mezzi di successo per superare la loro innata neofobia. Attraverso l’uso dei principi del gusto, i sapori e gli alimenti nuovi vengono confrontati con quelli nuovi e aggiunti nel repertorio dei sapori esistenti (es. “mi ricorda la mela”).

DETTO QUESTO... ANDIAMO AL SODO!!!

Calorie??? DEFINIZIONE In biologia la grande caloria o caloria alimentare, simbolo Cal o, indifferentemente kcal, è l'energia necessaria per innalzare di 1 °C la temperatura di un kg di acqua posta a livello del mare ed è usata per indicare l'apporto energetico medio di un alimento. IN ALTRE PAROLE… Sono i mattoncini che ci servono per crescere e svolgere le attività di tutti i giorni.

Calorie totali = calorie essenziali+calorie extra CALORIE ESSENZIALI : mattoncini per il corretto apporto di nutrienti per la corretta crescita. CALORIE EXTRA : mattoncini da aggiungere per generare l’energia che serve al gioco, studio, attività sportiva.

SPESA ENERGETICA

Valori standard 1 anno: F e M 900 cal 2-3 anni: F e M 1000 cal 4-8 anni: F 1200 cal M 1400 cal 9-13 anni: F 1600 cal M 1800 cal anni: F 1800 cal M 2200 cal

Gidding S S et al. Circulation. 2005;112:

Le calorie essenziali e extra aumentano con l’età e con il crescere dei livelli di attività fisica Per i sedentari le calorie extra sono circa ( meno di quelle contenute in uno snack!! ), mentre nei bambini attivi vanno da 250 a 500 MESSAGGIO MESSAGGIO : essere sedentari, avere una dieta bilanciata e evitare calorie in eccesso non è facile nella nostra società.

Negli ultimi anni si è visto nei bambini e negli adolescenti: - Tendenza a saltare la colazione - Aumentato consumo di snack e cibi fritti (alto contenuto calorico, basso di nutrienti) ‏ - Consumo di cibo fuori casa - Consumo di bibite gassate/zuccherate - Aumento della grandezza delle porzioni - Aumentato consumo di sale - Poca frutta e verdura

COSA SI PUO’ FARE PER MANGIARE BENE?

0-2 ANNI Un eccessivo aumento di peso in gravidanza è correlato a maggior rischio di obesità nel bambino È raccomandato l’allattamento al seno fino ai 6 mesi Dai 6 mesi inizia il processo di svezzamento Tra 1 e 2 anni il bambino inizia a mangiare come i familiari Figli di genitori obesi tendono ad essere obesi

2-6 ANNI A quest’età i genitori decidono che cibi dare al bambino e il bambino decide se vuole o non vuole determinati cibi e quanto mangiare Sono i genitori a scegliere l’orario dei pasti Fare porzioni adeguate per un bambino Proporre frutta come spuntino, incoraggiare il consumo di verdura (anche mascherata in passati o minestre)‏ Evitare bibite gassate e succhi di frutta in eccesso

Preferire formaggi freschi e latte parzialmente scremato Cercare di mangiare tutti insieme Non più di 1-2 ore al giorno davanti a tv o computer I genitori devono essere da modello per i figli e quindi imparare a dire “ FAI COME FACCIO IO ” e non “FAI COME DICO”

Evitare di... Forzare il bambino a mangiare se non vuole (nella maggior parte dei casi sanno regolarsi da soli)‏. Vietare cibi specifici. Questi comportamenti possono provocare rifiuto del cibo, cattivo rapporto con l’atto di alimentarsi, provocare repulsione per particolari cibi o aumentare l’interesse verso i “cibi proibiti”.

> 6 ANNI A questo punto i genitori hanno meno sotto- controllo l’alimentazione dei figli. La maggior parte dei bambini a pranzo mangia fuori casa e non sempre le mense scolastiche hanno un menù bilanciato.

Regole generali Fare sempre la colazione : latte parzialmente scremato, cereali (meglio se integrali o comunque a basso contenuto di zuccheri e sale, quindi controllare sempre le etichette), torte fatte in casa, pane e marmellata ecc… Fare uno spuntino a metà mattina : con un frutto(banana,mela pera..)‏ Pranzo Merenda : con un altro frutto o uno yogurt o una fetta di pane con marmellata o cioccolato Cena

Pranzo e cena devono essere bilanciati quindi evitare di mangiare due volte carboidrati o due volte proteine, ma alternarli e accompagnarli sempre con verdure In genere per avere un’alimentazione varia ci si basa sulla “ piramide alimentare ”

La piramide alimentare

Misure… 1 porzione di cereali : 1 piatto di riso o pasta o 1 panino 1 porzione di frutta : 1 frutto intero o 3/4 di tazza di succo di frutta(spremuta)‏ 1 porzione di vegetali : 1 piatto di insalata o altri vegetali sia cotti che crudi 1 porzione di carne : 56 g di carne bianca o pesce un uovo, 1/2 tazza di piselli o fagioli, 1/3 tazza di noci sono equivalenti a 28 g di carne 1 porzione di prodotti caseari : 1 tazza di latte parzialmente scremato o yogurt 42 g di formaggio fresco naturale.

Si consigliano 2 porzioni alla settimana di pesce e come tipologia vanno preferiti: -Tonno -Salmone -Gamberetti -Merluzzo per il loro basso contenuto di MERCURIO (i pesci preconfezionati fritti non valgono..)‏

Adolescenza Momento delicato anche per l’alimentazione. Aumenta l’appetito perché si ha uno scatto nella crescita e quindi aumentano le necessità nutrizionali e caloriche globali. Tendenza alla sedentarietà per una diminuita partecipazione a attività ludiche o sportive che si facevano da piccoli.

Comincia a svilupparsi un pensiero indipendente dall’autorità dei genitori e questo riguarda anche la scelta e l’acquisto di cibi Influenza di amici, media, pressione a conformarsi.

Risultato... Tendenza a iperalimentarsi Aumentato consumo di snack e cibo spazzatura Ridotto consumo di frutta e verdura

CIBI SPAZZATURA: cosa nascondono ZUCCHERI : Snickers: 7 cucchiaini Twix: una barretta 3 cucchiaini Un pacchetto di M&M’s: 6 cucchiaini 350 ml di succo di frutta: 10 cucchiaini Yogurt alla frutta: 7 ½ cucchiaini Coca-cola 330 ml: 9-10 cucchiaini di zucchero Coca-cola 2 litri: 48 cucchiaini di zucchero Non si dovrebbero assumere più di 13 cucchiaini di zucchero al giorno!!!

SALE 1 cucchiaino di sale = 2 g di sodio Non più di 2,5 - 3 mg di sodio/die ( 1 ½ cucchiaino )‏ 100 gr di proscutto crudo: ½ cucch. Verdure in scatola: 1/5 cucch. Sottiletta: 1/5 cucch. Una tazza di cornflakes ha lo stesso quantitativo di sale di un sacchettino di patatine. Ricotta, mozzarella e emmental hanno meno sale di altri formaggi.

Diete alternative VEGETARIANI = non assumono né carne né pesce VEGANI = non assumono nulla di provenienza animale (quindi no a carne,pesce,uova,latte e derivati)‏. Le diete vegetariana e vegana hanno una densità calorica minore, con adeguato apporto di energia

Ci sono carenze nutrizionali? Vegetariani : non hanno carenze perché assumono le proteine, normalmente contenute nella carne, con legumi(fagioli, lenticchie, piselli) cereali e soya. Non c’è carenza di ferro(fibre,fitati e tannino↓ l’assorbimento,vit C lo ↑). Nessuna carenza di calcio. Vegani : proteine,ferro e calcio ok. Sono però a rischio di deficit di vit B12(si trova nei derivati animali) e vit D quindi prendere in considerazione i supplementi.

Sempre più adolescenti si interessano al vegetarianesimo. I genitori possono tranquillamente incoraggiare questa dieta perché è scevra da rischi carenziali. È compatibile anche con attività sportiva, anche a livello agonistico. Prestare comunque attenzione perché potrebbe nascondere un disordine alimentare.

Piramide vegetariana e vegana

Oltre al cibo ATTIVITA’ FISICAAAAAAAA…

Grazie per l’attenzione... «Chi non bada a ciò che mangia difficilmente baderà a qualsiasi altra cosa.» (Samuel Johnson) ‏