BCC Agrobresciano Calvisano, 4 marzo 2016 Marco Ottolini.

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BCC Agrobresciano Calvisano, 4 marzo 2016 Marco Ottolini

AOP LATTE ITALIA Il giorno 8 settembre 2015 vi è stata la costituzione della prima AOP nazionale tra le Op Agrilatte, Latte indenne di Brescia, Santangiolina Latte per la Lombardia, Agripiacenza latte per l’Emilia Romagna e Piemonte latte per il Piemonte. Il giorno 28 ottobre 2015, la Regione Lombardia, ha riconosciuto la AOP Latte Italia.

AOP LATTE ITALIA Il consiglio di amministrazione ha eletto Presidente Carlo Mizzi di Lodi e tre vicepresidenti (Francesco Martinoni Latte Indenne Brescia, Cerutti Michele Piemonte latte e Bardi Guido Agripiacenzalatte).

AOP LATTE ITALIA Il programma del primo triennio è stato abbozzato e dovrà tener conto anche della grave problematica del settore lattiero caseario che stiamo vivendo.

AOP LATTE ITALIA Definizione di una unica commissione che rilevi tutti i prezzi per i prodotti lattiero caseari e le DOP. Questo ci agevolerà per mettere in piedi i fondi mutualistici e le assicurazioni sul mancato reddito.

AOP LATTE ITALIA Azione di lobby per poter lavorare con maggior incisione sui costi di produzione e renderli più simili a quelli dei nostri colleghi europei (burocrazia, Iva, gasolio ecc. ecc.)

AOP LATTE ITALIA Azione unitaria nelle trattative del latte: con tutti i clienti comuni ed in futuro con tutti la trattativa sarà fatta insieme al fine di far valere la quantità ed avere una maggior peso contrattuale.

AOP LATTE ITALIA Tra i compiti che intendiamo da subito seguire vi segnaliamo: 1. Consorzi di tutela: avviare un rapporto costruttivo e dinamico. I consorzi attuano una politica di contenimento delle produzioni e pertanto hanno la necessità di far uscire latte dalla DOP. Questo crea spesso problemi al mercato del latte. Pertanto stiamo studiando una proposta da fare al consorzio del Grana Padano per diventare l’unico interlocutore per il latte che deve uscire dal circuito del Grana Padano.

AOP LATTE ITALIA Filiera: favorire in tutti i modi l’instaurazione di un giusto rapporto di filiera che possa ridistribuire il reddito lungo tutto il percorso (allevatori, trasformatori, grande distribuzione e consumatore finale) anche attraverso un marchio riconosciuto.

AOP LATTE ITALIA Il momento del settore lattiero caseario europeo forse non è chiaro a tutti. Fra pochi giorni (31 marzo) passerà il primo anno da quando sono state abolite le quote latte in tutta Europa.

AOP LATTE ITALIA Nella Comunità Europea nell’ultimo anno sono state prodotte circa tonnellate in più rispetto ai due anni scorsi. Nel frattempo la Cina ha importato nel 2015 il 50% di equivalenti latte in meno, La Russia è chiusa fino al 30 giugno 2016 ed i consumi di latte continuano a calare (gennaio % rispetto a gennaio 2015 )

AOP LATTE ITALIA Cosa facciamo?

AOP LATTE ITALIA Cerchiamo di approfittare di questo momento di forte crisi per ridisegnare il settore lattiero caseario in Italia e renderlo il più competitivo possibile Tre azioni: di breve, medio e lungo periodo.

BREVE PERIODO Non abbiamo molto da fare purtroppo. Dovremo gestire l’emergenza che ci sarà fino alla fine dell’estate con prezzi del latte bassi e difficoltà a collocare tutto il latte. Rinegoziare a livello generale/nazionale i mutui con gli istituti di credito e vedere se possibile di spostarli avanti per poter superare meglio il periodo difficilissimo che si deve affrontare. So che è impopolare ma bisogna diminuire la produzione. L’Italia viaggia su di una produzione di 115 milioni di quintali (31 marzo 2016) e nel 2013 eravamo a 105 milioni.

MEDIO PERIODO Bisogna mettere gli allevatori in condizione di ridurre significativamente i costi di produzione per competere meglio con un mercato estremamente competitivo (meno burocrazia, ed estrema semplificazione) Etichettatura chiara dei prodotti per far emergere il vero made in Italy che deve partire dal latte prodotto in Italia e non dal latte (anche estero) trasformato in Italia.

MEDIO/LUNGO PERIODO Più un mercato è organizzato e meglio funziona. Quindi continuare a percorrere la strada delle aggregazioni per rafforzare ed interagire meglio con il sistema. (Grana Padano ed altri consorzi di tutela che hanno le quote di produzione) Dobbiamo prevedere la costruzione di nuovi siti produttivi per far fronte alle nuove esigenze che oggi si manifestano.

MEDIO/LUNGO PERIODO A livello comunitario pacchetto latte 2 e dare piena attuazione a tutti quei provvedimenti che consentano di affrontare meglio le crisi (assicurazione sulla mancata copertura dei costi di produzione e fondi mutualistici) Pianificazione delle produzioni per fare in modo che cresca con il crescere delle esportazioni e/o dei consumi interni.

Grazie per l’attenzione Grazie per l’attenzione