 L’educazione a Roma poteva essere impartita in situazioni e forme diverse a seconda che fosse educazione domestica  un’educazione domestica, impartita.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
SPERIMENTAZIONE CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Advertisements

L'ISTRUZIONE ROMANA:.
La scuola a Salvaterra.
L’EDUCAZIONE NELLA GRECIA ANTICA
Una storia che parte da lontano
C T P Scuola Media “Fontana-Cervi” La Spezia
ATENE AIidigitALI Scuola Primaria - classi quinte
L’IMPERO ROMANO NIONELA E CAROLINA.
LA FAMIGLIA ROMA ANTICA nella Scuola Secondaria di I° Grado
4^ - 5^ scuola primaria 1^-2^-3^scuola secondaria di primo grado
Scelta del campione Il campione è stato scelto su una popolazione di circa 500 alunni e dei relativi nonni. La scelta è stata effettuata in modo casuale,
Condizione della donna nell’antica Roma…
Istruzione Romana ceti alti
Percorsi di cittadinanza
1 La scuola nellAfrica sub sahariana Latteggiamento dei genitori verso la scuola nel paese dorigine I genitori immigrati e la scuola italiana: difficoltà
CASA NOVARINI – Partecipazione, Creatività, Formazione NUOVE LINEE DI INDIRIZZO E' un luogo di promozione umana, culturale e sociale per i.
Indagine su generazioni, territorio, mutamento sociale Le tracce dintervista.
COSA FARE, COME AIUTARLO?
Sparta Atene.
RIFLESSIONI SUL MIO RAPPORTO CON LA MATEMATICA L ONGA S ILVESTRI M ARTA.
Bayon – Tavernelle tutti in Francia! Dopo la loro partenza erano passati quasi due mesi e mezzo, la nostra voglia di rivederli era tanta: facevamo il conto.
Scuola Primaria Santa Lucia Classe IV A presenta
IL CURRICOLO VERTICALE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
LA DONNA A SPARTA.
La società ellenistica
SIAMO TUTTI CANTASTORIE Attività di educazione linguistica a classi aperte Anno scolastico
SPARTA E ATENE I due modelli fondamentali di organizzazione politica della poleis,ovvero l’oligarchia (il governo di pochi) e la democrazia (il governo.
ILARIA E LA MATEMATICA.
EDUCAZIONE A SPARTA.
Tempi per l’informazione e la formazione
TI INTERESSA UNA SCUOLA DI QUALITÀ? INSIEME SI PUÒ Giornata europea dei genitori e della scuola 12 gennaio 2013.
Finalità scuola dell’infanzia sviluppo idendità sviluppo autonomia sviluppo competenza sviluppo cittadinanza.
Scuola Media Statale “Giovanni Falcone” Anzio
12° incontro.
LA RELIGIONE DEGLI ANTICHI GRECI
PROGETTO LATINO “MAIORUM SERMO” Anno scolastico
Ledificio della Scuola Primaria La scuola Primaria dellistituto è formata da: unaula per la rotazione dei gruppi 14 aule per le classi dellintero ciclo.
11 IMPARARE A ROMA 31/12/09.
Corso “ LIM per apprendere “
IO E LA MATEMATICA.
Ne farò un albero… Vademecum per capire la scuola che cambia
L' ISTRUZIONE NELL' ANTICA ROMA
LA SUBORDINAZIONE DELLA DONNA NEL CORSO DEI SECOLI
Lo status dello schiavo
L’ adorazione di molti dei
L' ANTICA GRECIA.
L’istruzione e la cultura
La scuola ai tempi dei Romani
A cura di Maria Rosaria Cataldo CONTRIBUTO AL SEMINARIO: LUCI E OMBRE DELLA INTEGRAZIONE DEI ALUNNI MIGRANTI NELLA PROVINCIA DI MESSINA Dicembre.
Carta dei Valori, della Cittadinanza e dell'Integrazione
LA COMMEDIA Significato: Composizione teatrale a lieto fine, di
SCUOLA PRIMARIA DI LOGRATO
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
IL GENIO DELLA PORTA ACCANTO
LE TRASFORMAZIONI DELLA SOCIETA’ ROMANA p
Mi presento: Ho cercato una foto recente in cui ci fossi solo io… e ho scoperto di non averne… forse perché la mia famiglia è troppo importante… mi chiamo.
LA FAMIGLIA.
21/01/13 QUINTILIANO 1.
Sparta e Atene Di Giorgia E Martina.
UNA SCUOLA PER LA FAMIGLIA Scuola Cattolica in Italia Diciassettesimo Rapporto – 2015 Editrice La Scuola, Brescia.
Scuola Primaria Statale Don Milani. Finalità della Scuola Primaria Promuovere il pieno sviluppo dei propri alunni.
I quadri di civiltà Lo studio della storia e il metodo della ricerca.
 NASCE A CALAHORRA IN SPAGNA INTORNO AL 35 D. C. RICEVE L’INCARICO DI INSEGNARE DALL’IMPERATORE GALBA NEL 68  È AUTORE DELL’INSTITUTIO ORATORIA, OPERA.
GLI EGIZI GLI EGIZI.
Questo è il funzionamento della nostra Scuola Primaria A cura della Commissione Integrazione alunni stranieri Gruppo di lavoro F.S. L.Ripani.
PROGETTO DI EDUCAZIONE RELIGIOSA (Insegnante Silvia Pannocchia) L' educazione religiosa non è una forma di catechesi ma nasce dall'esigenza concreta di.
La condizione della donna nelle varie epoche storiche…
Un viaggio nella Palestina dell’anno zero
Modulo unitario primaria 4 ottobre 2012h Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca Istituto Comprensivo “Ten. Giovanni Corna Pellegrini”
Istituzioni di diritto romano
Transcript della presentazione:

 L’educazione a Roma poteva essere impartita in situazioni e forme diverse a seconda che fosse educazione domestica  un’educazione domestica, impartita da un docente che si occupava solo dei figli di una determinata familia dentro la domus schola publica  una formazione che avveniva nella schola publica, in cui l’insegnante curava l’educazione di un gruppo di studenti, di entrambi i sessi fino all’età di 12 anni e poi solo maschi, in luoghi diversi, dai retrobottega di esercizi commerciali a giardini

 Nel periodo storico che va dall’VIII al III secolo a.C. a Roma la scuola intesa come educazione affidata a insegnanti non esisteva  I genitori, padre e madre, si occupavano della formazione dei figli, specie nelle famiglie benestanti cittadine  La madre aveva il compito di insegnare ai figli le basi della lettura, della scrittura e del calcolo  Il padre accompagnava i figli, soprattutto i maschi, alle cerimonie civili e religiose (presso i tribunali, agli insediamenti dei pubblici funzionari, ai comitia, nelle feste religiose) per istruirli sui fondamenti e i valori della tradizione, il mos maiorum  Quando Roma conquistò la Grecia, culturalmente più evoluta (III a.C.), i governanti romani furono spinti dalla constatazione del limitato livello culturale romano a promuovere un’istruzione più ampia e approfondita nelle classi dominanti per poter guidare con maggiore saldezza le terre conquistate

 In età repubblicana, le famiglie benestanti cominciarono a affidare la formazione dei figli paedagogus  1. a un paedagogus (da una parola greca che significa, “colui che forma i ragazzi”), cioè un maestro che era di solito uno schiavo colto, spesso di origine greca, che educava i figli dai sei/sette anni fino ai 16  oppure ludus scuola elementare magister ludi  2. al ludus [litterarum - litterarius], cioè la scuola elementare,in cui l’educazione era impartita da un magister ludi, un maestro elementare, dai sei/sette anni fino all’età di dieci/undici anni

 La scuola a Roma non era obbligatoria, ma solo chi aveva i mezzi economici  La scuola a Roma non era obbligatoria, ma solo chi aveva i mezzi economici poteva frequentare il ludus o assumere un paedagogus publica → aperta a tutti  L’educazione impartita nella scuola publica → aperta a tutti (≠ gratuita), si poteva articolare in tre gradi  1. ludus (equivalente della nostra scuola primaria, aperta a maschi e femmine): anni 6/7 – 10/11  2. ludus gramaticae (studi letterari, di geografia, storia e astronomia): anni  3. schola rhetorica (diritto, letteratura, ars oratoria): 16-18

 Il ludus era la scuola di base, in cui lavorava un ludi magister (talvolta potevano essere più di uno), che poteva essere (ma non necessariamente) un ex paedagogus e non sempre era affidabile  Non esistevano edifici specificamente dedicati alla scuola  Non esistevano edifici specificamente dedicati alla scuola: le lezioni si potevano tenere all’aperto, sotto una pergula (veranda), in una sala affittata per tenervi le lezioni o addirittura nella taberna, il retrobottega di un negozio, che una tenda separava dalla strada.  L’anno scolastico cominciava con la bella stagione, Martius, primo mese del calendario romano e le lezioni si interrompevano nei mesi invernali  Si andava a scuola per otto giorni, a partire dalla mattina presto, poi era previsto un giorno di pausa in coincidenza con nundinae (giorno di mercato). Non si frequentava durante i giorni festivi e i mesi più caldi dell’anno (da metà luglio a tutto agosto) Scena di scuola dal sarcofago di M.C. Stazio al Museo del Louvre

Il ludus da A.Diotti, Lexis, Bruno Mondadori, vol.2

pugillares/tabulae ceratae stilus volumen calamus atramentarium abaco

lettura scrittura calcolo  Il ludi magister insegnava i fondamenti della lettura, della scrittura e del calcolo sia ai pueri, sia alle puellae, i discipuli. memoria  Il metodo di apprendimento considerato fondamentale e indiscutibile era la memoria, per cui le nozioni dovevano essere memorizzate parola per parola pene corporali  Gli alunni indisciplinati e quelli svogliati venivano puniti con pene corporali: bacchettate sulle mani o frustate sulla schiena  « Il dolore e la paura fanno fare ai fanciulli cose che non si possono onestamente riferire e che ben presto li coprono di vergogna. Accade di peggio se si è trascurato di indagare sui costumi dei sorveglianti e dei maestri. Non oso dire le infamie cui uomini abominevoli si lasciano andare in base al loro diritto di punizione corporale, né gli attentati, di cui la paura dei disgraziati fanciulli suscita qualche volta l'occasione in altri...» (Quintiliano, Institutio oratoria,I, 3, 1,)  Non esisteva un sistema di promozioni e bocciature, né diplomi o certificati di termine degli studi Ludi magister che corregge un compito a una allieva)

 Gli alunni per imparare a leggere dovevano prima imparare a memoria l'ordine e il nome delle lettere, successivamente riconoscere quale era la loro forma e infine mettere assieme sillabe e parole. Altrettanto faticosamente avveniva per la scrittura: gli alunni dovevano copiare un modello aiutati dal maestro che, tenendo nella sua la mano dell'allievo, gli faceva eseguire i movimenti necessari per riprodurlo.  Anche per imparare a eseguire calcoli elementari gli alunni trascorrevano molto tempo a fare conti con le dita delle mani: per calcolare le decine, le centinaia e le migliaia imparavano a spostare i sassolini (calculi) degli abachi. ( nell’antica Roma )

da A.Diotti, Lexis, Bruno Mondadori, vol.2

 Il secondo ciclo di studi riguardava solo i maschi tra i dodici e i sedici anni grammaticus  Il docente si chiamava grammaticus (dalla parola greca gramma, “lettera dell’alfabeto”), in quanto la preparazione era basata sulla lingua e la letteratura, latina e greca.  Le altre discipline del curriculum studiorum erano geografia, storia e astronomia  Venivano studiate soprattutto le opere di poeti, oratori e storici, che erano al centro della lectio, in cui il grammaticus leggeva e spiegava i testi. Per comprenderli meglio gli alunni spesso dovevano impararli a memoria in parte o totalmente (specie le poesie). Inoltre gli allievi dovevano talvolta commentare i testi, spiegandone il significato  Le ragazze di condizione medio-alta potevano continuare la formazione a casa fino ai sedici anni con precettori privati che le educavano alla letteratura, ma anche ad avere un giusto portamento, e talvolta al canto, alla musica e al ballo. Per questi compiti erano prediletti gli eunuchi. Il fine della donna era comunque essere pronta per il matrimonio, l’educazione era in secondo piano

rhetor  Il culmine dell’istruzione era la scuola tenuta dal rhetor (termine di origine greca che significa “parlatore” o “esperto della parola”, “maestro di retorica”).  Era frequentata da coloro che intendevano fare carriera politica, per la quale la padronanza della parola → ars oratoria, era essenziale.  Il rhetor insegnava ius→ diritto, litterae→ letteratura greca e latina e soprattutto eloquentia → arte della parola, fondamentale per la politica e l’attività forense  Altre discipline che venivano impartite erano filosofia (fondamentale per dare una base morale al futuro oratore), matematica e alcuni rudimenti di medicina La scuola del rhetor (al centro)