11 MOBIdiQ’ Studio Associato Dr.ssa D. Bianchi – Dr. R. Mozzone Via Guastalla 6 – Torino Infomobidiq.it – Norme di Certificazione Volontaria
22 ARGOMENTI MOBIdiQ’ Studio Associato Dr.ssa D. Bianchi – Dr. R. Mozzone Via Guastalla 6 – Torino Infomobidiq.it – NORMATIVA COGENTE E VOLONTARIA NORMATIVA COGENTE E VOLONTARIA CERTIFICAZIONI: principali norme CERTIFICAZIONI: principali norme
NORMATIVA Cogente Volontaria 3
Chi scrive le Norme COGENTI GOVERNI E LE LORO ISTITUZIONI 4 VOLONTARIE ENTI DI NORMAZIONE ISTITUZIONI ASSOCIAZIONI IMPRESE PERSONE
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NORMATIVA Quando un gruppo sociale si pone l’esigenza di regolamentare il comportamento dei singoli per la sopravvivenza della collettività e per il perseguimento dei fini ritenuti preminenti per il gruppo Norma Consapevolezza che la disposizione normativa disciplina e definisce un interesse ritenuto fondamentale all’interno di un’organizzazione. Effettività della norma 6
77 CERTIFICAZIONEVOLONTARIA
Principali norme di certificazione volontaria 8 Sistemi di Gestione della Qualità ISO 9001 Sistemi di Gestione Ambientale ISO Sistemi di gestione per la sicurezza alimentare ISO Tessili trattati in lavanderia - sistemi di controllo della biocontaminazione ISO 14065
Principali norme di certificazione volontaria 9 Sistema di gestione della salute dei lavoratori OSHA Responsabilità sociale ed etica SA 8000
Principali norme di certificazione volontaria 10 Integrazione PAS e ISO FSSC Global Standard for food BRC food Is 6 Interantional Featured standard IFS food Is 6
Principali norme di certificazione volontaria 11 Sistemi di autocontrollo basati sul metodo HACCP UNI Certificazione di prodotto BIO/IGP/DOP/ OGM Certificazione della rintracciabilità ISO 22005
Principali norme di certificazione volontaria 12 contraddistingue tutte le norme nazionali italiane e nel caso sia l’unica sigla presente significa che la norma è stata elaborata direttamente dalle Commissioni UNI UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione identifica le norme elaborate dal CEN. Le norme EN devono essere obbligatoriamente recepite dai Paesi membri. EN Comité Européen de Normalisation Queste norme sono un riferimento applicabile in tutto il mondo. Ogni Paese può decidere se rafforzarne ulteriormente il ruolo adottandole come proprie norme nazionali, nel qual caso in Italia la sigla diventa UNI ISO (o UNI EN ISO se la norma è stata adottata anche a livello europeo). ISO International Organisation for Standardization
13 CERTIFICAZIONE VOLONTARIA: SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE
“Sistema di Gestione per la Qualità” “insieme degli elementi (processi e risorse) tra loro correlati e interagenti che sono posti in atto per predisporre ed attuare la politica per la qualità e conseguire gli obiettivi correlati” 14
ISO 9001:2008 Che cos'è e a chi si rivolge La norma UNI EN ISO 9001:08 è uno standard riconosciuto a livello internazionale e definisce i criteri fondamentali tramite i quali ogni organizzazione può implementare un sistema di gestione della qualità (SGQ) atto allo sviluppo, al controllo e al monitoraggio dei processi aziendali. La norma si rivolge a tutte le organizzazioni che: – vogliono dimostrare la propria capacità di fornire con regolarità un prodotto o un servizio che soddisfi i requisiti del cliente e quelli cogenti applicabili – desiderano aumentare la soddisfazione del cliente Vantaggi – Migliorare la qualità di prodotto del processo e del servizio – Migliorare l’organizzazione aziendale – Migliorare la soddisfazione del cliente – Migliorare la produttività e la competitività – Valorizzare la propria immagine aziendale 15
Dare evidenza dell’efficace gestione organizzativa dell’azienda 16 PLAN DOCHECK ACT
MANUALE DELLA QUALITA’ PROCEDUREISTRUZIONIINDICATORI 17 DOCUMENTAZIONE
Indicatori è una variabile che, misurata, fornisce delle indicazioni/informazioni sulle attività messe in atto, e sull’efficacia complessiva dell’intervento. permettono di verificare se e in quale misura le attività programmate sono state effettivamente realizzate 18
Indicatori 19 PRODUZIONEtempo di fermo macchina per guasti PRODUZIONEn° giorni di ritardo / n° consegne effettuate PRODUZIONEcosto effettivo di produzione / costo stimato PRODUZIONEcosto scarti / costo produzione PRODUZIONEn° difetti per lotto / n° pezzi lotto PRODUZIONErilavorazioni e scarti dovuti ad errori di calibrazione PRODUZIONEcosti taratura e controllo strumenti CLIENTEN° di reclami FORNITORESODDISFAZIONE DEI REQUISITI RICHIESTI ANALISIN° di non conformità riscontrate
20 ISO 9001:2008: le 4 macrocategorie Misure, analisi, miglioramento Responsabilità della direzione Gestione delle risorse Produzione (prodotti e servizi)
21 ISO 9001:2008
ISO Che cos'è e a chi si rivolge La norma UNI EN ISO 14001:04 è uno standard riconosciuto a livello internazionale ed ha lo scopo di fornire alle organizzazioni i fondamenti di un sistema efficace di gestione ambientale. Il Regolamento EMAS 761 rappresenta il massimo riconoscimento a livello europeo conseguibile da un'organizzazione, che intenda dimostrare la propria attenzione verso le problematiche ambientali applicabili alla propria attività.
Un SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE (SGA o EMS – ENVIRONMENTAL MANAGEMENT SYSTEM) è uno strumento utilizzato da un organizzazione per identificare e mantenere attiva la conoscenza delle interazioni che le sue attività, prodotti e servizi hanno sull’ ambiente per raggiungere e continuamente migliorare il livello delle sue prestazioni ambientali. 23 Corso Auditor/Lead Auditor SGA – Rev.0 del 01/07/2010
ISO Esse definiscono i requisiti di un sistema di gestione ambientale e si rivolgono a tutte le organizzazioni che: vogliono dimostrare di possedere un sistema di gestione ambientale adeguato per tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività vogliono ricercare sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e sostenibile vogliono divulgare i principi di rispetto dell’ambiente ed eco- sostenibilità
ISO Vantaggi Monitorare la conformità legislativa e le prestazioni ambientali Ridurre gli sprechi e i costi (consumi idrici, risorse energetiche, ecc.) Migliore immagine sul mercato; Aumento della quota di mercato Soddisfare criteri di valutazione dei clienti circa i fornitori; Migliori rapporti con le comunità locali; Migliori rapporti con le associazioni ambientalistiche; Migliori rapporti con le autorità; Minori costi di assicurazione.
Identificare il maggior numero possibile di aspetti ambientali associati all’attività, prodotto o servizio prescelto. Il procedimento per identificare gli aspetti ambientali dovrebbe considerare: Emissioni in atmosfera; Scarichi nei corpi idrici; Rilasci nel suolo; Uso delle materie prime e delle risorse naturali; Utilizzo dell’energia; Energia emessa per es. calore, radiazioni, vibrazioni; Rifiuti e sottoprodotti 26 Corso Auditor/Lead Auditor SGA – Rev.0 del 01/07/2010
Lo standard trova utile applicazione nel settore delle lavanderie industriali che trattano materiale tessile per impieghi in ambito sanitario ed ospedalieri, farmaceutico, agroalimentare ed alberghiero. Fra gli impieghi più critici si segnalano in particolare quelli di sala operatoria, nei reparti di immunodeficienza e nei centri ustioni, ove l’abbattimento della carica batterica è prerequisito essenziale per l’efficacia del successivo processo di sterilizzazione. In tal modo la lavanderia garantisce agli utilizzatori finali e ad eventuali clienti intermedi un prodotto microbiologicamente controllato 27 Corso Auditor/Lead Auditor SGA – Rev.0 del 01/07/2010
Si può vedere SA8000 come una ISO 9001 focalizzata sulle condizioni di lavoro. Richiama alcune convenzioni e raccomandazioni ILO (International Labour Organization) la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia dell'ONU Nella sua strutturazione SA8000 individua le performance aziendali su 8 categorie di requisiti relativi all’impiego di lavoratori: lavoro infantile lavoro obbligato salute e sicurezza sul lavoro libertà di associazione, diritto alla contrattazione collettiva discriminazione pratiche disciplinari orario di lavoro Retribuzione 28 Corso Auditor/Lead Auditor SGA – Rev.0 del 01/07/2010
Certificazione sistemi di gestione sicurezza e salute sul luogo di lavoro OHSAS La certificazione del Sistema di Gestione Sicurezza e Salute, secondo lo standard OHSAS 18001, è uno strumento che consente la gestione delle problematiche relative alla sicurezza in azienda, attraverso una valutazione a priori dei rischi e la loro riduzione mediante azioni preventive derivanti da un piano di miglioramento continuo. 29
Rivolta all’ azienda agroalimentare - Linee guida per la progettazione e realizzazione di un sistema di autocontrollo basato sul metodo HACCP La norma definisce i passi da seguire per sviluppare e gestire un sistema HACCP in coerenza con quanto stabilito dal Codex Alimentarius (5 passi preliminari e 7 principi). Definisce inoltre semplici elementi di sistema di gestione al fine di garantire il controllo del sistema di gestione dell’igiene. 30
ISO La norma UNI EN ISO 22000:05 è uno standard riconosciuto a livello internazionale fondamentale per i sistemi di gestione della sicurezza alimentare Applicabile a tutte le aziende della filiera agroalimentare che: vogliono dimostrare la propria capacità di tenere sotto controllo e gestire i rischi per la sicurezza alimentare vogliono garantire che gli alimenti siano sicuri al momento del consumo umano Norma integrabile con altri standard di sistema e di prodotto 31
FSSC La Food and Drink Europe racchiude le associazioni di categoria del settore alimentare, tra cui la Federalimentare, e alcune grandi multinazionali (Barilla, Ferrero, Coca Cola, Pepsico, Kraft, Danone, Unilever, Nestlè,...). Su sua iniziativa nasce nel 2004 la Fondation for Food Safety Certification che sviluppa lo Standard di certificazione FSSC FSSC rappresenta uno sviluppo della norma ISO alla quale sono abbinati gli standard BSI PAS 220 per l'industria alimentare e PAS 223 per l'industria del packaging. La norma si rivolge a tutte quelle aziende della filiera agroalimentare che: vogliono dimostrare la propria capacità di controllo dei pericoli per la sicurezza alimentare vogliono garantire che gli alimenti siano sicuri al momento del consumo umano vogliono integrare il sistema ISO con procedure trasversali (Buone Pratiche di Lavorazione) riconosciute da Standard internazionali (PAS 220, PAS 223) 32
BRC-IFS per i fornitori della grande distribuzione Il British Retail Consortium (BRC) e l'International Food Standard (IFS) hanno redatto due Standard voluti dalla GDO per qualificare ed attestare qualità, sicurezza e conformità legale dei prodotti alimentari mediante l’applicazione di sistemi misti di Gestione Qualità/Prodotto, Autocontrollo igienico (HACCCP) e di Buone Pratiche di Fabbricazione. Essi sono lo strumento operativo più utilizzato dalla GDO (Grande Distribuzione Organizzata) per qualificare i propri fornitori, con il fine di garantire coerenza e trasparenza nei processi di controllo lungo tutta la filiera produttiva agroalimentare. Entrambi gli standard garantiscono che i prodotti a marchio siano ottenuti secondo standard qualitativi ben definiti e nel rispetto di requisiti minimi. 33
ISO Norma UNI EN ISO 22005:08 rintracciabilità nelle filiere agroalimentari, che definisce i principi di realizzazione di un sistema di rintracciabilità. 34
ISO Per le filiere di coltivazione, allevamento, produzione Fornisce garanzia al consumatore finale, di una gestione controllata della rintracciabilità, sia all’interno dell’azienda che nell’ambito della filiera. Scopo della certificazione sono il controllo dei lotti di produzione lungo tutta o una parte della catena produttiva definire la storia e l’origine del prodotto Particolarmente utile nei casi di ritiro e richiamo del prodotto e conseguente riduzione dei costi legati ad un eventuale ritiro 35
Global gap per i fornitori della grande distribuzione Ha lo scopo di definire le buone pratiche agricole per lo sviluppo della migliore tecnica nella produzione di ortofrutticoli e di armonizzare i criteri con i quali effettuare le verifiche sui fornitori. I punti essenziali dello standard riguardano rintracciabilità, aspetti ambientali, prodotto, condizione dei lavoratori e gestione aziendale. 36
Normativa volontaria 37
ISO La norma UNI EN ISO/IEC è uno standard comprensivo di requisiti gestionali e tecnici, impiegato in tutto il mondo per conseguire l'accreditamento di prove e taratura da parte dei laboratori che se ne occupano. Il termine "accreditamento" viene utilizzato al posto di quello più noto di "certificazione" in quanto nel contesto del Sistema nazionale per la Qualità i laboratori di prova e taratura vengono classificati come Operatori specializzati nella valutazione della conformità, qualificati a svolgere prove e tarature in cui vengono garantite l'adeguatezza ed accuratezza delle misure che vengono eseguite grazie all'impiego di strumentazione "tarata". L'accreditamento viene conseguito per ogni prova o taratura a seguito del superamento di una visita ispettiva da parte dell'organismo competente, in cui viene verificato che siano stati soddisfatti i requisiti della norma. Pertanto un laboratorio cha vanta accreditamento da parte del Accredia o del Sit non ha acquisito automaticamente tale riconoscimento per tutte le prove o tarature che offre, ma solo per quelle per cui ne ha fatto richiesta e superato la visita ispettiva.
Fornisce linee guida sui principi dell’attività di audit, sulla gestione dei programmi di audit, sulla conduzione degli audit del SGQ (UNI EN ISO 9001:2008) e del SGA (UNI EN ISO 14001:2004) come pure sulla competenza e relativa valutazione degli auditor di tali sistemi di gestione 39
40 La certificazione e gli Enti La piramide realizzata dagli Enti e dagli organismi si compone di due livelli: 1° Organismi di accreditamento (uno in ogni Paese): Accredia in Italia; UKAS in GB 2° Organismi di certificazione: tipo SGS, DNV, RINA etc.
41 Corso Auditor/Lead Auditor SGA – Rev.0 del 01/07/2010 ACCORDO EA MLA BMWA (Austria); BELCERT (Belgio); CAI (Repubblica Ceca); DANAK (Danimarca); FINAS (Finlandia); COFRAC (Francia); DAR/TGA (Germania); NAB (Irlanda); ACCREDIA (Italia); RVA (Olanda); NA (Norvegia); ENAC (Spagna); SWEDAC (Svezia); SAS (Svizzera); UKAS (Regno Unito). ACCORDO MLA IAF CNAB (Cina); CNACR (Cina); DSM (Malesia); EMA (Messico); JAB (Giappone); JAS-ANZ (Australia e Nuova Zelanda); KAB (Korea); KAN-BSN (Indonesia); NAC (Tailandia); SAC (Singapore); SCC (Canada); ANSI-RAB (USA); INMETRO (Brasile); SANAS (Sud Africa).
42 La certificazione e gli Enti ACCREDIA (prima Sincert) è firmatario del MLA (Multi-Lateral Agreement) per il mutuo riconoscimento a livello mondiale delle attività svolte nei rispettivi Paesi di appartenenza. Nell’ambito di tale accordo anche ACCREDIA è sottoposto a verifiche da parte degli altri Enti firmatari, ed a sua volta ACCREDIA svolge tale attività nei confronti degli altri Enti.
43 Corso Auditor/Lead Auditor SGA – Rev.0 del 01/07/2010 Gli organismi di Certificazione devono essere liberi da influenze. I loro auditors non possono dare consulenza durante gli audit.
44 La certificazione e gli Enti L’accreditamento viene realizzato facendo riferimento ai settori di competenza dei singoli Organismi di Certificazione (OdC). I settori coperti da accreditamento sono identificati secondo la classificazione concordata in sede europea (EA - European co- operation for Accreditation).
45 La certificazione e gli Enti I settori sono numerati da: 01 Agricoltura, pesca (coltivazione, allevamento) ……. al 39 Servizi pubblici In realtà i settori sono in numero superiore, in quanto alcuni di essi sono suddivisi; esempio: 31 a Trasporti, magazzinaggi e spedizioni 31 b Poste e telecomunicazioni
46 Corso Auditor/Lead Auditor SGA – Rev.0 del 01/07/2010
POSSIBILITA’ LAVORATIVE? ……. 47
IL PESSIMISTA 48
49 L’ OTTIMISTA
50 Corsi di formazione specifici