Progetto Regionale per l’Educazione Fisica nella Scuola Primaria Dalle INDICAZIONI del M.I.U.R. alle RACCOMANDAZIONI di SECLI’ ALLA PROGETTAZIONE CURRICULARE.

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Transcript della presentazione:

Progetto Regionale per l’Educazione Fisica nella Scuola Primaria Dalle INDICAZIONI del M.I.U.R. alle RACCOMANDAZIONI di SECLI’ ALLA PROGETTAZIONE CURRICULARE E ALL’OPERATIVITA’ A cura di: Francesca Cavia, Salvatore Conte, Donatella Gigli, Andrea Natali, Antonio Rugi, CONI Firenze via Irlanda 5. Venerdi 13/11/2015

STRUTTURA DELL’UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1. Parte iniziale (fase di decollo) 1. Parte centrale (fase di viaggio) 1. Parte finale (fase di atterraggio)

FASE DI DECOLLO Richiesta di attenzione Riscaldamento Spiegazione della lezione Attività con contenuti a carattere generale

Fase di atterraggio Esercizi di rilassamento Resoconto della lezione (Feedback) Attività di “disattivazione”

Fase di viaggio Attività legate a: - corpo ed espressività --->SPAZIO/TEMPO – - SCHEMA CORPOREO e SMB ----Camminare, correre, saltare, rotolare, afferrare, calciare, arrampicarsiarsi (all’area sportiva) esperienza di giocosport --- PALLA, CERCHI, PICCOLI ATTREZZI in generale. Attività legate all’area ambientale

Pillole pedagogiche e per il viaggio Ricordarsi: L'attenzione dei bambini è labile; Il contesto deve essere immaginifico ma non noioso; I giochi di regole sono al loro esordio (cautela); Il controllo emotivo è spesso difficile specialmente per i bambini iper-protetti;

Pillole metodologiche per il viaggio nella fase 6-7anni: La corsa rapida (fase della mielinizzazione delle fibre nervose) ed il “confronto” risultano in questa fase naturali ma non devono essere esasperati; Al bambino piace imparare...“cose difficili in poco tempo”...e Non ha ancora il concetto di gruppo: inizio gioco cooperativo con ancora forti componenti agonistiche individuali

Capacità residue bambini jolly INCLUSIONE DISABILITÀ FISICA -Menomazioni pre, peri e post natali DISABILITÀ MENTALI - Sindrome di down e altre sindromi genetiche, Rett, Williams ecc… -Autismi ? - Disturbi dell’attenzione ? - Iperattività ? - Disturbi psicotici DISABILITA' SENSORIALI … DIFFICOLTA’ - BES,DSA

Capacità residue bambini jolly INCLUSIONE DISABILITÀ FISICA -Menomazioni pre, peri e post natali DISABILITÀ MENTALI - Sindrome di down e altre sindromi genetiche, Rett, Williams ecc… -Autismi ? - Disturbi dell’attenzione ? - Iperattività ? - Disturbi psicotici DISABILITA' SENSORIALI … DIFFICOLTA’ - BES,DSA

-È utile prima di qualsiasi intervento osservare e valutare le potenzialità e i deficit del soggetto; questa serie di conoscenze può essere recuperata sia dalle diagnosi e dalle osservazioni degli specialisti (neuropsichiatri, terapisti, logopedisti ) che seguono il bambino, sia dai resoconti dei genitori. -Diventa indispensabile considerare i punti di forza e i punti di debolezza del bambino considerando anche una propria osservazione sul campo, in modo da poter correggere (apportare un contributo ai)i piani di intervento personalizzati. -Altro aspetto da considerare con grande attenzione riguarda la presenza di eteroaggressività, autolesionismo, stereotipie, considerando questi elementi come modalità educative che mettono in relazione il soggetto con il mondo esterno. Analisi di partenza

“Per anni al CIG, ora diventato PIG, abbiamo sperimentato in palestra l’azione dei bambini tutor che si affiancano agli allievi autistici della scuola di Galciana”??? L’azione del tutor ha come scopo quello di assistenza e guida nell’esecuzione degli esercizi e giochi Il compito degli insegnanti in questo caso è quello di guida e supporto verso: i bambini, i disabili e sui bambini tutor la supervisione consiste nel suggerire strategie di intervento e comunicazione su soggetti particolarmente gravi Il sistema del Tutor

Vantaggi sistema-lavoro con il TUTOR 1. Inclusione del bambino jolly 1. Efficacia del lavoro 1. Efficienza del lavoro 1. Autonomia ed organizzazione 1. Educazione al rispetto e alla comprensione verso le altre persone

Check - In insegnante da compilare prima della lezione uso: pianificare l'intervento Unità Didattica n°.... (numero progressivo) classe: n° alunni: tempo a disposizione obiettivo generale UD: obiettivo speciale e/o individualizzato UD: attività principale da svolgere: … gioco da fare: … metodologia e stile di insegnamento: …

da compilare subito dopo a lezione e/o far compilare ad un collega che osserva la nostra lezione uso: riflessione personale Unità Didattica n°......(numero progressivo) a) in percentuale quanto del lavoro programmato è stato svolto: … % b) obiettivo generale raggiunto? Sìparzialmente no c) obiettivo speciale raggiunto? Sìparzialmente no d) si è privilegiato un alunno o un piccolo gruppo dell'uso dei feedback positivi e di rinforzo? Sìno e) funto di forza della lezione: … f) punto di debolezza: … Check - out insegnante

Griglia di osservazione (ipotesi) ABILITA' MOTORIE ED ESPRESSIVE bambini di 6-7 anni Alunno/a SMB camminare, correre, afferrare, calciare SMB saltare,rotolare, arrampicarsi SPAZIO/ TEMPO percezione ed uso ESRESSIVITA' corporea GIOCO-SPORT Abilità con piccoli attrezzi Relazione positiva compagni/ insegnante e controllo emotivo

The End GRAZIE!!! Francesca Cavia: Salvatore Conte: Donatella Gigli: Andrea Natali: Antonio Rugi: Angelita