La Polonia ha un’estensione poco più grande dell’Italia. Nelle zone centrali e settentrionali, il territorio polacco è pianeggiante. Le coste del Nord sono basse e sabbiose, orlate da cordoni di sabbia che racchiudono vaste lagune. A sud si estendono il sistema montuoso dei Carpazi occidentali, con i Beschidi e i Tatra, a sud-ovest il Massiccio boemo. Ampie zone del territorio polacco sono state trasformate in parchi naturali. La regione dei laghi Masuri, nel nord-est del Paese, comprende oltre 2000 piccolissimi laghi e presenta alcuni dei paesaggi naturali più belli e intatti d’Europa.
Il maggiore dei fiumi polacchi è la Vistola, che attraversa Varsavia, la capitale; il secondo fiume è l’ Oder. Il clima della Polonia è continentale nella zona centrale, ma è mitigato dal mare e dall’influenza dei venti atlantici nel Nord. Nel Centro gli inverni sono quindi molto freddi e le piogge si concentrano soprattutto in estate e in primavera.
Come in altri Paesi dell’Europa orientale, anche in Polonia la popolazione diminuisce rapidamente. La fertilità è infatti fra le più basse del mondo, pari a un figlio per donna. Inoltre, a differenza di quanto avviene nell’Europa occidentale, non c’è immigrazione, ma anzi, la popolazione continua a emigrare verso ovest. In Polonia la lingua ufficiale è il polacco, una lingua slava che si scrive con l’alfabeto latino. Circa il 90% dei polacchi è di religione cattolica, mentre solo l’8,3% si dichiara non religioso.
La capitale è Varsavia ; altre città importanti sono Cracovia, Breslavia, Danzica e Stettino.
L’economia polacca è la più sviluppata tra quella dei Paesi di nuova entrata nell’Unione europea. Le produzioni principali sono quelle di cereali, barbabietole da zucchero, patate, lino e colza. Nel settore secondario va ricordata la presenza di fabbriche tedesche e italiane di automobili, camion e trattori. Nel terziario sono in forte crescita i settori delle telecomunicazioni e del turismo.