SCUOLA MATERNA S. GIUSEPPE, 27 APRILE 2016 DOTT.SSA ILARIA ROSSI PSICOLOGA E PSICOTERAPEUTA FAMIGLIARE “Separati ma..Genitori per Sempre” Come Aiutare.

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SCUOLA MATERNA S. GIUSEPPE, 27 APRILE 2016 DOTT.SSA ILARIA ROSSI PSICOLOGA E PSICOTERAPEUTA FAMIGLIARE “Separati ma..Genitori per Sempre” Come Aiutare I Bambini Ad Affrontare E Rielaborare La Separazione Tra I Genitori

DOPPIO COMPITO PER I GENITORI CHE SI SEPARANO.. La separazione come lutto da elaborare Mantenere i figli e le loro esigenze al centro SI RIMANE GENITORI PER SEMPRE!!!

“Anche in caso di separazione personale dei genitori, il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione ed istruzione da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale” (Legge 8 Febbraio 2006 n. 54, art. 155) DIRITTO ALLA BIGENITORIALITA’ Essere genitori è un impegno che si prende nei confronti dei figli e non dell’altro genitore, per cui esso non può e non deve essere influenzato da un’eventuale separazione

Rispetto ai possibili esiti psicopatologici, IL PROBLEMA NON E’ TANTO LA SEPARAZIONE MA IL GRADO DI CONFLITTUALITA’ TRA I GENITORI Riuscire a mitigare e a trasformare il conflitto è fondamentale per il successivo benessere psicofisico dei figli

RESILIENZA: CAPACITA’ DI FAR FRONTE AI TRAUMI DELLA VITA  I genitori mantengono relazioni non conflittuali con l’ex partner  I bambini mantengono una buona relazione con entrambi i genitori  La presenza dell’altro genitore viene mantenuta con racconti positivi  La famiglia estesa (nonni, zii..) fornisce sostegno ai genitori e non critiche  C’è il supporto sociale di adulti esterni alla famiglia affidabili e di amici e coetanei Il bambino resiliente non è indifferente al dolore ma riesce a superare le difficoltà preservando un funzionamento psicologico adeguato, nonostante i notevoli costi emotivi derivanti dalla rottura famigliare

I BAMBINI SANNO GIA’ TUTTO (GLI EFFETTI PEGGIORI SE LA REALTA’ VIENE MISTIFICATA) SE TRATTIAMO I BAMBINI COME OGGETTI (E NON COME SOGGETTI) E LI TENIAMO FUORI, IMPEDIAMO LORO DI CAPIRE E IL TRAUMA RESTA BLOCCATO E NON ELABORATO E’ IMPORTANTE CHE ENTRAMBI I GENITORI COMUNICHINO L’INTENZIONE DI SEPARARSI QUANDO LA DECISIONE E’ DEFINITIVA (NE’ TROPPO PRESTO, NE’ TROPPO TARDI), USANDO PAROLE SEMPLICI E ADEGUATE ALLA LORO ETA’ PARLARE AI FIGLI.. DIRLO O NON DIRLO? E COME?

QUALCHE SUGGERIMENTO SULLA COMUNICAZIONE Dire ai figli ciò che sta succedendo in famiglia, evitando menzogne Comunicare il proprio dolore (per legittimare il loro) ma dire che la decisione è irreversibile Chiarire che non sono in alcun modo responsabili della separazione Confermare che sono nati dall’amore tra i genitori e rassicurarli sull’amore che i genitori continueranno ad avere e che resteranno genitori per sempre Evitare di incolpare l’altro genitore e di dare spiegazioni dettagliate sulle cause della separazione Dare spiegazioni semplici su cosa cambierà concretamente nella loro vita, rassicurandoli sulla gradualità dei cambiamenti, sui punti che rimarranno fermi, sul fatto che potranno continuare a stare con entrambi i genitori, seppur con modalità differenti Incoraggiarli (senza forzarli) ad esprimere i propri dubbi e sentimenti, accogliendo e “normalizzando” le emozioni di rabbia, tristezza..

BAMBINI IN ETA’ PRESCOLARE (0-5 ANNI)  Hanno le “antenne” e sentono chiaramente cosa accade (quindi hanno il diritto di sapere)  Esprimono le loro emozioni coi loro comportamenti (a volte regressivi) o somatizzando  Hanno paura dell’abbandono da parte di entrambi i genitori

BAMBINI IN ETA’ PRESCOLARE (0-5 ANNI) E’ fondamentale perciò..  Mantenere il più possibile inalterate le routine e proporre cambiamenti molto graduali  Mantenere incontri frequenti con il genitore non convivente

BAMBINI IN ETA’ SCOLARE (6-13 ANNI)  Sentimenti più coscienti e più manifesti  Ansiosi rispetto ai cambiamenti che dovranno affrontare  Hanno per molto tempo fantasie di riconciliazione tra i genitori  Si sentono responsabili dello stato d’animo dei genitori

BAMBINI IN ETA’ SCOLARE (6-13 ANNI) E’ fondamentale perciò..  Incoraggiarli ad esprimere ciò che pensano e che provano  Rassicurarli rispetto ai cambiamenti, evitando quando possibile sconvolgimenti nella quotidianità  Evitare fantasie di riconciliazione facendo chiarezza, soprattutto all’inizio  Evitare che sperimentino Conflitti di Lealtà

ADOLESCENTI (DOPO I 14 ANNI)  Glaciale indifferenza-ritiro-rabbia/Depressione o ansia e responsabilizzazione nei confronti del genitore più debole o dei fratelli minori  Generale tendenza ad essere manipolatori

ADOLESCENTI (DOPO I 14 ANNI) E’ fondamentale perciò..  Rassicurare i figli sulla propria capacità di tenuta ed evitare inversioni dei ruoli  Concordare regole base con l’altro genitore per evitare strumentalizzazioni del conflitto

COSA EVITARE? Non parlare male dell’altro genitore in presenza dei figli e/o lasciare intendere nell’implicito che è “cattivo” e responsabile della sofferenza di tutti Non coinvolgere i figli nelle discussioni degli adulti e non chiedere loro di schierarsi Non usare i figli come messaggeri delle richieste o delle lamentele verso l’altro genitore

COSA EVITARE? Non usare i figli come confidenti sulle questioni della separazione e come consolatori Non far decidere ai figli come gestire i rapporti con ciascun genitore Non interrogare il bambino al rientro o mostrare atteggiamenti sospettosi/investigativi sulle sue esperienze con l’altro genitore

PAS (SINDROME DI ALIENAZIONE GENITORIALE) “La sua principale manifestazione è la campagna di denigrazione da parte del bambino nei confronti di un genitore, una campagna che non ha giustificazione. Essa deriva dall’associarsi dell’indottrinamento da parte di uno dei genitori (una sorta di lavaggio del cervello) al figlio e il contributo personale del figlio alla denigrazione del genitore che ne costituisce l’obiettivo” (Gardner, 1998)

ALCUNE DELLE STRATEGIE CHE IL GENITORE ALIENANTE PUO’ METTERE IN ATTO Rifiutare di passare la chiamata telefonica ai figli Organizzare varie attività con i figli durante i periodi in cui l’altro genitore deve esercitare normalmente il suo diritto di visita Svalutare ed insultare l’altro genitore davanti ai figli Rifiutarsi/”dimenticare” di informare l’altro genitore circa attività importanti in cui sono coinvolti i figli (gare sportive, recite, visite mediche..) Impedire all’altro genitore di esercitare il suo diritto di visita Coinvolgere le persone vicine (genitori, nuovo partner..) nel lavaggio del cervello dei figli Prendere decisioni importanti sui figli senza coinvolgere l’altro genitore Minacciare di castigo i figli se si azzardano a contattare/cercare l’altro genitore Rimproverare l’altro genitore per i cattivi comportamenti del figlio o colpevolizzarlo per i suoi problemi di salute

EFFETTI PSICOPATOLOGICI DELLA PAS Esame di realtà alterato, indebolimento della capacità di provare empatia, mancanza di rispetto dell’autorità, devianza, depressione, psicopatologie legate all’identità sessuale E’ QUINDI FONDAMENTALE NON STRUMENTALIZZARE MAI IL FIGLIO PER USARLO COME “ARMA” CONTRO L’EX CONIUGE IN PRESENZA DEL FIGLIO, PERMETTENDO INVECE AL FIGLIO DI AMARE ENTRAMBI I GENITORI ALLO STESSO MODO ED EVITANDO DI FARLO SENTIRE IN COLPA/IN PERICOLO QUANDO E’ CON L’ALTRO GENITORE

COSA E’ IMPORTANTE FARE  Continuare a rassicurare il bambino sull’amore che entrambi i genitori provano per lui  Favorire l’accesso all’altro genitore e sottolinearne i punti di forza  Se il bambino mostra rabbia verso l’altro genitore non assecondarlo ma incoraggiarlo ad esprimere i propri sentimenti all’altro genitore

COSA E’ IMPORTANTE FARE  Impegnarsi a scambiare qualche parola con l’altro genitore quando si va a prendere il figlio  Condividere la gioia dei figli per la bella giornata trascorsa con l’altro genitore  Essere presenti insieme nei momenti importanti per il figlio (compleanno, recita a scuola, incontro con gli insegnanti..)  Avere massima comunione d’intenti e mantenere una comunicazione per quel che riguarda i figli

Quando mamma e papà hanno un nuovo compagno.. I figli hanno bisogno di tempo (circa un anno) e di molta gradualità per abituarsi alla nuova presenza e per riuscire a ricostruire nuovi ponti relazionali E’ IMPORTANTE CHE PRIMA IL GENITORE IMPARI A VIVERE DA SOLO CON I PROPRI FIGLI, A “GUSTARSELI” E A MANTENERE UNA DIMENSIONE AFFETTIVA INDIVIDUALE CON LORO, PER AIUTARLI NEL PROCESSO DI ELABORAZIONE DEL LUTTO Se il nuovo partner viene legittimato dall’altro genitore, anche i figli forse si permetteranno di provare ad avere una buona relazione con lui/lei

Quando i genitori da soli non riescono..LA MEDIAZIONE FAMIGLIARE E’ uno spazio per genitori in difficoltà durante il percorso della separazione, con l’obiettivo di mantenere una comunicazione funzionale per arrivare a decisioni condivise che tengano al centro l’interesse dei figli

SUGGERIMENTI DI LETTURE PER ADULTI..

E PER I BAMBINI..

DOTT.SSA ILARIA ROSSI GRAZIE DELL’ATTENZIONE!!!