1 La strategia nazionale nella nuova programmazione Leader Giuseppe Blasi 14 settembre 2007
2 Il negoziato con la Commissione europea
33 21Programmi regionali 1Programma nazionale « rete rurale » 16PSR « Competitività »: 4,110Miliardi di € 5PSR « Convergenza »: 4,141Miliardi di € 1Rete rurale nazionale: 0,041Miliardi di € _______________ Totale quota Feasr 8,292Miliardi di € Quota Nazionale 8,395Miliardi di € (*) _______________ Totale risorse disponibili16,687Miliardi di € (*)Di cui 1,487 Miliardi di € (8,9% del totale) a carico delle Regioni Le risorse finanziarie 3
44 Sulla base delle esigenze identificate e delle strategie di Lisbona e Göteborg, il PSN individua 3 obiettivi strategici: Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale Risorse disponibili: Quota FEASR 8,292 Miliardi di Euro Quota Nazionale 8,395 Miliardi di Euro TOTALE16,687 Miliardi di Euro Equilibrio tra assi: Asse 1: 39,0%Asse 2: 43,2%Asse 3: 14,7%Leader 6,7% Assistenza Tecnica: 3,1% (di cui Rete nazionale: 0,5%) Le risorse e gli obiettivi
5 miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale: Ammodernamento, innovazione nelle imprese e integrazione di filiera - Principali misure: investimenti nelle aziende agricole e transformazione/commercializzazione Sviluppo della qualità dei prodotti agricoli e forestali - Principali misure: partecipazione ai regimi di qualità, informazione e promozione dei prodotti di qualità, investissements dans les exploitations agricoles et transformation/commercialisation Rafforzamento dotazione infrastrutture fisiche e telematiche - Principali misure: investimenti relativi alle infrastrutture fisiche e innovazione tecnologica, risorse idriche, logistica Miglioramento delle capacità imprenditoriali e professionali e ricambio generazionale – Principali misure : Formazione, informazione, consulenza, primo insediamento dei giovani agricoltori. Equilibrio tra priorità: 1 e 2 : peso preponderante; 3: peso importante soprattutto nelle regioni Convergenza. La strategia: Asse 1 (39,0% delle risorse)
6 miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale: Conservazione della biodiversità, protezione e diffusione dei sistemi agroforestali di alto valore naturale - Principali misure: agroambiente e benessere degli animali, investimenti non produttivi, imboschimento salvaguardia qualitativa e quantitativa delle risorse idriche superficiali e profonde - Principali misure: agroambiente, imboschimento, azioni silvo-ambientali Riduzione dei gas a effetto serra – Principali misure: agroambiente e benessere degli animali, imboschimento, aztioni silvo-ambientali e ricostituzione del potenziale silvicolo e azioni di prevenzione Salvaguardia del territorio (suolo, paesaggio e territorio) – Principali misure : agroambiente, imboschimento, azioni silvo-ambientali. Equilibrio tra priorità: Le quattro priorità hanno lo stesso peso (differenziazione su base regionale/territoriale). Focus sull’agricoltura biologica e integrata La strategia: Asse 2 (43,2% delle risorse)
7 Qualità della vita / diversificazione dell’economia rurale: miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e la popolazione - Principali misure: servizi di base per l’economia e la popolazione rurale, rinnovamento e sviluppo dei villaggi, conservazione e valorizzazione del patrimonio rurale. mantenimento e creazione di nuove opportunità d’impiego nelle zone rurali- Principali misure: diversificazione (agriturismo, produzione di energia, valorizzazione dei prodotti del territorio, agricoltura sociale), creazione e sviluppo delle micro-imprese e promozione attività turistiche. Equilibrio tra priorità: Le due priorità hanno lo stesso peso Differenziazione territoriale: L’asse 3 è concentrato nelle zone C e D. Leader (6,7% delle risorse) Rafforzamento della capacità di programmazione e gestione locale Valorizzazione delle risorse endogene nei territori La strategia: Asse 3 (14,7% delle risorse)
Elaborazione dati Rete nazionale
9 Il Leader nei PSR
10 Il Leader nei PSR – Misure Asse I Raccolta ed elaborazione dati Rete nazionale Abruzzo,Basilicata, Bolzano, Calabria, Campania, Marche, Piemonte, Toscana, Trento, Veneto, Umbria
11 Il Leader nei PSR – Misure Asse II Raccolta ed elaborazione dati Rete nazionale Abruzzo,Basilicata, Bolzano, Calabria, Campania, Marche, Piemonte, Toscana, Trento, Veneto, Umbria
12 Il Leader nei PSR – Misure Asse III Raccolta ed elaborazione dati Rete nazionale Abruzzo,Basilicata, Bolzano, Calabria, Campania, Marche, Piemonte, Toscana, Trento, Veneto, Umbria
13 Le tre fasi del LEADER in Italia 2000 1994 territori 203 territori 132 territori Avvio Conferma e diffusione LEADER I LEADER II Consolidamento metodo 2007 LEADER+ 10 milioni pop. 10,7 milioni pop. 600 meuro 490 meuro 18 partner (media) 27 partner (media)
14 Il Leader nei PSR Confermate le specificità Leader: a) strategie di sviluppo locale territoriali partenariato pubblico-privato b) partenariato pubblico-privato approccio dal basso verso l'alto c) approccio dal basso verso l'alto strategia multisettoriale d) strategia multisettoriale approcci innovativi e) realizzazione di approcci innovativi cooperazione f) diffusione della cooperazione rete g) collegamento in rete di più partenariati I PSL possono attingere dalle misure previste nei tre assi Per aumentarne l’efficacia, la strategia dovrebbe concentrarsi su pochi temi, strettamente legati agli obiettivi prioritari dei PSR Distribuzione risorse Leader nei PSR italiani Distribuzione risorse Leader nei PSR italiani (media): 54% Asse III 15% Asse I 10% Asse II 6% alla cooperazione; 15% animazione e gestione GAL Nella maggior parte dei casi, la scelta dei temi prioritari viene rimandata alle proposte progettuali dei GAL. Alcune Regioni assegnano alle Province il compito di dettagliare le strategie locali.
15 Il Leader nella programmazione Struttura del GAL: Si privilegia una forma giuridica definita Territorializzazione Territorializzazione: Si fa riferimento alle aree individuate dal PSN, con eventuali adattamenti Numero dei GAL Numero dei GAL: Alcune Regioni confermano i GAL esistenti, altre prevedono un leggero aumento Struttura del GAL: L’emissione del bando è prevista entro un anno dall’approvazione del PSR Cooperazione Cooperazione: Generale tendenza ad un aumento della dotazione finanziaria e attivazione misura contestualmente al PSL, per quanto molte Regioni rimandano ad un bando successivo Quale ruolo per i GAL Quale ruolo per i GAL: Il POR (QSN), i nuovi strumenti di cooperazione, la ricerca, la programmazione FAS
16 Le zone rurali A. Poli urbani B. Zone rurali con agricoltura intensiva C. Zone rurali intermedie D. Zone rurali con problemi globali di sviluppo A. Poli urbani 8% superficie 43% popolazione B + C + D 92% superficie 57% popolazione
17 La Rete Rurale Nazionale Art. 68 Reg. CE n. 1698/05 (Dec. del ) Programma gestito dal Mi.P.A.A.F. non più limitato solo al LEADER Riunisce organizzazioni e istituzioni impegnate nello sviluppo rurale 0,5% dell’intera dotazione FEASR (nel 4% assistenza tecnica PSR) Obiettivi: assistenza tecnica, supporto alla cooperazione, diffusione informazioni, riproduzione di buone pratiche 4 linee di intervento: miglioramento della governance rafforzamento della capacità progettuale diffusione delle buone prassi e delle conoscenze gestione della Rete
18 Realizzata una prima brochure informativa scaricabile dal sito Mipaaf: (Sezione: Sviluppo rurale, Programmi , Rete Rurale Nazionale) Entro pochi giorni saranno disponibili anche le versioni in inglese, francese, tedesco, spagnolo e polacco
Beneficiario finale Organismo Pagatore Richiesta di pagamento CIRCUITO FINANZIARIO LEADER Modello centralizzato GAL per informazione Pagamento Conferma
Beneficiario finale Organismo Pagatore Richiesta di pagamento CIRCUITO FINANZIARIO LEADER Modello decentralizzato GAL PagamentoRimborso Richiesta di rimborso